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Covid, dichiarata morta dall’Asl ma in realtà è viva: la famiglia aveva già fissato i funerali

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Caserta – Era stata data per morta dall’Asl, ma in realtà era viva. E’ quanto accaduto ad una donna di Casal di Principe (Caserta), la 52enne Agnese Grimaldi, ricoverata al Covid Hospital di Maddaloni.

“Si è trattato di uno spiacevole equivoco – ha spiegato il direttore sanitario della struttura sanitaria del Casertano Arcangelo Correra – dovuto al fatto che il medico incaricato di avvisare della morte di un paziente, ha contattato per sbaglio, forse confondendo il numero di telefono, i familiari della signora, anch’essa ricoverata; appena si è accorto dell’errore ha subito rimediato scusandosi per l’accaduto. L’errore c’è stato anche perché in quel momento c’era una situazione critica riguardante più di un paziente”.

L’episodio si è verificato due giorni fa, quando i familiari della Grimaldi sono stati avvisati dall’ospedale casertano del decesso della donna: a Casal di Principe sono così iniziati i preparativi del funerale previsto per oggi, con l’apposizione del drappo nero alla porta di casa della 52enne, e con l’affissione di manifesti funebri in tutta la città. Cinque ore dopo è arrivata la seconda telefonata da parte dell’ospedale: “la signora Grimaldi è viva, è in condizioni critiche ma stabili. Ci scusiamo per l’errore”.

I familiari hanno tirato un sospiro di sollievo, così come le tante persone che la conoscono e che ne apprezzano la gentilezza.

Perché serve far funzionare i telefoni nella metro più bella ma anche più pericolosa al mondo

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NAPOLI – Stazione Dante della metropolitana di Napoli, tarda mattinata di oggi. Un uomo picchia selvaggiamente una donna. Gli astanti cercano di aiutarla. Viene loro spontaneo estrarre il telefono dalla tasca dei cappotti e dei giubbini, ma nulla: sotto le fermate della metro che si vanta di essere la più bella del mondo, non c’è campo.

Per fortuna, come qualche giorno fa la dottoressa del Vecchio Pellegrini Chiara Lanza Volpe, un’altra giovane donna, Giulia Volpe, trova il coraggio di denunciare tutto. Sia alla Polizia che su Facebook.

All’indomani della sottoscrizione del Patto per la Sicurezza tra Comune, Regione e Prefettura sotto gli occhi del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, questo è il post che fotografa una situazione – quella riguardante l’ordine pubblico in città – che si fa sempre più preoccupante:

“Mi tremano ancora le mani mentre scrivo e non so nemmeno se è giusto condividerlo qui o se servirà a qualcosa. Stavo prendendo la metropolitana, ero ferma ad aspettare l’ascensore che mi avrebbe condotta ai treni ma oltre i tornelli, dall’altro lato, c’era un uomo che schiaffeggiava una donna, palesemente la sua compagna”.

“Mi irrigidisco per qualche secondo nel guardare la scena, poi corro verso il gabbiotto degli inservienti e loro, insieme a me, accorrono verso i due. Ci sono anche altre persone. Ma lui continua a picchiarla. Arrivano anche dei pugni. Tutti guardano. Qualcuno dice: “Ma che fai? Smettila”. Lei piange e si dispera. Lui la trascina con sè dicendo che se ne devono andare, che non vuole stare in mezzo ad altre persone e la trascina lungo le scale. C’è anche chi dice: “Guarda quella come gli va dietro. Se la uccide, fa bene”. A queste parole mi sento gelare il sangue nelle vene”.

“Mi guardo intorno attonita, non so che fare. Ho paura anche per me. In quei pochi secondi, penso che se li avessi seguiti e lui mi avesse visto avrebbe fatto qualcosa anche a me. Volevo chiamare la polizia ma sotto la metro non avevo la linea. Sto per tornare indietro all’ascensore ma poi corro di scatto verso le scale per vedere lei come sta. È ancora fuori la metropolitana”.

“Attraverso e trovo una volante della polizia che sta passando di lì fortunatamente. Denuncio l’accaduto, indico le persone coinvolte e la polizia si è poi avvicinata per interrogare l’uomo. Sinceramente, non so cosa sia successo dopo: mi sono allontanata. Mi sono sentita sola anch’io nel chiedere aiuto. Sembrava fossi l’unica a rendersi conto di quello che era successo”.

“Mi è venuto da piangere dopo, mi sono sentita miserabile ed impotente allo stesso tempo pensando che nessuno volesse fare qualcosa e che addirittura quest’atto inaudito potesse essere in qualche modo giustificato agli occhi di chi stava a guardare. E niente – conclude il post Giulia – facciamo schifo”.

Hackers chiedono due riscatti all’ASL NA 3 Sud: “Non pagheremo”

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Napoli – “In relazione alla cessazione della nostra attivita’, l’azienda ha 2-3 giorni di tempo per risolvere il problema, poichè in seguito i dati saranno resi pubblici integralmente e le chiavi di decrittazione verranno eliminate”. E’ il testo di una delle minacce che “Sabbath,” la cyber-gang criminale che ha sferrato un ‘attacco hacker all’Asl Napoli 3 Sud ha pubblicato dopo avere violato il sistema di 240 computer virtuali dell’ Azienda sanitaria, rubando tutti i files finanziari, medici e relativi all’utenza privata contenuti. Sono stati sottratti alla rete informatica dell’Azienda sanitaria locale il 90% dei dati . Il furto risale al 7 gennaio Uno Gigabyte mezzo di dati sono stati poi pubblicati on-line, come esempio dimostrativo’ degli elementi in possesso di “Sabbath”: foto di codici fiscali degli utenti, certificati medici di farmaci utilizzati per la cura del Covid, dati relativi ad aziende fornitrici, fatture, libretti pediatrici, concorsi, schede cliniche, reclami, numeri di telefono e prescrizioni mediche ai pazienti che hanno effettuato visite in ospedale o sedi Asl e molto altro ancora. ”Se non ci sono contatti seri – minaccia della gang informatica – inviamo tutti i dati privati agli interessati e chiudiamo il sito. Sarà possibile trovarci solo attraverso il blog. Forniamo un pacchetto di dati demo. Se non seguirà’ alcun contatto, applicheremo i dati in modo diverso”. Due , i riscatti che chiede il gruppo di cyber criminali: il primo per concedere alla ASL la chiave per decriptare i dati che sono stati sottratti e resi inaccessibili con un protocollo di crittografia di livello militare. Il secondo riscatto viene richiesto per scongiurare la pubblicazione dei dati in possesso di “Sabbath”. I 240 computer dell’ Azienda sanitaria – basate su Windows, Linux e altri sistemi operativi – sono ospitate su 42 server Hyper-V. L’ Asl Napoli 3 Sud sta lavorando da quasi due settimane per porre rimedio al danno. Di certo non pagherà alcun riscatto, secondo la linea nazionale.

Montesarchio, incontro telematico internazionale all’istituto Fermi

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Oggi al Fermi di Montesarchio un incontro telematico con quattro ex studenti, quattro eccellenze del nostro territorio, per delineare ai ragazzi gli orizzonti culturali e professionali che il liceo caudino è riuscito negli anni a svelare ai propri allievi.

Nell’Auditorium dell’istituto, dinanzi ad una platea rappresentativa delle classi del triennio e nel pieno rispetto dei protocolli anti-Covid 19, hanno raccontato la propria esperienza formativa e professionale : Dea Dello Iacovo, Programme Assistant presso la Commissione Europea collegata da Bruxelles , Umberto Casale,design verification engineer presso l’Apple direttamente da Monaco di Baviera, Germano Cecere, responsabile del laboratorio di ricerche “Meccanismi di ereditarietà epigenetica” presso l’Istituto Pasteur in collegamento da Parigi,e Gabriele Crispo, studente del Master in Giornalismo della Lumsa e giornalista praticante presso l’Ordine dei giornalisti del Lazio connesso da Roma.

Gli ex alunni, accomunati dalla stessa formazione liceale a Montesarchio, si sono avvicendati raccontando le loro passioni e il loro iter professionale, rispondendo poi alle domande poste dai ragazzi, curiosi di conoscere qualcosa in più sul mondo oltre il Fermi: un mondo fatto di opportunità, esperienze, ma anche ostacoli e difficoltà da superare, con la consapevolezza che l’impegno, la perseveranza e la forza di volontà possono condurre a grandi traguardi.

Una mattinata intensa e costruttiva, che ha creato un ponte tra la vita che scorre tra i banchi di scuola e il futuro nel mondo del lavoro, evidenziando come una preparazione liceale consenta di sviluppare competenze spendibili in diversi ambiti lavorativi, senza che sia necessaria la scelta di curvature liceali specifiche, ma solo sfruttando al meglio quello che una scuola affidabile e seria offre alla sua platea studentesca. Il Fermi si conferma ancora una volta un vero “faro” verso il futuro: studenti ieri, professionisti di successo oggi.

Scherma olimpica e paralimpica insieme a Tirrenia: Pasquino al fianco della Fiamingo

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Benevento – Si è concluso oggi a Tirrenia il primo allenamento integrato degli atleti olimpici e paralimpici delle nazionali italiane di spada.

E’ la prima tappa del ciclo degli allenamenti integrati voluti dal Consiglio Federale della Federazione Italiana Scherma nel percorso che porterà ai Giochi di Parigi 2024. Un momento d’incontro che rappresenta la più emblematica espressione di quell’integrazione tra le due specialità che la FIS ha sostenuto e realizzato con convinzione, tra le prime Federazioni d’Italia a farlo sotto “un’unica bandiera”, unendo alla scherma olimpica quella in carrozzina.

Un evento storico voluto fortemente anche dal Maestro Dino Meglio, responsabile tecnico dell’Accademia Olimpica Beneventana di Scherma “Maestro Antonio Furno” e coordinatore del settore paralimpico nazionale, che per una settimana ha lavorato al fianco dello staff tecnico della squadra olimpica degli spadisti.

Da quando è nata la società beneventana, sia il campione olimpionico che la campionessa europea di spada Francesca Boscarelli, hanno sempre creduto nel valore e nell’importanza della scherma inclusiva. La sala d’armi dell’ex Colonia Elioterapica è centro federale paralimpico e da anni atleti olimpici e paralimpici, di qualsiasi fascia d’età, si allenano insieme.

Una filosofia che il Maestro Dino Meglio ha portato anche in seno alla nazionale italiana. “E’ il primo obiettivo che mi sono prefissato subito dopo aver firmato il contratto come Commissario tecnico della nazionale paralimpica. Ho lavorato sodo per arrivare a questo evento e la soddisfazione è davvero tanta. E’ stata un’esperienza entusiasmante e da ripetere. Nel discorso introduttivo ho detto ai ragazzi che questa è una grande opportunità per tutti per conoscere mondi diversi che si sposano perfettamente e ho invitato loro a svolgere questo allenamento divertendosi. Nella palestra dell’Accademia da sempre pratichiamo la scherma integrata offrendo l’opportunità a tutti di sentirsi un’unica grande squadra senza barriere e senza nessuna differenza”.

A Tirrenia il Sannio è stato rappresentato anche dalla campionessa italiana paralimpica Rossana Pasquino che ha avuto la grande opportunità di confrontarsi con i suoi colleghi olimpici. Momento clou del primo ritiro è stato il confronto tra la vice campionessa olimpica di spada Rossella Fiamingo e la beneventana Pasquino.

E’ stata questa una delle cartoline più belle dell’allenamento integrato delle Nazionali Olimpica e Paralimpica di spada, che ha consentito un reciproco arricchimento che lascia pensare come questi appuntamenti diventino una piacevole costante.

Castelvenere piange la prematura scomparsa di Ugo Di Santo

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Castelvenere (Bn) – “Gli amici del gruppo ‘Insieme per Castelvenere’ sono costernati per la perdita del caro Ugo e partecipano al dolore che ha colpito la famiglia e la comunità di Castelvenere. Ugo ha rappresentato da sempre un esempio dell’espressione dell’amicizia vera, della bontà, del senso di partecipazione e della costruzione di una comunità. E’ stato un pilastro portante della comunità di Castelvenere. Oggi perdiamo un uomo buono, un lavoratore modello di laboriosità e di solidarietà. Sappiamo però che resta forte il ricordo delle sue azioni e dell’esempio che lascia in eredità a tutti noi e alle future generazioni. Ciao Ugo, che Dio ti accolga in cielo”.

Così tutti i componenti della lista “Insieme per Castelvenere”, che lo scorso ottobre portò alla vittoria del candidato sindaco Alessandro Di Santo, ricordano il loro compagno di viaggio Ugo Di Santo, prematuramente scomparso dopo aver lottato contro una lunga malattia.

Benevento, i convocati di Caserta: quattro giallorossi restano a casa

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Benevento – Sono 22 i giocatori convocati da Fabio Caserta per la sfida in programma domani alle ore 14 contro l’Alessandria. All’appello mancano gli infortunati Foulon, Viviani e Improta, oltre a Farias che a detta del tecnico non è ancora pronto per scendere in campo. Prima convocazione per Gyamfi e Petriccione. Di seguito l’elenco completo:

Di seguito l’elenco dei 22 giallorossi convocati: 

4 Acampora Gennaro, 93 Barba Federico, 99 Brignola Enrico, 5 Calò Giacomo, 88 Forte Francesco,2 Gyamfi Bright, 15 Glik Kamil, 19 Insigne Roberto, 23 Ionita Artur, 3 Letizia Gaetano, 12 Manfredini Nicolo’, 32 Masciangelo Edoardo, 21 Moncini Gabriele, 1 Muraca Gaspare, 29 Paleari Alberto, 58 Pastina Christian, 17 Petriccione Jacopo, 25 Sau Marco, 38 Talia Angelo, 8 Tello Andrés, 26 Umile Bruno, 14 Vogliacco Alessandro

 

Caserta: “Farias non è pronto per giocare, voglio una squadra cattiva”

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Benevento – Giorno di vigilia per il Benevento che domani alle ore 14 affronterà l’Alessandria in trasferta al Moccagatta. Fabio Caserta ha presentato il match in conferenza stampa affrontando i temi caldi delle ultime ore: 

Infortunati – “Improta sarà disponibile dopo la sosta, sugli altri faremo le giuste valutazioni nel corso della prossima settimana”. 

Moncini –  “Si è sempre allenato bene anche quando non giocava. Si è sempre messo a disposizione, è normale che quando non hai i minuti nelle gambe puoi risentirne. C’è sempre stata la fiducia nei suoi confronti e sono contento di ciò che sta facendo”.

Forte e Farias – “Farias non è pronto per giocare, non l’ho convocato perché gli manca sia l’allenamento che il ritmo partita. Ho preferito farlo allenare in città e non farlo venire con noi. Forte è disponibile e può giocare anche dall’inizio”. 

Barba – “Sta bene, ha superato il problema che ha avuto qualche giorno fa e può giocare dall’inizio. Quello che voglio e che chiedo anche ai ragazzi è essere sempre disponibili, la concorrenza può fare bene a tutti. Anche Pastina è rientrato ed è pronto a dire la sua se necessario”.

Intensità – “Mi aspetto la giusta intensità da parte della squadra, questo è quanto mi aspetto dalla gara di domani. L’Alessandria gioca bene e dobbiamo stare attenti a tutte le insidie”. 

Petriccione – “Può fare tutti i ruoli a centrocampo, sono convinto che ci darà una grossa mano. Servono ricambi, al di là dell’infortunio occorso a Viviani. E’ un campionato difficile e abbiamo bisogno di tutti”.

Ostacoli – “Ci sono vari problemi tra il Covid e gli infortuni. Dobbiamo essere pronti a fronteggiare sia i rinvii delle gare che tutto ciò che comportano i contagi”. 

Reparti – “Non c’è un reparto migliore di un altro, tutti i reparti si aiutano per fare bene e far giocare bene l’intera squadra. Questo è ciò che voglio”. 

Cattiveria – “Facendo un bilancio del girone di andata posso dire che abbiamo mostrato una buona crescita. Quando inizi un nuovo ciclo è normale che ci siano momenti di alti e bassi. Sto vedendo lo spirito giusto da parte dei ragazzi, è normale che certe gare vanno chiuse facendo il secondo e il terzo gol. A Ferrara siamo stati poco cattivi sotto porta e abbiamo preso gol negli ultimi minuti, rischiando anche di perdere. Alla lunga i punti contano tantissimo e dobbiamo evitare questi rischi”.

Glik – “Per scelta tecnica avevo deciso di tenerlo fuori qualche partita, chi ha giocato al posto suo ha fatto bene. Sono cose che succedono, non abbiamo mai parlato io e lui di mercato, è un discorso che spetta alla società. Come vale per Glik vale per tutti, dobbiamo stare fuori da certe dinamiche per pensare solo al campo. Quando lui non ha giocato è stata una scelta tecnica”. 

Finale di Ferrara – “I se e i ma nel calcio contano ben poco. Non vedevo la squadra soffrire e ho deciso di non cambiare. Magari mettendo un difensore ci saremmo abbassati troppo, rifarei le scelte che ho fatto anche perché il gol è nato da un errore di lettura da parte nostra. Rifarei le stesse scelte”.

Mercato – “Sono molto soddisfatto, parliamo di una squadra che aveva già dimostrato di poter stare nelle zone alte della classifica. Ci siamo rinforzati ulteriormente, e come noi lo stanno facendo gli avversari. Dobbiamo continuare a pensare al campo, senza badare a nient’altro. Se ci sarà da inserire qualche altro elemento ci penserà la società”

Viviani ed Elia – “Valuteremo la prossima settimana come stanno, domani non ci saranno. Poi ci sarà anche la sosta e potrebbe essere un’occasione buona per recuperare al meglio”.

Di Serio e Vokic – “Penso cheper loro quella di Pordenonepossa essere la piazza giusta per crescere”.

Gyamfi – “Ho sempre sentito parlare bene di lui, l’ho visto all’opera in passato e dal punto di vista umano non si discute. Ne parlano tutti benissimo e questo ho avuto modo di vederlo subito anche io. Può giocare sia da terzino che da centrale, potrà darci una grande mano”. 

Girone di andata – “Non siamo partiti con dei segnali positivi, dopo una retrocessione, per cui sono felicissimo di quello che abbiamo raccolto. Ora servirà continuare a lavorare perché già da domani inizia un nuovo campionato dimenticando quanto già fatto per fare quanti più punti possibili fino alla fine”

Mortaruolo: “Con la scomparsa di Ciro Fanzo il Sannio perde risorsa ingegnosa”

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“Ciro Fanzo ha vissuto e lottato tenacemente. Per i suoi ideali, per il mondo dell’associazionismo e per ogni singolo impegno preso. Aveva la capacità di far apparire semplice tutto ciò che faceva. Ha contribuito alla crescita di Confocooperative, del Cecas, e di diverse altre realtà, consortili e non, che hanno avuto la fortuna di averlo ai vertici. Un personaggio di spessore che credeva nel lavoro di squadra, nella progettualità e nella programmazione che ha curato, coccolato, spinto e sostenuto il comparto agricolo della nostra provincia e non solo. Da Ciro Fanzo ereditiamo metodo, riflessione, visione e prospettiva, qualità da adoperare nel solco di quanto ha realizzato. Sono vicino alla sua famiglia, oggi il Sannio perde una risorsa ingegnosa, un dirigente di alto profilo e un amico leale e perbene, innamorato della sua terra e legato profondamente alle sue radici”. Così Erasmo Mortaruolo, Consigliere regionale della Campania.

‘Porta Rufina’, Cappa replica a Sguera: “E’ a caccia di ‘like’, noi già al lavoro per riaprire il parcheggio”

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Sulla questione del parcheggio di Porta Rufina è l’assessore Attilio Cappa a replicare a Vincenzo Sguera (leggi qui).

Scrive l’esponente della giunta Mastella: “La questione del parcheggio di Porta Rufina, è un’eredità, così come tante altre, delle precedenti amministrazioni ed affonda le radici nel lontano 2003 epoca di avvio dei lavori, ultimati nel 2011. Da allora si è generato un disastro dietro l’altro, ben noto alle cronache che non ha consentito ai cittadini, se non per un brevissimo periodo, di poter godere e fruire del parcheggio. 

Le vicende giudiziarie tra le parti, protrattesi fino ai giorni nostri, sono la conferma della fumosità della storia, che ben lungi dall’essere una giustificazione é una mera constatazione e conferma, come la questione non sia affatto politica né dipenda da questa amministrazione: la realizzazione di un’opera pubblica mediante un project financing, l’esistenza di un’ATI, il fallimento dell’Azienda dei Trasporti che avrebbe dovuto curarne la gestione, tutte la cause annesse e connesse, non hanno consentito, stante la gravosa eredità, una pronta soluzione alla vicenda.

Ciò nonostante perdura l’interesse di questa amministrazione ed in primis del Sindaco alla riapertura del parcheggio di Porta Rufina, rimediando agli “errori” del passato, commessi dai suoi predecessori. Lunedì scorso, si è tenuto un tavolo tecnico presieduto dal Sindaco, per trovare, l’ennesima volta, una soluzione all’annosa vicenda ereditata. 

Problematiche di natura amministrativa non sono di immediata soluzione e saranno affrontate nelle sedi opportune, anticipiamo che sono in corso le attività del settore legale finalizzate alla richiesta di revoca della convezione stipulata a suo tempo.

Stante la definizione della controversia tra AMTS e ATI, divenuta cosa giudicata, avente ad oggetto l’impugnativa del lodo arbitrale, l’amministrazione ha dato altresì l’avvio all’iter amministrativo finalizzato all’acquisizione del possesso delle aree, attualmente nella disponibilità della Curatela dell’AMTS per il ripristino, speriamo a breve, della piena funzionalità del parcheggio.

Così come sembra definita la vicenda degli oneri richiesti dall’ATI insinuati al passivo dell’AMTS.

Il condizionale al riguardo è d’obbligo in quanto la vicenda riguarda solo indirettamente il Comune di Benevento.

Sarà interesse della cittadinanza, invece, sapere che l’amministrazione si sta adoperando per realizzare nella parte sovrastante il parcheggio, un’area verde fruibile dall’intera collettività.

Non mi dilungherò sugli aspetti tecnici che saranno forniti, da chi di dovere e nella sede opportuna, in replica alle affermazioni prive di pregio e vuote di fondamenta. 

La volontà certa ed indiscutibile di questa Amministrazione è di voler riaprire il parcheggio, prestissimo, rispettando però i tempi e le modalità confacenti al ruolo istituzionale perché la vicenda, ripeto ereditata, coinvolge attori non solo istituzionali. 

Basta gettare fumo, alludendo ad un immobilismo che non appartiene affatto a questa amministrazione; evitare argomenti troppo noti per destare interesse o sorpresa, sui quali l’amministrazione sta già da tempo, approntando soluzioni a problemi ereditati dal passato, di responsabilità di altri ben noti soggetti politici.

Rispettiamo il ruolo, ma non apprezziamo il metodo utilizzato; esso non è di stimolo né di confronto e ahimè in ritardo rispetto all’attività posta in essere dall’amministrazione. 

E’ sicuramente più difficile confrontarsi con la realtà e trovare soluzioni rimboccandosi le maniche, prendendo al contempo enormi rischi, piuttosto che osservare passivamente, superficialmente e criticare. 

E’ l’ennesima interrogazione che riprova che chi scrive non conosce i fatti e non approfondisce adeguatamente le questioni; il livello istituzionale e la responsabilità del ruolo, dovrebbe indurre ad indagare più a fondo, non limitando la propria attenzione alle apparenze, soltanto per ricevere vuoti “like”.

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