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Napoli – Il sindaco di Pisa si rallegra della decisione del Miur di non dare seguito al progetto di una sede succursale della Normale a Napoli e l’assessore comunale all’Istruzione Annamaria Palmieri gli risponde: «Non abbiamo certo bisogno, come ha giustamente sottolineato già la consigliera Eleonora de Majo, in consiglio comunale, di ribadire che siamo orgogliosi dell’eccellenza che esiste anche nelle nostre università del sud, le più antiche d’Europa, e non abbiamo nessun complesso di inferiorità verso il resto d’Italia sulle competenze e capacità degli studiosi e dei ricercatori dei nostri atenei». 
All’esponente della giunta de Magistris non è insomma andata giù l’esultanza del primi cittadino di Pisa Michele Conti: «Il giubilo con cui un sindaco leghista, noto per memorabili battaglie contro i clochard o perché interpreta la lotta al decoro come lotta agli studenti seduti sulle scalinate, saluta il fatto che il Sud non avrà una succursale della Normale deve preoccuparci per il clima del Paese. In un mondo dominato dal buonsenso l’espansione di un ateneo dovrebbe essere considerata un successo, non un pericolo di perdita di presunta purezza. Questa posizione è in continuità con il drenaggio di risorse da Sud a Nord che da anni colpisce il mondo della ricerca e con la volontà di costrizione ad emigrare di nostri studenti, che poi, guarda caso, alimentano l’economia degli altri Atenei affittando case, spendendo risorse e mettendo a disposizione le proprie intelligenze. Per la nostra Amministrazione è particolarmente grave che il Miur si sia fatto interprete di una parte politica e non del bene della cultura dell’intero Paese. Mala tempora currunt».