Home Blog Pagina 8675

Guerra in Ucraina, De Luca: “Cessate il fuoco per fermare questo bagno di sangue”

Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – “Abbiamo ogni giorno davanti agli occhi scene pesanti, che questo protocollo rappresenti anche un messaggio di pace e solidarietà affinché si imbocchi la strada per un ‘cessate il fuoco’ e per una trattativa che fermi questo bagno di sangue”. E’ l’auspicio del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che oggi, nel Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli, insieme con il procuratore generale Luigi Riello e l’Avvocato Generale Antonio Gialanella ha siglato un protocollo d’intesa sul tema dei trapianti d’organo che vede l’adesione di tutti i procuratori della Repubblica del distretto della Corte di Appello di Napoli.

“Un esempio straordinario, l’unico in Italia di collaborazione tra autorità giudiziaria e regionale in tema di trapianti d’organo”. Così, il presidente della Regione Campania ha definito il protocollo d’intesa siglato oggi nel Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli, recentemente intitolato al giurista di lungo corso e già presidente della Corte Costituzionale Alessandro Criscuolo, con il quale si disciplina il rapporto tra autorità giudiziaria e autorità sanitaria regionale riguardo l’espianto di organi e tessuti in caso di decesso di potenziali donatori causato da eventi che possono costituire dei reati (come sinistri stradali, omicidi volontari, infortuni sul lavoro e responsabilità professionale a quali aggiunge il caso della morte di soggetti detenuti). Per De Luca il protocollo, che snellisce i rapporti tra l’autorità giudiziaria e quella sanitaria regionale, tocca un tema “estremamente delicato e questa testimonianza di solidarietà e di impegno civile è un segnale di grande valore per la nostra comunità perché il tema della donazione è da sempre delicato”.

“A volte – ha ricordato il governatore della Campania – si incontrano barriere psicologiche che vanno superate”. “In questi due anni di Covid – ha ricordato De Luca – si sono ridotte le donazioni di sangue, di organi, di tessuti e con questo protocollo riprendiamo l’attività di aiuto per le persone più fragili e deboli”. Ci sono in Italia, ha detto ancora il presidente De Luca, “circa 10mila persone in attesa di un trapianto e di queste circa 600 muoiono per non avere ricevuto l’organo. Tutto questo – ha concluso De Luca – chiama in causa la nostra coscienza”.

Fonderie Pisano, boom di firme per chiedere la chiusura

Tempo di lettura: 4 minuti

Salerno – Manca poco a raggiungere quota 7500 firme che sulla piattaforma charge.org significa rientrare tra le petizioni più firmate. Ha trovato grande adesione l’ultima iniziativa del comitato Salute e vita contro l’inquinamento dell’aria di Fratte legata alle Fonderie Pisano: una raccolta firme lanciata da un gruppo di genitori di Salerno e della Valle dell’Irno che chiedono alle Istituzioni la chiusura delle Fonderie Pisano.

La petizione “Basta metalli pesanti e diossine nell’aria che respirano i bambini di Salerno!” ha raggiunto più di 6500 sottoscrizioni, “un segnale chiaro di quanto la vicenda Pisano preoccupi la popolazione” commenta Lorenzo Forte, presidente del Comitato che ricorda come gli esiti dello studio SPES, i nuovi sviluppi dell’inchiesta giudiziaria che mette in relazione le emissioni della fonderia con la salute dei cittadini, solo per citare i più recenti sviluppi, delineino un quadro allarmante di cui la popolazione ha ormai piena consapevolezza. L’Associazione, Chi ha previsto anche un appuntamento per sabato 19 marzo alle 17:30 presso la libreria Libramente in via Volpe, spera anche attraverso questa iniziativa, di sollecitare chi di competenza a prendere provvedimenti. Intanto qui di seguito si riporta il link a cui è possibile sottoscrivere la petizione: https://www.change.org/Aria-pulita-bambini-Salerno-StopPisano

Questo il testo che i proponenti della petizione, lanciata da Carla Cirillo, mamma di un alunno della scuola Giacomo Costa, hanno allegato per raccogliere le firme.
“Siamo un gruppo di genitori preoccupati per la salute dei propri figli e dei bambini della nostra città, nonché di quella di tutti noi. Viviamo a Salerno. Qui in un quartiere molto popoloso si trova una fonderia risalente agli anni 60, obsoleta e mai seriamente ammodernata, dichiarata incompatibile con il contesto urbano nel quale è inserita. Numerosi sono i procedimenti penali contro la proprietà con capi d’imputazione quali scarico di agenti cancerogeni e metalli pesanti nell’acqua, nel terreno e nell’aria senza autorizzazione. E’ certificato da numerose relazioni dell’ARPAC (Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania) che l’impianto continua a perpetuare un danno acclarato all’ambiente ed alla salute dei cittadini e che tutte e tre le matrici acqua, aria e suolo sono interessate dalla sua illecita attività. La stessa agenzia regionale ha concluso in una delle sue relazioni che la mancata osservanza delle BAT (Best Available Technologies) da parte delle Fonderie costituisce un pericolo esiziale sia per i cittadini che per i lavoratori delle fonderie. Tale dicitura è riportata anche nella sentenza del TAR in cui i magistrati si erano espressi contro la riapertura dello stabilimento soffermandosi a spiegare il significato del termine esiziale (“… il lemma esiziale indica, in modo inequivocabile, ciò che è “mortale” o “pregiudica irrimediabilmente la salute”). Nonostante tutto questo l’impianto funziona ancora e continua ad avvelenare l’aria di ben tre Comuni. Nell’area interessata dalle emissioni della Fonderia, si riscontra un’incidenza anomala di tumori (alcuni definiti rari) e di malattie respiratorie. La gente si ammala, la Procura di Salerno indaga anche sulla correlazione tra l’attività della fonderia e l’incidenza di malattie neoplastiche, la Regione dispone lo studio SPES (Studio di Esposizione nella Popolazione Suscettibile) per valutare lo stato di salute della popolazione della zona. Purtroppo i risultati dello studio SPES sono stati resi pubblici soltanto dopo ben due ricorsi al TAR, nonostante fossero noti alla Regione Campania. Il Presidente De Luca aveva infatti dichiarato un anno prima di avere la “sensazione” che dallo studio SPES emergesse un quadro allarmante per cui le Fonderie non potessero più riaprire. E infatti dopo una dura battaglia legale abbiamo scoperto che cadmio e mercurio sono presenti nel sangue della popolazione che vive nelle immediate vicinanze della Fonderia in concentrazioni cinque volte maggiori alla media.

In un qualsiasi paese civile questa vicenda si sarebbe conclusa molti anni fa, ma a Salerno non c’è mai stata la volontà politica di affrontare e risolvere la questione Pisano. In questo senso sono gravissime le responsabilità dell’attuale Presidente De Luca, per lungo tempo sindaco della città. Negli anni ha negato, accusato, fatto proclami, promesse e omissioni pur essendo nella posizione di poter prendere decisioni che tutelassero l’ambiente e la salute dei cittadini. E’ il momento di mettere il Presidente De Luca e il Sindaco di Salerno di fronte alle proprie responsabilità. Entrambi sono ben consapevoli dei rischi a cui la popolazione è esposta e sono nella posizione di poter intervenire chiudendo le Fonderie. Sosteneteci per chiederlo con forza!“.

 

Il salernitano Mangone protagonista della 59ᵃ biennale internazionale d’arte di Venezia

Tempo di lettura: 3 minuti

Venezia – Ormai è ufficiale: il pittore Fernando Mangone è tra i protagonisti della 59esima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. La sua importante opera “Masque”, a partire dal 22 aprile, sarà infatti esposta nel Padiglione “Grenada” all’interno del Collettivo “Identity Collective”, un gruppo di artisti appositamente costituitosi per l’importante esposizione.

Affascinante e particolarmente attuale la tematica affrontata dal padiglione Caraibico “Unknown that does not terrify” (un’incognita che non spaventa), e dunque una chiara ed evidente rivendicazione del diritto alla diversità umana e culturale, un invito esplicito all’incontro con gli altri per favorire un costruttivo rapporto tra multilinguismo e multietnicità.

Tra i vari argomenti che verranno trattati all’interno del Padiglione, situato nel rinomato “Giardino Bianco”, anche “Maschere” e “Il Viaggio”, due termini solo in apparenza diversi o antitetici: entrambi, invece, fortemente simili e collegati. Anche la maschera, infatti, rappresenta un viaggio dentro se stessi alla ricerca di storie, radici e identità.

Nel quadro di Mangone una grande maschera, l’autoritratto del pittore, galleggia su un mare sconfinato e viene trasportata dalle onde: qui inizia il suo percorso, qui inizia la sua avventura verso lidi sconosciuti e approdi imprevedibili. E qui iniziano anche le profonde riflessioni dell’artista. Il viaggio, infatti, è qualcosa di unico e meraviglioso, non è solo e soltanto desiderio di vedere e conoscere, ricerca di nuove emozioni e libertà, ma è anche, e soprattutto, metafora della vita.

La partenza, il percorso e poi l’arrivo rendono bene l’idea della ciclicità della vita, del suo dinamismo e del suo continuo divenire. Non ci poteva essere dunque scelta più adatta e appropriata per il nostro artista, da sempre grande viaggiatore, “attraversatore” instancabile di città e Paesi. L’artista, originario di Altavilla Silentina, dopo aver percorso le più grandi metropoli internazionali, ha deciso di recente di rientrare nella sua terra, dedicandosi alla realizzazione del suo museo personale, il MAM a Buccino. Il dialogo però internazionale prosegue, instancabile, attraverso una pittura che diventa spinta civile, urgenza, a difesa della vita del pianeta.

Fernando Mangone è universalmente conosciuto e apprezzato proprio per i suoi straordinari paesaggi urbani percorsi dalla luce, dalla geometria delle moderne architetture, dal caos e dalla frenesia dei nostri giorni. Pittura di chiara derivazione Espressionista, la sua, per la velocità e sicurezza del segno, per il movimento e la vitalità che la percorre, ma vicina ai Fauves per l’intensità cromatica e la libertà del gesto.

Mangone esegue di getto, segue l’impeto del momento, il suo estro creativo, ascolta con attenzione le proprie sensazioni e il proprio stato d’animo. Espressione che, nella sua veloce e rapida stesura, rimanda alla “Street Art”, a certe fasi della “Pop Art” e poi ai grandi murales che, a partire dagli anni sessanta e fino al duemila, avevano letteralmente invaso le metropoli europee portando novità e innovazione, coinvolgendo le masse in avvenimenti di grande portata: anche Mangone è stato per lungo tempo, e continua ad esserlo ancora oggi, importante Street-Artist, impegnato in significativi e importanti progetti di recupero urbano e ambientale.

Tra pochi giorni, un mese circa, sarà dunque possibile ammirare l’opera di Fernando Mangone alla 59esima Biennale d’Arte di Venezia. E’ questo un traguardo importante, un sogno che solo pochi artisti riescono a realizzare.  Con questo obiettivo, meritato e raggiunto, il nome di Fernando Mangone entra nella storia.

Ucraina, il cuore di Castelvenere: accolti tre fratelli fuggiti dalla guerra

Tempo di lettura: 2 minuti

Castelvenere – Sono tre fratelli, di cui due minorenni, i primi profughi ucraini accolti nel comune di Castelvenere. Lo rende noto il sindaco, Alessandro Di Santo. “Si tratta – spiega il primo cittadino – di un ricongiungimento familiare tra una giovane coppia di coniugi ucraina che da 15 anni vive nel nostro paese e i loro tre figli che vivevano in Ucraina con dei loro parenti fino all’altro giorno”.

La macchina comunale si è subito messa in moto per soddisfare la richiesta dei due genitori che hanno partecipato al consiglio comunale urgente ed aperto che si è tenuto a Castelvenere la scorsa settimana per dire “no all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia”.

In quella sede la nutrita comunità ucraina, che vive a Castelvenere da anni, aveva sollecitato gli amministratori locali ad interessarsi del ricongiungimento familiare dei tre ragazzi.

A ricevere i tre fratelli sono stati il vice sindaco Raffaele Simone e il consigliere Giovanni Pascale che hanno provveduto anche ad assegnare un alloggio, messo a disposizione gratuitamente da un cittadino,  alla “nuova” famiglia ucraina.

“Il Comitato ‘pro Ucraina’ che abbiamo costituito in consiglio comunale, composto da consiglieri di maggioranza e di minoranza, oltre che da alcune associazioni locali – conclude poi il sindaco Di Santo – comunque continua nella sua opera di raccolta di beni di prima necessità da destinare alla popolazione in guerra”.

Allarme caro prezzi, Mataluni: “Plauso a Draghi”

Tempo di lettura: 2 minuti
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Biagio Flavio Mataluni Presidente Confindustria Giovani Benevento: “Direi che questo è il momento meno adatto per buttare benzina sul fuoco, in tutti i sensi, e perciò bene ha fatto Draghi a dire “Non siamo in un’economia di guerra”. 
 
“Tuttavia  – continua la nota – , se è vero che rifuggire ogni rischio di psicosi e tensione sociale è un’esigenza vitale in questo momento dall’altra parte bisogna mettere in campo ogni azione, non solo parole di calma dunque, che vada a evitare quel rischio.  Perché il rischio c’è: Ucraina e Russia sono i principali produttori mondiali di grano, granoturco e oli di semi, elementi fondamentali per la nostra industria alimentare e non solo. 
Grano vuol dire farina, pane, pasta: cosa faranno aziende produttrici di farine e pasta?
Granoturco vuol dire mangime per tutti gli animali: bovini, ovini suini…il prezzo della carne, così facendo, schizzerà in alto, molto in alto.  Le aziende della pesca già non sono uscite per via del costo del carburante.  Il settore dell’olio è già andato in crisi: non c’è più olio di semi in Europa, e dunque il prezzo dell’olio d’oliva schizza in altissimo. La spesa alimentare dei cittadini dunque è quadruplicata, con tutto ciò che ne può derivare in un momento certo non roseo. E per le aziende si può comprendere tra energia, carburanti, materie prime alle stelle e un calo drastico dei consumi pressoché certo quali saranno gli effetti.  Economia di guerra no, ma bisogna fare in modo che non ci si arrivi. Ho già avuto modo di dire che servono misure veloci, urgentissime, e non la sola cassa integrazione  che risolve poco. Si intervenga per calmierare i prezzi delle intere filiere, si intervenga per sostenere le aziende dando garanzie statali per finanziamenti per fare in modo che aziende da un lato mantengano i livelli occupazionali, dall’altro riescano a reperire materie prime che oggi purtroppo devono trovare a prezzi altissimi. Altrimenti si manda in crisi tutto, con un effetto domino pazzesco: un rischio che non possiamo correre in alcun modo”, conclude Mataluni.

 

Il presidente della Camera Fico: “Da Verona uno striscione-vergogna”

Tempo di lettura: < 1 minuto

“Uno striscione vergogna”. Così il presidente della Camera Roberto Fico definisce lo striscione esposto dai tifosi veronesi contro Napoli, che riportava le coordinate del capoluogo campano suggerendovi un attacco missilistico. “Potrei dire che ‘la mamma degli stupidi è sempre incinta’, ma credo che la questione sia più profonda. Culturalmente non ci possono essere più questi atteggiamenti, nè allo stadio nè altrove”.

Lavori in Via Cavour, interruzione idrica: ecco quando

Tempo di lettura: < 1 minuto

Benevento – Riceviamo e pubblichiamo al nota stampa di Gesesa: “Comunichiamo che a causa di un intervento di manutenzione straordinaria sulla rete idrica in Via Camillo Benso Conte di Cavour, del Comune di Benevento, saremo costretti a sospendere l’erogazione idrica dalle ore 09:00 alle ore 12:00 di giovedì 17 marzo 2022, nelle seguenti zone:

– Via General Alfredo Marone, Via Duca D’Aosta, Via Girolamo Vitelli e Via Camillo Benso Conte di Cavour.

Ricordiamo che per segnalare Emergenze e Guasti è sempre attivo il numero verde 800511717, gratuito sia da telefono fisso che da mobile. Inoltre è possibile segnalare guasti anche attraverso l’App My GESESA scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone”.

La Festa del Papà alla Reggia di Caserta è dedicata a Vanvitelli padre

Tempo di lettura: < 1 minuto

Caserta – Vanvitelli padre. E’ a lui che la Reggia di Caserta dedica la Festa del papà.

Sabato 19 marzo, il Museo festeggerà la ricorrenza con un’iniziativa tutta ispirata Luigi Vanvitelli genitore. Nella Sala di Alessandro, lungo il percorso degli Appartamenti Reali, dalle 9 alle 13, il personale del Museo accoglierà i visitatori con un focus di approfondimento sulla figura del grande architetto, questa volta, però, nella sua veste di padre.
 
Il genio che progettò la Reggia di Caserta era un papà amorevole. Il suo primogenito seguì le sue orme, diventando anch’egli architetto e protagonista della storia del Regno dei Borbone. Carlo, Vanvitelli, infatti, portò a compimento, dopo la morte di Luigi, i disegni paterni a Caserta. 
 
Il Museo, per la Festa del Papà, intende ricordare l’impegno di Vanvitelli per i suoi figli e disvelare al pubblico alcuni dettagli della sua vita privata e familiare. Un’occasione per i Papà per festeggiare in modo speciale la giornata a loro dedicata con una visita alla Reggia di Caserta. 
La partecipazione all’iniziativa rientra nel costo ordinario del biglietto di ingresso.

Stagione delle crociere, il commento di Rino Avella e Antonio Ilardi

Tempo di lettura: 2 minuti

E’ finita la stagione degli attracchi tra pozzanghere e container. Ad esclamarlo con soddisfazione anche personale è il consigliere comunale di Salerno, Rino Avella che già amministratore dell’Ept di Salerno negli anni passati fu tra i primi a credere nelle potenzialità del  settore. Ed oggi, il giorno dopo la conferenza stampa nella quale è stato presentato l’intero calendario che prevede a partire dal 21 marzo l’arrivo di 70 navi, in  una nota, lo stesso Avella rivendica la paternità di una serie di azioni che diedero il via agli approdi. “Con i dirigenti, i funzionari ed i tanti collaboratori che popolavano la storica sede di via Velia organizzammo allora una capillare azione di divulgazione, comunicazione e supporto logistico – ricorda oggi   Avella – si susseguirono incontri con le compagnie (ricordo, in particolare, la Msc) delle quali raccogliemmo le esigenze; con Comune, Capitaneria e con gli operatori commerciali per far trovare ai crocieristi – quantomeno – i negozi aperti il lunedì”.

Tra le altre azioni promosse il consigliere comunale cita l’accoglienza con gazebo sottobordo per la distribuzione di brochure ed itinerari di Salerno e provincia. “Fu un’esperienza proficua ed utile. Se oggi Salerno sviluppa questo segmento è perché, una quindicina di anni fa, qualcuno ne scorse le potenzialità. Vide oltre il ‘fuoco di paglia’ della narrazione allora prevalente”.  Ed intanto c’è chi invece guarda al futuro e propone una serie di azioni per accompagnare il rilancio della stagione crocieristica. E’ l’imprenditore Antonio Ilardi, proprietario della struttura Polo nautico.    

 “La ripresa del turismo crocieristico è senza dubbio una ottima notizia per la città. Occorre ora predisporre una chiara offerta culturale, gastronomica e commerciale per le migliaia di visitatori che arriveranno a Salerno – suggerisce IlardiPer questo è necessario attivare immediatamente un confronto operativo con le associazioni di categoria e le imprese salernitane”.

Carlotta Dalia, «un angelo» con la chitarra sul palco del Conservatorio

Tempo di lettura: 3 minuti

Avellino – «Suona come un angelo». È questo che ha detto di lei Leo Brouwer, compositore, chitarrista e direttore d’orchestra cubano. Uno degli autori più celebri ed eseguiti nel repertorio della chitarra classica.

Lei è Carlotta Dalia, 23 anni, originaria di Grosseto. Vincitrice di più di 40 premi nazionali e internazionali, tra cui l’International GuitarCompetition di Parma nel 2019 “Omaggio a Niccolò Paganini”. Un talento, il suo, che l’ha portata a suonare nella Cappella Paolina del Quirinalealla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Venerdì 18 marzo, alle ore 19.00, sarà proprio Carlotta Dalia l’ospite del terzo appuntamento della prima edizione della rassegna internazionale “Chitarre al Cimarosa”. Sul palco dell’Aula Magna, la giovane e talentuosa artista, considerata da Bruno Battisti D’Amario «un fenomeno d’eccellenza», suonerà la Sonata K14 di Domenico Scarlatti, Hika – brano di Leo Brouwerscritto in memoria del suo amico e mentore ToruTakemitsu -, InviernoPorteno di Astor Piazzolla. E ancora: op. 195 n. XX e XXIII dai 24 caprichos de Goya di Mario Castelnuovo-Tedesco e le variazioni di Francisco Tarrega sul celeberrimo tema del carnevale di Venezia di Paganini.

Una serata tutta la femminile quella di venerdì. L’apertura del concerto di Carlotta Dalia, infatti, sarà affidata a Roberta Mercorio, iscritta al Master di II Livello coordinato dal M° Lucio Matarazzo. Casertana, giovanissima, già vincitrice del premio “Napolinova” nel 2020 e del Florence GuitarCompetition 2021 con la formazione del FairyGuitar Quartet.La Mercorio suonerà un omaggio a Manuel Maria Ponce dalla Sonata n. 3: Allegro moderato, Canzone, Allegro non troppo.

«Il Conservatorio di Avellino si accredita quale palcoscenico dei più grandi virtuosi del panorama internazionale della chitarra. La presenza di Carlotta Dalia– affermano Achille Mottola e Maria Gabriella Della Sala, rispettivamente presidente e direttore del Conservatorio Cimarosa di Avellino –è la testimonianza concreta del successo che sta riscuotendo questa rassegna, che si fonde al Master di II Livello in chitarra. Un percorso formativo, unico nel Centro-Sud Italia, che pone il nostro Istituto di Alta Formazione artistico e musicale quale centro di eccellenza del Mezzogiorno».

Mercoledì 23 marzo, invece, ad Avellino ritorna Carlo Goldstein per dirigere l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Cimarosa. Il concerto, che vedrà la presenza anche di Davide De Feo (clarinetto) e Gabriele De Feo (pianoforte), rientra nel calendario di appuntamenti per le celebrazioni del 50° anniversario del Conservatorio «Domenico Cimarosa» di Avellino.

L’ingresso all’auditorium, con prenotazione da richiedere inviando una mail a [email protected], è consentito nel rispetto della vigente normativa anti Covid 19.

- Pubblicità -



ARTICOLI IN PRIMO PIANO

Ieri in Campania: l’addio a Giosuè De Vito tra lacrime e...

0
Le notizie principali in Campania di ieri, venerdì 2 agosto 2025. Avellino – Una colonna di motociclette attraversa in silenzio il quartiere di Valle. Ma è...

ULTIMI VIDEO-ARTICOLI