Home Blog Pagina 6555

Senato, Domenico Matera eletto presidente del comitato per la Legislazione

Tempo di lettura: 2 minuti
Importantissimo riconoscimento per il Senatore Domenico Matera e per il Sannio intero.  L’esponente di Fratelli d’Italia, infatti, è stato eletto Presidente del Comitato per la legislazione del Senato della Repubblica, Organismo di neocostituzione a Palazzo Madama.

Per Matera i voti favorevoli di sei dei sette componenti presenti del Comitato.

Si tratta di un grandissimo attestato – commenta Matera – Ringrazio il Presidente del Senato Ignazio La Russa ed il partito tutto di Fratelli d’Italia nonché i componenti del Comitato. È un onore per la mia persona   divenire il primo Presidente di tale Organismo”.

Il Comitato – quanto alle sue competenze – si esprime sulla valutazione d’impatto e sulla qualità dei testi, con riguardo alla loro omogeneità, alla semplicità, chiarezza e proprietà della loro formulazione, nonché all’efficacia di essi per la semplificazione e il riordinamento della legislazione vigente; Altresì esprime pareri sui disegni di legge discussi dall’Assemblea o dalle Commissioni in sede deliberante, nonché, su richiesta delle Commissioni, sugli schemi di atti normativi del Governo.

Le Commissioni, inoltre, possono deliberare di trasmettere al Comitato i disegni di legge recanti norme di delegazione legislativa o disposizioni volte a trasferire alla potestà regolamentare del Governo o di altri soggetti materie già disciplinate con legge.
Al Comitato, infine, sono assegnati i disegni di legge di conversione dei decreti-legge, sui quali esprime il proprio parere alle Commissioni competenti, anche proponendo la soppressione delle disposizioni del decreto-legge che contrastino con le regole sulla specificità e omogeneità e sui limiti di contenuto dei decreti-legge, previste dalla legislazione vigente.
Grandissima soddisfazione” è stata altresì espressa dall’Esecutivo provinciale di Fratelli d’Italia “Per la prima volta un sannita viene eletto a presiedere un Organismo in seno al Parlamento e, per giunta, di tale importanza. È un momento davvero importante per il Sannio intero”

Nel Pd scatta l’ora dei ricorsi, Cacciano: “Fermate la Commissione o vado in Tribunale”

Tempo di lettura: 3 minuti

Come prevedibile nel Pd scatta l’ora dei ricorsi. E come prevedibile a muoversi è Giovanni Cacciano. “Fermate i lavori della commissione “Rainone” o vado in Tribunale” – la sintesi estrema della missiva inviata oggi all’attenzione della Commissione Regionale per il Congresso e di quella Nazionale.

E “Rainone” sta per Rita Rainone, coordinatrice della Commissione Provinciale per il Congresso nominata dal commissario del Pd Campania Francesco Boccia in accordo con Erasmo Mortaruolo (nelle sue funzioni, ora cessate, di Commissario della federazione sannita). Tra i compiti della Commissione, tra gli altri, rientra l’organizzazione del Congresso Provinciale, da celebrare entro la metà di febbraio. Prospettiva che di certo non può piacere a Cacciano che dal 14 gennaio si sente nuovamente investito della funzione di Segretario Provinciale del Pd Sannita.

Per Cacciano, come è ormai noto, il Commissariamento deciso da Letta lo scorso dicembre è da considerare nullo non essendo stato ratificato nei termini e nei modi indicati dallo Statuto Nazionale. E infatti già il 14, re-indossate le vesti di segretario, Cacciano convocava la Direzione Provinciale che eleggeva la Commissione per il Congresso (leggi qui), finalizzata allo svolgimento dei soli congressi Nazionale e Regionale.

Di tutt’altro avviso, però, era Boccia che poche ore dopo pubblicava sul portale istituzionale del Pd Campania la composizione di una seconda Commissione (leggi qui), quella poi che ha eletto coordinatrice Rita Rainone.

Atto “illegittimo” per Cacciano che nel suo ricorso accusa Boccia di aver agito “in maniera del tutto arbitraria e contraria alla lettera del Regolamento Nazionale”.

L’esposto, dunque, è “avverso la delibera di indizione del congresso provinciale, del 16.01.2023, emessa dalla illegittima commissione «Rainone» e la presupposta delibera di nomina della medesima commissione adottata dal commissario regionale, sen. Francesco boccia, Conosciuta in data 14.01.23”.

Quanto alle motivazioni, Cacciano ne riporta due: 1) il ‘provvedimento di commissariamento’ non è stato mai motivato, notificato né altrimenti comunicato ad alcuno degli organismi dirigenti della federazione provinciale di Benevento e meno che mai al sottoscritto, pertanto è giuridicamente inesistente; 2) Il ‘presunto commissariamento’ non è stato ratificato né discusso dalla competente direzione nazionale entro i necessari trenta giorni decorrenti dal 14.12.22 a tutto il 13.01.23, come previsto dall’art. 23 del vigente statuto nazionale del Partito Democratico.

La richiesta che Cacciano inoltra alla Commissione Regionale per il Congresso – ed in caso di mancato o positivo riscontro alla Commissione Nazionale per il Congresso – riguarda la “sospensione ad horas ed inaudita altera parte delle operazioni avviate dalla illegittima commissione provinciale per il congresso di Benevento, del tutto arbitrariamente nominata dal sen. Francesco boccia, concludendo per l’annullamento delle delibere impugnate”.

“Mi riservo, – conclude il ricorrente – in caso di mancato accoglimento o riscontro nei termini regolamentari, di adire la Magistratura ordinaria”.

Benzina, il Codacons: “Sciopero inutile che danneggia solo i cittadini”

Tempo di lettura: < 1 minuto

Uno sciopero “del tutto inutile che avrà come unica conseguenza quella di creare un danno ingiustificato ed evitabile agli incolpevoli cittadini”. Così il Codacons boccia la decisione dei benzinai di confermare la protesta del 25 e 26 gennaio. “Le ragioni della serrata appaiono del tutto sbagliate – afferma il presidente Carlo RienziGarantire maggiore trasparenza ai consumatori in fatto di prezzi non è certo un insulto alla categoria, e al contrario in questo momento di crisi economica crediamo utile una collaborazione tra Governo, associazioni dei consumatori e gestori degli impianti volta a risolvere il nodo carburanti, studiando misure condivise per accorciare la filiera della benzina, combattere le speculazioni e ottenere una riduzione strutturale dei listini alla pompa”.

Irpinia sotto la sferza del maltempo, disagi e danni: circa 50 interventi dei Vigili del Fuoco

Tempo di lettura: < 1 minuto

I Vigili del Fuoco di Avellino, complice il forte maltempo che sta interessando l’intera provincia, dalle prime luci di oggi 17 gennaio, sono stati fino a questo momento impegnati in circa 50 interventi di soccorso, riguardanti soprattutto il forte vento e la pioggia.

Gli interventi che hanno visto impegnate tutte le squadre del comando di via Zingarelli e delle cinque sedi distaccate, Grottaminarda, Bisaccia, Lioni, Montella ed Ariano Irpino, hanno riguardato soprattutto la caduta di rami ed alberi, spesso anche di grosso fusto come nel caso di Rione San Tommaso ad Avellino, dove un ramo di grosse dimensioni ha danneggiato il tetto di un edificio di 4 piani, tutte le balconate in vetro e si è abbattuto su 4 auto in sosta, per fortuna senza conseguenza per le persone.

Sempre a collina Liguorini, un altro albero è caduto sfiorando una vettura in transito con due persone a bordo, le quali hanno subito solo un grosso spavento. Tanti ancora gli interventi in corso di espletamento, ma la sala operativa dei Vigili del Fuoco continua a ricevere decine di richieste di soccorso.

Maltempo, confermata la chiusura delle scuole ad Avellino

Tempo di lettura: < 1 minuto

Avellino – “A causa dei numerosi danni causati dal maltempo e dalle forti raffiche di vento, che ha imperversato nella giornata di oggi sulla città di Avellino, e in conseguenza della proroga dell’allerta meteo arancione, emanata dalla Protezione Civile della Regione Campania, ho appena firmato l’ordinanza del 17 gennaio 2023, con la quale ho disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di domani, mercoledì 18 gennaio“. Così il sindaco di Avellino, Gianluca Festa che conferma la chiusura delle scuole per la giornata di domani.

Maltempo, Protezione Civile proroga l’allerta meteo

Non solo buche, un fiume di acqua e rifiuti invade la Telesina

Tempo di lettura: < 1 minuto

Parlare della Telesina, solitamente, significa mettere a nudo ogni singola problematica legata a un tratto di strada, lungo e importante, che apre al collegamento con il Molise e con l’altra grande arteria, l’A1. Una strada soggetta a critiche costanti per un manto sconnesso, teatro di incidenti, e lontana dall’essere migliorata secondo i progetti definiti.

Non c’è solo questo, non solo le buche. La Telesina, in alcuni punti, specie quando le piogge sono forti, diventa uno specchio d’acqua pericoloso. Ed è quanto accaduto nel tardo pomeriggio con l’intervento dei mezzi dell’Anas che hanno dovuto controllare il traffico per costringere gli automobilisti a rallentare per affrontare un fiume di acqua e immondizia che si è riversato nel tratto compreso tra Benevento e lo svincolo di Campobasso.

La conta dei danni si farà non appena terminerà questo maltempo, così come, poi, si dovrà capire nuovamente come intervenire e dove andare a rattoppare il manto.

Antonio Letizia: “Gaetano è molto arrabbiato. Coda a Benevento? Ci speriamo”

Tempo di lettura: 3 minuti

Così come Gaetano, anche Antonio Letizia è alle prese con un infortunio. Gioca nella Puteolana, ultima in classifica in serie D, e spera di tornare in fretta per provare a conquistare la salvezza. La famiglia Letizia è dunque alle prese con situazioni delicate ma non irreversibili: “Serve una scossa sia a noi che al Benevento, Gaetano è arrabbiatissimo perché sta soffrendo a vedere tutto dall’esterno senza poter fare nulla”. Il capitano della Strega, vittima di uno stiramento del collaterale del ginocchio lo scorso dicembre, tra dieci giorni dovrebbe tornare ad allenarsi in gruppo. Ieri ha seguito la partita da casa, postando su Instagram una foto dal divano. “E’ ormai un punto fermo del Benevento, sente sua quella maglia, si identifica con la piazza con un grande senso di appartenenza – prosegue Antonio -. Ci è rimasto male anche per il risultato di Cosenza, ma al tempo stesso nutre grande fiducia nei suoi compagni perché ritiene il valore della rosa altissimo. Ed è francamente impensabile che una squadra così si trovi a lottare per la salvezza, ma quando vieni inghiottito da episodi negativi e circostanze sfortunate poi è difficile uscirne. Al ‘San Vito-Marulla’ il Benevento non avrebbe rubato nulla se avesse vinto, ma è mancata l’attenzione giusta nel momento clou. Succede perché i risultati non ti danno serenità e la concentrazione finisce per calare”. 

L’avvento di Cannavaro ha suscitato curiosità ma la squadra non è ancora riuscita a risalire la classifica: “Come tecnico non lo conosco in prima persona, a differenza di Caserta le cui qualità mi erano note. So che nel gruppo inizialmente c’era un po’ di scetticismo, come è giusto che sia, perché i giocatori conoscevano soltanto il Cannavaro calciatore. Stando a quanto dice Gaetano, però, le qualità del tecnico sono emerse subito. Sa trasmettere le sue idee ed è in grado di coinvolgere i giocatori tenendo sempre alta l’asticella. Non è una cosa da poco”. E’ probabile che il Pallone d’Oro dal mercato possa ricevere un nuovo attaccante. Uno dei nomi circolati per sostituire Francesco Forte in caso di partenza è quello di Massimo Coda: “In famiglia lo conosciamo benissimo, è praticamente un fratello per Gaetano, tutti conoscono il rapporto che li lega. Ho visto che il Benevento è interessato a lui, un suo ritorno farebbe molto piacere, sarebbe il massimo. Non voglio mancare di rispetto a nessun altro giocatore di questa serie B né della rosa giallorossa, ma Massimo per me non ha paragoni in questa categoria. In più, cosa non trascurabile, è rimasto legato alla città. Un bis? Ci Speriamo”.  

 

Maltempo e allerta meteo, ma arriva l’ok: Napoli-Cremonese si gioca

Tempo di lettura: < 1 minuto

Nonostante il violento maltempo, Napoli-Cremonese si giocherà regolarmente. La partita valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia, si disputerà regolarmente questa sera alle ore 21 allo stadio Diego Armando Maradona. La proroga dell’allerta meteo (di livello arancione) anche per la giornata di domani ha fatto temere che ci fossero problemi soprattutto per la sicurezza delle 25mila persone attese allo stadio. Inizialmente si era paventata anche l’ipotesi di una sfida a porte chiuse ma un ultimo sopralluogo effettuato nel primo pomeriggio da Vigili del Fuoco, tecnici del Comune, incaricati della Prefettura ed i dirigenti di Lega Calcio e Napoli ha sciolto ogni dubbio. Napoli-Cremonese si gioca e la gara resta a porte aperte. 

Polizia penitenziaria in stato di agitazione: “Lavoriamo in condizioni disumane”

Tempo di lettura: 4 minuti

Alcuni dei sindacati della polizia penitenziaria (SINAPPE, UIL P.A., FNS CISL, USPP, CGIL FP, FSA-CNPP) hanno proclamato lo stato di agitazione. L’iniziativa è stata rivolta al ministero della Giustizia, al Dap, ai penitenziari della Regione Campania e agli uffici nazionali delle stesse organizzazioni sindacali.

Queste ultime hanno denunciato le condizioni disumane nelle quali sono costretti a lavorare gli agenti della penitenziaria. Nello specifico: la sicurezza interna alle carceri, la riduzione degli organici e la non assunzione di nuove risorse, una scandente sanità penitenziaria, poche risorse destinate ai piantonamenti e i mancati pagamenti delle missioni con relativi ritardi dei saldi dei dovuti anticipi.

 

La nota ufficiale:

Le scriventi organizzazioni sindacali, con la presente, proclamano lo stato di agitazione riservandosi ulteriori azioni di lotta sindacale in ambito regionale per protestare contro lo stato di abbandono in cui versano i Poliziotti Penitenziari della Regione Campania. Le motivazioni alla base dello stato di agitazione sono di seguito esplicitate:

  1. La gestione penitenziaria in Campania sta compromettendo seriamente la sicurezza degli istituti e degli stessi poliziotti penitenziari, quotidianamente vittime di aggressioni spesso violente e cruente. Il tutto avviene in un clima di preoccupante immobilismo, poiché la mancanza di idonei provvedimenti disciplinari e/o di trasferimento, anche in ambito regionale, dei detenuti più violenti e facinorosi sta alimentando una diffusa sensazione di impunità tra la popolazione detenuta, sempre più difficile da contrastare.
  2. Istituti penitenziari in costante affanno, per la drastica riduzione delle dotazioni organiche. Il personale di polizia penitenziaria è costretto a ricoprire contemporaneamente più posti di servizio. Allo stato attuale spesso non si riesce a garantire neanche il cambio per la fruizione dei pasti. Turni di servizio ormai costantemente organizzati su quadranti orari di otto ore che sono diventati la regola e non l’eccezione. Anzi, sempre più spesso, i turni di lavoro superano le nove ore in considerazione dei sempre più frequenti eventi critici e/o delle perquisizioni effettuate per il rinvenimento di droga, telefoni ed altri strumenti atti ad offendere o a minare la sicurezza e l’ordine all’interno degli stessi istituti.
  3. Sanità Penitenziaria quasi inesistente, povera di risorse umane, mezzi e strumenti diagnostici, che si riverbera inevitabilmente sull’organizzazione del lavoro a causa dei sistematici ricoveri a vista dei detenuti presso strutture ospedaliere anche per visite o accertamenti diagnostici ordinari che i Nuclei traduzioni non riescono a rilevare in tempo per la forte carenza di personale. La naturale conseguenza dell’inefficienza dell’assistenza sanitaria in carcere è il considerevole aumento di eventi critici e delle aggressioni ai danni del personale.
  4. Nuclei traduzioni e piantonamenti ai limiti del collasso, con carichi di lavoro non più fronteggiabili con gli attuali organici, con inevitabili ripercussioni sulle pessime condizioni lavorative ed organizzative dei poliziotti penitenziari. L’operatività dei Nuclei Operativi Provinciali, depotenziati e depauperati negli ultimi anni di uomini e mezzi, è giunta ai limiti del collasso. Infatti, a fronte della fisiologica riduzione degli organici a seguito dei pensionamenti, non si è a tutt’oggi provveduto al necessario turn over. I Nuclei Provinciali della Campania sono ormai allo stremo. Pochi uomini stanno garantendo l’esecuzione dei servizi essenziali, macinando chilometri e centinaia di ore di lavoro straordinario in esubero non retribuito. Riteniamo drammatica la situazione attuale. Serve un’urgente e improcrastinabile integrazione di personale poiché, ormai, non si riescono a garantire i servizi essenziali di traduzione dei detenuti per visite ambulatoriali esterne e permessi con scorta. Di questo passo, a breve non si riusciranno ad assicurare neanche le traduzioni dei detenuti nelle aule di udienza.
  5. Mancato pagamento anticipo missioni e ritardi eccessivi nel rimborso delle missioni stesse, con una difforme interpretazione delle pertinenti norme che si concretizza in frequenti contestazioni dei rimborsi spettanti, spesso travalicanti gli accordi vigenti.

Tutto ciò accade nella pressoché totale indifferenza dell’Amministrazione Penitenziaria dalla quale ci si aspetterebbe una presa di posizione incisiva e risolutiva sui temi esposti. Le condizioni di estremo disagio risentite dai colleghi e la grave compromissione della sicurezza, ancor più aggravate da una intollerabile compressione e rarefazione delle relazioni e delle prerogative sindacali, inducono queste rappresentanze ad indire lo stato di agitazione del personale e l’interruzione di tutte le trattative a livello regionale. Riteniamo che sia giunto il momento di indignarsi con forza per quanto sta accadendo. Per questi motivi le OO.SS. firmatarie del presente documento proclamano lo stato di agitazione e l’interruzione delle relazioni sindacali con il massimo vertice regionale, riservandosi, in assenza di urgentissimi interventi risolutivi, di scendere in piazza per una manifestazione di protesta, per esternare tutto il proprio legittimo dissenso.

 

Medici, si cerca l’intesa sui contratti: aumenti fino a 190 euro

Tempo di lettura: < 1 minuto

Aumenti di circa il 4% di media, ossia tra 130 e 190 euro netti, a seconda dell’anzianità e dell’incarico professionale mentre per le indennità 27 milioni di euro per incrementare la retribuzione dei medici che lavorano in pronto soccorso e incentivare un lavoro disagiato.
Questi, riferisce il maggior sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed, due punti qualificanti dell’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto per l’area dirigenziale delle funzioni centrali (ministeri, Agenzie fiscali ed Enti pubblici non economici) che riguarda 4.137 dirigenti e 2.009 professionisti, e nell’area sanità, 134.635 dirigenti, di cui circa 120 mila medici.

Inoltre e’ prevista la contrattazione integrativa per rendere il contratto subito applicabile a livello delle aziende ospedaliere con certezze attuative ed implementare ulteriormente le opportunità di carriera professionale per tutti i medici e dirigenti sanitari. Sull’orario di lavoro regole contrattuali che possano facilitare sempre più la conciliazione con le esigenze di vita/lavoro anche alla luce di una sempre maggior percentuale di medici e dirigenti sanitari donne e retribuzione dell’eccesso orario per garantire l’assistenza con fondi aziendali tramite le prestazioni aggiuntive detassate rispetto a quanto previsto dalle normative vigenti.

- Pubblicità -



ARTICOLI IN PRIMO PIANO

Incidente sull’A2 nel Salernitano, un morto: la vittima è un 40enne...

0
Un uomo di circa quarant'anni, originario di Buonabitacolo, in provincia di Salerno, è morto nel pomeriggio in un incidente avvenuto lungo l'autostrada A2 del...

ULTIMI VIDEO-ARTICOLI