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Sanità, 92 milioni di euro per un nuovo ospedale nel Casertano

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L’Asl di Caserta ha deliberato, tenuto conto della programmazione sanitaria regionale e dell’Atto Aziendale, i nuovi interventi in materia di edilizia sanitaria, in particolare quelli relativi alla realizzazione del nuovo ospedale di Santa Maria Capua Vetere e Capua per un totale di 154 posti letto, per il quale è previsto uno stanziamento di 92 milioni di euro, nonché all’ampliamento e ristrutturazione dell’ospedale Moscati di Aversa (33 milioni di euro), secondo per accessi al Pronto Soccorso in Campania dopo il Cardarelli di Napoli. La realizzazione del “Nuovo Ospedale di S. Maria C.V. e Capua” è prevista lungo la Statale Appia al confine con il comune di Capua, presso l’ex sede della Caserma “Andolfato” di proprietà del ministero della Difesa, secondo l’intesa raggiunta con lo stesso Ministero e gli uffici della Regione Campania. L’Asl ha deciso di mettere inoltre a norma ad Aversa il complesso denominato “La Maddalena”, che in passato ospitava l’Ospedale psichiatrico; un complesso monumentale enorme, che si estende su una superficie di 170.000 mq; i lavori per un finanziamento di 10 milioni di euro – 9,5 a carico dello Stato e 500mila della Regione – si rendono necessari poiché a seguito della definitiva chiusura dell’Ospedale, il complesso della Maddalena, di grande interesse storico-artistico, architettonico, culturale ed antropologico, ha subito un progressivo degrado materico caratterizzato anche da parziali crolli di alcune strutture. 

‘Per Ponte’: Corbo punta su cultura, istruzione e socializzazione

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Istruzione, cultura e socializzazione: questi sono tre punti del programma elettorale di Giuseppe Corbo e della squadra ‘Per Ponte’ che dovranno camminare insieme. “La scuola – afferma Corbo – è lo spazio in cui si gettano le basi per la costruzione dell’identità collettiva e della memoria. Il nostro impegno è curare sia i progetti educativi sia le strutture scolastiche. Vogliamo lavorare al potenziamento di tutti i servizi connessi alle attività didattiche, al ripristino del trasporto scolastico e all’ampliamento del servizio mensa”. Corbo evidenzia poi che “la scuola deve diventare un luogo di incontro e di scambio culturale attraverso un dialogo proficuo anche con le associazioni locali per l’organizzazione di eventi mirati alla conoscenza del patrimonio storico e artistico di Ponte. In accordo con gli organi scolastici, – continua il candidato sindaco di ‘Per Ponte’ – vogliamo inoltre offrire agli studenti anche la possibilità di svolgere visite guidate ai monumenti locali e siti storici, affinché possano conoscere le bellezze del nostro territorio e sentirsi più consapevoli del luogo in cui vivono. Ecco, l’identità territoriale è uno dei nostri punti chiave perché crediamo che comprendere l’aspetto storico-sociale della terra in cui si vive, possa essere un’opportunità per ricongiungersi con il territorio attraverso la memoria storica. Far conoscere gli angoli di Ponte, i sentieri e le antiche vie, come la Latina e la Francigena che hanno fatto di questo luogo un centro di comunicazione già nei secoli passati, – conclude Giuseppe Corbo – è importante per rafforzare la consapevolezza di ciò che siamo”.

Intanto sabato 22 aprile alle ore 20.00 tutti i cittadini sono invitati presso la sede elettorale in via G.Ocone, 54 per un incontro pubblico dove parteciperà il senatore Domenico Matera, Presidente del Comitato per la Legislazione e componente della Commissione per le Politiche dell’Unione Europea. 

Scaldabagno a gas: cos’è e come funziona

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Lo scaldabagno a gas è un apparecchio la cui funzione è sostanzialmente quella di riscaldare l’acqua dell’impianto idraulico di un edificio; serve quindi a produrre acqua calda sanitaria ovvero l’acqua riscaldata che nelle abitazioni viene utilizzata per l’igiene quotidiana. Come facilmente si intuisce dalla denominazione, uno scaldabagno di questo tipo, diversamente da uno scaldabagno elettrico, funziona servendosi di un gas, come per esempio il metano o il gas propano liquido (GPL).

Scaldabagno e caldaia sono la stessa cosa?

Lo scaldabagno (noto anche come boiler o, più raramente come scaldaacqua) non deve essere confuso con la caldaia; il primo tipo di impianto, infatti, è finalizzato soltanto alla produzione di acqua calda sanitaria, mentre la caldaia ha due scopi: produrre acqua calda sanitaria e riscaldare un edificio (in buona sostanza una caldaia svolge anche la funzione di scaldabagno).

Da quanto sopra riportato si deduce che lo scaldabagno, diversamente dalla caldaia, non è connesso all’impianto di riscaldamento della casa, bensì soltanto al sistema adibito alla produzione di acqua sanitaria. Molto spesso gli scaldabagni sono presenti in quegli edifici, come uffici e abitazioni, in cui è presente un impianto di riscaldamento centralizzato.

Come funziona uno scaldabagno a gas?

Una delle distinzioni che si fanno nel caso degli scaldabagni a gas è quella fra modelli con accumulo e quelli istantanei. Nel primo caso, l’elettrodomestico ha un serbatoio che immagazzina l’acqua per riscaldarla e offre la possibilità di riscaldarla in modo rapido e contemporaneo in vari punti della casa senza che si verifichino sbalzi di temperatura. Nel secondo caso, invece, non c’è la necessità di immagazzinamento dell’acqua; questa viene riscaldata praticamente in modo immediato quando si apre il rubinetto. I modelli più diffusi sono quelli del tipo “istantaneo”. Quelli più moderni consentono di regolare a piacimento la temperatura dell’acqua così da ridurre, nei limiti del possibile, il consumo energetico.

Sul mercato le opzioni disponibili sono davvero numerose e si distinguono sotto vari punti di vista: marca, tipo di funzionamento, potenza, tipo di gas utilizzato, prezzo ecc. A questo link https://www.zetaidraulica.it/scaldabagni/ si possono per esempio visionare diversi modelli di scaldabagni a gas che potranno essere scelti in base alle specifiche esigenze di ognuno.

Scaldabagno a gas: a camera aperta e a camera stagna

Un’altra distinzione relativa agli scaldabagni a gas è quella fra modelli a camera aperta (tipo B) e a camera stagna (tipo C). Vediamo brevemente in cosa differiscono queste due tipologie.

In un modello a camera aperta, lo scaldabagno prende l’aria, necessaria ad alimentare la fiamma, nell’ambiente in cui esso è posizionato. I fumi prodotti vengono successivamente espulsi all’esterno tramite il tubo di scarico; non sempre è consentito installare questo tipo di scaldabagno all’interno di un’abitazione. È un modello che richiede maggiori attenzioni rispetto a quello a camera stagna per quanto riguarda la sicurezza e la ventilazione. Di norma lo si installa all’esterno dell’edificio o comunque in un locale apposito dotato di opportuna ventilazione. I modelli a camera aperta sono mediamente più economici rispetto a quelli a camera stagna.

I modelli a camera stagna funzionano prendendo l’aria all’esterno dell’edificio per poi emettere i fumi di scarico; dal punto di vista della sicurezza sono ovviamente migliori rispetto all’alternativa a camera aperta perché il sistema di aerazione dell’apparecchio non è in contatto con l’ambiente domestico. Può essere installato all’interno (per esempio nel bagno o nella cucina) ma anche all’esterno dell’abitazione.  

Benevento, domenica l’inaugurazione dell’Endopark in Villa Comunale

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Domenica 23 aprile alle ore 11:30, presso la Villa Comunale, si terrà l’inaugurazione dell’Endopark per la sensibilizzazione sull’endometriosi, patologia cronica altamente invalidante che colpisce circa tre milioni di donne in Italia.

Interverranno alla cerimonia inaugurale il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, il consigliere con delega alle Politiche Sanitarie, Luca De Lipsis, e le referenti dell’associazione di volontariato “La Voce di una è la voce di tutti” promotrice dell’evento, Tiziana Genito e Paola D’Alelio.

L’iniziativa “Facciamo luce sull’endometriosi”, nel cui ambito si colloca l’inaugurazione dell’Endopank, è rivolta alle amministrazioni locali ed è nata al fine di sensibilizzare i cittadini sulla patologia attraverso l’illuminazione o la tinteggiatura di giallo, colore simbolo della malattia, di una struttura o un monumento.

Abusivi a Pizzofalcone, anche inquilini condannati per occupazione

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Figura anche qualche inquilino abusivo già condannato per l’occupazione abusiva di quegli appartamenti tra i destinatari dei 20 decreti di sequestro notificati oggi dalle forze dell’ordine nello stabile di via Egiziaca a Pizzofalcone, a Napoli. Altri che dall’abitazione dove viveva con il suocero poi deceduto si è spostato in un appartamento che però si trova in un’altra scala. E anche qualcuno che invece ha un regolare contratto con l’Agenzia del Demanio per l’appartamento dove vive ma che però ha occupato abusivamente un box auto. Sono complessivamente 85 gli appartamenti del palazzo che si affaccia sul civico 35 di via Pizzofalcone, a Napoli, alle spalle della notissima piazza del Plebiscito, 35 dei quali ritenuti “oggetto di invasione e occupazione abusiva”. Il gip di Napoli Giuseppe Sepe, su richiesta della Procura, ha emesso, per ora, venti decreti di sequestro, notificati stamattina da Polizia Locale, Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza ad altrettanti inquilini “abusivi” sulla base di indagini “che hanno confermato lo stato di occupazione abusiva degli immobili”. Qualcuno ha numerosi precedenti penali ed è stato destinatario di misure di prevenzione che vengono emesse nei confronti di persone pericolose. C’è anche chi è emigrato in un’altra provincia e poi è tornato, ma senza averne diritto. Molti invece hanno dichiarato alla polizia giudiziaria di essere stati costretti a occupare le abitazione a causa di problemi economici. Qualcuno è risultato anche percettore di reddito di cittadinanza.

Tutti gli alloggi occupati abusivamente, in particolare quelli in mano alla camorra, siano tutti liberati, a Pizzofalcone, come nel resto della città, con le assegnazioni ai legittimi assegnatari e alla gente che ne ha davvero diritto”. Così, in una nota, il deputato Francesco Emilio Borrelli che nei mesi scorsi, dopo essere finito sotto scorta, ha continuato a denunciare “presenze inquietanti – scrive – di loschi figuri con presenza di scooter e addirittura di una barca appartenenti a soggetti condannati o sotto inchiesta per reati gravi”.
“Bisogna togliere alla camorra questo business e mettere fine ai soprusi a danno dei più deboli”, ha sottolineato Borrelli.

Napoli, controlli dei in piazza Garibaldi: denunce e sanzioni

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Due i parcheggiatori abusivi denunciati, sorpresi nei pressi della stazione ferroviaria centrale di Napoli, in piazza Garibaldi, a chiedere denaro agli automobilisti. Anche a quelli in sosta breve, in attesa nei propri veicoli. Sanzionato il titolare di un minimarket etnico poi sospeso. Duemila euro il conto da pagare per mancata registrazione sanitaria del locale e mancato rispetto dei requisiti igienico sanitari. Due le persone denunciate, una per violazione del divieto di accesso alle aree urbane, l’altro per violazione del divieto di ritorno nel comune di Napoli. Violazione amministrativa contestata ad un 42enne, trovato in corso meridionale con una bustina di marijuana nelle tasche. Sarà segnalato alla prefettura. I controlli continueranno anche nei prossimi giorni. 35 le sanzioni al cds notificate, molte delle quali per guida senza copertura assicurativa.

Napoli, legali Codacons: “Revocare lo scudetto 2019 della Juve”

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Le decisioni prese ieri dalla dal Collegio di Garanzia presso il Coni “conferma l’avvenuta alterazione del Campionato 2018-2019, presupposto fondamentale per la richiesta di revoca dello Scudetto 2019 e della sua assegnazione al Napoli (giunto secondo), formulata con il ricorso al TAR Lazio depositato lo scorso 31 marzo 2023”. E’ quanto sostengono, in una nota, gli avvocati Enrico Lubrano, Carlo Claps, Oreste Pallotta ed Angelo Pisani, difensori del Codacons e dell’Associazione Tifosi Napoli Maradona.

I quattro avvocati, lo scorso 31 marzo, hanno depositato un ricorso al TAR Lazio con il quale è stata chiesta la revoca dello Scudetto 2018-2019 alla Juventus e la sua assegnazione al Napoli (giunto secondo in classifica), “alla luce dell’avvenuto accertamento del fatto che – spiegano i quattro professionisti – con il sistema-plusvalenze, la Juventus ha alterato la regolarità del Campionato 2018-2019, come correttamente indicato nella decisione della Corte Federale di Appello della FIGC 30 gennaio 2023, che risulta essere stata confermata dal dispositivo del Collegio di Garanzia emanato ieri“.

“Il rigetto dei ricorsi di Agnelli, Paratici, Cherubini e Arrivabene – sottolineato i legali – ha realisticamente confermato (profilo che potrà essere confermato al momento del deposito delle motivazioni) l’impianto strutturale della decisione della Corte Federale d’Appello, con riferimento alla condotta di quattro di sei amministratori della Juventus, con la conseguenza di ritenere definitivamente accertato il fatto che la Società Juventus, tramite i propri legali rappresentanti (dei quali è responsabile in via diretta), ha posto in essere il sistema-plusvalenze in maniera preordinata e strutturata, con conseguente alterazione della regolarità dei Campionati”.

Tornano le canzoni italiane su Facebook e Instagram: Antitrust impone a Meta trattative con Siae

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Le canzoni italiane tutelate dalla Siae torneranno disponibili sulle stories Facebook e Instagram. L’Antitrust ha infatti imposto a Meta di rivviare le trattative con Siae dopo il mancato accordo per il rinnovo della licenza sul diritto di autore dello scorso marzo.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, si legge in una nota, “ha deliberato di adottare misure cautelari nei confronti di Meta Platforms Inc., Meta Platforms Ireland Limited, Meta Platforms Technologies UK Limited e Facebook Italy S.r.l. (di seguito, Meta) nell’ambito dell’istruttoria avviata il 4 aprile per presunto abuso di dipendenza economica nei confronti di Siae nella negoziazione avente ad oggetto la stipula della licenza d’uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali”.

Dopo la presentazione delle memorie scritte e l’audizione delle parti, l’Autorità ha ritenuto “che sussistano i presupposti per adottare le misure cautelari. In particolare, l’Antitrust ha individuato la dipendenza economica di Siae da Meta sulla base della presunzione prevista, per le piattaforme digitali, dall’articolo 9 della legge n. 192 del 1998, sottolineando come in questo caso i criteri valutativi debbano essere differenti rispetto a quelli utilizzati di solito per gli altri settori economici tradizionali”.

“In tale contesto – prosegue la nota -, il comportamento di Meta sembra avere natura abusiva e tale da determinare un danno grave e irreparabile alle dinamiche competitive nei mercati relativi alla gestione dei diritti d’autore, incidendo su tutti i soggetti che compongono la filiera (autori, soggetti che contribuiscono alla creazione dell’opera e tutelati dalla legge sul diritto d’autore, collecting societies che tutelano questi diritti, utenti finali)”.

Pertanto, l’Autorità ha disposto che Meta “riprenda immediatamente le trattative, mantenendo un comportamento ispirato ai canoni di buona fede e correttezza e provveda a fornire tutte le informazioni necessarie onde consentire a Siae di ripristinare l’equilibrio nel rapporto commerciale con Meta”.

Inoltre, previa autorizzazione di Siae, Meta dovrà ripristinare la disponibilità dei contenuti musicali su Facebook e su Instagram. Infine, l’Autorità ha disposto che, in caso di disaccordo tra le parti in ordine alla quantità e alla qualità delle informazioni da fornire da parte di Meta, nominerà un fiduciario che le individui. Il soggetto fiduciario dovrà essere terzo, indipendente e in possesso di adeguata competenza tecnica.

Pomigliano D’Arco, De Cicco: “I giovani imprenditori protagonisti della città”

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“Non abbiamo mai avuto in mente semplici progetti per Pomigliano D’Arco ma vere e proprie “visioni”, percorsi precisi attraverso i quali i giovani possano crescere e programmare il proprio futuro nel territorio dove sono nati e cresciuti, senza essere costretti a cercare fortuna altrove”.
 
È quanto dichiarato da Mattia De Cicco, candidato alle prossime elezioni amministrative a Pomigliano D’Arco, nella lista “millesettecento99” a sostegno del candidato sindaco Lello Russo.
 
“Tra i miei obiettivi amministrativi ed impegni – ha aggiunto il De Ciccovi sarà quello di individuare misure volte ad agevolare l’imprenditoria giovanile e femminile, favorendo la formazione professionale e la nascita di nuove startup territoriali e di realizzare vere e proprie strategie di employer branding e recruiting a favore dei giovani attraverso cui le imprese possono presentare la propria realtà e quindi la propria offerta lavorativa.

Trovato in possesso hashish e marijuana, arrestato

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Nel quartiere napoletano di Scampia i carabinieri della locale stazione hanno arrestato Raffaele Bevo, 41enne. I carabinieri hanno notato l’uomo a via Monte Rosa a bordo di uno scooter e lui ha tentato di fuggire. Bloccato, è stato perquisito. Nelle sue tasche 68 stecche di hashish per un peso complessivo di 130 grammi, 50 dosi di marijuana per altri 67 grammi. Sequestrati anche la somma contante di 40 euro e due cellulari. 

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