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Sembra incredibile, ma a volte succede anche che qualcuno si dimentichi di riscuotere o che addirittura non si accorga di aver vinto. Ogni anno infatti vincite per milioni di euro rimangono nascoste in qualche cassetto o nella tasche di una giacca che non si usa più.

Il caso più clamoroso riguarda la Lotteria Italia. In molti infatti acquistano i biglietti diversi mesi prima dell’estrazione e poi si dimenticano di controllarlo o non si ricordano dove l’hanno messo. Capita così che nei concorsi del terzo millennio della Lotteria Italia, non sono stati riscossi premi per circa 31 milioni di euro.

Il record negativo è detenuto dall’edizione del 2008 nella quale non venne ritirato addirittura il primo premio da 5 milioni di euro. In quel caso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli decise di assegnare due primi premi da 5 milioni nell’edizione successiva. Si trattò dell’unico caso nella storia della Lotteria, di due primi premi assegnati.

Ricordiamo che per ritirare una vincita della Lotteria Italia si ha tempo 180 giorni a partire da quello successivo alla pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale, dei premi assegnati. Le vincite non riscosse finiscono nelle casse dell’Erario.

Ma anche il settore delle scommesse sportive non scherza in fatto di premi non riscossi. Se  online è impossibile non riscuotere visto che la somma viene accreditata automaticamente sul proprio conto gioco, per le scommesse effettuate in agenzia o nei punti autorizzati la situazione cambia radicalmente.

Scommesse, le vincite dimenticate

Per quanto riguarda le scommesse sportive a quota fissa, nel triennio 2021-2023 gli italiani si sono  scordati di incassare oltre 31 milioni di euro, dei quali quasi 13 milioni solo lo scorso anno. Ma sorprende ancora di più il dato relativo alle scommesse virtuali. Sempre tra il 2021 ed il 2023, i giocatori non hanno riscosso vincite per quasi 16 milioni di euro.

In aggiunta ai dati suddetti ci sono anche quelli relativi all’ippica di agenzia (senza ippica nazionale). Ebbene, anche il mondo dell’ippica non è esente da “dimenticanze” sostanziose. Nel triennio 2021-2023 non sono state infatti incassate giocate vincenti per oltre 3 milioni di euro.

Insomma gli scommettitori hanno lasciato nelle casse dell’Erario, negli ultimi 3 anni, vincite per oltre 50 milioni di euro. Ricordiamo che per incassare una scommessa vincente si hanno 90 giorni di tempo dalla data di svolgimento del più recente avvenimenti contenuto nel biglietto.