È “irricevibile” il piano presentato da Jabil che, a detta dell’azienda, dovrebbe garantire un futuro lavorativo ai 190 dipendenti del sito di Marcianise (Caserta) che saranno licenziati dopo il 31 gennaio, quando scadranno gli ammortizzatori sociali concessi dal Governo. Lo dicono i sindacalisti che hanno preso parte alla manifestazione tenuta dai lavoratori dello stabilimento casertano, nonostante la pioggia battente, davanti alla prefettura di Caserta, per chiedere ancora una volta che le “istituzioni, Ministeri del Lavoro e Sviluppo Economico in primis, si facciano carico realmente della vertenza”. La convocazione al Mise è arrivata per il 24 gennaio, ma è stato bocciato il piano di reindustrializzazione mostrato ieri, con apposite slide, durante l’incontro tenuto dai sindacati con l’azienda e la Regione Campania, che prevede che i dipendenti, una volta licenziati da Jabil, dovrebbero poi essere riassunti – a spese della stessa Jabil come avvenuto in passato con il ricollocamento in altre aziende come Softlab e Orefice – in una nuova società creata dalla Tme di Portico di Caserta e da Invitalia (società del Ministero dell’Economia). “Un progetto che per ora non ha neanche uno stabilimento, e che i lavoratori Jabil hanno bocciato per evitare di ritrovarsi nella situazione dei tanti colleghi ricollocati in Softlab e Orefice, due casi di reindustrializzazioni fallite” dice Sonia Oliviero, segretaria generale di Cgil Caserta. Per il segretario generale di Cisl Caserta Giovanni Letizia, “Regione e Governo, devono monitorare costantemente che siano effettivamente mantenuti gli impegni sulla reindustrializzazione presi dalle aziende che ricollocano i lavoratori ex Jabil. Ciò non sta avvenendo, e se ciò non avviene la tensione sociale è destinata ad esplodere”. Pietro Pettrone, coordinatore di Uil Caserta, teme che “queste vertenze, come avvenuto ieri per Softlab, siano un rischio anche per la sicurezza pubblica, vista l’esasperazione dei lavoratori”.
Benevento, il mercato ruota intorno ai ‘soliti’ nomi
Il Benevento si gode un giorno di riposo. Dopo il deludente pareggio di Cosenza e una leggera seduta sostenuta nella giornata di ieri, lo staff tecnico ha concesso un giorno libero ai giallorossi che si ritroveranno domani per iniziare a preparare il difficile confronto con il Genoa, in programma sabato al “Ciro Vigorito“.
Fermo il pallone, protagonista assoluto diventa così il calciomercato. I tifosi aspettano i primi colpi da parte della società, acquisti necessari per cercare di svoltare una stagione iniziata male e proseguita peggio. Qualche novità la attende anche Fabio Cannavaro che, al termine della gara del “San Vito-Marulla”, ha parlato apertamente di un organico da rinforzare e del bisogno di forze fresche per provare a fare il necessario salto di qualità.
Proverà ad accontentarlo il direttore sportivo Pasquale Foggia, cercando di colmare le lacune individuate. Terzino sinistro e trequartista appaiono le necessità più urgenti, ma il tecnico non disdegnerebbe di poter fare affidamento anche su un bomber che ponga fine alla sterilità offensiva della Strega.
Rinforzi da mettere a disposizione di Cannavaro il prima possibile, in modo da renderli arruolabili a partire dal confronto con un altro campione del mondo, Alberto Gilardino. Contro il Genoa, tra l’altro, l’allenatore partenopeo dovrà fare i conti con la squalifica di Foulon e i problemi fisici di Masciangelo, ritrovandosi con una possibile falla sull’out sinistro di difesa da colmare.
Il mercato, però, sembra ruotare sempre intorno agli stessi nomi che si ripetono ormai da giorni. Messo in standby Tosca, nome che non scalderebbe la fantasia di Cannavaro, il preferito come terzino mancino sarebbe diventato Tripaldelli, ma le richieste della Spal avrebbero frenato, per il momento, l’assalto di Foggia.
A metà campo si continua a monitorare la situazione di Valoti, ai margini del progetto Monza, tanto da essere stato impiegato l’ultima volta a fine ottobre solo per undici minuti. Nei brianzoli gioca anche Machin, ma Palladino sembra puntare sul guineano, avendolo impiegato nelle tre uscite del nuovo anno.
Tra le necessità, come detto, c’è quella di inserire un trequartista, considerando le difficoltà fisiche di Ciano e gli alti e bassi di Farias. In questo senso, la bussola è puntata verso Lecce, dove Listkowski e Pablo Rodriguez hanno le valige pronte. Il problema, a quanto pare, sarebbe lo stesso che ha condizionato il mercato estivo del Benevento. La società di via Santa Colomba vorrebbe garantirsi la possibilità di mettere interamente le mani sui cartellini del polacco e dello spagnolo, mentre i salentini vorrebbero conservare la possibilità di riportarli al Via del Mare.
Lo sforzo maggiore, infine, potrebbe riguardare la prima punta. Forte è stato gettato nella mischia solo in pieno recupero contro il Cosenza, segno evidente di come qualcosa bolla in pentola. Simy, invece, ha fornito l’ennesima impalpabile prova. In attesa di definirne il futuro, Foggia continua a tenere d’occhio Massimo Coda. Il gol contro il Venezia di certo non aiuta, ma l’Hispanico reclama spazio e non è detto che Gilardino sia disposto ad accontentarlo. L’opzione ritorno nel Sannio resta possibile, ma le richieste del Genoa (solo l’estate scorsa ha sborsato 1,5 milioni nelle casse del Lecce) e l’elevato stipendio (oltre 800mila euro) garantito per i prossimi due anni e mezzo non inducono all’ottimismo.
Maltempo, Protezione Civile proroga l’allerta meteo
La Protezione Civile della Regione Campania ha prorogato fino alle ore 9 di giovedì 19 gennaio l’avviso di allerta meteo attualmente in vigore e inizialmente previsto fino a domattina. Fino alle ore 9 di domani, mercoledì 18 gennaio, il livello dell’allerta è Arancione su tutta la Campania.
Dalle ore 9 di domani fino alla stessa ora di giovedì 19 il livello di allerta è Arancione su Piana campana, Napoli, isole, area vesuviana, Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini, Tusciano e Alto Sele, Piana Sele e Cilento; livello Giallo sul resto della regione. Il quadro meteo è di precipitazioni di moderata o forte intensità, venti forti con raffiche e mare molto agitato lungo le coste esposte. Attenzione massima, ricorda la Protezione civile, va posta al rischio idrogeologico con possibili frane, instabilità di versante, colate rapide di fango, caduta massi, allagamenti, esondazioni. Anche nelle zone in cui da domani si passa al livello giallo saranno ancora possibili fenomeni franosi e caduta massi, in considerazione della saturazione dei suoli.
Trasporti su ferro, la denuncia di Panetta: “Disabili non vedenti senza assistenza da Fs”
Vallo di Diano – “Le persone non vedenti residenti nel Vallo di Diano sono emarginati dai viaggi su rete ferrata in treno dal 1987, costretti quindi a viaggiare senza assistenza a bordo treno e nelle stazioni ferroviarie”. È quanto denuncia il presidente del comitato Riattivazione Ferrovia Sicignano-Lagonegro, Rocco Panetta.
La data, indicata dal comitato, è quella del 1° aprile 1987 cioè da quando, venne sospeso il traffico ferroviario sulla linea nel tratto che collega Sicignano con Lagonegro, costringendo gli abitati che vivono a ridotto tra la Campania e la Basilicata, ad utilizzare l’autovettura per gli spostamenti oppure gli autobus del servizio di trasporto sostitutivo di Trenitalia che collega Lagonegro-Battipaglia-Napoli.
“Il perdurare di questa situazione da oltre 35 anni-spiega Panetta- genera una grave discriminazione nei confronti delle persone disabili della vista. Basti pensare-sottolinea- che il regolamento UE 181/2011, relativo ai diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus, prevede il diritto all’assistenza dei disabili solo nel caso la distanza del servizio sia pari o superiore a 250 km, mentre la distanza Lagonegro-Napoli è inferiore a 250 km. Viceversa -dice- lo stesso regolamento europeo relativo ai diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario non pone alcun limite chilometrico per la fruizione dell’assistenza da parte dei disabili ma prevede il diritto al trasporto, all’informazione ed assistenza nelle stazioni ferroviarie ed a bordo treno, con il diritto, in caso di incidenti, anche al risarcimento del costo della sostituzione, anche temporanea, e del trattamento veterinario delle lesioni del cane guida per i non vedenti”.
Un tratto, quello della Sicignano Lagonegro, incluso dal ministero nel 2021, come linea gestista da Rfi nell’elenco delle linee ferroviarie ad uso turistico. “Per poter garantire il diritto alla mobilità assistita ai disabili con il trasporto ferroviario -illustra Panetta- è indispensabile la riapertura al traffico commerciale della linea Sicignano-Lagonegro, e non più ad esclusivo uso turistico con circolazione di soli treni storici, come previsto dal Decreto Interministeriale, con contestuale cessazione del servizio sostitutivo con autobus di Trenitalia”.
Poi, il focus del presidente del comitato sulla futura linea di Alta Velocità ferroviaria che verrà realizzata dal Rfi nel territorio salernitano e che collegherà Battipaglia-Praja a Mare- “la fermata intermedia- chiosa Panetta- prevista nel Vallo di Diano, deve essere realizzata nel comune di Atena Lucana per permettere l’interconnessione della nuova linea di Alta Velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria con la linea Sicignano-Lagonegro e la possibilità ai viaggiatori disabili di fruire, nella stazione di Atena Lucana AV, di coincidenze garantite e protette, tra treni regionali circolanti sulla linea Sicignano-Lagonegro e treni alta velocità, previo acquisto di biglietti ferroviari cumulativi (Treno Regionale + Treno Alta Velocità) con il servizio assistenza ai disabili durante il trasbordo ed a bordo dei treni” .
A Napoli sono 29 i latitanti arrestati dai carabinieri in tre anni
Sono ventinove i latitanti assicurati alla giustizia tra il 2020 e l’inizio del 2023 dal Nucleo Investigativo del comando provinciale dei Carabinieri di Napoli. L’ultimo, Christian Porro, 34 anni (destinatario di ordine di carcerazione in quanto condannato a undici anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine) è stato arrestato lo scorso 10 gennaio. Cinque figuravano tra i primi cento: si tratta di Vincenzo Ciriello, 62 anni, catturato il 2 marzo 2021 in Francia; di Gaetano Guarino, quasi 59 anni, preso in Tunisia; di Angelo Minichino, 51 anni, arrestato a Berlino l’11 aprile 2022; di Vincenzo Cinquegrana, quasi 58 anni, arrestato a Barcellona, broker del narcotraffico inserito tra i “latitanti pericolosi” e, “dulcis in fundo”, del narcos internazionale Bruno Carbone, anch’egli tra i “latitanti pericolosi”, approdato all’aeroporto di Ciampino con un volo partito dalla Turchia lo scorso 15 novembre. Dal 6 ottobre del 2002 l’attenzione dei militari è puntata però su Renato Cinquegranella, il camorrista napoletano 73enne inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità e facenti parte del “programma speciale di ricerca” del gruppo Interforze. “Renatiello”, com’è soprannominato, è stato condannato definitivamente all’ergastolo per l’orribile omicidio di Giacomo Frattini, detto “Bambulella”, l’affiliato alla Nuova Camorra Organizzata capeggiata dal superboss Raffaele Cutolo, ucciso e orribilmente mutilato il 21 gennaio 1982. Non solo. E’ anche accusato di avere offerto la sua collaborazione alla colonna napoletana della Brigate Rosse che assassinò il capo della Squadra Mobile Antonio Ammaturo e il poliziotto che era con lui, Pasquale Paola. Complessivamente sono 17 le condanne a suo carico, per un’ampia e variegata lista di reati che vanno dalla resistenza al pubblico ufficiale al brutale omicidio di Frattini passando per una serie di furti e lesioni, associazione mafiosa, detenzione e porto di armi, ricettazione, favoreggiamento, estorsione e duplice evasione in quanto è scappato di carcere due volte, esattamente la vigilia di Capodanno 1989 da Avellino e il 6 ottobre del 2002 dalla casa di reclusione di San Gimignano, in provincia di Siena. Entrambe le volte ha usufruito di permessi per “buona condotta”. Durante la sua permanenza in carcere si è anche spostato, con una donna brasiliana. In latitanza è diventato padre per ben due volte e altri cinque figli li aveva avuti da due precedenti relazioni.
Giorgia torna sul palco, con ‘Blu Live’ due tappe in Campania
Doppia tappa in Campania per Giorgia. L’artista si esibirà al Teatro San Carlo di Napoli il 2 maggio e a distanza di sette mesi esatti al PalaSele di Eboli (2 dicembre) con il suo ‘Blu Live‘. Si tratta di un grande e gradito ritorno sui palchi di tutta Italia per la cantante romana, unanimemente considerata tra le più grandi artiste del nostro Paese, pronta ad abbracciare i fans campani e ad entusiasmarli con i suoi nuovi successi e le sue grandi hit. La notizia arriva subito dopo l’annuncio della pubblicazione del nuovo album dell’artista, “Blu”, fuori il 17 febbraio. A darne annuncio è la stessa cantante: “C’è voluto un po’, ma pare che torneremo a cantare insieme”.
Giorgia torna in terra salernitana a cinque anni di distanza dall’ultimo live, ‘Oronero tour’, in scena proprio al palazzetto di Via dell’Atletica il 9 aprile del 2017. La prevendita dei biglietti sarà aperta dalle 18 di oggi, martedì 17 gennaio, su ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati.
Salerno: Sosta e Ztl, ecco le novità per i permessi
A pochi giorni dalla scadenza, gli automobilisti salernitani sono alle prese con le nuove regole per il rilascio dei permessi per la sosta e per il passaggio nella zona a traffico limitato, situata nel centro storico di Salerno.
Sono due le novità essenziali che riguardano la delibera approvata dalla giunta comunale lo scorso 28 dicembre. Il permesso per la sosta ai veicoli elettrici ed ibridi sarà, infatti, da quest’anno rilasciato solo ai residenti nel comune di Salerno. Quindi i pendolari, per esempio, che vivono nei comuni limitrofi e raggiungono il capoluogo per lavoro non potranno più far richiesta. Restano immutate le tariffe di 10 € annue per i veicoli elettrici e di 30 € per i veicoli alimentati sia con carburante che con elettricità ma solo per i residenti a Salerno capoluogo. Ancora più restrittive le misure introdotte per la Ztl. A differenza del passato non sarà più rilasciato alle autovetture ecologiche, sia ibride che elettriche ma soltanto ai residenti nel centro storico di Salerno. Le modalità di rilascio sono invece identiche a quelle degli anni precedenti. Bisogna recarsi per il permesso di sosta alla sede di Salerno Mobilità, dopo aver effettuato il necessario versamento, mentre per il permesso nella zona traffico a limitato è il comando dei vigili urbani a rilasciarlo. Le scelte dell’amministrazione comunale che vanno a limitare la possibilità di concedere i permessi sono legate alle lamentele giunte dai residenti nel centro storico di Salerno. Troppe auto che circolano nonostante il dispositivo di limitazione e troppo difficile trovare parcheggio. Sono, infatti, aumentate nel corso dell’ultimo anno vertiginosamente le vendite di auto ibride ed elettriche. Nell’ambito dello stesso piano, è stato dato anche mandato a Salerno mobilità di incrementare il numero di colonnine elettriche attualmente quasi pari a zero nel comune capoluogo per alimentare le macchine ecologiche.
Pistola in faccia e ‘scippo’ dell’orologio, giovane rapinato a Napoli: “Mi hanno colpito al volto”
Aveva appena accompagnato la fidanzata a casa quando all’improvviso ha visto accostare alla sua automobile un’altra vettura. Quest’ultima si è fermata di botto, un uomo ha aperto lo sportello ed è sceso. Ha estratto una pistola e l’ha puntata contro la vittima.
L’ha caricata e dopo aver colpito sul labbro il giovane, gli ha ordinato di dargli l’orologio. Una volta ottenuto il ‘bottino’ i malviventi sono scappati via. I fatti sono accaduti a Napoli, nel quartiere Agnano (area Ovest della città), nella notte tra domenica e lunedì scorsi.
Concorsi e assunzioni al ‘San Pio’, Abbate risponde alla Lega
”La Lega ha idee confuse sulla dinamica delle assunzioni fatte all ospedale S. Pio. La Regione non autorizza concorsi se le Aziende non hanno preventivamente verificato la possibilità di attingere da graduatorie di altre province”. A dichiararlo il consigliere regionale Gino Abbate.
”Detto questo il S.Pio sta procedendo alla stabilizzazione degli operatori che sono stati utilizzati nel periodi Covid e assunti a tempo determinato tramite un avviso pubblico. La carenza di personale è un problema che aggrava la precarietà delle prestazioni ospedaliere e che richiede interventi anche a livello nazionale. Fare populismo e demagogia non aiuta e probabilmente accentua il clima di disagio che vive il territorio. Ci saremmo aspettato invece una protesta per il mancato confronto che la D.G. non ha voluto con l assemblea dei Sindaci,con la Commissione Sanità, dove ogni qualvolta che viene chiamata a relazionare diserta,preferendo un’interlocuzione solo con il Presidente della Regione. Un atteggiamento denunciato e stigmatizzato sia in Consiglio regionale che dalla Commissione competente.
Ci si attendeva una domanda del perché alcuni reparti chiusi per il Covid e altri ristrutturati e mai aperti x mancanza di collaudo tecnico e mancata risoluzione legale con le ditte che hanno ristrutturato le stesse. Alla Lega ci si chiede perché ha dimenticato le problematiche da me sollevate anche in maniera forte( le Vele di protesta) per la malagestione =malasanità, silente al momento opportuno e demagogica successivamente. E perché la Lega dimentica che ha approvato una finanziaria in cui alla Sanità Ospedaliera e territoriale ha riservato solo 2 miliardi di euro di cui 1,5 per pagare le bollette energetiche e 500 milioni per i farmaci utilizzati durante la pande. Niente per potenziare il personale ne investimenti sulla medicina territoriale.
E ancora la Lega dimentica il percorso che ha previsto sull’Autonomia Differenziata ,la secessione delle regioni del Nord da quelle del Sud che vedrà, 20 sistemi sanitari diversi, 20 risorse diverse 20 gestioni della Sanità che di fatto affossano il diritto alla salute sancito dalla Costituzione, quella Costituzione nata dalla lotta al nazifascismo e dalla Resistenza”.
Aggiornati gli elenchi degli operatori economici per l’affidamento di servizi e lavori
Con determina del dirigente del Settore Lavori Pubblici, Antonio Iadicicco, il Comune di Benevento ha provveduto all’aggiornamento dell’elenco degli operatori economici per l’affidamento di servizi attinenti all’architettura, all’ingegneria e ad altri servizi tecnici in generale di importo inferiore a 100.000,00 euro e all’aggiornamento dell’elenco degli operatori economici per l’affidamento di lavori pubblici sotto soglia comunitaria mediante affidamento diretto o procedura negoziata.
I suddetti elenchi non comportano alcun obbligo o impegno da parte dell’Ente nei confronti dei soggetti in esso inseriti, né determina l’insorgenza di alcun titolo, diritto o interesse giuridicamente rilevante a pretendere la prosecuzione della procedura, escludendo qualsivoglia rilevanza precontrattuale e contrattuale dello stesso. L’iscrizione nell’elenco non costituisce, infine, prova definitiva del possesso dei requisiti e che, in caso di affidamento, saranno sottoposti a verifica da parte dell’Amministrazione.