Giugliano in Campania (Na) – Avevano rapinato il 20 aprile scorso una farmacia a Giugliano in Campania (Napoli), sfondando la porta con un calcio e facendosi consegnare i mille euro presenti nel registratore di cassa dopo aver minacciato dipendenti e clienti. Meno di un mese i carabinieri li hanno arrestati: si tratta di due 19enni di Giugliano incensurati, finiti in carcere per rapina aggravata ai su ordine del Gip del Tribunale di Napoli Nord. I due giovani rapinatori, che durante la rapina avevano simulato di essere armati, ma probabilmente non avevano alcun’arma, sono stati incastrati grazie al motorino usato per la rapina; la targa era contraffatta il giorno del raid, ma i carabinieri hanno comunque individuato il tipo di veicolo grazie alle telecamere di videosorveglianza comunali, quindi hanno svolto un capillare lavoro di controllo del territorio attraverso continui posti di blocco; così i due 19enni sono stati fermati a bordo dello stesso mezzo a due ruote utilizzato per il colpo, che riportava un’altra targa, quella regolare. I carabinieri sono poi andati a casa dei due trovando i vestiti indossati, e il cerchio investigativo si è così chiuso. La Procura di Napoli Nord ha quindi chiesto e ottenuto dal Gip la misura carceraria.
Ai play off il Benevento ritrova Manganiello: c’è un precedente proprio nei preliminari
Benevento – La prima volta in stagione del Benevento e di Gianluca Manganiello di Pinerolo. Il fischietto piemontese è stato designato per il confronto da dentro o fuori con l’Ascoli, valevole per il turno preliminare dei play off di serie B. Manganiello “manca” con i giallorossi dal match perso in casa lo scorso anno contro l’Atalanta (1-4) di Gasperini. L’arbitro della provincia di Torino ha già diretto la Strega in un turno preliminare degli spareggi: stagione 2016/17, la formazione di Marco Baroni eliminò lo Spezia (2-1) di Mimmo Di Carlo con le reti di Ceravolo e Puscas.
Al “Del Duca” gli assistenti saranno Giovanni Baccini di Conegliano e Valerio Vecchi di Lamezia Terme. Il veneto manca dal campionato 2018/19, precisamente dalla gara casalinga pareggiata con il Padova (3-3). In quell’occasione fece coppia proprio con Vecchi, il cui ultimo incrocio con la Strega risale alla sfida esterna con la Cremonese (1-1) di Fabio Pecchia, quando era l’assistente al var di Simone Sozza di Seregno.
Per la gara con i bianconeri di Andrea Sottil, il quarto uomo sarà Marco Serra di Torino, ruolo occupato in occasione dell’ “ultima” con il Benevento: Sampdoria–Benevento (2-3) dello scorso anno. Al var toccherà a Marco Guida di Torre Annunziata, anche per il campano sarà la prima con la formazione di Fabio Caserta. Guida manca dalla gara persa al “Ciro Vigorito” con il Verona (0-3) nel passato campionato, anche in quel caso era il responsabile dell’occhio elettronico. Il suo assistente, infine, sarà Pasquale De Meo di Foggia.
“LDA”, venerdì fuori il primo album di Luca D’Alessio: al via il firmacopie per incontrare i fan
Napoli – Dopo l’uscita del nuovo singolo “BANDANA”, che ha fatto impazzire tutti i suoi fan già dal primo ascolto, venerdì 13 maggio arriva “LDA”, il primo omonimo album dell’artista.
“Manca sempre meno all’uscita del mio primo album, – commenta l’artista partenopeo – sono super emozionato. Sto vivendo esperienze e momenti bellissimi. È un periodo davvero speciale della mia vita e questo disco rappresenta per me il culmine di questi mesi intensi e allo stesso tempo stupendi. Per non parlare della grande possibilità di poter incontrare finalmente i miei fan dal vivo in giro per l’Italia, è un sogno che diventa realtà”.
“Bandana”, prodotto da ZEF e disponibile in streaming, sarà contenuto nell’album d’esordio dell’artista, tra i protagonisti più amati e streammati di Amici21. Di seguito la tracklist completa che vede anche la collaborazione di alcuni importanti producer, come ZEF, Michele Canova e D. Whale:
1. “Quello che fa male”
2. “Bandana”
3. “SAI”
4. “Io volevo solo te”
5. “Scusa”
6. “Vivimi”
7. “RESTA”
Per regalare ai fan un momento speciale in occasione dell’uscita del suo progetto discografico, LDA ha annunciato anche 9 appuntamenti instore, durante i quali firmerà le copie del suo disco per ringraziare chi lo ha sostenuto negli scorsi mesi e continua a farlo:
13 MAGGIO – ROMA – DISCOTECA LAZIALE (ORE 17.00)
14 MAGGIO – VALMONTONE (RM) – VALMONTONE OUTLET (ORE 16.30)
15 MAGGIO – NAPOLI – FELTRINELLI STAZIONE GARIBALDI (ORE 17.00)
16 MAGGIO – PONTECAGNANO FAIANO (SA) – CC MAXIMALL (ORE17.30)
17 MAGGIO – AFRAGOLA (NA) – CC LE PORTE DI NAPOLI (ORE 18.00)
18 MAGGIO – BARI – CC MONGOLFIERA SANTA CATERINA (ORE 17.00)
20 MAGGIO – MELILLI (SR) – PARCO COMMERCIALE BELVEDERE (ORE 17.30)
21 MAGGIO – CATANIA – CC CATANÈ (ORE 17.00)
22 MAGGIO – PALERMO – CC LA TORRE (ORE 17.00)
“La bandana per me è simbolo di spensieratezza – racconta LDA a proposito del brano che anticipa l’uscita dell’album – Mi ricorda l’estate, che è un po’ la stagione della libertà, quel periodo dell’anno in cui, nonostante la quotidianità frenetica, si riesce sempre a trovare anche il tempo per svagarsi e divertirsi.”
E continua: “Spero che i miei fan siano contenti del mio percorso, io non posso che ringraziarli infinitamente per tutto il calore che mi hanno dato e che sono convinto mi daranno in futuro. Sono loro la benzina che mi fa andare avanti”.
Sin dalle prime esibizioni all’interno della scuola di Amici, LDA ha riscosso un grandissimo successo, collezionando da subito milioni di streaming già con il primo inedito “Quello che fa male” (prod. D Whale), certificato in breve tempo oro e poi platino, ed entrato nella Top 50 Italia di Spotify.
Nato nel 2003 a Napoli, LDA muove i suoi primi passi nel panorama musicale italiano già all’età di 13 anni, proponendo su YouTube cover di brani di alcuni grandi artisti italiani e internazionali. Nel 2017 pubblica il suo primo inedito, “Resta”, uscito in seguito al feat con Il Mago, che gli chiede di collaborare al suo brano “Orizzonte”, dopo aver notato le sue performance online. Nel 2020 è uno dei protagonisti del singolo “Buongiorno” di Gigi D’Alessio, insieme a Clementino, CoCo, Enzo Dong, Franco Ricciardi, Geolier, Lele Blade, MV Killa, Samurai Jay e Vale Lambo. Nello stesso anno, inoltre, collabora con Astol e Robledo al brano “Vediamoci stasera”. A marzo 2021 lancia il suo secondo singolo “Vivimi”, uscito pochi mesi prima di entrare nella scuola di Amici. Durante il percorso nella scuola, LDA ha presentato quattro brani inediti, primo dei quali è “Quello che fa male”, certificato prima oro e poi platino (dati diffusi da Fimi/GfK Italia). Ha pubblicato in seguito “SAI” (prod. D. Whale), “Scusa” (prod. D. Whale) e “Io volevo solo te” (prod. Michele Canova Iorfida), tutti singoli che hanno reso LDA uno degli allievi più amati di Amici21, facendogli conquistare oltre 60 milioni di streaming (audio e video) e l’affetto delle centinaia di migliaia di fan che lo seguono giornalmente. Ora LDA lancia il nuovo singolo “BANDANA”, presentato durante l’ultima puntata del serale a cui ha preso parte.
Raccolta differenziata, ecco le nuove regole a Salerno
Salerno – Sono molte e rivoluzionare le novità introdotte da Salerno pulita e dal Comune di Salerno nel nuovo piano per gestire il conferimento dei rifiuti nel comune capoluogo. “Una raccolta di successo” è il titolo scelto per il nuovo calendario che entrerà in vigore dal 18 luglio. La novità più importante riguarda la rimozione dalle strade delle campane per la raccolta del vetro: il materiale verrà invece ritirato con la modalità porta a porta con conferimento la domenica sera. Salerno Pulita ha, inoltre, deciso di inserire un giorno anche per dare la possibilità ai cittadini di conferire abiti usati tutti i martedì. Ma novità arrivano anche per la raccolta del secco indifferenziato che fa il cambio con la carta: il giovedì l’indifferenziato ed il lunedì si conferirà la carta. Cambi anche per le utenze non domestiche. I conferimenti cambiano più in base alle zone. Diversa infatti per zone collinari e movida.
Nuova PAC tutela della biodiversità, ecco le proposte di Futuridea
Benevento – Secondo le proposte della nuova PAC, la Politica Agricola Comune che entrerà in vigore il prossimo gennaio 2023, in base ai piani nazionali in questo momento in fase di negoziazione, le aziende agricole di dimensioni superiori a 10 ettari dovrebbero lasciare almeno il 4% dei loro terreni incolti e restituirli alla natura. L’incolto, però, come unica soluzione per tutelare la biodiversità non è sufficiente. L’auspicio è di avere meno terre incolte, ma anche contestuale strategia personalizzata alla tutela della biodiversità dell’intero sistema agricolo.
L’incolto, solo di natura quantitativa, non è una garanzia di efficacia per la tutela della biodiversità per le seguenti ragioni:
la biodiversità vegetale necessita di puntuali monitoraggi territoriali con calcolo di indici importanti, come quello di Shannon sull’equa partizione delle specie, da utilizzare come base per soluzioni personalizzate per la tutela della biodiversità. Per questo è necessario elaborare ‘le carte della naturalità’, almeno su base regionale, per calcolare gli indici della biodiversità e mettere a punto strategie personalizzate (bordure vegetali, aie, macchie di campo, alberate e spazi forestali);
la tutela della biodiversità deve riguardare anche l’agricoltura intensiva, promuovendo per ogni coltura specializzata una cornice di “parenti selvatici” a seconda della storia territoriale e degli indici della biodiversità. Non terre incolte ma macchie di campo, vere isole delle biodiversità personalizzate agli obiettivi di tutela dei sistemi ecologici;
per la mancanza, nella strategia delle terre incolte, di riferimenti alla specificità delle piante a rischio di estinzione (vedi Red-List) .
RED List, ovvero la Lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, è stata istituita nel 1948 e rappresenta il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il globo terrestre. I centri forestali potrebbero arricchire la loro produzione con la promozione vivaistica dei cosiddetti “ parenti selvatici “ delle diverse specie frutticole a rischio di estinzione sulla base di elenchi forniti dai centri di ricerca, in primo luogo dal CREA o da liste internazionali come appunto la RED list.
Ed ecco la proposta di Futuridea su come tutelare la biodiversità, rafforzando al tempo stesso la produttività di un qualsiasi ecosistema non circoscritto all’incolto: per le specie frutticole è necessario rinnovare i vivai forestali accrescendo la produzione di talee di piante a rischio di estinzione; lanciare una campagna di adozione delle piante a rischio attraverso anche l’uso dei canali social e delle app di riconoscimento e identificazione delle piante.
Rivolgiamo un appello al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, affinchè predisponga un provvedimento per il superamento delle criticità burocratiche che rendono difficile e lenta la messa a coltura delle terre incolte, definendo contestualmente una strategia nazionale di tutela delle biodiversità, con la produzione di una carta della naturalità dei territori e con la promozione di strategie di tutela personalizzate alle specificità locali.
Rivolgiamo anche un appello ai sindaci ad attivare il monitoraggio, a mezzo satellite, delle terre incolte o sottoutilizzate visto che in Italia ci sono circa tre milioni e mezzo di ettari di terre incolte di proprietà pubblica e in parte di proprietari ‘assenteisti’. In UE le aziende con più di 100 ettari sono il 3 per cento ma occupano il 52,7 della SAU (superficie agraria utilizzata).
Meno fondi pubblici dunque alle rendite agrarie e più investimenti per i bio- territori intelligenti.
Medici base Napoli, 200 richieste al giorno: “Difficoltà quotidiane”
Napoli – “Altro che pronto soccorso, negli studi dei medici di famiglia 200 richieste di assistenza al giorno sono la normalità. Ormai da più di 2 anni viviamo il nostro Cardarelli quotidiano, ma senza fondi e in assoluta solitudine”. All’indomani dell’ultima crisi di sovraffollamento del pronto soccorso del principale ospedale di Napoli, il Cardarelli, Luigi Sparano e Corrado Calamaro (medici di famiglia della Fimmg) lanciano un allarme sulle condizioni di una medicina del territorio ormai strangolata da tagli e carenze.
“Le immagini del Cardarelli – spiega Corrado Calamaro – sono effettivamente immagini che fanno male al cuore, ma fa ancora più male conoscere ciò che non si vede sui giornali o alla televisione. Parlo delle difficoltà che ogni giorno centinaia di medici di medicina generale devono vivere nel tentativo di dare risposta alle migliaia di chiamate, richieste di adempimenti burocratici e visite che arrivano dal territorio. Chi attacca la medicina di famiglia dovrebbe riflettere sul fatto che 200 accessi di pronto soccorso mandano in tilt un ospedale come il Cardarelli, mentre per noi medici di famiglia 200 richieste di assistenza sono la normalità quotidiana”.
Dalla Fimmg di Napoli si leva dunque un allarme sulla mancanza di programmazione e di finanziamenti che dovrebbero servire a finanziare la medicina del territorio. “Si finanziano tecnologie e strutture ospedaliere – lamenta Luigi Sparano – creando un cortocircuito assistenziale che è sotto gli occhi di tutti. Per ogni 100 medici di famiglia sono finanziati sul nostro territorio appena il 15% degli infermieri, e solo il 60% dei medici di medicina generale ha modo di avvalersi di un collaboratore di studio”. A gravare sull’assistenza che la medicina generale può erogare c’è poi l’assoluta mancanza di sostegno agli studi per implementare la diagnostica e affrontare costi di gestione che con la crisi energetica sono divenuti insostenibili. “Ad oggi – concludono Sparano e Calamaro – la medicina di famiglia è divenuta capro espiatorio di una gestione della sanità che è sempre più ragionieristica e sempre meno tarata sui reali bisogni assistenziali. Al di là di proclami e retorica si è fatto molto poco o quasi nulla. Se si mettessero i medici di medicina generale in condizione di fare al meglio il proprio lavoro, scene come quelle del Cardarelli non esisterebbero neanche”.
Napoli, Forza Italia: “Contrarietà per modalità varco Ztl Marechiaro”
Napoli – “A nome dei Consiglieri Iris Savastano, Salvatore Guangi e Domenico Brescia del Gruppo di Forza Italia” si esprime, in una nota “forte rammarico e disapprovazione riguardo le modalità di attivazione del varco telematico che limita la ZTL di Marechiaro. Un varco regolato da un disciplinare che stabilisce le norme per tutte le zone a traffico limitato della città senza però considerare che questa ZTL, in particolare, ha caratteristiche differenti dalle altre in quanto “temporanea” Manca di servizi essenziali quali ANM, taxi collettivi, navette a pagamento, aree di parcheggio capaci di consentire il transito e la sosta di residenti e soprattutto di turisti che in questo periodo, inizio della bella stagione, intasano la zona”. “Siamo dell’idea – dicono gli esponenti di Fi – che detta area sia disciplinata in maniera diversa creando ad hoc un regolamento che tuteli in primis i residenti senza costringerli a rimanere isolati all’interno delle abitazioni il “dazio”, per così dire, imposto ai residenti per poter accedere alle loro case è ingiustificabile e deve essere eliminato”. Nè, per Forza Italia, “si può attribuire tale spesa a fronte della creazione di servizi (navette, bus) o dl controllo da parte della Polizia Municiaple di chi elude le telecamere di videosorveglianza. Questi servizi sono già ampiamente pagati attraverso le tasse dei cittadini che ricordiamo essere tra le più alte Questa zona rappresenta una delle più visitate e belle che Napoli possa offrire, ed è necessario che sia anche più vivibile per chi ci abita. Attendiamo quanto prima che il Comune dia risposte chiare e si attivi in tempi rapidi e che ai residenti di Via Marechiaro si dia la giusta soluzione alla problematica affinché possano continuare a vivere il loro territorio in maniera più dignitosa”.
Rissa tra giovani, quattro denunce nel Napoletano
Cimitile (Na) – Tre giovani di 19 anni ed uno di 23 sono stati denunciati dai carabinieri a Cimitile (Napoli) per rissa, lesioni e porto abusivo di armi. Sono tutti incensurati.
I fatti sono avvenuti lo scorso 8 mattina nei pressi di un bar a piazza Conte Filo ma il cerchio si è chiuso quando il quarto ragazzo – il 23enne – si è presentato in caserma accompagnato dal suo legale di fiducia dove ha anche consegnato un coltello verosimilmente utilizzato durante la rissa.
Dalle prime verifiche pare che i 3 coetanei abbiano aggredito il più grande che avrebbe utilizzato un coltello. Per i 4 – medicati presso l’ospedale di Nola – lesioni guaribili tra i 3 e i 10 giorni.
Non sono presenti sistemi di video sorveglianza e i Carabinieri hanno ascoltato i protagonisti della vicenda e qualche testimone presente nel momento in cui si sono verificati i fatti per riscostruire l’intera dinamica dell’evento che non è ancora chiara ne tantomeno è chiaro il ruolo dei 4 ragazzi nella partecipazione alla rissa. L’arma utilizzata è stata sequestrata.
Sicurezza, Casoria: identificate 67 persone dopo controlli dei Carabinieri
Casoria (Na) – I Carabinieri della compagnia di Casoria hanno effettuato un servizio a largo raggio nella città avvalendosi della collaborazione dei colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Napoli, del Nas e del Nucleo cinofili di Sarno. Identificate 67 persone e controllati 38 veicoli.
Denunciato il titolare di un bar per omessa redazione del documento valutazione rischi, omessa sorveglianza sanitaria e omessa formazione del personale. Nell’attività commerciale i militari hanno trovato anche un lavoratore in nero. Per il titolare sanzioni di circa 20mila euro.
Controllato anche un ristorante cinese dove sono stati sequestrati 10 chili di prodotti alimentari. Per il proprietario sanzioni per 3mila e 500 euro.
Denunciato anche un 51enne del posto. L’uomo è stato fermato in strada e, perquisito, è stato trovato in possesso di una pistola giocattolo identica a quelle vere e di un coltellino. Le armi sono state sequestrate mentre il 51enne risponderà di porto di armi od oggetti atti ad offendere.