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Da Milano a Napoli passando per Bari e Roma arriva un netto no dai sindaci all’autonomia differenziata. Beppe Sala, Gaetano Manfredi, Antonio De Caro e Roberto Gualtieri oggi hanno preso parte, anche in video collegamento, ad un incontro de La Repubblica delle Idee, in corso a Napoli, e da tutti l’orientamento del Governo è stato bocciato. “Noi oggi viviamo in un mondo sempre più globale dove le sfide sono continentali non possiamo mai immaginare che determinati temi come il commercio, logistica, le regole della protezione civile possano essere gestite da regioni che in alcuni casi hanno molto meno abitanti di molte città italiane, è un fatto antistorico – ha detto il primo cittadino di Napoli Gaetano Manfredi -. Può portare solo danni perché significherebbe che le regole del commercio possono essere diverse dalla Campania al Lazio. L’autonomia differenziata non può essere argomento di battaglia elettorale, la responsabilità è di tutti, altrimenti chi paga il prezzo sono i cittadini”. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri va oltre: “Ci sono alcune funzioni che nemmeno gli stati nazionali riescono a gestire da soli. Succederà che lo Stato non decide sulla rete di energia e la scuola e poi deve decidere dove mettere l’autovelox? E’ una cosa grottesca”. “Sono contrario all’autonomia differenziata come lo ero per la modifica del titolo quinto della Costituzione – ha sottolineato il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro – se l’autonomia differenziata dovesse passare separerà il paese, è come tornare ad una gerarchizzazione territoriale. La Meloni ha detto che l’autonomia è un’opportunità per il sud e che serve a responsabilizzare la classe dirigente, io non ho bisogno di essere responsabilizzato, la mia città è cresciuta, è diventata una città turistica. Io ho bisogno di risorse non di essere responsabilizzato. Dal punto di vista organizzativo e gestionale sono poi terrorizzato, 500 attività verranno gestite in maniera diversa da regione a regione”. “Ci sono due balle che girano, la prima è che l’autonomia non penalizzerà il sud, la seconda è che non servono molte risorse, serve una montagna di soldi e dove verranno presi?”, ha concluso il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.