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Napoli – Lo scorso 4 febbraio un uomo ha subito una violenta rapina nei pressi del carcere di Poggioreale. Un gruppo di individui lo hanno preso a calci e pugni. Gli hanno spaccato la mandibola e non può mangiare. In questo momento è in attesa di un delicato intervento.

La rapina è avvenuta per portare via uno smartphone e delle cuffie. Un bottino magro che ha probabilmente indispettito ancor di più gli aggressori del malcapitato. Questo è stato colpito con il calcio della pistola e non solo.

I violenti pugni e calci hanno rotto la mandibola dell’aggredito. I suoi denti sono condizioni precarie, si muovono. Non può ne parlare ne mangiare correttamente e deve sottoporsi ad un intervento. Insomma stiamo parlando di un atto di pura ferocia e codardia da parte di un gruppo di individui che si sono scagliati tutti insieme contro uno soltanto. Mandibola fracassata. 

Queste le parole della vittima riportate da Francesco Emilio Borrelli: “Ero nei pressi del carcere di Poggioreale quando alcuni individui, sui 30 anni circa, si sono avvicinati per rapinarmi facendo ricorso ad una violenza inaudita. Mi hanno preso a calci e pugni per portami via lo smartphone ed un paio di cuffie. Mi hanno spaccato la mandibola e i denti si muovono e non riesco a mangiare e a parlare, il prossimo 10 febbraio dovrò sottopormi ad un’operazione. Ho sporto denuncia e spero che grazie alle videocamere di controllo quei farabutti possano essere presi.”

Queste le parole del Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli sulla propria pagina facebook: “Ma cosa stanno diventando le nostre città e la nostra società? Le strade sono ormai in balia di criminali violenti senza scrupoli. Che pur di racimolare anche pochi spiccioli non si fanno scrupoli a pestare a sangue delle persone. Rischiando anche di ammazzarle. O di fare ricorso ad atti estremamente violenti davanti a bambini come accaduto nel caso della rapina al Corso Garibaldi che abbiamo denunciato.

È assolutamente chiaro che, come stiamo richiedendo da tempo, c’è bisogno di un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Nelle strade e delle pene molto aspre per i delinquenti. Ma è altrettanto fondamentale sradicare quella mentalità che tollera, protegge ed esalta la criminalità. Quella stessa mentalità che hanno fatto sì che nascessero murale ed altarini dedicati a delinquenti, camorristi e rapinatori creando un consenso sociale, politico a favore dei criminali inquietante. Se non vi sarà un cambio di rotta, allora la città verrà lasciata in mano alla criminalità”.

Di Stefano Colasurdo

Napoli, lo massacrano a pugni e calci per rapinarlo del cellulare. Mandibola fracassata. Borrelli e Simioli. “Troppe…

Pubblicato da Francesco Emilio Borrelli su Lunedì 8 febbraio 2021