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Carlo Goldstein dirigerà l’orchestra del concerto del 31 Maggio al Cimarosa

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Saranno tre giovani e talentuosi studenti i solisti che si esibiranno, accompagnati dall’Orchestra del Conservatorio di Musica «Domenico Cimarosa» di Avellino, sotto la guida del Maestro Carlo Goldstein.

L’appuntamento è per mercoledì 31 maggio 2023, alle 19.00,  presso l’auditorium «Vincenzo Vitale» dell’Università della Musica, con il concerto che l’Istituzione di alta cultura ha organizzato in occasione di un riconoscimento che il Comando provinciale di Avellino dell’Arma dei Carabinieri consegnerà ad uno studente.

Sotto la direzione di Carlo Goldstein, apprezzato docente, uno dei più interessanti direttori in carriera della sua generazione – direttore ospite principale della Volksoper di Vienna dalla stagione 2022/23 – la compagine orchestrale del Conservatorio irpino proporrà il Concerto in Do Maggiore per oboe, archi e cembalo, RV 447 di Antonio Vivaldi (1678-1741), oboe solista sarà Manuel Molinario.

A seguire sarà proposto il Concerto per marimba e orchestra n. 2 del compositore e percussionista Casey Cangelosi (1982-), soprannominato – per il suo stile compositivo e il suo virtuosismo all’avanguardia – «il Paganini delle percussioni». Interprete e solista alla marimba sarà Davide De Maio.

Dalle sonorità contemporanee si passa all’Adagio per violoncello e orchestra Kol Nidrei opus 47, scritto da Max Bruch (1838-1920) nel 1881 su melodie ebraiche. L’esecuzione di questa breve ma intensa pagina, considerata una tra le più note e amate del repertorio per violoncello e orchestra, è affidata al violoncello di Valentino Milo.

L’Orchestra del Conservatorio «Cimarosa», diretta dal Maestro Goldstein, chiuderà la serata con tre delle Danze slave per orchestra op. 46 del compositore Antonín Leopold Dvořák (1841-1904): Furiant (Presto in Do Maggiore); Dumka (Allegretto scherzando in mi minore) e Polka (Poco Allegro in La bemolle Maggiore). Nate dalla ricerca sul folclore traggono una libera ispirazione dal mondo slavo e propongono una serie di ritmi popolari caratteristici di quell’area geografica.

‘Olos BenEssere’, la soddisfazione degli organizzatori. Annunciati nuovi appuntamenti

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Grande soddisfazione per gli organizzatori di Olos BenEssere per le prime due date di sabato 27 e domenica 28 Maggio, che sono state caratterizzate da tanta affluenza e tanti consensi da parte dei numerosi partecipanti, specie dei più piccoli presenti al laboratorio di Musicoterapia a loro dedicato.

Gli organizzatori, Sabba De Nuce e Antiqua Vox Januae, si dicono felici poiché il lavoro fatto in questi mesi per la divulgazione dell’evento ha dato i suoi frutti. La portavoce Michela Ottobre ha annunciato che il lavoro proseguirà con due giornate che vedranno la presenza di tanti professionisti e di discipline interessanti. “Per chi è interessato alle attività olistiche – dicono gli organizzatori – è quello di seguire il programma poiché per alcuni degli eventi programmati potrebbe esserci bisogno di “info più dettagliate” prima della partecipazione”.

Sarà così per il Rituale del 3 giugno e per il Bagno sonoro Gong del 4 giugno che chiuderà l’evento con uno strumento costruito appositamente per Olos. Sempre per il prossimo weekend, percorsi spirituali, un laboratorio di Guarigione Animica, la conoscenza delle erbe spontanee, il mito dei santi e delle Janare e le antiche usanze di guarigione, le costellazioni Familiari, il Riallineamento Armonico Spirituale, la Numerologia Archetipa saranno accompagnate dallo straordinario suono di un Gong costruito appositamente per Olos. La partecipazione è gratuita l’evento avrà luogo presso la Fondazione Ciccio Romano di contrada Monteguardia a Benevento.

Spaccio di droga in Valle Caudina: la decisione sull’obbligo di firma per i tre

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Erano finiti agli arresti domiciliari nel mese di febbraio (successivamente rimessi in libertà con l’obbligo di firma tre volte a settimana) dopo un blitz dei carabinieri di Montesarchio, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.   

Questa mattina, Sergio Uliva, 55 anni, Giuseppe Taddeo, 30 anni, e Vincenzo Avella, 59 anni, tutti di Montesarchio e già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali, hanno ottenuto la revoca della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla PG, in accoglimento dell’istanza dell’avvocato Mario Cecere.

I tre pusher, sorpresi in piazza La Garde a Montesarchio, furono sottoposti a perquisizione personale e trovati in possesso 27 grammi di hashish e banconote verosimilmente frutto dell’attività di spaccio.

Ancora violenza nelle carceri, detenuto aggredisce un agente e un ispettore: la denuncia del Sappe

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“È di questa mattina la notizia dell’ennesima aggressione di un detenuti nei confronti di un agente di polizia penitenziaria, a cui ha dato uno schiaffo, e di un Ispettore, colpito con un pugno” – denuncia Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria –.

“L’uomo, all’improvviso, senza alcuna ragione si è scagliato contro l’agente lamentandosi perché all’interno della saletta socialità era stato rimosso un rudimentale bilanciere per pesi e con quello voleva allenarsi. Lo ha colpito con uno schiaffo e poi, arrivato sul posto l’Ispettore, gli ha tirato contro un pugno. Solo grazie all’intervento di altri poliziotti si è evitato il peggio”.

Guacci denuncia che “la situazione al carcere di Ariano Irpino è allarmante anche perché, nelle scorse settimane, altri agenti hanno subito aggressioni da parte della popolazione detenuta. Il personale è sempre meno, anche a seguito di questi eventi oramai all’ordine del giorno. Prevediamo un’estate di fuoco se non si prenderanno immediatamente provvedimenti concreti e risolutivi. Il personale di Polizia Penitenziaria di Ariano è allo stremo e, pur lavorando più di 10/12 ore al giorno, non riesce più a garantire i livelli minimi di sicurezza. Fino a quando potrà reggere questa situazione?”.

La situazione è sempre più critica – dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE – a causa di una popolazione detenuta refrattaria al rispetto delle regole, abituata da anni alla consapevolezza che tutto gli è dovuto. Chiediamo l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.

Per il leader del SAPPE, “quanto accaduto nel carcere di Ariano Irpino dovrebbe far capire ancora di più come e quanto è particolarmente stressante il lavoro in carcere per le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria e dei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti che svolgono quotidianamente il servizio con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici”.

Emergenza carceri, Ciambriello: “Poco personale, occorre intervenire con urgenza” (Video)

 

 

 

Sotto casa della ex moglie nonostante il divieto di avvicinamento: 59enne arrestato

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Accusato di stalking e maltrattamenti alla ex moglie, ha violato il divieto di avvicinarsi alla donna imposto dal tribunale: così gli uomini della Squadra Volante lo hanno arrestato. Il gip del tribunale di Benevento, infatti, ha disposto l’aggravamento della misura cautelare nei suoi confronti di un 59enne di Benevento finito agli arresti domiciliari.

Si tratta di un arresto derivato da una violazione di prescrizioni imposte dal giudice dottoressa Rotili, all’imputato per maltrattamenti e stalking ai danni della moglie. Questa notte, l’uomo si era seduto sopra una panchina di fronte all’abitazione della donna nei confronti del quale vigeva il divieto di avvicinamento. La violazione ha importato l’applicazione della misura degli arresti domiciliari disposti dal Pubblico Ministero, dottoressa Di Lauro. L’uomo è difeso dall’avvocato Antonio Leone.

Aggiornamento

E’ giunto il provvedimento di scarcerazione per il 59enne nei confronti del quale era stato assunta la misura cautelare. 

 

 

Operazione ai Quartieri Spagnoli, Piantedosi si complimenta con le forze dell’ordine

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“L’operazione della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri nei quartieri Spagnoli a Napoli, coordinata dalla locale Procura distrettuale antimafia, testimonia ancora una volta l’impegno dello Stato contro le organizzazioni criminali che gestiscono i traffici illeciti nel capoluogo partenopeo, infiltrandone la vita economica e sociale”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi commentando l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita oggi nei confronti di 53 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione e detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.

“É il risultato di complesse e lunghe indagini dei nostri investigatori che con professionalità e consolidate capacità sono riusciti ad individuare alcuni pericolosi sodalizi criminali, armati, strutturati e collegati a potenti clan di quei territori”, ha aggiunto il titolare del Viminale sottolineando quanto “sia fondamentale contrastare il mercato della droga e i traffici ad esso collegati, che alimentano ingenti flussi illeciti di denaro riutilizzati per lo svolgimento delle attività criminali”.

Desidero ringraziare ancora una volta la magistratura, le donne e gli uomini in divisa per la determinazione e l’impegno incessante con cui lavorano per garantire la sicurezza e la legalità sui nostri territori”, ha concluso il titolare del Viminale.

Associazione mafiosa, traffico di droga, estorsione e ricettazione: 53 persone in manette (VIDEO)

Museo provinciale campano, il presidente Magliocca nomina il Cda

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“Con la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione e con la guida del professor Carlo Rescigno si avvia una nuova fase di promozione del Museo Provinciale Campano di Capua. Proseguiremo nel solco delle attività già messe in campo negli anni scorsi con l’obiettivo di incrementare ancor di più il numero di visitatori, ma anche di migliorare le strutture tecnologiche al servizio del museo e la qualità delle mostre e degli eventi che ospitiamo in uno degli istituti museali storici e archeologici più belli ed importanti della Campania e dell’Italia meridionale”.

Lo ha detto il presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca, annunciando la nomina del nuovo Cda del prestigioso museo. Del Consiglio d’amministrazione del Museo Campano, come definito con Decreto del Presidente n.19 del 29/05/2023, fanno parte Carlo Rescigno, Rosanna Sangiuliano, Vincenzo Guida, Donatella Scarfone, Erminio Schiavone.

Presidente del Cda è stato nominato il professor Carlo Rescigno, Ordinario di Archeologia Classica presso l’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’.

“Un augurio di buon lavoro al prof. Rescigno ed agli altri membri del cda – ha aggiunto Magliocca che avranno il compito di valorizzare ulteriormente il patrimonio a disposizione e di accompagnare il museo nell’ambizioso percorso della rete museale nazionale”. 

“Non vedo l’ora di lavorare con il nuovo Cda – ha aggiunto il direttore del Museo Provinciale Campano Gianni Solino – e con il presidente Rescigno, una figura di altissimo profilo nel mondo dell’archeologia con una grande esperienza, non solo accademica, ma anche nel settore museale. In questi anni, con il nostro progetto scientifico, abbiamo segnato la strada verso un completo rilancio di un luogo e di un patrimonio unico, in parte ancora inespresso. È giunto il momento di osare ancora di più e di restituire al Museo Campano l’autorevolezza ed il prestigio che merita”.

Cocaina contrassegnata ‘Adidas’ o ‘Rolex’ secondo la qualità

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I panetti di cocaina contrassegnati con il simbolo Rolex sono di qualità superiore rispetto a quelli con il marchio Adidas: scoprono anche questo i carabinieri e la Squadra Mobile che oggi all’alba hanno sgominato, con 53 misure cautelari, tre gruppi camorristici dei Quartieri Spagnoli di Napoli che facevano affari principalmente con la droga ma che stavano già cercando di diversificare il loro business.

La circostanza emerge da una conversazione registrata a casa di Vincenzo Masiello, capo di uno dei tre gruppi appartenenti al cosiddetto “triumvirato” malavitoso. “Ma mica è Adidas”, dice uno degli interlocutori di Masiello. E lui risponde: “Nooo… quando mai… guarda qua… lo vedi come scende? La consistenza…”. Dal tenore si evince che l’interlocutore di Masiello è uno conosce bene quali sìano i canali di approvvigionamento e gli consiglia di rivolgersi a quelli di Torre Annunziata che vendono la cocaina a 32-33 euro al grammo. Inoltre sono anche in grado di fargliela arrivare attraverso un corriere. Droga che Masiello avrebbe potuto smerciare ai grossisti della sua zona a prezzi vantaggiosi.

Luzzano di Moiano in festa per il ritorno in paese della statua di Sant’Antonio di Padova

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Moiano (Bn) – Il giorno tanto atteso dalla comunità di Luzzano di Moiano sta per arrivare. Venerdì 2 giugno la statua di Sant’Antonio di Padova tornerà in paese dopo essere stata restaurata grazie all’iniziativa della “Pia Associazione Sant’Antonio” con il contributo di benefattori. Si tratta del secondo intervento di ripristino dopo quello del 1996 per la statua che risale al 1753. L’opera è stata affidata ad Aldo Guida di Santa Maria a Vico, restauratore di fiducia della Sovrintendenza e dei Beni Culturali.

Per tutta la comunità sarà una giornata di festa che inizierà alle 16:30 con l’arrivo della Banda Musicale “Città di Airola-G. Puccini” e proseguirà con il saluto del Parroco Padre Diodato M. Fasano e l’accoglienza del Vicario Generale della Diocesi Monsignor Antonio Di Meo. Alle 17:15 il momento più atteso con il ritorno in paese dell’amata statua che sarà accolta da numerosi fedeli.

Gli appuntamenti con Sant’Antonio non sono finiti: martedì 13 giugno andrà in scena la consegna del pane, invece, ad agosto, precisamente dal 16 al 19, sono programmati i classici festeggiamenti.

Piattaforma Plus, rinnovato il patto Avellino-Benevento: la patata bollente nelle mani del Governo

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La Piattaforma Plus che unisce quella di Valle Ufita in provincia di Avellino, e di Ponte Valentino nel beneventano, prende sempre più forma e, almeno nell’unità d’intenti istituzionale.

Dopo l’intesa sottoscritta qualche settimana fa a Benevento  oggi si è riunito anche il Consiglio provinciale di Avellino, allargato alla presenza delle istituzioni sannite per fortificare la strategia condivisa per le aree interne.

Lo ha sottolineato in apertura dei lavori il Presidente di Palazzo Caracciolo, Rizieri Buonpane: “Dobbiamo portare avanti insieme  le due Province. Non ci può essere contrapposizione, non può essere una guerra tra poveri. Siamo aree interne, parliamo di infrastrutture importanti che possono pregiudicare il futuro di questa parte di territorio e questo sia per lo scalo merci di Ponte Valentino sia per la piattaforma logistica. Quindi guai a pensare che l’una e alternativa all’altra, parliamo del corridoio dell’Adriatico e quindi della Napoli-Bari la stazione Irpinia che non avrebbe senso per quanto ci riguarda senza la piattaforma logistica. Mi auguro e sono sicuro – aggiunge il Presidente della Provincia di Avellino che si porterà avanti questo discorso a tutti i riferimenti istituzionali regionali e nazionali. Mercoledì per portare a casa questo obiettivo importante”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi: “Condividiamo una linea politica e istituzionale, soprattutto perché ci accomuna la missione  a favore delle aree interne e mai come in questo particolare momento  su temi come la tratta Napoli-Bari, l’alta velocità che incrocia lo scalo merci di Benevento, la piattaforma logistica dell’Ufita. Non possiamo che far voce corale e sostenere l’eventuale voglia di insediamento sia per lo scalo merci che per quanto riguarda la piattaforma logistica. Noi dobbiamo lavorare per far crescere le aree interne, perché sono considerate eccellenze, sicuramente quello che è il rafforzamento della mobilità, come in questo caso, e delle iniziative politiche specifiche, lo è per lo scalo merci la piattaforma logistica non possono prescindere ma io credo che sposano la stessa missione. Consiglio Provinciale Irpinia-Sannio 2Facciamo in modo – ha aggiunto Lombardi –  che si possa accelerare presto anche la progettazione perché solo questo consentirà un’attenzione da un punto di vista anche del finanziamento da parte dell’Agenzia di della Coesione, quindi questa deve essere oggi la definizione che ci vede insieme l’abbiamo confermato a Benevento, oggi qui ad Avellino”.

Che l’occasione sia di quelle politicamente importanti, lo cristallizza anche la forte presenza istituzionale in sala. Presenti, tra gli altri,  i rappresentanti di Confindustria, EmilioDe Vizia per Avellino e Vigorito per Benevento, i presidenti Asi Pasquale Pisano e Barone, i deputati irpini Rotondi, Ricciardi e Gubitosa e i 4 consiglieri regionali Maurizio Petracca, Livio Petitto, Vincenzo Alaia e Vincenzo Ciampi.

Assenti, nonostante siano stati invitati, i rappresentanti di Rfi, il Presidente della Commissione regionale trasporti Luca Cascone e il commissario Zes Romano.
Non c’è nemmeno il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, mentre arriva nel corso del Consiglio il primo cittadino di Benevento, Clemente Mastella, nel dirsi entusiasta dell’unità d’intenti e apprezzando la presenza al Consiglio provinciale avellinese della deputazione locale regionale e nazionale: “Come invece a casa nostra non è accaduto. Si tratta di una impostazione diversa, ma che appartiene anche al sottoscritto, nata nel rapporto tra maestro e allievo in provincia di Avellino con Ciriaco De Mita. Se ci mettiamo insieme con capacità, intelligenza e anche con un lavoro strategico della squadra di governo del territorio – ha rilanciato il sindaco sannita. 

A tornare a garantire il sostegno e l’attenzione del Governo centrale, è intervenuto Gianfranco Rotondi:Premetto che non ci sarò io mercoledì o i politici, nemmeno il ministro Matteo Salvini. E’ un tavolo tecnico. Va però apprezzata la decisione del ministro. Essa corrisponde a una lettera che Fitto ha mandato ai colleghi ministri per stabilire in capo alle rispettive competenze quali erano i progetti pronti per essere portati avanti. La convocazione del tavolo tecnico, corrisponde all’esigenza di accertare la fattibilità in capo al PNRR o ad altre fonti di finanziamento in continuità con responsabilità nazionale. Ovviamente questo non significa che non abbia nulla a che punto chiamare i sindaci in cui urbanisticamente ricade l’investimento. Il Piano B è obbligatorio in ogni caso, perchè comunque 23 milioni non bastano ecco perché il motivo un cofinanziamento“.

Anche il Consiglio provinciale di Avellino ha predisposto e convidiso una delibera da portare all’attenzione del Governo. La palla, quindi, passa all’appuntamento romano al Mit atteso per domani.

 

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