- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

E’ chiaro che è sempre un dispiacere non avere calciatori del livello come Insigne a disposizione. Sperando che migliori la situazione per il bene di tutti, ora abbiamo a che fare con il rischio che possa succedere qualcosa di nuovo ma anche l’imposizione per fare punti, perché le partite passano“. Così il tecnico del Napoli Luciano Spalletti commentando la positività di Insigne al Covid e la sfida contro lo Spezia di domani sera. “Abbiamo una partita difficile davanti ma dobbiamo dare seguito alla partita di Milano, fare in modo di non essere mai usciti da San Siro e vincere una gara difficile. So bene l’ambiente dello Spezia“.

Noi vogliamo vincerle tutte, essere anti ci disturba un po’. Noi non siamo anti di nessuno a partire dall’Inter. Noi mostriamo la nostra bellezza, giochiamo le gare facendo buon calcio e poi si vede in fondo di chi siamo peggio e a chi potevamo togliere punti in più“. Ha aggiunto il tecnico azzurro alla vigilia del match con lo Spezia, sottolineando che il Napoliha la propria personalità – dice – progetto, volontà di essere ambiziosi e poi da ultimo somme di punti e soddisfazioni. La mia impostazione è di amare i calcatori e dare a tutti la possibilità di esprimersi nel miglior modo possibile“.

Una classifica che rivede il Napoli secondo e riporta Spalletti a parlare delle polemiche rossonere sull’annullamento con il Var del pari: “Non mi infastidisce – spiega – perché forse qualcuno a caldo pensava non ci fosse il fuorigioco, poi però a freddo tutti hanno detto in modo unanime che c’era, compreso gli organi dell’Aia e Uefa e Fifa. Se poi qualcuno vuole rimanere al caldo scelta sua“.

Tra i giocatori del Napoli, Spalletti si trattiene su Lobotka: “Sono fortunato – dice – ad avere sempre grandi registi in carriera. Il buon regista sa fare tutto bene, il grande regista è quello che agisce in modo che la squadra faccia tutto bene e Lobotka è uno di questi, è un grande regista. Poi di buoni registi ne abbiamo tanti, ma di grandi registi c’è lui, che spesso salva l’allenatore da pazzie, perché se hai un grande regista ti affidi alle sue giocate. Ma qui ne sono passati tanti, come Jorginho“.

Le partite ravvicinate ti portano a prendere ore in più prima di tracciare la formazione definitiva. L’allenamento di stamattina mi fa pensare alla prossima gara con fiducia, ma le reazioni si sapranno però stasera nei muscoli che i ragazzi si raccontano quando arrivano in ritiro“, ha concluso l’allenatore. Spalletti parla di sé: “Si scende in campo sempre affamato e allupato – dice – come quando ho cominciato a giocare e fare l’allenatore. Io voglio andare a vincere le prossime partendo dalla mattina quando mi alzo e trovo tifosi del Napoli che hanno tutti la stessa voglia e te la trasferiscono, ti scavano, ti fanno i buchi dentro. Qui non si celebra la vittoria a Milano ma la preparazione contro lo Spezia, per vincerla. Le partite non si legano, ma a volte le sconfitte creano una reazione nei calciatori e in me. Io sono orgoglioso e fiducioso come spero sia la squadra domani e voglio vederlo dal 1′ per costruire cose vere e credibili, ci vuole un match con grande intensità“.