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San Vicente del Caguán (Colombia) – Mistero in Colombia, trovato morto un collaboratore Onu napoletano. Carmine Mario Paciolla, 33enne originario del Rione Alto, è stato ritrovato morto la scorsa mattina nella sua abitazione di San Vicente del Caguán, nel dipartimento meridionale colombiano di Caquetà. Stando alle prime ricostruzioni della polizia colombiana si tratterebbe di un suicidio, ma i genitori non ci stanno e chiedono che sia fatta luce sul caso.

Vogliamo la verità. –  spiegano oggi a Repubblica i genitori, ancora scossi – Nostro figlio era impaurito, molto. Non mi rassegno alla scena del suicidio di mio figlio in Colombia. Lo Stato Italiano deve ascoltarci, deve aiutarci a scoprire la verità”.

Carmine, classe 1987, aveva alle spalle già varie esperienze di cooperatore per alcune onlus internazionali. Mentre i genitori sono tutt’ora in contatto con l’ambasciata e con il consolato locale. Con il passare delle ore sembra, infatti, sempre più difficile credere al suicidio. Sul corpo del giovane napoletano sono stati travate numerose lacerazioni che richiamano a ferite da taglio, ma nessuna ipotesi è stata, fin ora, esclusa dagli inquirenti.

Il mediatore culturale partenopeo era ripartito da Napoli, alla volta della Colombia, il 27 dicembre scorso per ultimare un progetto che stava portando avanti nel Paese del sud America. Stando alle testimonianze dei genitori era “tranquillo” quando è partito da Napoli ma al suo arrivo “sono cominciati i suoi tormenti. – raccontano i genitori – Forse legati all’incontro con persone poco raccomandabili”. Ora si cerca di far luce sul caso, ancora avvolto dal mistero.