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Napoli – Resta in carcere la zia 19enne della due sorelle di 17 e 23 anni sfregiate con l’acido nel quartiere Sanità di Napoli la notte tra il 29 e il 30 maggio scorsi. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame al quale la giovane si è rivolta attraverso l’avvocato Bernardo Scarfò.
Alla zia delle due sorelle la Procura di Napoli, precisamente la sezione “fasce deboli” coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, contesta il reato di “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso” in concorso. La donna, dallo scorso 31 maggio, è chiusa nel carcere femminile di Pozzuoli.
L’attività investigativa si occuperà adesso, di individuare eventuali ed ulteriori responsabilità: insieme con la 19enne, infatti, quella notte, entrarono in azione, in sella a tre scooter anche altre persone.

L’ordinanza del Riesame ha carattere strettamente provvisorio, non è una sentenza, e non sono stati ancora depositati i motivi verso cui la difesa può proporre ricorso. Solo attraverso una sentenza definitiva si può ritenere responsabile un cittadino e quindi rendere valida l’impalcatura accusatoria della Procura. Finché non c’è una sentenza è tutto finora da provare”. Lo sottolinea l’avvocato Bernardo Scarfò, legale della 19enne accusata di avere sfregiato due sue nipoti con l’acido, la notte tra il 29 e il 30 maggio scorsi, nel quartiere Sanità di Napoli.