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Roma – Si è appena concluso l’incontro a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sulla vertenza Whirlpool. Il ministro Patuanelli ha riferito ai sindacati la disponibilità dell’azienda a riprendere il confronto e a sospendere la cessione di ramo d’azienda fino al 31 ottobre. Sarebbero, fino ad allora, sospese le procedure di licenziamento a danno dei 420 lavoratori del sito di Napoli. Dovrebbe essere prevista, a breve, anche una riunione tra Governo e azienda, alla presenza dei rappresentanti sindacati di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil e Ugl metalmeccanici.

“Faremo il possibile e vorrei dire anche l’impossibile per trovare una soluzione. Insieme bisogna porre quelle condizioni perché questa azienda abbia un futuro qui in Italia, solido, sostenibile, con particolare attenzione ai livelli occupazionali. Conosco la realtà industriale napoletana, è una realtà che ho potuto toccare con mano, ed è rilevante che ci sia un presidio industriale importante”. Queste le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte ai sindacati nell’incontro su Whirlpool, a quanto si apprende da chi è presente. 

Il ministro Stefano Patuanelli ha affermato: “I segnali che abbiamo avuto da Whirlpool e dalle esperienze pregresse non depongono a favore di una interlocuzione serena. Detto ciò, il segnale di sospensione della procedura di cessione non è il massimo, avrei preferito l’interruzione, ma in questo momento è utile andare a vedere le carte in mano all’azienda”.

La segretaria generale della Fiom-Cgil, Francesca Re David, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi ha commentato la lettera con cui l’azienda si dice disponibile alla sospensione della procedura di cessione dello stabilimento di Napoli. “Non siamo soddisfatti. La sospensione della procedura di cessione non e’ quello che serve per riaprire un tavolo che rimetta in discussione la decisione dell’azienda. Non può continuare come se nulla fosse, non ha fatto passi avanti”, aggiunge Re David ricordando l’accordo firmato a ottobre dell’anno scorso al Mise e aggiunge: “La sospensione non può essere la base concreta di una svolta. Il ministro Patuanelli vedrà l’azienda e vedrà se ci sono le condizioni per riconvocare il tavolo”.