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Napoli – Non si ferma la lotta degli operai dello stabilimento Whirlpool di Napoli Est. Dopo il presidio nazionale di ieri, a cui è seguito l’incontro in Prefettura, per il prossimo 23 luglio gli operai del sito di Ponticelli saranno in protesta sotto la sede del Consolato americano a Napoli.

Appuntamento, per le ore 9, all’esterno del Consolato Usa di piazza della Repubblica. Per ribadire, nuovamente, il proprio dissenso contro la decisione della multinazionale statunitense di chiudere, dopo aver ricevuto milioni di euro di sovvenzioni statali dal Governo, la fabbrica di Napoli.
Invitiamo i cittadini – spiega Vincenzo Accurso, operaio e sindacalista Uilme chiunque ha a cuore la nostra vertenza, simbolo di un’Italia che resiste e lotta per difendere i suoi diritti a scendere a manifestare al nostro fianco”.
Al presidio ci saranno i segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm e anche delegazioni di Rsu provenienti da tutte le sedi Whirlpool in Italia. Perché il caso di Napoli riguarda necessariamente tutti gli operai del Paese e non solo. Difatti in ballo c’è la credibilità di un Governo che ad oggi si piega alla forza di una multinazionale americana.

In una nota congiunta dei sindacati si chiede, inoltre, al consolato di ricevere per un incontro una delegazione di operai data “l’importanza che la vertenza ha assunto tanto a livello locale quanto a livello nazionale”.
Dopo essere stati dal Prefetto – racconta Accurso – a chiedere di far rispettare gli accordi e chiedere al Governo di essere fermi come lo sono stati con i Benetton, giovedi andremo a dire, fuori il consolato americano, che la democrazia Italiana e le sue leggi vanno rispettate e chi viene nel nostro paese per fare profitto deve rispettare le nostre regole”.

Mentre, a testimonianza di come le reindustrializzazioni Whirlpool-Invitalia siano fallimentari, per la giornata del 23 luglio saranno presenti al presidio di Napoli anche una delegazione di lavoratori Embraco.

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