mercoledì, Novembre 5, 2025
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Salerno Basket ’92, coach Aldo Russo confermato alla guida tecnica

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Salerno – Aldo Russo sarà l’allenatore del Salerno Basket ’92 anche l’anno prossimo. È bastato un rapido briefing con la società per dirsi sì, dopo l’ultima partita della stagione, conclusa con l’amara vittoria ai danni di Jolly Acli Livorno che non è servita per approdare alla finalissima promozione in A2. “Il bilancio è comunque positivo. Siamo stati sfortunati, per differenza canestri non siamo arrivati in finale e dobbiamo a accettarlo: è il rischio che si corre quando ci sono partite solo di andata e ritorno. Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità – commenta il presidente, Angela Somma – Rinnoviamo con piacere e convinzione l’accordo con il nostro coach: ci siamo trovati bene reciprocamente, è un professionista vero. Lavoriamo a stretto contatto e c’è sempre la sinergia giusta per quanto concerne roster e programmazione”. Arrivato al Salerno Basket ’92 nel febbraio 2020, Russo ha guidato per poche partite la squadra, prima che il Covid fermasse campionati e vite. L’anno scorso ha guidato la squadra al secondo posto nel proprio girone di Serie B, senza poter disputare i playoff perché non previsti dal formato “mini” del torneo ancora influenzato dalla pandemia. Nella stagione appena terminata, invece, la sua compagine ha vinto la fase regionale della Serie B (eliminando all’ultimo atto la corazzata Battipaglia) e si è arresa a due partite dalla possibile Serie A2. Ricomincerà dalla B con rinnovate ambizioni e un altro anno di esperienza. “Con Russo abbiamo sempre raggiunto buoni risultati, stiamo già allestendo la squadra per la prossima stagione e vogliamo vincere il più possibile: sarà un roster competitivo. Dopo un anno del genere vogliamo fare… qualcosa in più”, aggiunge patron Somma.

L’allenatore sposa ancora la causa granata. “Continuità è la parola che mi viene in mente, nel segno di grande condivisione e voglia di rivincita. Il finale di campionato non ha fatto altro che aumentare la reciproca voglia di continuare a far bene: è il volano per avere in pochissimo tempo obiettivi chiari in vista dell’immediato futuro – ha dichiarato Aldo Russo dopo il rinnovo del contratto – L’avvenire sarà sempre più roseo anche per la società. Da allenatore mi piace costruire, la parola continuità diventa anche quella che nell’allestimento nella squadra siamo pronti a mantenere. Abbiamo intenzione di confermare lo zoccolo duro per riportarci velocemente in quella chimica necessaria per affrontare nuovo anno, rinforzandoci poi dove sarà necessario. Ci stiamo già muovendo e ho massima fiducia nei confronti della dirigenza. Sono sempre grato ad Angela Somma ed a tutta la società che continua a sostenermi, manifestandomi grande appoggio: c’è passione, vogliamo guardare gli orizzonti insieme, costruendo un passo per volta il nostro cammino”.

Napoli-Bari, Errico: “Dal 2024 progressive riduzioni dei tempi di viaggio“

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“I lavori per il completamento della linea Alta Velocità/Alta Capacità Napoli – Bari, che consentirà entro il 2024 di realizzare il collegamento diretto tra il capoluogo campano e quello pugliese, stanno procedendo speditamente ed oggi è stato abbattuto l’ultimo diaframma nella galleria Monte Aglio”. Ad affermarlo è Fernando Errico, Delegato del Presidente De Luca per la NapoliBari.
 
“La Napoli/Bari – continua Erricorappresenta la prima e più avanzata opera che il Gruppo FS sta realizzando per il potenziamento della rete ferroviaria nel Sud Italia ed oggi con l’abbattimento dell’ultimo diaframma ai completerà un tunnel lungo 4 km che unisce Maddaloni e Valle di Maddaloni. Con il completamento della galleria e delle altre opere lungo la tratta, – annuncia Errico – con la prima fase di attivazione della Cancello/Frasso Telesino, entro il 2024 sarà possibile realizzare il collegamento diretto tra Napoli e Bari sfruttando le interconnessioni con la linea esistente Roma – Napoli via Cassino. Poi entro il 2027, alla conclusione dei lavori dell’ultimo lotto Hirpinia – Orsara, gli spostamenti dalla Puglia verso Napoli e Roma saranno velocizzati. Sarà possibile andare da Bari a Napoli in 2 ore, fino a Roma in 3 ore e collegare Lecce e Taranto alla Capitale in 4 ore. Prima del 2027 – afferma ancora il delegato del Presidente De Luca – sono comunque previste progressive riduzioni dei tempi di viaggio, grazie all’apertura per fasi dei nuovi tratti di linea”.
 
Da qui le conclusioni di Fernando Errico:Ringrazio Rete Ferroviaria Italiana, Italferr, le imprese, i lavoratori e naturalmente Roberto Pagone, Commissario Straordinario per l’opera che, con la sua attività Commissariale, ha consentito una significativa accelerazione dei lavori: al momento sono in fase di realizzazione le tratte Napoli – Cancello, Cancello – Frasso, Frasso – Telese, Telese – San Lorenzo, San Lorenzo – Vitulano e Apice – Hirpinia e da luglio 2022 inizieranno i lavori anche per i lotti Hirpinia – Orsara e Orsara – Bovino”.

Covid, il bollettino della Campania: tasso di positività oltre il 24%

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Sono 4.889 i positivi del giorno su un totale di 20.190 test effettuati. In Campania il tasso di positività è al 24,2% in calo rispetto al 25,47% ma comunque su livelli elevati. Le vittime sono 6, 3 nelle ultime 48 ore e altre 3 in precedenza ma registrate oggi. In terapia intensiva ci sono 15 persone, una in meno rispetto a ieri mentre nei reparti ordinari sono 300 i ricoverati, a fronte dei 322 di ieri, in forte diminuzione

Questo il bollettino di oggi:
(dati aggiornati alle 23.59 di ieri)

Positivi del giorno: 4.889

di cui:
Positivi all’antigenico: 4.434
Positivi al molecolare: 455Test: 20.190
di cui:
Antigenici: 14.460

Molecolari: 5.730
Deceduti: 3 (*)
(*) nelle ultime 48 ore. 3 deceduti in precedenza ma registrati ieri.
 
 
 
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 575

Posti letto di terapia intensiva occupati: 15

Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (*)

Posti letto di degenza occupati: 300

(*) Posti letto Covid e Offerta privata.

I dati sulle vaccinazioni sono disponibili al link: http://vaccinicovid19.regione.campania.it/e_vaccini-anti-covid.html
 
 

 

Pepe attacca Mastella: “Non può chiedere ai consiglieri responsabilità sull’ente idrico”

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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Fausto Pepe (Pd Sannio) in merito alla situazione della gestione del servizio idrico. 

“La vicenda che riguarda il rapporto tra il Comune di Benevento e la gestione del servizio Idrico Integrato affidato a GESESA, è materia complessa, e il Consiglio Comunale avrebbe necessità di un adeguato supporto, e non basarsi su improbabili pareri, tipo quello dell’Ente Idrico Campano (EIC), che di atto amministrativo non ha proprio le caratteristiche.

La materia della eventuale proroga, è regolata dal Codice dei Contratti (art. 106), e bisognerebbe che qualcuno attestasse al Consiglio Comunale che si è nel rispetto pieno di tale norma.

La normativa nazionale in materia di ciclo integrato delle acque, è stata invece recepita dalla Regione Campania con la Legge n. 15 del 2015, e modificata successivamente.

Tale legge regionale pone in capo all’Ente Idrico Campano, le modalità di gestione complessiva di tutto quello che avviene all’interno di un Ambito Territoriale Omogeneo (ATO), nel nostro caso ATO sannita Irpino.

L’EIC di fatto ha la possibilità di deliberare, di proporre atti amministrativi, di proporre gare, di affidare il servizio, ed evidentemente di applicare il codice dei contratti.

Tutta questa annosa vicenda, lunga oramai 4 anni, dalla prima delibera di consiglio comunale del 2018, con la quale di fatto si è consentito il cambio di oggetto del contratto vigente tra la società privata e il Comune di Benevento, ora vede la proposta di una seconda delibera di consiglio, con la quale si vuole prolungare sine titolo un contratto il cui oggetto è stato modificato nel 2018.

L’Amministrazione Mastella quindi deve spiegare perché è il Consiglio Comunale di Benevento a dovere deliberare nel merito di un atto di pura gestione, quale una proroga contrattuale, o qualunque altra decisione che la norma corrente pone in capo all’Ente Idrico Campano.

C’è oggettivamente da riflettere!

Intanto il fiume Tammaro muore.

Evidentemente bisogna rivedere le decisioni assunte in merito al deflusso di acqua dalla diga, e cioè il “Deflusso Minimo Vitale”, quello che la norma sancisce essere “la portata istantanea che in ogni tratto omogeneo del corso d’acqua garantisce la salvaguardia delle caratteristiche fisiche del corpo idrico”, e che attualmente non può essere considerato tale.

Bisognerebbe immediatamente aprire un confronto, ed assumere decisioni urgente per tutelare l’ecosistema fluviale”.

Maturità 2022 al via, tornano le prove scritte: le reazioni degli studenti sanniti – VIDEO

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Benevento – Ufficialmente al via la maturità 2022. Dopo due anni nei quali i maturandi sono stati alle prese con un solo maxi-orale, a causa della pandemia, tornano gli scritti. Il Ministero dell’Istruzione ha scelto di riallineare l’esame di Stato a quanto prevedono le norme ufficiali. E dunque per oltre 2700 studenti sanniti si è iniziato questa mattina con la prima prova, quella di italiano. 

Tra le tracce Verga con la novella La Nedda e la Via Ferrata di Pascoli, ma anche un brano dal libro di Liliana Segre e Gherardo Colombo sulla questione degli “ultimi”. Una sul tema dell’iperconnessione, la comprensione e l’analisi di un brano tratto da “Musicofilia”, affascinante racconto di Oliver Sacks, neurologo e scrittore tra i primi ad avere divulgato l’importanza della musica come terapia. Infine non poteva mancare, come proposta di attualità, la pandemia con l’analisi di un testo di Luigi Ferrajoli: “Perché una Costituzione della Terra?”.

Soddisfatti ed emozionati i ragazzi all’uscita dalle scuole beneventane, ma preoccupati per la seconda prova di domani. In tanti ieri hanno trascorso la fatidica “notte prima degli esami” insonne. Anteprima24 ha atteso i primi studenti fuori agli istituti di piazza Risorgimento per ascoltare le loro reazioni. 

L’avvocato di De Laurentiis è sereno: “Fiducia nella giustizia, indagine lunga”

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“Direi che la società è assolutamente serena, anche perché come ben sapete la vicenda è stata trattata in sede di giustizia sportiva e ci ha dato un esito favorevole in due circostanze”. Lo ha sottolineato l’avvocato Fabio Luigi Fulgeri, legale del presidente del Società Sportiva Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis, che così, su Radio Marte, ha commentato le perquisizioni eseguite in sua presenza, ieri, a Roma e Castel Volturno (Caserta) dalla Guardia di Finanza, nell’ambito di una inchiesta che lo vede indagato dalla Procura di Napoli (sostituto procuratore Francesco De Falco) per falso in bilancio e dichiarazione fraudolenta.

“Il presidente De Laurentiis – fa sapere Fulgeriattualmente non è in Italia. Direi che la società è assolutamente serena, anche perché come ben sapete la vicenda è stata trattata in sede di giustizia sportiva e ci ha dato un esito favorevole in due circostanze. Noi come legali siamo sereni. Sono ipotesi di reato che sono collegate alla possibilità che alcune poste in particolare quelle relative all’acquisto di Osimhen e dei 4 calciatori non sarebbero corrette nei valori perché l’operazione sarebbe in ipotesi almeno in parte non reale, oggettivamente inesistente. C’è grande serenità anche nei confronti dei magistrati che sono persone molto serie e competenti e quindi anche la magistratura ordinaria saprà valutare con la necessaria competenza e serenità la realtà delle cose così com’è stato fatto in sede sportiva. Non credo che verranno ascoltati presidente e calciatori perché sono questioni documentali, poi sono valutazioni che lasciamo ai magistrati. Tendenzialmente queste sono questioni che non si risolvono in un mese o in un paio di mesi. Perché le indagini della magistratura sportiva sono autonome rispetto a quelle della magistratura ordinaria. Quindi i tempi dipendono dalla polizia giudiziaria e dal magistrato che vuole valutare le cose”. “Come esperienza credo che questa vicenda durerà minimo sei mesi. I fatti sono quelli, non c’è nulla di nuovo, al di là del procedimento a carico dei vertici del Lille, questa è l’unica ‘novità’. Speriamo che termini nello stesso modo del giudizio sportivo”, ha concluso l’avvocato di De Laurentiis.

Piano d‘emergenza della Prefettura per la CHIME di Solofra

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Il Prefetto di Avellino, Paola Spena, ha adottato il Piano di Emergenza Esterna per l’impianto industriale denominato “CHIME Stabilimento di Solofra”.

Lo stabilimento di proprietà della Chime S.p.A., per la tipologia e la quantità di sostanze trattate, in particolare, stoccaggio di rilevanti quantitativi di acido formico, è compreso fra quelli, cosiddetti “a rischio di incidente rilevante” ed è, pertanto, soggetto agli obblighi previsti dagli articoli 14 e 15 del Decreto Legislativo n. 105/2015.

Il Piano in parola, la cui approvazione è frutto di numerose riunioni dell’apposito tavolo tecnico costituito presso questa Prefettura – composto dai rappresentanti dei Comuni di Solofra e Montoro, della Provincia, dell’ARPAC, dell’ASL, della C.O. 118, del Settore Regionale Protezione Civile e del Comando Vigili del Fuoco, in accordo con il gestore dell’azienda- nonché della fase di consultazione della popolazione, definisce le misure per gestire un’eventuale emergenza esterna al citato sito industriale e contenere al massimo le conseguenze di un potenziale evento calamitoso, attraverso la pianificazione delle azioni di coordinamento delle attività di soccorso.

Gli obiettivi fondamentali del PEE sono quindi: il controllo e la mitigazione degli effetti prodotti dagli eventi incidentali nell’area interessata; la messa in atto delle misure necessarie per proteggere l’uomo, l’ambiente ed i beni dalle conseguenze di incidenti con di specifici compiti in capo alle singole autorità coinvolte, l’informazione preventiva alla popolazione e alle Autorità locali competenti circa le procedure stabilite a tutela della pubblica incolumità; il ripristino ed il disinquinamento dell’ambiente.

Il documento approvato è, ad ogni buon fin, pubblicato e consultabile sul sito istituzionale della Prefettura, nella sezione “Protezione Civile”.

Giro di prostituzione a Benevento, madre e figlio davanti al gip

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Benevento – Una settimana fa finirono agli arresti domiciliari, all’esito di una attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, raggiunti da gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di favoreggiamento della prostituzione, mediante la gestione di una struttura ricettiva extralberghiera – affittacamere “Casa Vacanze”  – a Benevento, nonché di un altro appartamento situato in città concesso in locazione a scopo di esercizio di una casa di prostituzione. Nei guai finirono Carmelina Vene, 62enne ed il figlio, Biagio Antonelli, 25enne, entrambi di Montesarchio e difesi dall’avvocato Mario Tomasiello.

In data odierna si sono tenuti gli interrogatori di garanzia, dinanzi al gip Pietro Vinetti,  dove hanno risposto la signora Vene e il figlio Biagio. Quest’ultimo ha dimostrato e provato la sua estraneità ai fatti essendo uno studente fuorisede a Fisciano. Lui si limitava semplicemente a registrare le fatture o le prenotazioni che venivano fornite dalla madre, che si occupava di fatto di tutta la gestione. Per quanto riguarda la 62enne ha ammesso di essere a conoscenza del lavoro che veniva svolto all’interno della casa, però non ha mai favorito tanto è vero che i prezzi non erano a favore delle prostitute. Di conseguenza, secondo la difesa, nessuna attività di favoreggiamento può inquadrarsi, benché la donna fosse a conoscenza dei fatti. Adesso la decisione è rimessa al Gip dopo l’interrogatorio di oggi, successivamente al parere che gli verrà fornito dal Pm.

L’INDAGINE 

L’attività d’indagine traeva origine dalla segnalazione di un cittadino circa un movimento di persone all’interno di un appartamento adibito a struttura ricettiva. Le conseguenti indagini svolte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Benevento, attraverso servizi di osservazione, consentivano di verificare l’effettiva presenza di persone che si recavano all’interno dello stabile e, quindi, procedevano alla loro identificazione ed alla loro escussione quali clienti delle persone dedite all’attività di prostituzione.

Successivamente, veniva avviata attività di intercettazione telefonica a carico di varie utenze, che offriva ulteriori riscontri e rendeva conto della redditività dell’attività posta in essere dal gestore e titolare della struttiva ricettiva per l’esercizio del meretricio. In particolare venivano raccolti gravi indizi a carico della donna, che gestiva di fatto l’attività, teneva i contatti con le persone esercenti la prostituzione, ne organizzava i turni di regola settimanali, ne curava gli spostamenti, favoriva la compresenza di più persone nell’appartamento – ciascuna nella propria camera da letto, cercando di soddisfare le richieste delle singole persone quanto alle compagne di appartamento -, puliva i locali al termine di ciascun turno, concordava il prezzo del soggiorno e riscuoteva il denaro, tollerando che le persone pubblicassero fotografie dell’appartamento sui siti di incontri ove offrivano prestazioni sessuali a pagamento. Venivano raccolti altresì gravi indizi a carico del figlio della donna, il quale curava la parte burocratica, registrando le presenze presso la struttura ricettiva e predisponendo le fatture, nonché stipulando contratti di locazione del secondo immobile, scritti o verbali, di durata breve, dai sette ai quattordici giorni, nella consapevolezza dell’attività di prostituzione esercitata dalle persone soggiornanti negli immobili medesimi.

Sulla scorta degli elementi raccolti il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, condividendo la richiesta della Procura, emetteva il provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti della donna e del figlio, in considerazione del pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, poiché l’attività investigativa consentiva di rilevare il radicamento del proposito criminale, tanto che, la donna nel corso dell’attività investigativa dispiegata si procurava, acquistandolo, il secondo immobile da destinare alla medesima attività di meretricio. Il GIP del Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della Procura, disponeva il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, dei due appartamenti, atteso che gli stessi hanno costituito e costituiscono tuttora, uno degli strumenti adoperati dai prevenuti per favorire l’attività di meretricio.

Campionato mondiale pizzaioli a Napoli: vince il serbo Goran Abramovic

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A vincere a Napoli il titolo di campione del mondo dei pizzaioli, aggiudicandosi il XIX Trofeo Caputo, è stato il serbo Goran Abramovic, che porta a casa la vittoria nella categoria principe della competizione, la S.T.G. – Specialità Tradizionale Garantita.

“È stata un’edizione particolarmente emozionante” – ha dichiarato Antimo Caputo, l’ad di Mulino Caputo “Ripartire tutti assieme in un evento di portata internazionale, vedere i pizzaioli confrontarsi, misurarsi e divertirsi trasmette a tutti noi un’energia unica. Se è vero che tutti si sono messi in gioco, è altrettanto vero che abbiamo vinto tutti: i protagonisti di questa XIX edizione del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo -Trofeo Caputo e quelli del Napoli Pizza Village.”

Goran Abromovic, pizzaiolo di Belgrado, è seguito in classifica dal calabrese Vincenzo Fotia e dal napoletano Mauro Espedito, che si è aggiudicato il gradino più alto del podio nella categoria “Pizza Fritta”. Al napoletano Vincenzo Capuano, classe ’89 e appartenente a una storica famiglia di pizzaioli, va invece il primo posto per la specialità “Pizza Contemporanea“, all’interno di un podio fortemente partenopeo, che vede al secondo posto il giovanissimo Davide Ruotolo e al terzo Francesco Filippelli.

La competizione, come di consueto, si è avvalsa dell’organizzazione dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, presieduta da Sergio Miccù e della verve, nella conduzione, dell’instancabile Enzo Calabrese, affiancato da Claudia Mercurio. Per l’edizione edizione 2023, la XX, sono già in cantiere importanti novità. Prima fra tutte, una sezione della competizione che vedrà confrontarsi i vincitori delle precedenti edizioni del Trofeo, in una imperdibile Hall of Fame dell’arte del Pizzaiuolo. 

De Luca e l’ostacolo per un terzo mandato: “L’unico limite è la mia salute”

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Napoli – “Terzo, quarto, non poniamo limiti. L’unico limite è la mia salute. Forse non vi è chiaro qual è il problema“. Ironizza così il governatore campano Vincenzo De Luca in merito a una sua possibile ricandidatura anche dopo la scadenza del secondo mandato. Laconico invece sulla scelta del segretario del Pd Enrico Letta di nominare il responsabile Enti locali e Autonomie territoriali del partito, Francesco Boccia, nuovo commissario del partito in Campania dopo le dimissioni di Leo Annunziata. “Facciamoli lavorare” la risposta del governatore.

Io credo che si stiano determinando delle condizioni davvero straordinarie per realizzare a Napoli quello che non si è mai realizzato e cioè grandi programmi di trasformazione urbanistica al livello di Berlino, Parigi, Barcellona, Londra. Nella mia esperienza di sindaco in una città media, non una metropoli, abbiamo fatto un lavoro di trasformazione urbana che appare quasi miracoloso ai tempi di oggi“. Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca a margine di un appuntamento in Regione. “A Bagnoli – aggiunge il governatore campano – credo sia risolto il problema amministrativo giudiziario, si dissequestrano le aree, a questo punto se è così c’è il problema di definire le destinazioni e le funzioni da collocare in quell’area. Quella fascia di costa è uno dei luoghi più belli al mondo, per quello che è a mia conoscenza. Ci può essere uno sviluppo incredibile, la possibilità di creare migliaia di posti di lavoro e davvero un’opportunità straordinaria. Se si aggiunge a questo la riqualificazione della parte orientale, a cominciare da San Giovanni, dal recupero del lungomare di San Giovanni e così via, Napoli – conclude il governatore – può essere il luogo di una riqualificazione urbanistica incredibile. Dobbiamo essere capaci di cose concrete“.

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