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Muore dopo aver sfilato ininterrottamente per 13 ore. E’ la tragica storia di Vlada Dzyuba, un’emergente modella russa di appena 14 anni, deceduta al termine di una sfilata definita “massacrante” a Shanghai. Il caso, riportato dal Siberian Times, spalanca una finestra sul possibile sfruttamento di modelle giovanissime nell’industria della moda cinese.

La ragazzina soffriva di meningite cronica, ma era sottoposta a quello che viene definito un “contratto da schiava” ed aveva il timore di chiedere assistenza medica, anche perché non aveva alcuna assicurazione sanitaria che coprisse le spese. Ufficialmente doveva lavorare solo tre ore alla settimana, ma questa soglia era stata largamente ignorata. Prima di sfilare per l’ennesima volta in passerella, le è salita una febbre altissima. Pochi minuti dopo è svenuta.

L’ambulanza è subito intervenuta, ma la giovane è morta dopo due giorni di coma. La causa preliminare del decesso è stata individuata nella meningite aggravata da un grave esaurimento fisico. Molte giovanissime indossatrici russe, spesso siberiane, vengono reclutate in Cina, e il caso di Vlada sta sollevando serie preoccupazioni sulle condizioni di lavoro a cui sono sottoposte e sulle violazioni dei loro diritti. Mosca ha chiesto spiegazioni alla Cina in merito.