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“Educare alla pace”, i piccoli allievi della ‘Nicola Sala’ e ‘Pacevecchia’ solidarizzano con bimbi e donne ucraini

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Benevento – Il mondo della Scuola sannita non chiude gli occhi di fronte alla catastrofe della guerra in Ucraina e, nei modi e nelle forme opportune, affronta anche con gli studenti più piccoli il tema terribile del dolore e della sofferenza causati dal conflitto.
La Scuola Primaria “Nicola Sala” e “Pacevecchia” dell’Istituto comprensivo “Federico Torre”, diretto da Maria Luisa Fusco, facendo proprio il motto montessoriano che invita “non solo a parlare di pace ma educare alla pace”, nell’ambito dell’attività scolastica sta così realizzando uno stimolante ed educativo confronto sul tema del conflitto tra gli Stati e sulla solidarietà per la popolazione ucraina, nel sentito auspicio della pace.
Infatti, collegandosi anche al percorso sulle emozioni e della gentilezza che, con la cosiddetta “continuità verticale” si sta svolgendo nei tre ordini di scuola dell’istituto, (Infanzia, Primaria e Secondaria), i piccoli alunni della Primaria, grazie alle loro insegnanti, si sono resi protagonisti insieme alle loro famiglie di azioni di generosità e di pungolo affinchè si possa parlare nuovamente di pace anche nel nostro continente e concretamente si possano aiutare quanti soffrono.
In particolare, i bambini hanno abbellito ed ingentilito anche con scritte di solidarietà e di pace in ucraino, alcuni scatoloni serviti a trasportare, a cura della Caritas diocesana, beni di prima necessità nell’est europeo.
Nei due plessi, inoltre, le classi quarte e quinte della Primaria e i piccoli della I C di “Nicola Sala” hanno partecipato in questi giorni anche ad un’altra lodevole iniziativa del nostro territorio promosso dall’associazione Beneslan denominata: “Una cartolina di pace per la pace” convinti che la pace vada perseguita e richiesta sempre e in ogni modo anche attraverso le parole e i disegni di un bambino.

Consegnate le medaglie d’onore per i salernitani deportati nei lager nazisti

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Nella mattinata dell’8 aprile, a Sicignano degli Alburni, si è svolta la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica a cittadini della provincia di Salerno deportati e internati nei lager nazisti, organizzata dalla Prefettura di Salerno e dal comune di Sicignano, con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.

Nella prima parte della mattinata, il Prefetto Francesco Russo ha fatto visita alla sede del Municipio di Sicignano, per proseguire poi in Piazza Umberto I, dinanzi al monumento al “milite ignoto”, ove le autorità civili, militari e religiose, i rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’arma e i giovani studenti dell’Istituto Comprensivo “San Domenico Savio” hanno eseguito l’Inno d’Italia e dato lettura della “Preghiera del combattente”.

A seguire, in piazza Mons. Francesco Mandia, dopo gli interventi del Sindaco di Sicignano Giacomo Orco e del Presidente Nazionale dell’Associazione Combattenti e Reduci Antonio Landi, il Prefetto Russo ha svolto un breve intervento in ricordo dei cittadini originari dei comuni di Sicignano degli Alburni, Bellizzi, Capaccio-Paestum, Felitto, Petina, Roccadaspide, Salerno e San Rufo, deportati nei campi di sterminio negli anni della seconda guerra mondiale, caduti per la Patria, in nome dei valori di libertà, democrazia, solidarietà e unità nazionale sui quali si fonda la nostra Repubblica.

Questa cerimonia assume oggi una valenza ancor più pregnante ed attuale poiché ci conduce con il pensiero alle centinaia di migliaia di cittadini ucraini morti, feriti o in disperata fuga dalla guerra, costretti a lasciare le proprie case e la normalità della vita quotidiana” ha evidenziato il Prefetto. “Per questo desidero rivolgere a me stesso e a tutti voi un invito: sforziamoci, nella nostra dimensione quotidiana e nelle nostre possibilità, di procurare e mantenere la pace, perché la guerra, a prescindere dalle motivazioni che l’hanno scatenata, non può mai rappresentare una soluzione”.

Successivamente, si è proceduto alla consegna delle medaglie d’onore ai familiari degli insigniti:

BELLIZZI

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR TURCO FRANCESCO

RITIRA LA MEDAGLIA IL FIGLIO ANTONIO

 

CAPACCIO-PAESTUM

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR MARI ROCCO

PER IL FRATELLO VINCENZO RITIRA LA MEGAGLIA IL SIG. PASQUALE MAURO, PRESIDENTE DELLA SEZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI DI CAPACCIO-PAESTUM

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR TAMBASCO ANGELO MARIA

RITIRA LA MEDAGLIA IL FIGLIO DOMENICO

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR TAMBASCO GIUSEPPE

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE OTTAVIO TAMBASCO

 

FELITTO

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR GNAZZO RAFFAELE

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE VINCENZO GNAZZO

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR SCHIAVO DONATO

RITIRA LA MEDAGLIA IL FIGLIO MARIO

 

PETINA

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR CIRONE ALFONSO

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE ANTONIO DI NUTO

 

ROCCADASPIDE

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR BARLOTTI PASQUALE

RITIRA LA MEDAGLIA IL FIGLIO ANTONIO

 

SALERNO

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR ZUNIGA GIOVANNI

RITIRA LA MEDAGLIA LA NIPOTE GIOVANNA POLITO.

 

SAN RUFO

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR LUCIA GIUSEPPE EDOARDO – RITIRA LA MEDAGLIA LA FIGLIA LINA

 

SICIGNANO DEGLI ALBURNI

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR CAPECE SALVATORE

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE VITO ANTONIO CAPECE

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR CORRIERI CARMINE

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE FRANCESCO BARTOLO CORRIERI

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR D’ANGELO CARLO

RITIRA LA MEDAGLIA IL FIGLIO VINCENZO

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR D’ANTONIO CARMINE

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE DONATO D’ANTONIO

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR FIORE FRANCESCANTONIO

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE FRANCESCANTONIO GAUDIOSO

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR LA REGINA GINO

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE CARLO MICHELE NIGRO

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR MANDIA FELICE

RITIRA LA MEDAGLIA IL FIGLIO ANTONIO CARLO

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR MANDIA GIOVAMBATTISTA

RITIRA LA MEDAGLIA LA NIPOTE VINCENZA MANDIA

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR MARINO ERNESTO

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE ROCCO LAMPO

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR PISANO PASQUALE

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE PIETRO PISANO

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR TURCO FRANCESCO

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE CARMINE TURCO

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR VISCONTI MICHELE

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE GIOVANNI VITO VISCONTI

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR VUOLO PASQUALE

RITIRA LA MEDAGLIA IL FIGLIO ENRICO

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR ZAMMIELLO ANTONIO

RITIRA LA MEDAGLIA IL NIPOTE ANTONIO ZAMMIELLO

 

MEDAGLIA D’ONORE CONCESSA ALLA MEMORIA DEL SIGNOR ZITO LUIGI

RITIRA LA MEDAGLIA IL FIGLIO DOMENICO

 

 

Salerno, 8 aprile 2022                          

 

                                      I

Guerriglia a Napoli, indagini chiuse: leader di Forza Nuova tra i 46 indagati

Un frame tratto da un video mostra una volante della polizia attaccata da alcuni manifestanti violenti ieri notte a Napoli, 24 ottobre 2020. ANSA
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La Procura di Napoli ha chiuso le indagini, nei confronti di 46 persone, riguardanti i violenti scontri anti lockdown avvenuti a fine ottobre 2020 a Napoli vicino alla sede della Giunta regionale della Campania, ai quali presero parte, secondo quanto emerse dagli accertamenti, ultrà, commercianti, componenti frange estremiste e persone ritenute legale alla criminalità, anche organizzata.

Il pool di magistrati istituito dal procuratore Giovanni Melillo e composto dai sostituti procuratori Celeste Carrano, Luciano D’Angelo, Danilo De Simone e Antonello Ardituro, ha delegato alle forze dell’ordine (Digos, Ros e Nucleo investigatvo dei carabinieri di NapolI) la notifica degli avvisi di conclusione indagini, tra gli altri, a Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, indagato insieme con altri esponenti dello stesso movimento come il responsabile provinciale Nicola Trisciuoglio e il coordinatore regionale Ciro Andretti, nella veste di istigatori e promotori degli scontri “attraverso un pubblico appello diffuso sui social media, inneggiando alla sollevazione sanitaria ed auspicando che ‘sia Napoli la prima scintilla della rivoluzione'”.

Da questa attività investigativa è scaturito un altro filone investigativo, confluito in quello degli scontri, relativo ai presunti illeciti per la realizzazione di una statua dedicata a Diego Armando Maradona. In questo filone risultano tra gli indagati gli ex assessori comunali di Napoli Eleonora De Majo, Giovanni Pagano e Ciro Borriello e l’ex assessore della terza municipalità Egidio Giordano.

Morto a 15 anni in un incidente stradale, la delusione della madre per la sentenza: “Vita di Ciro vale solo 7 anni?”

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Si aspettava “una pena più forte” Nunzia Covelli, la madre di Ciro Modugno, il 15enne morto a Ottobre Casal di Principe (Caserta) in seguito ad un incidente stradale avvenuto mentre era in sella al suo scooter. Il responsabile dell’incidente, il 30 enne Pietro Capoluongo, che con la sua auto contromano, dopo aver assunto alcol e droga, ha travolto Ciro, è stato condannato a 7 anni e quattro mesi dal Tribunale di Napoli Nord. La Covelli era presente al processo, e a sostenerla fuori dal Tribunale c’era un presidio di persone a lei vicine. Ad aiutarla in questi mesi sono state le associazioni di colore che hanno perso i propri cari in incidenti stradali. “Sono passati quasi sei mesi dalla perdita del mio adorato figlio Ciro – ha detto Nunzia Covelli – e finalmente arriva una condanna, anche se mi aspettavo una pena più forte. Insieme al mio avvocato, Nicola Martinelli, e alle associazioni , che erano parte civile nel processo, abbiamo aspettato in Tribunale tutto il giorno, digiuni, dalle 10 alle 18, per sentirci dire che la vita di mio figlio Ciro vale solo 7 anni e 4 mesi. Purtroppo, viviamo in Italia, dove noi mamme dei ragazzi vittime della strada non possiamo contare su una giustizia giusta. Certo, anche 30 anni non mi avrebbero ridato il mio Ciro, ma non mi sembra giusto che una persona che aveva bevuto e assunto cocaina possa uccidere un bambino, distruggere una famiglia e cavarsela con pochi anni. Io, purtroppo, sono ormai una ergastolana condannata dall’assassino di mio figlio, il quale oggi non era nemmeno presente all’udienza. Questa pena così lieve non sarà certo di esempio per tante altre persone, che si sentiranno in dovere di mettersi al volante dopo aver assunto stupefacenti. Sono delusa della legge italiana. Io non avrò più mio figlio, la mia famiglia è distrutta e lui, sempre se andrà in carcere, fra sette anni potrà ricominciare la sua vita. Il mio Ciro, che aveva solo quindici anni, non può più sognare”. Guardano il “bicchiere mezzo pieno” le associazioni. “Finalmente un po’ di giustizia” dicono Alberto Pallotti ed Elena Ronzullo, rispettivamente presidenti dell’Associazione “Familiari e Vittime della Strada Odv” e dell’Associazione “Mamme Coraggio e Vittime della Strada”, le due associazioni ammesse parti civili nel processo. “Questa sentenza – affermano – per noi è una soddisfazione, poiché in questi mesi siamo stati vicini alla mamma di Ciro e abbiamo combattuto insieme a lei. Continueremo a lottare affinché tutte le vittime della strada e le loro famiglie ottengano giustizia”. Parla di “sentenza esemplare” l’avvocato Davide Tirozzi, che con il collega Walter Rapattoni ha difeso le associazioni. “Il pubblico ministero aveva chiesto otto anni, il giudice ne ha inflitti sette anni e quattro mesi, riconoscendo tutte le aggravanti del caso”.

Movida: a Caserta stop a vendita notturna di alcolici e alla musica

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Dopo la “stretta” sulla movida annunciata dal prefetto Giuseppe Castaldo, il Comune di Caserta ha varato l’ordinanza con le restrizioni per bar e locali che andranno in vigore da domani, sabato 9 aprile fino al 30 giugno. Prevede lo stop alla vendita notturna di alcolici e alla musica dalla mezzanotte. A firmare il provvedimento è stato l’assessore alla cultura Enzo Battarra, nominato oggi vicesindaco a causa del temporaneo impedimento del sindaco Carlo Marino e del vice Emiliano Casale, entrambi positivi al Covid. L’ ordinanza dispone “il divieto assoluto di somministrazione di alimenti e bevande e di vendita per i pubblici esercizi e attività artigianali dalle ore 2 alle ore 6 di tutti i giorni, con sgombero degli avventori, il divieto assoluto di consumare bevande alcoliche in bottiglie di vetro, tutti i giorni dalle 22.30 alle 6 del giorno successivo, nelle aree pubbliche, aperte al pubblico e soggette a pubblico passaggio di tutta la città, ad eccezione del servizio di somministrazione nelle aree in concessione di occupazione di suolo pubblico, con tavolini, sedie, dehors e similari”. Per tutti gli esercizi, compresi i distributori automatici e di vicinato, si prescrive “il divieto di vendita di qualsiasi bevanda alcolica e di altre bevande in vetro, dalle ore 20.30 alle ore 6 di tutti i giorni”, e “per tutti, nelle aree pubbliche, aperte al pubblico, soggette a pubblico passaggio e all’interno degli esercizi pubblici, il divieto di consumare qualsiasi bevanda in bottiglie di vetro”. C’è poi il divieto di diffusione della musica dalla mezzanotte all’interno degli esercizi “senza la prescritta Valutazione di Impatto Ambientale”. “Tali divieti – conclude l’ordinanza – non sono validi per le attività di delivery”. 

Assemblea per Fratelli d’Italia: Molisannio, rifiuti e sanità i temi sul tappeto

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Riceviamo dall’ufficio stampa di Fratelli d’Italia Sannio:
Si è riunita, nella serata di ieri, l’Assemblea degli iscritti di Fratelli d’Italia Sannio. Una riunione partecipata, con diversi i punti all’ordine del giorno, in primis il futuro del centrodestra nel Sannio. Su questo tema, gli iscritti hanno concordato che l’obiettivo di un Centrodestra unito resti necessario per il rilancio dell’azione politica nel Sannio, in attesa che a livello nazionale si sciolgano i nodi emersi negli ultimi mesi.
 
Altro punto importante su cui si è animato il confronto è stato quello del Molisannio. La posizione del partito, espressa già dagli interventi di Mimmo Matera e Franco Cuomo nelle scorse settimane, è di sostegno alla proposta: “Sul Molisannio – dichiara Matera – siamo aperti al confronto interno ed esterno, trattandosi di una storica idea della destra sociale sannita (che vedeva Salvatore Colatruglio fra i primi sostenitori) tornata adesso al centro del dibattito. Ovviamente, auspichiamo un confronto trasversale sul percorso da seguire e sull’analisi delle ricadute positive per il territorio”.
L’Assemblea, inoltre, ha concordato sulla necessità di essere un partito di proposta e non polemica. “Tra due P, polemica e proposta, abbiamo deciso di elaborare proposte” afferma il Coordinatore Matera. 
Altro tema sensibile, oggetto di discussione, è stato quello dei rifiuti. Fratelli D’Italia, ritiene che serva una programmazione complessiva che miri a rimuovere le contraddizioni in termini su alcuni aspetti specifici che riguardano la gestione dei rifiuti nel nostro territorio, come ad esempio l’impianto di trattamento dell’umido da realizzare presso lo Stir di Casalduni, che vede diverse posizioni degli esponenti politici locali interessati. 
All’ordine del giorno, inoltre, anche un approfondimento sulle aree interne, tema posto con forza in Valle Caudina dal Coordinatore Matera e nel Fortore dal consigliere di Baselice Andrea Cormano. L’assemblea degli iscritti ritiene quest’ultimo un tema di fondamentale importanza, chiedendo al responsabile regionale aree interne Federico Paolucci per organizzare un convegno specifico per confrontarsi sulle singole tematiche. 
 
Per quanto riguarda la sanità, FdI ha accolto con favore il piano dell’Asl per la realizzazione di Ospedali e Case di Comunità come a San Bartolomeo in Galdo, ma crediamo che sulla città Benevento si potesse fare di più. Così come riteniamo che sull’Ospedale di Sant’agata de’ Goti, la Casa di Comunità possa essere un plus ma non la sostituzione dell’ospedale stesso, pronto soccorso compreso. 
 
Infine, il Coordinatore provinciale Mimmo Matera ha concordato con gli iscritti la necessità di rinnovare l’organigramma del partito, per rendere maggiormente incisiva l’azione politica di FdI. A questo proposito, sarà ampliato l’organigramma nelle prossime settimane.
 

Traffico e lavori, il gruppo Pd: “Tra viale Atlantici e via delle Puglie situazione insostenibile, urgono correttivi”

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Di seguito nota stampa del gruppo del Partito Democratico al Consiglio Comunale di Benevento (in foto la capogruppo Floriana Fioretti):

“I cittadini della zona alta della Città ci segnalano che è diventata insostenibile negli ultimi giorni la situazione traffico, in particolare lungo l’arteria che collega il viale Atlantici a via Delle Puglie. A causa dei lavori in corso e in particolare per la presenza del semaforo per la viabilità alternata, in diverse ore della giornata l’area interessata è diventata impraticabile tra lunghe code, rallentamenti e ingorghi continui. I lavori in questione sono quelli per il consolidamento del parametro murario dei Giardini Piccinato e, secondo quanto comunicato dall’amministrazione, dureranno sessanta giorni. Inimmaginabile, evidentemente, andare avanti cosi: perché parliamo di una zona già stressata da traffico intenso e perché si va a congestionare ulteriormente una delle principali via di accesso al Pronto Soccorso dell’ospedale ‘San Pio’. L’auspicio, dunque, è che chi di competenza voglia e sappia intervenire al più presto per introdurre dei correttivi utili se non a eliminare il disagio quantomeno a diminuirlo”.

Covid, numeri ancora alti nel Sannio: 423 i nuovi contagi

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Resta alto il numero delle nuove positività al Covid nel Sannio. Sono 423 i contagi contati nelle ultime 24 ore dal Ministero della Salute (ieri erano 411). Il computo totale sale dunque a 54.345. 

Raffaele Amore nuovo presidente Cia Campania: gli auguri di Futuridea

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Il sannita Raffaele Amore è il nuovo presidente della Cia Campana. A fargli gli auguri è Futuridea: “Auguri di buon lavoro al sannita Raffaele Amore eletto presidente  di CIA Campania. La sua elezione è il frutto dell’impegno e del lavoro svolto in questi anni a favore del mondo agricolo e sociale. Siamo sicuri che saprà affrontare con competenza, responsabilità, dedizione e passione le tante sfide che si prefigurano, sia a livello regionale che nazionale per sviluppare il settore agricolo. E’ doveroso ringraziare Alessandro Mastrocinque per il lavoro svolto in questi anni costantemente dedicati alla valorizzazione dell’agricoltura e alla difesa del ruolo dei produttori. Auguri anche ai neo presidenti provinciali della CIA eletti qualche settimana fa e a tutti gli organismi. Rinnoviamo dunque la stima e la disponibilità a continuare a collaborare nel comune intento di difendere e valorizzare sempre l’agricoltura della nostra Campania”. 

VIDEO/ Vicenda Molisannio, dopo Campobasso ‘parla’ Benevento

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Benevento – Il Sannio vuole staccarsi dalla Campania? E’ tornata al galoppo l’idea di Molisannio, a lanciarla stavolta è stato il ‘versante’ molisano con il presidente della Regione Donato Toma, e in queste settimane sembra acquisire una certa concretezza, almeno per quanto riguarda i piani del governatore e del sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Ma cosa pensano i cittadini di Benevento? Dopo il giro a Campobasso per sondare umori e pareri dei molisani su un eventuale accorpamento del Sannio con la Regione Molise, è la volta dei beneventani. Siamo stati lungo Corso Garibaldi per ascoltare le loro voci. Le interviste nel servizio video. 

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