lunedì, Settembre 15, 2025
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Elezioni, Mastella: “Nessuna elemosina, andiamo anche da soli”

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Benevento – “Nessuna elemosina”, anzi. “Nessuno mi ha chiamato, se mi chiamano io ascolto tutti, ma non vado a elemosinare niente a nessuno. Noi siamo anche disponibili ad andare da soli”. Lo assicura Clemente Mastella che oggi a Napoli presenta il nuovo simbolo di Noi di Centro e la corsa per le prossime elezioni. “Ci presenteremo se non ci fosse una risposta ai nostri interrogativi e alle nostre richieste di alleanza, in virtù dei dati che vengono fuori da questo elemento sondato da Noto, che ci vede forti in Campania – spiega- noi siamo disposti anche ad andare da soli. Peraltro io ho già vinto nella mia città, Benevento, contro uno schieramento di destra e di sinistra, il 28 luglio ci sono le elezioni provinciali e vince il mio candidato rispetto al centrodestra e centrosinistra, e direi che non c’è due senza tre, vinceremo anche in alcuni collegi uninominali”.

“Se si fa un’alleanza deve essere seria e un’alleanza seria presuppone che non ci siano veti per tentare di vincere altrimenti è inutile partecipare alla gara. Se Letta non elimina i veti che ci sono rispetto agli altri, è meglio non presentarsi al voto, vince il Centrodestra tranquillamente”, ha detto Clemente Mastella. “Hanno l’ossessione della Meloni che io non ho, bisogna presentarsi con un programma serio che non è soltanto l’agenda Draghi ma che guardi le diseguaglianze al Sud in particolare, alle famiglie che hanno difficoltà anche con figli con handicap”, sottolinea. E a chi gli chiede se questo centro non sia troppo affollato, risponde: “Centro affollato? Io lo vedo abbastanza sgombro perché uno pone veti rispetto agli altri”. “lo dico anche a letta, mi auguro forte della sua esperienza da democristiano e di grande intelligenza, che eviti e faccia evitare i veti- ribadisce- deve mettere dentro i sindaci, chiedere ad altri sindaci di trovare personalità di rango che hanno consenso elettorale, altrimenti perdono. E lui sarà la prossima vittima, perché dopo le elezioni se non farà questo lui sarà l’ex segretario del Pd”.

“Le nostre richieste? Di essere valutati per quello che siamo. Non siamo una piccola fronda, vale più la realtà territoriale di 11 milioni di abitanti tra Campania, Puglia, Basilicata e Molise, di quanto non valga l’insistenza su un territorio nazionale del 2%. il 2% in Toscana e in Emilia Romagna non serve, il nostro serve”. 

“Peraltro siccome al sud il m5s era molto forte e ancora resterà una traccia discreta, noi dobbiamo portare avanti l’esperienza che è stata fatta da De Luca con le regionali- spiega- un’area centrale forte in Campania esiste. Non è un caso che io arrivo a cifre molto alte, io sono al 9% in campania secondo Noto, e spiego la ragione: io dopo l’uscita di scena ahimé sul piano naturale drammaticamente di De Mita, rappresento l’ultimo erede di questa famiglia democristiana che è ancora forte in Campania e in Sicilia. Qui la direzione è andata verso sinistra, in Sicilia è andata verso destra”. E avverte: “Se vogliono tenerne conto ne tengano conto, altrimenti ne terranno conto gli elettori, a noi non ce ne frega nulla. Facciamo la battaglia a mani nude e andiamo avanti”.

“Per Renzi i mediocri si alleano per abbattere i più bravi? A volte vedo che è così, poi bisogna anche evitare alcune cose, alcune considerazioni di se stessi abbastanza luciferine”. Così Clemente Mastella, segretario di Noi di centro. “Calenda si è laureato a Roma e va bene, io sono laureato a Napoli. Tanto rispetto per l’università di Roma, ma anche l’università di Napoli… – dice a Napoli – noi siamo un territorio politico, un piccolo territorio politico, quello che lo facciamo lo facciamo a mani nude, senza l’incoraggiamento di industriali alti che ci sostengono, quello che abbiamo lo abbiamo con grande fatica”. “Il centrosinistra vince a due condizioni, se ci crede davvero e mette dentro tutti, con pd perno di coalizione, senza accettare veti dice- io me la gioco nei miei collegi, voglio vedere gli altri come calenda, non prende un senatore se va fuori dalla coalizione”.

Il comportamento di Forza Italia? “Era scritto negli astri, poi c’è questa voglia di Berlusconi di tornare, vuole fare il presidente del Senato”, dice Clemente Mastella segretario di Noi di centro. “Maiora premunt, in questo caso tra l’essere senatore … ha preferito far così- dice- dopodiché abbiamo assistito a cose abbastanza improvvide, quando dicono alleanza con i Cinque stelle, c’è stato bruto i M5S, anche Forza italia e la Lega”. A chi gli chiede se non andranno al centrodestra, risponde: “Noi siamo al centro. Ho combattuto e vinto a Benevento contro centrodestra e centrosinistra, vinceremo le provinciali, non c’è due senza tre, andremo avanti tranquillamente al centro. In Campani, Puglia, Basilicata e Molise si registrano consensi buoni che faranno la differenza”. Tra gli ex del centrodestra, cita solo la Carfagna: “Una chiacchierata me la farei, persona che stimo”.

“L’ultima volta che in Italia ha vinto il centrosinistra è stato il 2006, chi c’era nel 2006? Mastella. E vinsero grazie ai voti della Campania. Quindi non fosse altro che per scaramanzia, per un po’ di iella da evitare, consiglio di fare l’alleanza con noi. Chi non la fa, sono cacchi propri”.

“L’alleanza con m5S sarebbe innaturale, sarebbe un disastro anche se aritmeticamente valgono ancora qualcosa. Poi lo vedete Di Battista alleato con me?. Peraltro gli consiglio di stare in Siberia, qui fa molto caldo lì si sta freschi, anziché tornare in Italia restasse in Siberia- dice- se mi invitano a pigliare un caffè a Vladivostok ci vado volentieri, porto il caffè napoletano e glielo consegno”.

Coppia focosa si apparta nella cabina di un lido: il bagnino interviene e li allontana 

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Passione travolgente troppo rumorosa in spiaggia e i bagnanti infastiditi chiedono l’intervento del bagnino. Come riporta ‘L’Occhio di Salerno’, è successo sul litorale salernitano in un frequentato lido balneare: protagonisti un uomo e una donna.

I due travolti da una irrefrenabile passione si sono rifugiati dentro una delle tante cabine della spiaggia, attirando però, con i loro gemiti, l’attenzione di altri bagnanti, i quali, infastiditi, si sono rivolti al bagnino di turno chiedendo che intervenisse. Il bagnino incaricato ha così bussato con forza e intimato il ritorno all’ordine, interrompendo cosi il rapporto. La coppia si è rivestita, ha preso le proprie cose e se ne è andata.

Morte di Mario Paciolla, dal Sudamerica nuovi dubbi sull’ipotesi suicidio

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Napoli – Si torna a parlare di Mario Paciolla, giornalista, attivista e volontario napoletano morto durante l’esercizio delle sue funzioni di volontario delle Nazioni Unite, in circostanze mai del tutto chiare, il 15 luglio del 2020. Una morte inizialmente classifica come suicidio, Mario fu ritrovato impiccato con un lenzuolo, ma, col passare del tempo, sono emersi particolari che hanno indotto a rivedere questa tesi.

Il quotidiano colombiano El Espectador, come riportato dal Sindacato Giornalisti della Campania, ha pubblicato un articolo firmato dalla giornalista Claudia Julieta Duque dal titolo “Mario Paciolla: due autopsie contraddittorie e il timbro dell’impunità”, in cui rilancia l’ipotesi di un suo possibile omicidio e di una volontà di insabbiamento dell’inchiesta in Colombia sulle reali cause della morte del cooperante napoletano dell’Onu.

Duque, che conosceva Paciolla e ha seguito l’evoluzione del caso fin dal primo momento, scrive nell’incipit del suo articolo che la verità di quanto accaduto “è stata coperta dal marchio dell’impunità che accompagna gli omicidi politici in Colombia: due indagini giudiziarie, due autopsie, due anni e nessun risultato concreto”. E questo, “nonostante gli elementi che mostrano la distruzione delle prove, l’alterazione della scena degli eventi, la simulazione di un suicidio, e molteplici testimonianze che contestano la versione secondo cui il poeta e giornalista napoletano si sarebbe tolto la vita a causa di depressione”.

Nell’articolo si ricorda che parti del rapporto della seconda autopsia fatta in Italia dal medico legale Vittorio Fineschi e dalla tossicologa Donata Favretto, consegnata alla Procura di Roma nell’autunno 2020, certificano che “alcune prove non trovano nessuna spiegazione alternativa nel contesto dell’ipotesi del suicidio, (mentre) supportano prevalentemente l’ipotesi di strangolamento con successiva sospensione del corpo”.

A questo si aggiunge che “gli esperti dell’Istituto di medicina legale italiano hanno criticato la cattiva gestione del cadavere, la descrizione imprecisa del solco (il segno che produce la pressione estrema sul collo e che permette di differenziare una impiccagione suicida da uno strangolamento omicida) e del modo in cui era disposto il lenzuolo che lo ha provocato, l’insufficiente documentazione fotografica, così come la mancanza di dettagli su, per esempio, i rilievi delle ferite che presentava il corpo”. Tutto questo ha reso impossibile, si dice ancora, “stabilire con assoluta certezza la causa della morte del giovane di 33 anni“.

Da uno dei documenti che Duque ha potuto consultare emergono altri particolari: “Sebbene le coltellate sul cadavere potrebbero a prima vista essere classificate come autoinflitte, uno studio più dettagliato di esse ha permesso ai medici legali di appurare che mentre le ferite del polso destro presentano “chiari segni di reazione vitale”, nella mano sinistra mostravano “caratteristiche sfumate di vitalità”, o “vitalità diffusa”, suggerendo che alcune delle ferite potrebbero essere state inflitte “in limine vitae o anche post mortem”, cioè quando Paciolla era in uno stato agonizzante o era già morto”.

 

‘Banda del buco’ rapina gioielleria in pieno giorno, clienti legati (VIDEO)

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Aversa (Ce) – Sono attivamente ricercati dalla Polizia di Stato i banditi che il 20 luglio scorso hanno rapinato una gioielleria del centro di Aversa (Caserta), in cui si sono introdotti da un buco scavato nel pavimento mentre erano presenti titolare e due clienti, che sono stati immobilizzati e legati.

Un colpo che ha destato allarme perché avvenuto in pieno giorno, e anche perché il titolare, già da settimane prima della rapina, pare avesse sentito rumori strani, tanto da averne anche parlato con le forze dell’ordine. Il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, spiega di essere stato contattato da una parente del gioielliere, e di aver saputo che quest’ultimo “aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine perché aveva notato movimenti strani fuori al negozio e crepe nel pavimento”. Peraltro lo stesso titolare della gioielleria, già il giorno dopo la rapina, aveva sfogato in un post su facebook tutta la sua rabbia. “Poco meno di 10 minuti per distruggere oltre 40 anni di carriera. Tutta la mia famiglia è sotto shock, ma quello che è successo mi deve fornire la forza per tutelare tutti i miei colleghi e commercianti, nessuno merita di provare ciò che ieri mi è capitato”.

Per Borrelli, la rapina di Aversa dimostra che “siamo in emergenza e questo lo stiamo denunciando da tempo. Cittadini e commercianti sono esasperati, non li si può lasciare in balia della criminalità e della delinquenza che stanno prendendo il sopravvento. Serve un piano sicurezza, uno vero ed efficace, perché banditi e rapinatori oltre a vanificare anni di duro lavoro e di sacrifici delle persone oneste attentano alla loro vita. Servono una maggior copertura della rete di videosorveglianza e più agenti per le strade. Noi non smetteremo mai di difendere e schierarci dalla parte di tutte le vittime di questi farabutti che stanno rovinando la vita di tanti lavoratori onesti” ha concluso il consigliere regionale.

 

Tragedia a Montoro, 35enne ritrovato privo di vita

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Montoro (AV) – Questa mattina, su segnalazione al 112, i Carabinieri della Stazione di Montoro sono intervenuti in  Via Sferracavallo, dove, riverso a terra, è stato rinvenuto cadavere un 35enne del luogo. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria la salma è stata traslata all’ospedale “Moscati” di Avellino.
Accertamenti in corso.

A Sassano un milione di euro per la bonifica ambientale

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Sassano (Sa) – Il Comune di Sassano (Salerno) ha ottenuto un finanziamento pari ad un milione di euro con fondi del Pnrr per un progetto da destinare ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Si tratta della messa in sicurezza e della bonifica del Vallone San Nicola, ubicato a ridosso del centro abitato, attraverso interventi di natura idrogeologica con opere di grande valenza ambientale.

“Siamo orgogliosi di aver ottenuto tale finanziamento – dichiara il sindaco di Sassano Domenico Rubino – che è il risultato di uno specifico lavoro di programmazione. Grazie ai fondi Pnrr bonifichiamo un’area ad alto rischio iderogeologico”. Gli interventi previsti sono finalizzati alla sistemazione definitiva sia delle aree soggette a processi erosivi sia dei movimenti franosi piuttosto gravi e diffusi che mettono a rischio, soprattutto nel periodo invernale, le abitazioni e le infrastrutture primarie e secondarie insistenti nei pressi del Vallone San Nicola. 

Festival “Opulentia”, nel Sannio in scena lo spettacolo di Andrea Scanzi

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E’ Andrea Scanzi il prossimo ospite del Festival “Opulentia”. Il noto giornalista venerdì, 29 luglio,  farà tappa nel suggestivo scenario dell’Oasi della Pace di Airola dove andrà in scena il suo spettacolo “E ti vengo a cercare – Voli imprevedibili ed ascese velocissime di Franco Battiato”: una maniera garbata per raccontare, e ringraziare, un gigante che ci ha insegnato com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire.

 Lo spettacolo – scritto e narrato dal giornalista Andrea Scanzi con le esecuzioni e le interpretazioni musicali di Gianluca Di Febo – ripercorre, in circa cento minuti, la straordinaria carriera di Franco Battiato, un cantautore che è stato un rivoluzionario in servizio permanente della musica italiana: sperimentatore, mistico, pioniere. Originale e inquieto, lirico e pop, alto e (apparentemente) basso. Uno dei più grandi artisti italiani che ha vissuto mille volte, reinventandosi ogni volta.

 Scanzi, già autore a teatro di spettacoli analoghi su Giorgio Gaber, Fabrizio De André, Ivan Graziani e Pink Floyd, ne ripercorre la carriera con particolare attenzione al lungo periodo d’oro che va da L’era del cinghiale bianco a Gommalacca, senza però dimenticare le sperimentazioni degli esordi e al tempo stesso gli ultimi lavori discografici, le cover e le tante collaborazioni. Accanto a lui, a cantare e suonare alcuni dei brani più significativi di Battiato, Gianluca Di Febo, leader dei Terza Corsia e dei Floyd On The Wing (sul palco con Scanzi anche nello spettacolo Shine On dedicato ai Pink Floyd). Inoltre, nello spettacolo sarà anche Battiato stesso, attraverso foto e video che contrappunteranno il racconto.

 Intanto, in queste prime settimane ricche di eventi la kermesse culturale ha riscosso un’ampia partecipazione. In occasione di questa sesta edizione del “Festival Opulentia”, con la direzione artistica di Tommaso Bello, per la prima volta sono stati diversi comuni della Città Caudina (Cervinara, Airola, Montesarchio, Paolisi, Rotondi e San Martino Valle Caudina). La manifestazione, anche quest’anno, è caratterizzata dalla presenza di importanti personaggi e artisti del panorama italiano.

 Molto soddisfatto per il successo registrato finora il direttore artistico e ideatore di “Opulentia” che ha evidenziato: “Durante gli ultimi eventi c’è stata una grande partecipazione ma, soprattutto, abbiamo riscontrato una bella partecipazione attiva da parte delle persone e questo ci rende molto felici. Ora – ha dichiarato Tommaso Bello – siamo concentrati sul prossimo appuntamento in cartellone: siamo orgogliosi di ospitare Andrea Scanzi, uno dei giornalisti italiani più seguiti sui i social e con una grande preparazione, che con il suo spettacolo, da non perdere, ricorderà il grande Maestro Battiato”.

Sa-Napoli, divieto mezzi pesanti: il prefetto annuncia novità in arrivò

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Salerno – In un incontro in programma giovedì presso la prefettura di Salerno si metterà nero su bianco un nuovo dispositivo per la viabilità sull’autostrada Salerno Pompei Napoli, dove al momento, per motivi di precauzione legati ai lavori in corso a Salerno nel sistema di gallerie di Porta ovest, un’ordinanza del prefetto vieta il passaggio dei mezzi di peso superiore alle 7, t 5.

Come anticipato nei giorni scorsi dal sindaco di cava dei Tirreni, Vincenzo Servalli, la prefettura che quotidianamente è in contatto con quanti monitorano la sicurezza del lavoro e la circolazione stradale, in considerazione anche dei  pesanti disagi che si sono registrati sulla viabilità e soprattutto in vista dell’aumento dell’afflusso viario per le vacanze e l’esodo estivo, sta valutando di aprire e di destinare una carreggiata al transito dei mezzi pesanti. Ma incontrando i giornalisti questa mattina a margine di un incontro, il prefetto non si è sbilanciato e ha rimandato a giovedì l’annuncio delle novità, propedeutico ad un incontro che si terrà in prefettura. Il dispositivo è in vigore da più di due settimane e viene vigilato 24 su 24 con presidio delle forze dell’ordine che indicano ai mezzi pesanti i percorsi alternativi. Per l’attuazione è stato necessario anche che i singoli comuni emanassero ordinanze specifiche.

 

Sicurezza, presentato il nuovo impianto della zona industriale

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Salerno – Non solo telecamere, ma un sistema centrale di controllo che consentirà, grazie ad un finanziamento del ministero dell’interno, di garantire maggiore sicurezza la zona industriale di Salerno. Per festeggiare la fine della prima parte di lavori oggi, presso l’azienda Smet, il presidente del consorzio ASI Antonio Visconti, con il presidente della Camera di Commercio di Salerno Andrea Prete,  il prefetto di Salerno Francesco Russo, il sindaco Vincenzo Napoli il vice questore Picone, presente anche il deputato salernitano Piero De Luca hanno presentato i dettagli dell’intervento che include anche il primo lotto di infrastrutture per la zona economica speciale di Salerno. Il primo di 32 milioni di intervento che trasformeranno la zona industriale in una piattaforma a servizio di aeroporto e porto. 

In vacanza con famiglia, preso a Sabaudia un esponente clan Cesarano

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Napoli – E’ stato rintracciato a Sabaudia, dov’era in vacanza con la famiglia, Michele Onorato, 58 anni, ritenuto elemento di spicco del clan camorristico “Cesarano” arrestato dai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia (Napoli).

I militari gli hanno notificato un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli (ufficio esecuzioni penali). Il 58enne è chiuso ora nel carcere di Frosinone a disposizione dell’autorità giudiziaria. Deve scontare la pena residua di 4 anni e 2 mesi per i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso e falsificazione dei valori di bollo in concorso commessi a Castellammare e nei comuni limitrofi a partire dal 2006. 

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