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Toni Servillo colto da malore durante uno spettacolo: ricoverato in ospedale

Toni Servillo al Piccolo Teatro di MIlano. Foto ©Masiar Pasquali
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Toni Servillo si è sentito male ieri sera sul palcoscenico del teatro Odeon di Parigi durante una rappresentazione unica di “Voci di Dante”, che ha dovuto essere interrotta, ha osservato un giornalista dell’AFP. 

L’attore, 64 anni, stava recitando in italiano i testi dello scrittore napoletano Giuseppe Montesano durante questo spettacolo che ha registrato il tutto esaurito. La rappresentazione è stata interrotta definitivamente dopo circa 45 minuti, a seguito di una caduta dell’attore, vittima di un “malessere vagale”, hanno dichiarato i vertici del teatro. “Sta bene”, hanno poi aggiunto. 

Servillo è rimasto cosciente: subito ripresosi, aveva l’intenzione di proseguire lo spettacolo. Per prudenza, è stato convinto a farsi accompagnare all’ospedale Cochin per alcuni controlli. L’attore dovrebbe rientrare in Italia nella giornata di oggi. 

We’ll Come United, ai play out arriva una meritata salvezza

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La We’ll Come United ha conquistato, pur se ai playout, una meritata salvezza al termine del campionato di 1a Categoria campana, il primo disputato.

Un progetto importante quello dell’OSA We’ll Come United: la compagine beneventana del presidente Pietro Milano, è la squadra di calcio della Rete di Economia civile Sale della Terra, costituita come esempio di integrazione nel mondo dello sport.

Il club è composto sia da ragazzi beneventani che da migranti accolti nei progetti di accoglienza della Rete dei Piccoli Comuni del Welcome. Da annotare anche la presenza di un ragazzo milanese, Besana, in Campania per gli studi universitari, e poi quella di due ragazzi spagnoli, in città per l’Erasmus. Obiettivo della società è anche quello di investire per quanto possibile in strutture, per creare ulteriori luoghi di aggregazione e crescita, nel rispetto dei valori fondamentali dello sport.

Progetto lungimirante, che di certo ha incontrato tante difficoltà, ma che sul piano sportivo ha iniziato a dare i suoi frutti. Un campionato, quello del We’ll Come, che ha visto la squadra sciorinare sempre un buon calcio, con grande entusiasmo anche e soprattutto nelle difficoltà, in un girone abbastanza difficile, considerando il valore e il blasone delle avversarie. E così, nonostante l’inesperienza di alcuni calciatori (alle loro prime gare importanti) e dopo qualche passo falso di troppo, al termine del playout contro l’Ariano Accadia è arrivata la salvezza, il traguardo minimo prefissato ad inizio torneo. Ad allenare, dopo Leo Martone c’è stato il giovane Stefano Zollo che ha lasciato per motivi personali e, alla fine, ci ha pensato il Prof. Cesare Ventura che, con sapienza e competenza, ha fatto in modo che la squadra approdasse con determinazione alla salvezza.

Tanti i ragazzi interessanti messi in vetrina: i pipelet Carlo Maria Russo (2001) e Giuseppe Galliano (2000). I difensori Pietro Catania (1999) con tecnica eccellente per la categoria e poi i rocciosi Yanes Besana (2002), Christian Boscaino (1999) e Fabrizio Cannata (1997). A centrocampo, il peperino Muharif Danlad (1997), Lorenzo Cardillo (1996) Francesco Pio Briuolo (1999) e l’esterno settepolmoni Christian Diego Mulè (2003), arrivato a campionato in corso. Tra gli attaccanti Omar Bojang (1998) con 10 reti all’attivo, l’ariete Federico Di Grazia (1997) e il talentuoso Mattia Petriella (2003). Ma da annotare anche il buon campionato di Ousman Bojang (1999), Ebou Saine (1998) ed Emilio Maria Verdicchio (2004).

Un gruppo solido, con età media relativamente bassa (confrontandola con la media delle altre in tutti i gironi), che ha sempre giocato con correttezza e determinazione in un campionato molto difficile e performante, considerando che le prime due della classifica hanno certamente speso tanto per allestire formazioni che, sul campo, non hanno dimostrato una almeno presunta superiorità, se non nel bagaglio tecnico individuale di qualche singolo.

E, in attesa della conclusione “ufficiale” della stagione, la compagine presieduta dall’attivissimo Pietro Milano è già all’opera sottotraccia per programmare le linee guida del prossimo campionato. Obiettivo sarà, ovviamente, quello di migliorare la posizione in classifica di quest’anno, insistendo sui giovani e provando a portare in giallonero qualche altro talento e poi chissà: sognare, in fondo, non costa nulla!

Irpinia-Sannio, le aree interne ripartono grazie alle stabilizzazioni nella sanità pubblica

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Precari assunti all’Asl di Benevento, il frutto di una battaglia Cisl Fp Irpinia Sannio vede stabilizzati circa 30 lavoratori con diverse qualifiche professionali. “Da quei confronti serrati talvolta aspri è nata la delibera di stabilizzazione dei precari – spiega Massimo Imparato segretario generale Cisl Fp Irpinia Sannio Queste assunzioni non erano un fatto certo o scontato e ne siamo soddisfatti, tuttavia ci chiediamo come mai questa opportunità sia stata concessa solo a 3 oss e non a tutta la platea di operatori socio sanitari che hanno maturato i requisiti, siamo convinti, però, che il management presto rivolgerà attenzione a tutti quegli Oss che come gli stabilizzati hanno le carte in regola per l’assunzione”. 

Con questa delibera le aree interne della Campania ripartono grazie alla sanità che riesce a trattenere sul territorio le sue professionalità. È questo il risultato delle battaglie del sindacato guidato dal neo segretario Massimo Imparato: “Tante altre aziende sanitarie, anche non molto lontane da noi, hanno preferito mandare a casa i lavoratori precari, anziché assumerli. La scelta di questo management è stata, al tempo stesso, lungimirante e attenta al territorio: lungimirante perché ha tenuto conto delle nuove esigenze occupazionali con l’attivazione delle strutture sanitarie di prossima apertura; attenta al territorio perché ha permesso a tanti lavoratori residenti nelle nostre realtà di trovare, finalmente, stabilità e non essere costretti ad allontanarsi dai propri affetti per la necessità di dover sbarcare il lunario”. 

Un risultato brillante raggiunto grazie al confronto costante che la segreteria Cisl Fp Irpinia Sannio insieme alla rappresentante aziendale dell’Asl di Benevento ha conquistato perorando la causa dei lavoratori precari in tutte le sedi – ha precisato Sonia Petrucciani, segretario generale aggiunto – chiarendo, sin dal primo momento, che la Cisl Fp non avrebbe accettato una soluzione diversa dalla loro assunzione. Il confronto con il management aziendale è stato continuo e serrato ma sempre leale. Il risultato raggiunto – continua Petruccianici ripaga del tempo e dell’impegno profusi, soprattutto nella costante e continua informativa, data all’ amministrazione, sulle novità normative che hanno contribuito, in maniera determinante, alla scelta di stabilizzare i lavoratori. Siamo consapevoli – prosegue Petruccianiche ora molti tenteranno di salire sul carro dei vincitori, stiano tranquilli non saremo noi ad impedirlo. A noi basta sapere che i lavoratori, che hanno vissuto al nostro fianco l’intera vicenda, sapranno fare il distinguo tra chi è stato determinante per il raggiungimento della loro stabilizzazione e chi ha venduto solo ‘aria fritta’. 

I lavoratori precari hanno messo la loro vita nelle nostre mani e si sono affidati alla Cisl Fp ma soprattutto a noi che abbiamo operato nell’interesse di tutti – dichiara Eleonora Tiso, rappresentante sindacale aziendale ed Rsu – è questo il ‘metodo Cisl’, che non esclude nessuno e si basa su competenza, dedizione e serietà”. 

Assoluti di Riccione, un oro e un argento per Viola Scotto di Carlo

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Trionfa Viola Scotto di Carlo che agli Assoluti Primaverili di Riccione conquista la medaglia d’oro nei 50 farfalla con il tempo di 26”22. Un successo costruito nella piscina del Pala Trincone di Monterusciello insieme ad Ottorino Altieri e a Fabrizio Fusco i suoi allenatori, oltre che alla determinazione e alla tenacia della nuotatrice originaria di Bacoli della Napoli Nuoto.
Per me è traguardo che si avvera ancora non riesco a crederci”, ha dichiarato la Scotto di Carlo. Una serie di successi uno dietro l’altro negli ultimi anni come quello centrato, ad esempio, ai Giochi del Mediterraneo. Ma è agli ultimi Assoluti che Viola si è consacrata ancora di più nel panorama nazionale. E’ iniziato il primo giorno con la medaglia d’argento nei 100 farfalla con il tempo di 58”84 e il titolo di vice-campionessa italiana. Poi, arriva la qualificazione alla finale dei 100 stile libero e successivamente anche quella dei 50 stile libero. In questa ultima finale per un soffio non arriva al podio classificandosi al quarto posto con il tempo di 25”34 ad appena quattro decimi di secondo dal bronzo e otto decimi di secondo dall’argento.
Viola ha dimostrato oggi  di avere grandissima determinazione e voglia di vincere – ha affermato Ottorino Altieri, responsabile tecnico dell’area nuoto della Napoli Nuoto. Ha coronato un sogno con tantissimo lavoro e sacrificio che ha svolto in tutti questi mesi. Ma questo per lei non rappresenta un punto d’arrivo ma al contrario la base per ottenere in futuro altri importanti successi”.
Per la Napoli Nuoto quello degli ultimi Assoluti è anche un risultato di prestigio nella classifica per società dove si è posizionata all’undicesimo posto alle spalle dei grandi colossi del nuoto nazionale come primo club campano. “Iniziamo a raccogliere i primi frutti del lavoro che abbiamo cominciato lo scorso anno quando è iniziata la nostra storia al Pala Trincone di Monterusciello – ha affermato Marco Ricchi, dirigente della Napoli Nuoto -. Siamo molto soddisfatti per quanto Viola ha fatto agli ultimi Assoluti e negli ultimi mesi. Abbiamo, inoltre, alle sue spalle tantissimi giovani interessanti che ci hanno permesso di qualificarci con ben undici di loro ai Criteria che si sono svolti nelle scorse settimane”.

Processo d’appello, pena dimezzata per il giudice Alberto Capuano: cadono le accuse di corruzione

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Pena dimezzata e accuse derubricate in secondo grado per il giudice napoletano Alberto Capuano, arrestato nel luglio 2019 in un blitz della Squadra Mobile di Roma, perché ritenuto al centro di un presunto giro di corruzione. Con sentenza emessa oggi dalla terza sezione penale della Corte di Appello di Roma, il magistrato (difeso dai penalisti Alfonso Furgiuele e Alfredo Sorge) è stato assolto dalle cinque contestazioni di corruzione in atti giudiziari, per le quali in primo grado era stato emesso il verdetto di colpevolezza dal tribunale di Roma, del 14 settembre 2021.
Per due contestazioni, la Corte d’Appello ha ritenuto sussistere il reato di traffico di influenze. Per una terza, invece, il tentativo di traffico di influenze. La pena è stata così rideterminata, passando dagli 8 anni e 10 mesi del primo grado a 4 anni e 9 mesi. Al momento di finire in carcere in custodia cautelare, Capuano era giudice nella sezione distaccata di Ischia. In precedenza aveva prestato servizio presso la sezione gip del tribunale di Napoli. Il magistrato, 63 anni, fu posto ai domiciliari nel gennaio 2020, per tornare libero nel luglio dello stesso anno.
In appello, la riqualificazione del reato e la rideterminazione della pena hanno interessato anche gli altri imputati Di Dio, Cassini e Liccardo (avvocati Campora, Cinque, Sforza, Dello Iacono, Cozzolino).
I difensori di Capuano osservano che “questa sentenza costituisce un primo momento di riequilibrio della realtà con il riconoscimento della insussistenza di tutte le ipotesi di corruzione in atti giudiziari contestate e per cui era stata a suo tempo emessa la misura coercitiva e poi la sentenza di primo grado“. I legali si riservano “di leggere le motivazioni della sentenza e di impugnare in Cassazione il verdetto di colpevolezza per il reato di traffico di influenze, addirittura in una delle tre ipotesi ravvisato in forma tentata“.

Cade da sette metri, operaio muore nel Casertano

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Incidente sul lavoro nell’area industriale di San Marco Evangelista, nel Casertano, dove un operaio di 63 anni, Luigi Malatesta, è morto dopo essere caduto da un’altezza di sette metri; l’incidente è avvenuto nel capannone di un’azienda che si occupa della lavorazione del vetro. Dai primi accertamenti effettuati dai carabinieri e dal servizio prevenzione e sicurezza infortuni dell’Asl di Caserta, è emerso che il 63enne, residente a Macerata Campania (Caserta), stava effettuando opere di manutenzione all’impianto elettrico dello stabilimento ad un’altezza di sette metri, quando è caduto per cause su cui sono in corso le indagini dell’Asl; dopo la caduta, il 63enne è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Caserta, e qui, poco dopo essere entrato al pronto soccorso, è deceduto. L’uomo era dipendente di una ditta che effettua manutenzione di impianti elettrici.

Da Castelvetere alla Camera dei deputati: i giovani di Give Back rilanciano le aree interne

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Da Castelvetere su Calore a Roma, oggi alla Camera dei Deputati, per presentare Give Back, il primo think tank dei giovani delle aree interne.
Un’iniziativa nata lo scorso anno, con il progetto omonimo cofinanziato dal programma Erasmus+, che consentì a oltre 50 ragazzi da tutta Italia di ritrovarsi a Castelvetere sul Calore, per una Scuola Estiva di una settimana.
“L’idea di “Give Back” – dicono i ragazzi oggi in trasferta a Roma- è quella di restituire alle comunità, attraverso azioni concrete, l’energia e le competenze di tutti quelli che hanno lasciato le zone interne. L’organizzazione si rivolge a studenti, ricercatori, professionisti in ambito economico, sociale e culturale, con l’obiettivo di organizzare iniziative di confronto tra giovani e decisori politici ed elaborare proposte di policy-making sul tema delle Aree Interne, ispirandosi ai valori dell’Unione Europea.
Con il nostro impegno puntiamo a valorizzare il patrimonio culturale, ambientale ed economico delle aree interne, favorendo lo sviluppo e la crescita sostenibile delle comunità locali.
Un grazie a Roberto, Salvatore e Samantha che sono stati gli artefici della nascita di questa nuova avventura.

 

L’Associazione GiveBack si pone l’obiettivo di valorizzare le Aree Interne attraverso il contributo di giovani motivati a replicare questo modello e ampliare il network tra le realtà che vivono le stesse problematiche. L’idea è quella di restituire alle comunità, attraverso azioni concrete, l’energia e le competenze di tutti quelli che hanno lasciato le zone interne.

 

Salernitana, intesa in Comune per la convenzione dell’Arechi

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È stata presentata questa mattina in Comune a Salerno la convenzione che consentirà alla Salernitana di utilizzare lo stadio Arechi per i prossimi sei anni, prorogabili di altri sei. Al documento hanno lavorato l’amministratore delegato della Salernitana, Maurizio Milan ed il sindaco di Salerno, insieme al delegato del Comune, Felice Marotta e all’avvocato Rino Sica.
È stato un ottimo lavoro di squadra con il Comune di Salerno“, ha detto a margine Maurizio Milan. “È una convenzione che ci lascia lo stadio per altri dodici anni e prevede un passaggio tecnico importante, che sappiamo essere in procinto di partenza, come quello legato al restyling dello stadio. Apporteremo anche i giusti lavori per la licenza nelle competizioni europee. Realizzeremo un adeguamento delle aree hospitality. Poi abbiamo in convenzione anche il campo ‘Volpe’ e si lavorerà anche lì per adeguarlo alle necessità della formazione Primavera“.
La convenzione d’uso, inoltre, contiene un articolo che regolamenta il naming right, la possibilità di affiancare al nome dello stadio quello di uno sponsor. “C’è un articolo all’interno della convenzione che lascia spazio al club di proporre forme alternative di introiti, come attraverso la pubblicità. Il Comune non si è tirato indietro anche perché fin da subito abbiamo detto che eventuali introiti legati alle sponsorizzazioni devono andare a vantaggio anche della città“.
Resta in piedi anche il discorso legato alla realizzazione del centro sportivo: “Aspettavamo di chiudere la convenzione per aprire definitivamente questo capitolo. Nei prossimi giorni decideremo se sarà realizzato Fuorni o in un altro sito. Ci sono due o tre soluzioni al vaglio, su questo comunque mantengo il riserbo perché c’è una valutazione tecnica e dovrà esprimersi il presidente“.

Specialista in furti incastrato dalla videosorveglianza a Carrara: arrestato in provincia di Benevento

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Uno specialista in furti incastrato dalle telecamere di videosorveglianza. Il ladro avrebbe commesso almeno sei colpi tra gennaio e febbraio scorsi. Alla fine è stato rintracciato e arrestato in provincia di Benevento il 44enne accusato di sei furti, tutti commessi a Carrara tra gennaio e febbraio. La squadra Anticrimine del commissariato di polizia di Carrara dopo aver raccolto i primi indizi e ascoltato i racconti delle vittime si era già concentrata su di lui, grazie al corposo “curriculum”. A confermare i sospetti l’analisi di ore di filmati estrapolati dai diversi sistemi di videosorveglianza installati in prossimità dei luoghi teatro dei furti e utili non solo per avere l’identikit del ladro ma anche per comprenderne il modus operandi. 

Autonomia, diritti civili e migranti: De Luca punge lo Stato

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Forse non tutti stanno capendo cosa sta succedendo in Italia. In Italia si stanno cancellando le politiche di coesione“. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, parlando a Salerno di autonomia differenziata. “Facciamo attenzione perché se va avanti questa linea il Sud è perduto, noi non abbiamo più le risorse minime indispensabili per salvaguardare i grandi servizi di civiltà e creare investimenti. Siamo ad un passaggio drammatico nella vita del nostro Paese. Ma sembra che siano tutti indifferenti“.

Ricordo con indignazione il modo in cui abbiamo risposto alle osservazioni che faceva il cardinale Parolin quando qualche anno fa si parlava della legge Zan“. Ha proseguito Vincenzo De Luca parlando di diritti civili. “La risposta che ha avuto il cardinale Parolin è stata talmente volgare e banale da parte della sinistra italiana che io mi sono scandalizzato. Cioè di fronte a temi così eticamente sensibili e delicati, un cardinale e segretario di Stato solleva degli interrogativi e si vede rispondere in maniera volgare. Non è possibile affrontare questi temi senza avere capacità di ascolto, senza capire anche il dubbio e il tormento del mondo cattolico del nostro Paese, perché questi dubbi toccano la coscienza di tutte le persone umanamente sensibili. Non c’entrano con la Chiesa o con la liturgia. C’entrano con i valori umani e profondi“.

L’immigrazione non può essere un tema di battaglie ideologiche o di banalizzazione. Noi dobbiamo avere un punto di riferimento che è l’accoglienza, la solidarietà umana, la salvezza per chi viene in mare, a prescindere da tutto. Ma dobbiamo anche sapere che c’è un punto limite oltre il quale lo Stato italiano non ce la farà a governare questo problema“. Ha concluso il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo a Salerno nel corso del Convegno nazionale delle Caritas diocesane.

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