Home Blog Pagina 5817

Presentato il progetto della nuova scuola dell’infanzia di Castel San Giorgio

Tempo di lettura: 2 minuti

Castel San Giorgio (Sa) – Stamane, in aula consiliare, l’illustrazione del progetto realizzato dalla Tecton, Studio  Associati, e nato dalla creatività del noto architetto Carlo Farroni che si è ispirato al quadro Black and Violet di Wassily  Kandisky. 

Un progetto straordinario ed entusiasmante – ha esordito il primo cittadino Paola Lanzarasiamo felici di poter consegnare  ai bambini un plesso  scolastico progettato su misura per loro, una scuola moderna, funzionale, sicura, colorata e gioiosa proprio come la loro età. I miei complimenti allo studio Tecton ma anche all’area tecnica del Comune, all’architetto Carmine Russo, all’assessore ai Lavori Pubblici Domenico Sellitto e a Gilda Tranzillo, consigliera delegata all’edilizia scolastica, -ha continuato la Lanzara – un lavoro di squadra che premia ancora una volta Castel San Giorgio. Ora occorre rimboccarsi le maniche perchè i tempi sono molto ristretti, gli uffici sono già al lavoro per rispettare il cronoprogramma:
 aggiudicazione dei lavori entro il 31 maggio 2023, determina di aggiudicazione avvio dei lavori entro il 30 novembre 2023, conclusione dei lavori entro il 31 dicembre 2025. 
Un altro sogno che si realizza” – ha concluso Paola Lanzara. 
Tra i presenti alla conferenza stampa di questa mattina il vice sindaco Giustina Galluzzo, gli assessori Antonia Alfano, Antonia Salvati e Domenico Rescigno, i consiglieri Giuseppe Alfano, Gilda Tranzillo e  Aniello Gioiella, il presidente del Consiglio Comunale Michele Fasolino, e le dirigenti scolastiche  Loredana Cervelli e  Raffaella Capuano, la coordinatrice dell’istituto Cuomo Milone Wanda Pecoraro con la docente Orsola   Montefusco e la prof. ssa Di Nunzio del ProfAgri. 
 
La scuola si compone di due corpi distaccati ma connessi tra loro al fine di poter essere utilizzati separatamente ed in   orari differenziati  per attività di vario genere e non esclusivamente per scopo scolastico. Il corpo scuola si compone di due piani e le tre aule  per 23 bambini ognuna, ubicate al primo livello mentre nella parte bassa sono posizionate la piazza e l’agorà con i  servizi e gli spazi per il corpo docente. I due livelli sono collegati verticalmente da una scala cilindrica con un ascensore al centro ed in copertura un girasole di pannelli solari contribuisce ai bisogni energetici dell’istituto, educando nel contempo i bambini ad un uso responsabile delle fonti alternative di energia, fornendo loro un luogo accogliente e stimolante.
 

Bus precipitato a Capri, tre richieste di rinvio a giudizio

Tempo di lettura: < 1 minuto

Napoli – Se fossero stati eseguiti i prescritti controlli sull’autista, invalido e assuntore di droga, da bigliettaio diventato conducente, e sulle ringhiere della strada provinciale 66, il bus, quel tragico 22 luglio 2021, non sarebbe precipitato. La Procura di Napoli (sostituti procuratori Maurizio De Marco e Giuseppe Tittaferrante) ha chiesto il rinvio a giudizio di tre persone indagate per quell’incidente avvenuto a Capri, il 22 luglio 2021, in cui rimasero feriti 23 passeggeri ma soprattutto in cui perse la vita Emanuele Melillo, l’autista del bus della compagnia di trasporti locale Atc.
Le richieste riguardano il medico a cui la società di trasporto aveva delegato la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, il legale rappresentante della stessa società, e un funzionario della Città Metropolitana di Napoli.

 

Ternana-Benevento, sfida sul filo dell’equilibrio per i bookmaker

Stellone Letizia probabili formazioni
Tempo di lettura: < 1 minuto

La Ternana, fresca del ritorno in panchina di Cristiano Lucarelli, vuole mettere fine alla serie di cinque partite senza successi in casa contro il Benevento sconfitto nell’ultimo turno dal Sudtirol e a caccia di punti salvezza. Al “Liberati” sarà una sfida sul filo dell’equilibrio per gli esperti di 888sport, che vedono il successo di entrambe le squadre offerto alla stessa quota, 2,70, con il pareggio fissato a 3.

Una sfida tra ex attaccanti, quella che vedrà di fornte uno contro l’altro Cristiano Lucarelli e Roberto Stellone. All’andata fu spettacolo con un 2-3 a favore degli umbri, numeri che fanno prevalere in quota una partita con entrambe le squadre a segno, proposta a 1,74 contro il 2 del No Goal. Per quanto riguarda il risultato esatto invece in pole c’è l’1-1, sale a 9,50 il 2-1 – come in occasione dell’ultima vittoria interna della Ternana – mentre lo 0-2 uscito lo scorso campionato vale 13 volte la posta. 

Ospedale San Paolo, Muscarà: “Il presidio vive il momento più drammatico”

Tempo di lettura: < 1 minuto

Mentre alle audizioni sulla sanità non si presenta più alcun assessore o dirigente, mentre vediamo un governatore che inaugura ospedali privati, l’ospedale San Paolo vive il suo momento più drammatico – dichiara il consigliere Muscaràla rianimazione è chiusa da oltre 15 giorni per rischio batterico (muffa), stesso motivo alcuni mesi fa per l’impianto d’aerazione. I primari di Radiologia ed Ortopedia sono andati in prepensionamento; anche i reparti pediatrici e ginecologici stanno affrontando problemi sempre più gravi con turni che non si riescono a coprire. Ricordiamo che si tratta dell’unica Pediatria della città dopo il Santobono, mentre la Neonatologia è chiusa da quattro anni. Stessa sorte toccherà all’area di emergenza PS e medicina d’urgenza. Mi è stato riferito inoltre, poche ore fa, che la lettera di sospensione dei ricoveri e i turni dei sanitari coprono fino all’8. A partire dal giorno 9 anche i neonati della ginecologia interna se bisognevoli, verranno trasferiti fuori città visto che, tolto il Santobono, l’unica pediatria era quella del San Paolo. Centinaia di migliaia di cittadini abbandonati a loro stessi, interrogherò la Giunta!” – conclude il consigliere.

Cosentino ‘sereno’ dopo l’assoluzione in Cassazione

Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – E’ “sereno” Nicola Cosentino dopo la sentenza della Cassazione che lo ha assolto definitivamente nel processo cosiddetto “Il Principe e la scheda Ballerina”. Per ora, trapela dai suoi legali, l’ex sottosegretario all’Economia di Forza Italia preferisce non rilasciare dichiarazioni, ma c’è la soddisfazione per l’ulteriore assoluzione definitiva in un processo molto importante.
Accogliamo con serenità il pronunciamento della Cassazione – dicono i legali Stefano Montone, Agostino De Caro ed Elena Lepreda sempre convinti che la sentenza assolutoria avuta in Appello fosse ampiamente meritevole di essere confermata. Sin dal primo momento avevamo sostenuto, in perfetta corrispondenza con i dati istruttori emergenti, l’assoluta estraneità di Cosentino ai fatti contestati”.
L’assoluzione nel processo “Il Principe” si aggiunge a quella, anch’essa passata in giudicato, ottenuta nell’altro procedimento cosiddetto “Carburanti”, in cui Cosentino era imputato insieme ai fratelli, ed era finita sotto processo, su impulso della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, l’intera galassia delle aziende di carburanti della famiglia Cosentino; alla fine sono stati tutti assolti.
A carico dell’ex coordinatore campano di Forza Italia vi è una condanna definitiva a quattro anni per la corruzione di un agente della polizia penitenziaria del carcere napoletano di Secondigliano, in cui Cosentino ha trascorso la detenzione preventiva. Resta però come una spada di Damocle a carico il processo “Eco4”, il più importante tra i procedimenti a carico di Cosentino, che approderà in Cassazione il prossimo 27 aprile, e che vede l’ex sottosegretario rispondere di concorso esterno in camorra e con una condanna in Appello a 10 anni, dopo i nove avuti in primo grado.

 

Neonata morta, la mamma sui social: “Torno a casa con una bara”

Tempo di lettura: 4 minuti

Napoli – “Quello del medico non è un lavoro che si improvvisa, sono stata incisa 24 ore dopo la rottura delle acque, sono stata abbandonata alla speranza che i dolori incalzassero e il battito della bambina di stabilizzasse. È stata per me una violenza. Tutto per un maledetto parto naturale”. Racconta così Giulia, sui social, la morte della sua bimba appena nata Camilla, che è nata con un parto cesareo all’ospedale villa Betania di Napoli dopo un’attesa che la donna accusa essere stata troppo lunga e che ha portato alla morte della sua primogenita. Sull’accaduto è stata aperta un’indagine dall’autorità giudiziaria.
Oggi torno a casa – scrive la donna di 31 anni – con il ventre vuoto, una cicatrice ed una bara. La mia casa sa di rosa, i cassetti sono pieni delle sue cose che non saranno mai indossate. Ho rotto le acque, una cosa fisiologica si sa a 38 settimane, corro all’ospedale Betania, i dolori non sono arrivati. Il parto è stato indotto il mattino seguente ma qualcosa è andato storto, il battito della mia bambina decelerava, io ero in ipertono uterino, potevo morire con lei.
Tanti, tanti ostacoli al parto naturale e mi è stato detto ‘sofferenza fetale è un parolone’. Nonostante queste parole ho stretto a me una bimba col cuore caldo ed il cervello spento.
Distacco di placenta improvviso”.
La donna descrive in maniera netta le ore di attesa e sofferenza: “Tutto per un maledetto – scrive – parto naturale con sacco rotto, ipertono uterino, battito della bimba decelerato, bambina troppo su, utero chiuso. Quanto ancora deve essere complicato un parto per decidere di intervenire? E invece no aspettiamo di non sentire più il battito, qualcosa non va. È troppo tardi, la morte cerebrale della mia bimba e’ sentenziata ma il suo cuore è forte, resiste, si aggrappa alla vita, al mio petto. Cami muore 24 ore dopo l’intervento. Siamo nati e morti con lei. Il dolore è inspiegabile ma non mi fermerò mai, esigo giustizia per la mia anima innocente. Lotterò affinché la sua morte non sia invana, affinché nessuna donna e nessun bambino vengano trattati in questo modo, affinché nessun papà stringa a se la sua bimba morta senza neanche capire cosa sia successo. Te lo prometto amore mio”.

“Siamo provati da questo evento, ci rendiamo conto della tragedia, ma siamo con la coscienza a posto, perché abbiamo rispettato le linee guida delle buone pratiche”. Così Vincenzo Bottino, direttore sanitario dell’Ospedale Villa Betania di Napoli spiega all’ANSA l’atmosfera alla clinica partenopea dopo la morte della bimba appena nata dopo un’attesa per il cesareo che la mamma accusa essere stata troppo lunga e decisiva per la morte.
L’ospedale ha aperto un audit interno e ha anche inviato la cartella clinica all’autorità giudiziaria, che ha aperto un’inchiesta sul caso. Secondo quanto appreso dai medici, la morte è avvenuta per un improvviso e massivo distacco della placenta, un evento raro e imprevedibile: questo è quanto emergerebbe dall’audit. Il cesareo, spiegano i medici che hanno seguito e monitorato la donna, non è stato rimandato: quando si è constatato che non arrivava il travaglio e che il bimbo era in sofferenza, in pochi minuti la donna è stata portata in sala operatoria per il cesareo, durato pochi minuti.
La signora – spiega Bottino – è arrivata in Pronto soccorso con la rottura delle acque ma senza travaglio, è stata ricoverata e sottoposta al monitoraggio secondo prassi e linee guida. Noi su questo aspetto siamo molto attenti, perché siamo il secondo punto nascita della Campania e primo o secondo sul numero di parti naturali. La signora è stata controllata in continuazione con parametri sempre stabili e tranquilli, dopo alcune ore da induzione del travaglio si è assistito a una sofferenza fetale improvvisa e diagnosticata precocemente, per cui dopo cinque minuti è stata portata in sala per il taglio cesareo con urgenza. Da questo cesareo in pochi minuti è nato un feto in forte sofferenza con la placenta distaccata, che ha poi portato al decesso. Noi abbiamo attuato le linee guida a cui siamo molto sensibili, e dal primo audit interno non ci sono evidenze di maltrattamenti. L’attesa della nascita è stata accompagnata dai farmaci per provocare il travaglio, secondo quanto ci dicono di fare le norme e le linee guida internazionali. Per chi fa questa attività come noi con duemila parti l’anno, bisogna standardizzare tutti i processi, il reparto di ostetricia e ginecologia di eccellenza non si può permettere di non applicare le linee guida”.

Studentessa suicida: a Napoli marcia silenziosa per ricordare Diana

Tempo di lettura: < 1 minuto

Napoli – Una marcia silenziosa in ricordo di Diana, la studentessa di Somma Vesuviana di 27 anni che si è suicidata probabilmente perchè non aveva completato il ciclo di studi.
A organizzare l’iniziativa il Consiglio degli Studenti: “In seguito agli eventi accaduti nella giornata di mercoledì riguardanti la perdita della nostra giovane collega, abbiamo deciso, congiuntamente a tutte le rappresentanze, di svolgere una marcia silenziosa nella giornata di oggi, a partire dalle ore 15:30, dalla sede centrale di Corso Umberto I fino alla sede di Via Porta di massa del Dipartimento di Studi Umanistici”, è scritto in una nota.

 

Udc: “L’assoluzione di Cosentino induca alla riflessione sul giustizialismo”

Tempo di lettura: < 1 minuto

La corte di cassazione dopo circa 15 anni di indagini e processo assolve l’ex sottosegretario Nicola Cosentino. La vicenda dovrebbe indurre quelle forze politiche che fanno del giustizialismo una bandiera elettorale ad una seria riflessione sullo stato comatoso della giustizia nel nostro paese. L’UDC confida nel ministro Nordio affinché attui una radicale riforma della giustizia che assicuri tempi ragionevoli dei processi, passando dalla distinzione delle carriere tra organi inquirenti e giudicanti ad una seria affermazione di responsabilità del giudice che incorre in errori che stravolgono la vita di un cittadino”. Così il senatore Ciro Falanga, responsabile nazionale Giustizia dell’Udc.

 

Nuovi ospedali a Caserta, Anaao Assomed: “Finire il Policlinico”

Tempo di lettura: 3 minuti

Caserta – “Non si possono spendere risorse provenienti da fondi PNNR per costruire ex novo ospedali e case di comunità, senza sapere i tempi di costruzione e chi ci andrà a riempirli di contenuti, e soprattutto senza ricordare che sarebbe il caso di spendere fondi per il completamento del Policlinico di Caserta o per la ristrutturazione degli ospedali già esistenti”. Lo afferma Giulio Liberatore, ex direttore sanitario dell’ospedale di Caserta e attuale vice-presidente nazionale dell’Anaao Assomed, la maggioreassociazione sindacale dei dirigenti medici e sanitari, che interviene sulla questione del nuovo ospedale di comunità e della nuova casa di comunità dell’Asl di Caserta, che dovrebbero sorgere nella zona sud della città, dove è già incostruzione da 20 anni il Policlinico Universitario, il cui cantiere è in vendita- i lavori procedono a rilento – per i problemi finanziari della società che lostava realizzando, Condotte Spa.
E’ di ieri la firma dell’accordo tra il Comune di Caserta e l’Asl per la cessione in comodato d’uso gratuito da parte dell’amministrazione comunale all’azienda sanitaria di un terreno nel quartiere Acquaviva dove saranno realizzate le due nuove strutture sanitarie di comunità. Una decisione che, secondo Liberatore, non va nella direzione giusta, perché i fondi dovrebbero essere utilizzati per ultimare il costruendo Policlinico. Liberatore è inoltre fortemente critico anche con la recente delibera della Asl Caserta di approvazione dell’atto aziendale, passo propedeutico alla adozione del piano ospedaliero da parte della regione Campania; la strategia Asl per il territorio non colmerebbe infatti le gravi lacune di servizi, specie quelli di emergenza-urgenza, lamentati da parecchi sindaci, dal Matesino all’agroa versano, dall’area di Maddaloni a Santa Maria Capua Vetere; per quest’ultima già nove sindaci nei giorni scorsi hanno protestato chiedendo la riapertura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Melorio.

Interi territori delle zone interne – denuncia Liberatore – sono costretti a rinunciare a servizi essenziali, in particolare quelli in regime di emergenza urgenza, mentre ve ne sono altri, penso Marcianise e Sessa Aurunca, dove è stato recuperato il Dea di primo livello (Dipartimento emergenza e accettazione, ndr) e non sono stati depauperati servizi essenziali. La sanità deve essere gestita in modo uniforme sul territorio”.
Registriamo – aggiunge Liberatore – tante dimissioni dai pronto soccorso dei presidi casertani in misura anche maggiore della media nazionale, e per esplicita ammissione della stessa direzione sanitaria della ASL, alla procedura selettiva per la riapertura per esempio dei Pronto Soccorso di Santa Maria Capua Vetere e Maddaloni, non si presenta nessuno. L’Anaao Assomed ha chiesto al sindaco di Caserta, nella sua qualità di presidente del comitato diindirizzo dell’Asl ed al sindaco di Piedimonte Matese, nella qualità di componente dello stesso comitato, di intervenire sul tema dichiarandosi disponibile ad incontri successivi”.

Superbonus, Rubano: “Massimo impegno di Forza Italia a tutela di imprese e famiglie”

Tempo di lettura: < 1 minuto

Benevento – “L’impegno di Forza Italia a tutela di famiglie, imprese e lavoratori in merito al Superbonus è massimo. Di concerto con il presidente dei deputati di Forza Italia, Alessandro Cattaneo, noi parlamentari azzurri stiamo lavorando per cercare una soluzione che modifichi l’impianto attuale del Superbonus, con l’obiettivo di tutelare le imprese e di salvaguardare tutte le opportunità economiche collegate ai bonus edilizi”. Così in una nota il deputato sannita di Forza Italia, Francesco Maria Rubano, capogruppo azzurro in Commissione Finanze. “In Commissione Finanze – prosegue – stiamo cercando assieme al Governo gli scivoli adeguati per i crediti incagliati e lavoreremo per il futuro affinché torni la possibilità di accedere a bonus edilizi ovviamente in forma differente. Abbiamo chiesto in tal senso – conclude Rubano – l’istituzione di tavoli di confronto con tutti gli attori coinvolti, per trovare la soluzione migliore per il bene delle famiglie, delle imprese e del Paese”.

- Pubblicità -


ARTICOLI IN PRIMO PIANO

ULTIMI VIDEO-ARTICOLI