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Una squadra, tutta al femminile, di otto cantanti, calcherà il palcoscenico del Trianon Vivianisabato 25 e domenica 26 novembre, alle 21, con “Io non ci sto. Voce ‘e femmene”.

Lo spettacolo musicale, scritto e diretto da Maurizio Palumbo, si inserisce nelle manifestazioni della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la ricorrenza istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni unite per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema sempre più di cruda e scottante attualità.

Raffaella De SimoneErminia FranzeseMargherita MarinelliSilvia PaulilloTeresa RoccoSara RussoVeronica Simioli e Daniela Sponzilli interpretano un programma di canzoni contemporanee e anche della tradizione napoletana, tra brani di Arisa, Bongusto e di D’Alessio, D’Angelo, Daniele, Gragnaniello, Sannino, Sastri e Tatangelo.

Nel finale cantano tutte insieme la canzone che dà il titolo allo spettacolo, scritta dallo stesso Palumbo con Gennaro Franco: «Io non ci sto… alla tua prepotenza, di te so fare senza, l’amore non è violenza e voglio andare via; e troverò il coraggio, forte sarò, nella mia debolezza, denuncerò quello che hai fatto e che fai: non ho paura ormai». Dopo il grido di dolore, il brano si chiude con la speranza: «E adesso voglio volare nel cielo azzurro e sul mare, con le mie ali spezzate saprò andar lontano e curar le ferite. Noi siamo mamme nel cuore e conosciamo il dolore, noi siamo un figlio che nasce, quel figlio che cresce e nuova vita sarà».

In contrappunto con la musica i racconti di storie vere, vissute da donne di ogni età, dell’attrice Tiziana De Giacomo, nonché l’intervento di Carmen Buono.

Gli arrangiamenti e la direzione musicali sono di Aniello Misto, impegnato anche al basso e contrabbasso, e Gennaro Franco, al pianoforte e alle tastiere. Completano la band Antimo Aiezza, alla batteria, Francesco Romano, alle chitarre, e Manuel Quagliozzi, al sax e al flauto. I vocalist sono Daniele Di RosaChiara QuartuccioClaudia Mosca e Denise Corallo.

I movimenti coreografici sono curati da Ilaria Fischetti, le luci da Gianluca Sacco e l’audio da Daniele Chessa.