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Calcio, Kim salta la convocazione con la Corea: deve fare l’addestramento militare

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Il calciatore del Napoli Kim Min-jae, dopo aver conquistato il titolo di campione d’Italia con la sua squadra, non è stato incluso nelle convocazioni del ct della sua nazionale per una motivazione originale. Il difensore, infatti, deve fare l’addestramento militare obbligatorio nel suo paese.
L’allenatore Jurgen Klinsmann dovrà quindi fare a meno di lui per le due amichevoli che la nazionale asiatica sosterrà contro il Perù il 16 giugno e contro El Salvador il 20 giugno.
Ma non finiscono qui le sorprese per il tecnico tedesco. Il ct, infatti, ha convocato il giocatore Son Jun-ho che attualmente in forza alla squadra cinese dello Shandong Taishan. Il centrocampista, titolare agli ultimi mondiali in Qatar, risulta però agli arresti per “corruzione”. La vicenda è però un mistero: emissari della federazione coreana sono andati in missione in Cina chiedendo la liberazione di Jun-ho ma sono tornati a Seul “senza successo” nell’operazione.
Ovviamente siamo tutti scioccati dalla situazione di Jun-ho e ha il nostro totale sostegno. Ci stiamo prendendo cura di lui, sta ricevendo il nostro sostegno. Non conosciamo il suo stato d’animo, non sappiamo quale sia il suo stato fisico, ma credo che meriti tutto il nostro sostegno”, ha detto Klinsmann in una conferenza stampa con i giornalisti del paese asiatico. Secondo fonti cinesi, il giocatore coreano è stato arrestato “con il sospetto di aver accettato tangenti da parte di dipendenti non statali”.

 

Forte di Vigliena, una manifestazione per il recupero del monumento: “Simbolo di Napoli Est, bonifica attesa da anni”

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Quel forte è l’emblema di Napoli Est, il volto più dimenticato della città, sfregiato due volte: dalle scorie tossiche del passato industriale e dalle promesse di rilancio turistico, mai mantenute. Il Forte di Vigliena è un monumento nazionale, oggi completamente abbandonato. Tradito come San Giovanni a Teduccio dove sorge. Il 13 giugno 1799 fu teatro di uno snodo decisivo della Rivoluzione napoletana, con la battaglia tra i giacobini della Repubblica Partenopea e le forze sanfediste del cardinale Ruffo.

Altrove ne verrebbe preservata la memoria, sarebbe un attrattore per i visitatori: invece annaspa tra degrado e illegalità. Anche il Forte ha seguito il destino di San Giovanni a Teduccio. Per oltre vent’anni Napoli Est ha atteso la Darsena di Levante, la riconversione per il turismo da diporto. Sarebbe significato voltare pagina, dopo un secolo di inquinamento industriale, picchi anomali di neoplasie, ed un presente carico di angosce e disoccupazione. Ma è tutto bloccato, arenato nei contenziosi, dispute sulle mancate bonifiche.

Per questo l’11 giugno (ore 10) comitati e associazioni danno appuntamento al Forte di Vigliena, un bene appartenente al Demanio dello Stato. Per una manifestazione dal forte valore simbolico. “Ci recheremo al Forte – spiegano gli organizzatori – per rendere omaggio agli uomini e alle donne che sacrificarono la loro vita per la libertà e per l’uguaglianza, per chiedere il restauro conservativo del Monumento e il suo recupero funzionale, la riqualificazione di Vigliena e di tutta l’Area Orientale della città di Napoli”.

All’evento sono stati invitati il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il sindaco Gaetano Manfredi, il presidente dell’Autorità Portuale, Andrea Annunziata, la presidente di Abc Napoli, Alessandra Sardu. Tra i tanti promotori ci sono il Comitato Civico di San Giovanni a Teduccio, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, la Società Napoletana di Storia Patria, Italia Nostra, Legambiente Napoli Centro Antico, l’Associazione Figli in Famiglia, Medicina Democratica, la Rete Stop Gnl, Libera contro le mafie.

Per i residenti il Forte di Vigliena, a dispetto di tutto, recita ancora un ruolo importante. Lo insegnerebbe l’ultima vicenda, con la lotta dei comitati contro il deposito Gnl, previsto proprio qui. Il parere negativo all’opera dal ministero dell’Ambiente, tra le ragioni, includerebbe la presenza del monumento. “Il Forte è stato dichiarato monumento nazionale più volte, dall’ottocento in poi, ma oggi – afferma Enzo Morreale del Comitato Civico di San Giovanni a Teduccio – versa in stato di totale abbandono. Si trova proprio di fronte all’area in cui si doveva realizzare il Gnl, e uno dei motivi ostativi alla realizzazione dell’impianto è stato proprio il Forte di Vigliena. Quindi ha continuato ad esercitare una sua funzione di resistenza, chiamiamola così, e ha un valore emblematico”. Per gli abitanti “è una pietra miliare, tra l’altro – aggiunge Morreale – secondo i dispositivi precedenti e attuali dei decreti, si dice che bisogna recuperare questo monumento. Il suo significato è legato al recupero dell’area orientale. Nel corso degli anni per noi è diventato anche il simbolo della riqualificazione”.

Un’aspettativa delusa da decenni, e oggi ancora disattesa.

All’Harabee Fest anche i beneficiari del S.A.I. di Montefredane

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Nell’incantevole sito della Rocca dei Rettori di Benevento ha avuto luogo ieri la II giornata del Harabee Fest. Presenti anche i beneficiari del S.A.I. di Montefredane della Cooperativa San Rocco. I minori stranieri provengono dal Gambia, Camerun ed Egitto e hanno contribuito alla riuscita della giornata attraverso un laboratorio di stencil. Coadiuvati dall’equipe multidisciplinare, hanno realizzato delle magliette con impresso il volto stilizzato di Martin Luther King e il suo celebre motto “I have a dream”. Il sogno di Martin Luther King ancora oggi risulta attuale e non sempre nella nostra società viene realizzato. Per questo motivo, i ragazzi del progetto S.A.I. di Montefredane hanno voluto affermare attraverso la realizzazione delle magliette il loro diritto ad essere considerati cittadini con pari dignità di genere, diritti e razza. Molto spesso la nostra società si gira a guardare dall’altra parte e non si accorge delle tragedie quotidiane che accadono nel Mediterraneo. Grazie a questa manifestazione hanno avuto voce persone provenienti da varie parti del mondo e che vivono nel nostro Paese. Questo festival è riuscito ad abbattere ogni forma di diseguaglianza: contro ciò che divide, questo evento nasce per unire. 

Avellino, risoluzione consensuale con il ds Enzo De Vito

Enzo De Vito
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“L’U.S. Avellino 1912 comunica di aver trovato l’accordo con il direttore sportivo Vincenzo De Vito per la risoluzione consensuale del rapporto contrattuale.  Il club ringrazia il dirigente per il lavoro svolto e gli augura le migliori fortune professionali per il prosieguo della sua carriera”. La società irpina con una nota ha annunciato la separazione con il dirigente irpino dopo un anno e mezzo. 

“Campania: bellezza è inclusione”, il nuovo video della Regione Campania (VIDEO)

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“Campania: bellezza è inclusione”, questo il titolo del video nato dal progetto “PRIMA – VERA Campana: Per un’integrazione lavorativa dei cittadini stranieri in Campania” che nasce dalla volontà di aumentare e valorizzare l’attuale coinvolgimento nella Regione Campania dei cittadini di Paesi Terzi nelle politiche del lavoro e di sensibilizzare la cittadinanza tutta rispetto al contributo sociale ed economico della popolazione immigrata nel territorio mostrando le azioni di orientamento e servizi messi in campo per favorire percorsi di inserimento lavorativo regolare. 

L’iniziativa è finanziata dalla Regione Campania, dall’Unione Europea, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell’Interno.

Partner del progetto Scabec SpA – Società campana beni culturali; IRiSS Cnr – Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo; Inps – Istituto nazionale della previdenza sociale. 

Nel corso delle immagini del video “Campania: bellezza è inclusione” (https://bit.ly/scabec-primavera-campana), da oggi trasmesso all’interno delle stazioni e delle metro di Napoli Centrale e Salerno, viene messa in luce la reale integrazione di cittadini immigrati nel tessuto socio-economico regionale attraverso lo svolgimento di attività professionali svolte insieme alla popolazione  autoctona. Una mescolanza che conferma, da un lato le opportunità di lavoro che il territorio può offrire ai migranti in diversi settori e dall’altro, che la Campania si muove al di là delle barriere linguistiche e culturali sviluppando la crescita personale e professionale dei cittadini stranieri residenti nel territorio. Questo perché includere i cittadini stranieri significa partecipare alla loro integrazione sociale. I vantaggi, poi, in termini umani e professionali sono molteplici considerato che, oltre alle differenze culturali e linguistiche, accoglierli è un investimento e non un onere.

La Regione, infatti, è costantemente impegnata a garantire agli immigrati un lavoro stabile, sicuro e di qualità, capace di mettere al centro la dignità e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. Non solo, le istituzioni territoriali stanno attualmente portando avanti una serie di azioni importanti in materia di inclusione lavorativa per offrire una risposta integrata e di sistema, multidisciplinare e multisettoriale, per prevenire e reprimere il fenomeno del lavoro non regolare e sommerso e anche per proteggere e favorire il reinserimento lavorativo dei cittadini dei Paesi Terzi.

Festa scudetto, Manfredi: “Ha vinto la civiltà dei napoletani”

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E’ stata una grande vittoria della civiltà dei napoletani“. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, commenta così, a RaiNews24, la festa per la vittoria dello scudetto che ieri ha coinvolto migliaia di persone a Napoli come nei comuni della dell’area metropolitana.
E’ stata una festa di popolo straordinaria – ha sottolineato – centinaia di migliaia di persone hanno festeggiato con grande gioia. Sono arrivati da tutte le parti del mondo, un momento di socialità e un messaggio positivo non solo per lo scudetto ma per come la città si è comportata”. Un mese di festeggiamenti, quello vissuto dai napoletani, ma dice il sindaco, “un mese in cui abbiamo anche lavorato tanto, stamattina che è lunedì siamo tutti a lavoro normalmente, dopo una notte di grande baldoria”.
E’ stato un successo anche grazie al lavoro che tutti abbiamo fatto con le istituzioni, le forze dell’ordine – ha concluso – è stato un momento molto felice. Non c’è stato nessun incidente né a Napoli né nei tanti comuni dell’area metropolitana. Una grande festa”.

Sono molto orgoglioso e anche molto contento dopo la festa scudetto di ieri nelle strade e nelle piazze di Napoli. Abbiamo puntato sul dare un messaggio molto positivo della città e ci siamo riusciti”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi commentando le centinaia di migliaia di partenopei ieri a celebrare lo scudetto.
Napoli – ha detto Manfredi a margine del conferimento della laurea honoris causa ad Alberto Angela – è una città di grande qualità ma è mal raccontata, questo è quello che ho sempre vissuto anche nei ruoli precedenti che ho avuto, sia da rettore che quando sono stato ministro. La vera sfida è raccontare bene Napoli e quindi l’occasione dello scudetto ha fatto vedere a tutti come siamo in una città molto civile, una città che se organizzata sa dare il meglio di sé e sa essere una città veramente internazionale. Tutti si meravigliano di quello che noi già sapevamo però alla fine, nella comunicazione internazionale, conta il racconto di quello che si fa e tutti oggi mi chiamano e mi dicono ‘ma noi non ci aspettavamo che Napoli fosse così’. Questo credo che sia la più grande soddisfazione per i napoletani e per me che ho questo grande privilegio di rappresentarli”.

Premio ‘Le Nove Muse’: sabato tutti gli insigniti al Teatro Diana di Napoli

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Entra nel vivo il Premio di Arte Letteraria “Le Nove Muse”, che sabato 10 giugno approda al Teatro Diana di Napoli per la grandiosa e suggestiva cerimonia di consegna dei riconoscimenti. Presieduto da anni da Marina Pratici, il Premio vanta un’ampia risonanza a livello intercontinentale e riesce a concentrare nel corso della serata di premiazione alcune fra le più autorevoli voci della letteratura contemporanea, dell’arte, della musica e di tanti altri campi del sapere, al fine di promuovere un dialogo incessante tra cultura e impegno sociale all’interno del tessuto locale e nazionale.

A partire dalle ore 15 è possibile assistere alla proclamazione dei vincitori sul palco internazionale del Teatro Diana, che proprio quest’anno celebra 90 anni di attività. Gigi MARZULLO riceverà il Premio alla Carriera, mentre i Premi di Eccellenza andranno al Generale dei Carabinieri Rosa PATRONE per l’Impegno Etico e Civile, al Console Gennaro FAMIGLIETTI per la Cultura, al Viceconsole Sara Lucía OÑA CHANGOLUISA per Impegno Sociale e Cultura, a Olimpia NIGLIO per la Diplomazia Accademica, a Nino DANIELE per la Legalità, a Ermanno CORSI per Giornalismo e Critica Letteraria, a Ciro FORMISANO per la Poesia e Musica, all’Accademia di danza Körper per la Creatività Scenico-Artistica, ai Fisarmà per la Diffusione tradizioni musicali e folkloristiche del territorio, a Claudia MIRRA per l’Arte del Teatro, a Joan Josep BARCELO e a Maja Herman SEKULIC per la Letteratura Internazionale, a Lidia BARLETTA per la Biblioteca in Clinica, a Pierluigi FERRILLO per il Teatro, a Maria Pia SELVAGGIO per il Libro dell’anno, a Francesco PATANÈ Attore dell’anno.

Ospite d’onore è la scrittrice peruviana Lily Baylon, Presidente Globale CIESART, realtà culturale con sedi in tutto il mondo.

Indetto dall’Associazione ‘Culturalmente Toscana e Dintorni’, in collaborazione con Ciesart, il Cenacolo Intercontinentale ‘Le Nove Muse’, l’Union Mundial de poetas por la paz y la libertad’, Wikipoesia e con il patrocinio della Regione Campania, il Premio si articola in quattro Sezioni. Per la Sezione A Poesia Inedita “Monte Elicona”, risultano vincitori: 1 Premio Francesco D’EPISCOPO con “Incontro”, 2 Premio ex aequo Elisabetta BIONDI DELLA SDRISCIA con “Una donna” e Domenico PONTICELLI con “Castello di sabbia”, 3 Premio ex aequo Marcello REMIA con “La grande bellezza” e Sante SERRA con “Donbass, Capodanno 2023”. Per la Sezione B Narrativa Inedita “Sorgente di Aganippe” (racconto o saggio), 1 Premio Sabrina PRIOLI con “Non finisce mai“, 2 Premio ex aequo Alessandra LANDI con “Lampi di genio“ e Serena GIULIANI con “SMERALDA Fuori dal Recinto (dentro la Vita)“, 3 Premio ex aequo Lucia AMENDOLA con “Two little boys (Storia di una depressione)“ e Orsola FORTUNATI con “Quella del trauma“. Per la Sezione C Poesia Edita “Monte Parnaso”, 1 Premio Evaristo SEGHETTA con “Paradigma di esse“, 2 Premio ex aequo Marisa COSSU con “Sintomi poetici” e Massimo DE SANTIS con “Donne di cristallo”, 3 Premio ex aequo Maria Rosaria FRANCO con “L’incantesimo della luna” ed Enrichetta GIORNELLI con “Effigi… da un interno”. Per la Sezione D Narrativa Edita e Saggistica “Fonte di Ippocrene”, 1 Premio Fausto ALTAVILLA con “Un Pianeta in crisi di nervi“, 2 Premio ex aequo Stefano GENTILI con “Nord e Sud“ e Giuseppe PETRARCA con “La città puntellata“, 3 Premio ex aequo Angela PROCACCINI con “D“ e Francesco TESTA con “La bambola col tuppo“. Il 1° Premio ‘Voci dal Mondo – Autori Stranieri’ se l’è aggiudicato Carlos Julio Correa MOLINARES con “Oltre l’effimero: Trilogia poetica posmoderna“.

Oltre al Premio Giovani Autori in Memoria di Gabriele Galloni, quest’anno sarà consegnato anche Il Premio Speciale Scuole in Memoria dell’insegnante Laura Lazzerini, che va alla Classe Terza SCUOLA PRIMARIA di CAFAGGIOLA – IC ORTONOVO Luni (Sp), insegnanti: Stefania SCHIPANI ed Elisa KMET, per l’audio video racconto ‘Un amico a quattro zampe’.

Tutti i premiati sono visibili sul sito https://www.concorsiletterari.net/rassegna-stampa/verbale-ufficiale-di-giuria-le-nove-muse-2023/

Nel corso della cerimonia, il conferimento dei premi sarà intervallato da momenti esclusivi di spettacolo, grazie all’intervento di noti e stimati artisti, come il famoso violinista Ciro Formisano noto oltre i confini italiani; Simone Lorenzini, che con la sua voce incanterà il Teatro Diana; i ballerini del Centro nazionale di produzione della danza Körper con un’esibizione di danza moderna; Filidei Catalano e Giuseppe Maddaloni con la musica tipica napoletana dei Fisarmà; il duo Filippo Papa e Joan Joseph Barcelo con la performance di grande impatto emotivo ‘Lo sguardo di Eros’.

Ottavia Piccolo è Madrina del Premio, presieduto da Marina Pratici. Presidente di Giuria è Annella Prisco, presidente onorario è il grande poeta Emiliano Scorzoni prematuramente scomparso pochi mesi fa, International President è Hafez Haidar. Il concorso si avvale di un Comitato d’onore formato da: Francisco Azuela Espinoza, Lily Baylon, Sergio Camellini, Laura Ephrikian, Lovelyn P. Eyo, Gerda Garcia Hernandez, Arjan Kallco, Dinos S. Koubatis, George Onsy, Goffredo Palmerini, Daniela Poggi, Regina Resta, Emir Sokolovic, Isabella Sordi, e di una Commissione d’onore costituita da Mary Attento, Francesco Barone, Melina Gennuso, Rita Iacomino, Giovanni Ronzoni, Rodolfo Vettorello. Responsabile direzione segreteria è Gaia Greco; responsabile direzione artistica: Rita Innocenti; consulente internazionale: Veronica Paredes; responsabile conduzione: Marco Profili.

Camorra: spaccio vietato per tutelare affari, sgominato un clan

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Per tutelare i propri affari aveva imposto il divieto di spaccio a Villaricca, nel Napoletano, il clan Ferrara – Cacciapuoti, sgominato dai carabinieri che, coordinati dalla DDA, hanno notificato 19 misure cautelari (tre nei confronti di persone già detenute), contestando i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, violazioni alla normativa sulle armi e sugli stupefacenti e tentato omicidio (tutti aggravati dalle finalità di agevolazione del clan).
Contestualmente la i Carabinieri hanno sequestrato undici società operanti nei settori dei carburanti e degli alimenti per un volume d’affari annuale stimato in circa 16 milioni di euro.
Il clan Ferrara – Cacciapuoti è ritenuto storicamente rientrante (con quello Nuvoletta di Marano di Napoli e dei Casalesi) nel cartello camorristico denominato Nuova famiglia, collegato all’ala corleonese dell’associazione di tipo mafiosa denominata Cosa Nostra e militarmente contrapposto a quello denominato Nuova Camorra Organizzata, capeggiata dal defunto Raffaele Cutolo.

Entrambi i vertici delle due famiglie mafiose Ferrara e Cacciapuoti sono stati arrestati dai Carabinieri del nucleo Investigativo di Napoli e di Castello di Cisterna che, nel corso delle indagini, hanno ricostruito la struttura del clan composto da ben 50 unità. Insieme con la Guardia di Finanza di Napoli i militari dell’arma hanno notificato oggi un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Dda e un decreto di sequestro d’urgenza di beni per circa 16 milioni d’euro.
Agli affiliati detenuti, è emerso, veniva garantito lo stipendio e anche le spese legali.
Il sequestro preventivo riguarda società del settore immobiliare, edile, degli idrocarburi, della caffetteria e della ristorazione, nonché della vendita di generi alimentari.
Società costituite – secondo i finanzieri del Gruppo di Giugliano in Campania e i carabinieri – riciclando gli ingenti proventi degli affari illeciti.
I destinatari dei sequestri sono esponenti di vertice della frangia Ferrara che aveva una vocazione spiccatamente imprenditoriale nel settore dell’edilizia, della ristorazione, della commercializzazione di generi alimentari e, in particolare negli idrocarburi.
E, malgrado traesse una parte cospicua delle proprie risorse dal traffico di stupefacenti, il clan ha tentato di garantire il “proprio” territorio imponendo di un divieto di spaccio a Villaricca (Napoli).
Nove sono le presunte estorsioni emerse dalle indagini ai danni di imprenditori edili, titolari di palestre e di sale giochi.
Proprio quest’ultimi erano tenuti a versare 70 euro per ciascun apparato presente in sala. Gli importi versati dalle vittime nelle casse del clan variavano tra 1.500 a 5.000 euro al mese.

Dalle indagini dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Napoli – che hanno consentito di assestare 19 arresti e un sequestro d’urgenza da 16 milioni al clan Ferrara-Cacciapuoti – è emerso il coinvolgimento dei vertici del clan nella latitanza del boss Eduardo Contini, capo dell’omonimo clan componente – insieme alle famiglie Licciardi e Mallardo – del cartello camorristico detto “Alleanza di Secondigliano”, acerrimi nemici del clan Mazzarella.
Acquisite anche informazioni circa il tentato omicidio perpetrato dal gruppo camorristico Mauriello, legato ai Ferrara, nei confronti di un esponente dei Cacciapuoti.

Sono io, davvero, sono andato in Sardegna per una vacanza, una volta, mi è costata 80-90 mila euro però, quell’ anno, io ho guadagnato un milione e mezzo”.
Rende plasticamente il suo volume d’affari annuo, Francesco Ferrara, capo del clan “bicefalo” Ferrara-Cacciapuoti, sgominato oggi dai carabinieri di Napoli nel corso di un blitz camorra nel corso del quale sono state arrestate 19 presunti affiliati e notificato dalla Guardia di Finanza di Giugliano in Campania – proprio ai vertici – un decreto di sequestro d’urgenza per undici società capaci di sviluppare guadagni per 16 milioni di euro.
La conversazione viene intercettata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli durante le indagini: Francesco Ferrara fa riferimento a una vacanza risalente al 2010.
Solo di albergo io pagai ventiduemila euro, solo per dormire”, dice ancora il boss Ferrara che poi aggiunge: “non ho fatto niente in confronto a quello che mi sono guadagnato, perciò adesso mi sono scocciato”.

A parlare dei “rapporti diplomatici” che il clan Ferrara-Cacciapuoti di Villaricca (Napoli) teneva con altre importanti componenti della camorra e della mafia campana è anche il collaboratore di giustizia Giuseppe De Rosa il quale riferisce agli inquirenti il 30 giugno 2015 di avere incontrato più volte il boss Edoardo Contini durante la sua latitanza.
Emerge dall’ordinanza con la quale il gip di Napoli ha disposto 19 misure cautelari notificate dai carabinieri. Eseguito a che un decreto di sequestro per undici società, riconducibili al clan “bicefalo”, notificato dai finanzieri di Giugliano in Campania (Napoli).
Il clan Ferrara aveva messo a disposizione di Contini un appartamento nei pressi della villa di Villaricca (Napoli) di Domenico Ferrara, componente di vertice dell’omonimo gruppo mafioso.
Quest’ultimo svolgeva il ruolo di “ufficiale di collegamento” tra il boss Edoardo Contini e il reggente Patrizio Bosti, oltre che tra Contini e Bosti e il clan Mallardo (componente con i Contini e i Licciardi la cosiddetta Alleanza di Secondigliano).
A Contini era stata anche riservata – riferisce ancora De Rosa – una dimora nei pressi di un noto parco giochi dell’hinterland a nord di Napoli.

A spiegare agli inquirenti come funziona lo spaccio di sostanze stupefacenti a Villaricca, comune dell’hinterland a nord del capoluogo partenopeo è il collaboratore di giustizia Vito Guadagno. Emerge dall’ordinanza con la quale oggi il gip di Napoli ha disposto l’arresto di 19 persone ritenute appartenenti al clan Ferrara-Cacciapuoti.
I capi del clan Ferrara e Cacciapuoti ci tengono a sottolineare che essi non ammettono la gestione di piazze di spaccio a Villaricca perché essi si devono dedicare agli affari e non attirare i controlli delle forze dell’ordine”, dice Guadagno facendo emergere chiaramente la vocazione imprenditoriale di queste due famiglie mafiose.
Secondo il “pentito”, ma la circostanza emerge anche dalle indagini, a Villaricca “non ci sono vere e proprie piazze di droga”, “lo spaccio viene realizzato solo telefonicamente, in maniera volante e ciò non è casuale, – afferma il Guadagno – ma risponde a un preciso ordine dettato da Ferrara Domenico detto ‘o’ muccuso’ (il moccioso) il quale non vuole che i suoi affari imprenditoriali milionari vengano compromessi dai controlli sul territorio delle forze dell’ordine…”.

Il clan bicefalo “Ferrara-Cacciapuoti”, sgominato oggi da un blitz anticamorra dei carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e della Guardia di Finanza di Giugliano in Campania ha avuto un lungo dominio nell’hinterland a Nord del capoluogo partenopeo e durante questo periodo ha radicato, secondo gli inquirenti, una tale forza economica, costruita sulla monopolizzazione e con le sue imprese operativi in settori chiave come quello dei carburanti e del settore alimentare.
L’obiettivo era ovviamente infiltrarsi nel tessuto economico-imprenditoriale e i sequestri notificati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e di Castello di Cisterna nell’ambito del blitz anticamorra lo dimostrano: i sigilli apposti dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e di Castello di Cisterna riguardano le società “Commercio e futuro srl”, che gestiva i supermercati Deco di Villaricca e Mugnano; “Sarracino Petroli sas” che gestiva a Orta di Atella (Caserta) l’impianto di distribuzione carburanti Total Erg, oggi con l’insegna Ip; “GDA SAS” che gestiva l’impianto Eni/Agip a Varcaturo via variante Ss 7 Quater sul terreno di proprietà della stessa “GDA SAS”; “Insieme 2.0 srl” che gestiva la “Star Bar – Sala Slot Caffè – Tabacchi” di Giugliano in Campania (Napoli) sulla SS7 Bis Quater Domitiana; “LIMA srl”, proprietaria dell’immobile della società “Star Bar – Sala Slot Caffè – Tabacchi”; “Pacos Novanta Punto Venti” che gestivano la braceria “Pacos” di Villaricca (Napoli), in corso Europa e, infine “Insieme srl”, che gestiva la braceria e paninoteca l’Avenir di Villaricca (Napoli), in via Fermi.

Centola, veicolo in fiamme: chiusa temporaneamente la ‘Cilentana’

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A causa di un mezzo pesante in fiamme, temporaneamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, la strada statale 18 Var “Cilentana”, al km 155,330 all’altezza di Centola (Salerno). La circolazione è deviata in loco per consentire le operazioni di spegnimento del veicolo da parte dei Vigili del Fuoco. 

 Il traffico veicolare in direzione Sapri viene deviato all’uscita obbligatoria presso lo svincolo di Centola km 154+500, per i veicoli in direzione Vallo traffico deviato all’uscita obbligatoria presso lo svincolo di Poderia km 157+500.  

Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile. 

G.S. Meomartini sconfitto in gara 3 della finale play off ad Acerra

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Il G.S. Meomartini ha perso gara 3 della finale palyoff ad Acerra, col punteggio finale di 77-73.

L’incontro è stato altalenante, con i ragazzi di coach Massimo Tipaldi che sono partiti bene, per poi subire 5 tiri da 3 consecutivi e chiudere la prima frazione di gioco sul 21-14 a favore dei padroni di casa.

Nel secondo periodo i padroni di casa tentavano un allungo, portandosi anche a +11, ma non riuscivano a prendere il largo, con i beneventani che, complici le triple di Italo Campanelli e Vincenzo Musto, andavano al riposo lungo sul-7 (36-29).

Al rientro in campo i ragazzi del presidente Stefano Capitanio non riuscivano a ridurre lo svantaggio, anzi andavano sotto di 15 punti, prima di un minibreak che li rimetteva a -4. Nuovamente l’Akery tentava l’allungo, riportandosi a +15 e ancora una volta i beneventani accorciavano le distanze, chiudendo la terza frazione a -8 (63-55).

L’ultimo periodo è stato quello della rimonta e del vantaggio dei beneventani che, alzando la difesa e realizzando con continuità si portavano a +5 quando mancava 1.30” alla fine dell’incontro.

Nelle ultime 3 azioni a disposizione, però, gli atleti beneventani non riuscivano a proteggere ed incrementare il vantaggio raggiunto e, persi due palloni fondamentali, consentivano all’Akery di portarsi a +4 e vincere la partita.

Al momento, quindi, l’Acerra conduce nella serie per 2-1. La gara in programma mercoledì 7 giugno, nuovamente ad Acerra, sarà determinante per cercare di portare la finalissima a Benevento.

In casa Meomartini doppia cifra per Italo Campanelli (18 punti), Alessandro Del Sordo (15), Agostino Laudando (14), Vincenzo Musto (13).

 

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