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Comune di Castel San Giorgio, un albero per ogni nuovo nato

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Castel San Giorgio (Sa) – “Da quando ci siamo insediati – ha detto la sindaca Paola Lanzara – grazie anche alla sensibilità dell’assessore Giustina Galluzzo, abbiamo riservato un’attenzione a tutti i nuovi nati e alle loro famiglie, attraverso una pergamena di benvenuto per ogni bambino o bambina affacciatasi alla vita e con la piantumazione di un alberello. Più che un obbligo di legge per noi è stata una grande gioia poter partecipare alla nascita dei nuovi nati a Castel San Giorgio con un vero e proprio atto d’amore e di condivisione. Bambini e piantine cresceranno insieme e saranno il futuro della nostra comunità”. Nel 2021 a Castel San Giorgio sono venuti al mondo 104 bambini e 104 sono state le nuove piante messe a dimora in vari spazi del territorio.
Alberi di ulivo in piazza Martiri D’Ungheria ma anche tanti alberi da frutto  piantumati nelle aree di pertinenza scolastica.
L’Amministrazione comunale – spiega Paola Lanzara – ha sempre perseguito, tra i suoi obiettivi programmatici, quello della riqualificazione urbana e ambientale, al fine di tutelare il verde cittadino e valorizzare il decoro urbano. Un’iniziativa che mette al centro il tema del rispetto dell’ambiente, piantare un albero per ogni bambino che nasce, significa scrivere il futuro della nostra comunità“.

L’amministrazione Lanzara ha applicato la legge n° 113 del 29 gennaio 1992, poi modificata con la n° 10 del 14 gennaio 2013, che chiede ai Comuni di porre a dimora nel proprio territorio un albero per ogni neonato che sia stato registrato all’anagrafe, tuttavia l’obbligo è solo per i Comuni al di sopra dei 15mila abitanti.

Un plauso va anche al nostro ufficio, ai Servizi Demografici del Comune di Castel San Giorgio che ogni mese ci forniscono il numero dei neonati che vengono registrati all’ufficio anagrafe. Appena ricevuta la comunicazione ufficiale delle nuove nascite, a casa dei neonati facciamo recapitare subito una bella pergamena con cui accogliamo ufficialmente nella nostra comunità il nuovo componente, ai piccoli auguriamo ogni bene e comunichiamo che, in occasione della loro nascita, sarà piantato un albero. Infatti, ogni fine mese, con l’assessore Galluzzo, procediamo alla piantumazione delle piantine“, ha concluso Paola Lanzara.

Tensione al carcere di Avellino, incendiati materassi

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Avellino – Materassi dati alle fiamme da detenuti di una sezione del carcere di Avellino per protestare contro le presunte inadeguate condizioni di sicurezza sanitaria. Ne dà notizia Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa, il sindacato della polizia penitenziaria. La tensione è esplosa nella serata di ieri in seguito al mancato trasferimento di un detenuto risultato positivo al Covid-19 nella sezione destinata ai contagiati dal virus: il recluso sarebbe stato lasciato, secondo la fonte sindacale, all’interno del reparto che ospita complessivamente 34 detenuti. La protesta è ripresa stamattina: i detenuti della sezione chiedono di avere le celle aperte anche fuori dagli orari stabiliti.

COVID, il bollettino dell’Asl di Avellino

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L’Azienda Sanitaria Locale comunica su 4.854 tamponi somministrati in provincia di Avellino, sia antigenici che molecolari, sono risultate positive al COVID 513 persone:

– 4, residenti nel comune di Aiello del Sabato;

– 10, residenti nel comune di Altavilla Irpina;

– 22, residenti nel comune di Ariano Irpino;

–  18, residenti nel comune di Atripalda;

– 3, residenti nel comune di Avella;

– 64, residenti nel comune di Avellino;

–  5, residenti nel comune di Bagnoli Irpino;

–  1, residente nel comune di Baiano;

– 3, residenti nel comune di  Bisaccia;

– 6, residenti nel comune di Calabritto;

– 5, residenti nel comune di  Calitri;

– 2, residenti nel comune di Candida;

– 3, residenti nel comune di Caposele;

– 3, residenti nel comune di Capriglia Irpina;

– 3, residenti nel comune di Cassano irpino;

– 2, residenti nel comune di Castelfranci;

– 1, residente nel comune di Castelvetere sul Calore;

– 17, residenti nel comune di Cervinara;

– 5, residenti nel comune di Cesinali;

– 8, residenti nel comune di Contrada;

– 1, residente nel comune di Domicella;

– 5, residenti nel comune di  Flumeri;

– 15, residenti nel comune di Forino;

– 6, residenti nel comune di Frigento;

– 4, residenti nel comune di Gesualdo;

– 7, residenti nel comune di Grottaminarda;

– 2, residenti nel comune di Grottolella;

– 2, residenti nel comune di Guardia Lombardi;

–  1, residente nel comune  di Lacedonia;

– 2, residenti nel comune di Lapio;

– 3, residenti nel comune di Lauro;

– 5, residenti nel comune di  Lioni;

– 10, residenti nel comune di Manocalzati;

–  1, residente nel comune di Marzano di Nola;

–  1, residente nel comune di Melito Irpino;

– 11, residenti nel comune di Mercogliano;

– 8, residente nel comune di Mirabella Eclano;

–  1, residente nel comune di Montefalcione;

– 6, residenti nel comune di Monteforte Irpino;

– 3, residenti nel comune di Montefredane;

–  6, residenti nel comune di Montella;

– 1, residente nel comune di Montemarano;

– 4, residenti nel comune di Montemiletto;

– 39, residenti nel comune di Montoro;

– 10, residenti nel comune di  Mugnano del Cardinale;

– 9, residenti nel comune di Nusco;

– 3, residenti nel comune di  Ospedaletto d’Alpinolo;

– 2, residenti nel comune di Pago del Vallo di Lauro;

– 5, residenti nel comune di Paternopoli;

– 4, residenti nel comune di Prata PU;

– 1, residente nel comune di Pratola Serra;

– 4, residenti nel comune di Quadrelle;

– 3, residenti nel comune di Quindici;

– 2, residenti nel comune di Rocca San Felice;

– 4, residenti nel comune di Roccabascerana;

– 9, residenti nel comune di Rotondi;

– 17, residenti nel comune di San Martino Valle Caudina;

– 3, residenti nel comune di San Michele di Serino;

– 3, residenti nel comune di San Nicola Baronia;

– 1, residente nel comune di San Potito Ultra;

– 2, residenti nel comune di San Sossio Baronia;

– 4, residenti nel comune di Santa Lucia di Serino;

– 1, residente nel comune di Santa Paolina;

– 1, residente nel comune di Sant’Andrea di Conza;

– 4, residenti nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi;

– 9, residenti nel comune di Santo Stefano del Sole;

– 5, residenti nel comune di Savignano Irpino;

– 1, residente nel comune di Scampitella;

– 6, residenti nel comune di Senerchia;

– 31, residenti nel comune di Serino;

– 2, residenti nel comune di Sirignano;

– 9, residenti nel comune di Solofra;

– 1, residente  nel comune di Sorbo Serpico;

– 3, residenti nel comune di Sperone;

– 7, residenti nel comune di Sturno;

– 2, residenti nel comune di Summonte;

– 2, residenti nel comune di Taurasi;

– 4, residenti nel comune di Teora;

– 1, residente nel comune di Torrioni;

– 1, residente nel comune di Tufo;

– 4, residenti nel comune di Vallesaccarda;

– 3, residenti nel comune di Venticano;

– 1, residente nel comune di Villamaina;

– 3, residenti nel comune di Volturara Irpina.

L’Azienda Sanitaria Locale ha avviato indagine epidemiologica sui contatti dei casi positivi.

Turris, col Picerno senza tifosi: la decisione del Prefetto di Potenza

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Torre del Greco (Na) – In vista della gara di calcio PicernoTurris (serie C, girone C), in programma domenica 23 gennaio, allo stadio Curcio della cittadina lucana, il prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Napoli. La decisione – è spiegato in un comunicato diffuso dalla Prefettura potentina – è stata presa dopo che “il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, con determina ha posto all’attenzione dell’autorità provinciale di pubblica sicurezza di Potenza le gravi turbative poste in essere, in occasione della gara Turris-Taranto del 22 dicembre 2021, da un folto gruppo di tifosi di Torre del Greco nei confronti dei sostenitori tarantini, che hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine, anche con l’uso di lacrimogeni, e causato il ferimento di sette operatori della Polizia di Stato“.

Green Pass, ecco in quali negozi e attività non sarà richiesto: Draghi firma il dpcm

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Niente Green Pass, di base o rafforzato, per alcune attività necessarie, ritenute importanti e indispensabili. Il Premier Mario Draghi mette la firma sul nuovo dpcm che garantisce la fruizione di determinati e specifici servizi anche ai non possessori del certificato verde. Saranno resi “liberi” i seguenti luoghi a partire dal 1° febbraio:

  • Ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi al dettaglio di alimenti e bevande dove però non sarà mai consentito il consumo sul posto;
  • Negozi di commercio al dettaglio di surgelati;
  • Negozi di commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali;
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati;
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari;
  • Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati, farmacie e parafarmacie;
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati;
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica;
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento;
  • Uffici giudiziari o di pubblica sicurezza per presentare denunce.

Occorrerà avere almeno il Green Pass di base, invece, per acquistare sigarette, libri, giornali e giocattoli o per accedere a cartolerie, lavanderie e ferramenta. La grande novità riguarda soprattutto i pensionati. Non sarà possibile, infatti, andare in un ufficio postale a ritirare la pensione se non si ha il green pass

Addio a Sandro Nisivoccia: l’amore per il teatro la sua grande eredità

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Salerno – Si terranno oggi pomeriggio alle 16.30 presso la Chiesa nuova di Torrione Alto a Via Roberto Virtuoso i funerali dell’attore ed autore salernitano Alessandro Nisivoccia, papà del teatro Sipario e poi San Genesio, scomparso ieri. Dal momento della diffusione della notizia della sua morte sono numerosi i messaggi di cordoglio che in quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato, anche calcando le tavole del Sipario prima e San Genesio poi, si stanno susseguendo sui social e dovunque. Tra i primi quello del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli che ha ricordato l’ uomo e l’artista che ha dato un grande contributo alla crescita culturale e civile di Salerno. Nisivoccia, insieme all’amatissima moglie Regina Senatore, (morta nel 2016) è stato protagonista della scena artistica salernitana ed un maestro per intere generazioni di artisti, un riferimento per gli spettatori.  Come ha ricordato oggi il giornalista Gabriele Bojano,  prima di loro dominava il teatro delle filodrammatiche, fin troppo rispettose dei testi di tradizione che giammai avrebbero tradito per un guizzo di creatività autorale e interpretativa. Poi sono arrivati loro e non si è capito più niente: accanto ai baluardi del teatro classico, da “La bisbetica domata” a “Filumena Marturano” (con una Regina superlativa) hanno fatto capolino copioni di autori meno conosciuti e meno “battuti” dalle compagnie di giro ma non per questo meno efficaci. Da Garcia Lorca a Pinter, solo per citarne alcuni, il teatro San Genesio è stato non solo fucina di talenti ma anche di idee. Dalla cucina del teatro San Genesio sono uscite le sorelle De Sio, Yari Gugliucci, Beatrice Fazi a Nuccio Siano. Come ha detto oggi Gaetano Stella, che gestisce il Teatro delle Arti e lo ha ricordato insieme a Claudio Tortora, la lezione più grande che Nisivoccia  lascia in eredità a tutto il mondo della cultura salernitana è il grande amore per il teatro. 

 
Nella foto l’attore con la moglie Regina Senatore ed i figli Anna e Roberto in compagnia dell’amico Vittorio Gassman
 
 

Bando manutenzione verde, l’opposizione chiede la sospensione

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Salerno – È firmata da tutti i consiglieri comunali dell’opposizione la richiesta di sospensione della gara d’appalto per l’affidamento di servizi di manutenzione ordinaria e conservativa del patrimonio cittadino e del verde pubblico, la gara bandita due giorni fa per affidare i servizi fermi da quando l’inchiesta giudiziaria sulle cooperative sociali ha bloccato la manutenzione, ma anche i dipendenti delle cooperative. Ed una delle motivazioni che spinge l’opposizione a chiedere di fermare la gara riguarda proprio la clausola sociale. Secondo la minoranza il nuovo bando non tutela con la clausola sociale l’inserimento lavorativo dei dipendenti che da tre mesi presidiano i portici di palazzo di città ed erano insorti proprio contro l’emanazione della gara. Ma la richiesta dell’opposizione è motivata anche dal mancato rispetto del dettato emerso dal consiglio comunale del 18 febbraio 2021 quando il consiglio comunale si era espresso a favore dell’affidamento ad un ente gestore unico dell’intero servizio.

Ecco il documento sottoscritto dai Consiglieri comunali Celano, Cammarota, D’Alessio, Sarno, Santoro, Barone, Pecoraro, Naddeo, Lambiase, Pessolano, Mimmo Ventura e da Leonardo Gallo e Peppe Ventura del gruppo Oltre. “I consiglieri evidenziano quanto segue:

1. in data 18 febbraio 2021 il Consiglio comunale di Salerno votava all’unanimità la proposta di alcuni Consiglieri comunali che prevedeva l’affidamento ad unico gestore dei servizi antecedentemente appaltati alle Cooperative Sociali, dando mandato agli Uffici di verificarne la fattibilità tecnica [Delibera Cons. n. 3/2021].

2. La suddetta proposta era finalizzata al perseguimento di economia di scala che avrebbe consentito un importante risparmio per l’Ente, oltre che l’efficientamento del servizio in uno a maggiori garanzie per il personale impiegato.

3. A seguito di specifica interrogazione, con nota sindacale del 23.07.2021, il settore “Ambiente” e quello “Strutture Comunali”, a firma rispettivamente dell’Ing. Natale e dell’Ing. Mastrandrea, riscontravano la richiesta rappresentando che sotto il profilo amministrativo «non è da escludere la fattibilità di un accorpamento e affidamento della gestione dell’intero verde pubblico cittadino, in ogni sua connotazione, ad un unico soggetto esterno mediante relativa gara di appalto, o a società partecipata, mediante un affidamento in house» [prot. n. 0136416/2021 del 22.07.2021];

4. L’Amministrazione comunale, impropriamente, ha ritenuto di discostarsi dal succitato e chiaro indirizzo politico del Consiglio comunale, predisponendo un nuovo bando che prevede, in 4 lotti, il servizio in oggetto, senza curarsi dei possibili risparmi dell’Ente e senza prevedere concrete garanzie occupazionali per i lavoratori impegnati in precedenza, per il servizio in questione.

5. Il capitolato d’appalto, recentemente pubblicato, presenta gravi criticità non prevedendo l’impiego minimo di lavoratori né l’orario giornaliero di impegno così come espressamente specificato nei precedenti capitolati.

6. Tale mancanza rappresenta un evidente vulnus sia perché non assicura la certezza di un servizio efficiente e completo, sia perché lo stesso potrebbe essere assoggettato ad eccessiva discrezionalità della ditta appaltatrice con l’utilizzo di un numero di operai minimale e senza dover garantire il mantenimento del precedente livello occupazionale.

7. La previsione di un massimo di soli cinque punti dei cento attribuibili se accettata la cd. clausola sociale con conseguente assorbimento dei lavoratori sino ad oggi impiegati per pari servizio, non consente di tutelare adeguatamente i diritti di tutti quei lavoratori che da anni sono stati impiegati all’interno delle cooperative sociali.

Per i motivi di cui sopra, gli scriventi, chiedono alle SS.LL., per quanto di ragione e competenza, di sospendere ad horas la gara in essere, predisponendo al contempo, ed in tempi celeri, un nuovo bando che sia coerente con quanto disposto con la decisione unanime del Consiglio comunale del 18 febbraio 2021 (Delib. Cons. 3/2021), anche al fine di tutelare realmente la forza lavoro, correggendo le rilevate criticità”

 

De Stasio a De Pierro: “La democrazia non vive di sole nomine ma di confronto”

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Rosetta De Stasio, consigliere comunale per ‘Prima Benevento’, replica con una nota stampa alle parole con cui a sua volta il vicesindaco Francesco De Piero aveva risposto alla dichiarazione congiunta a firma De Stasio, Perifano e Moretti. Scrive la De Stasio:

“Leggo sulla stampa di questa mattina la “risposta” del Vicensindaco Avv. De Pierro alla nota critica redatta da tutta l’opposizione consiliare e pubblicata ieri.

Preliminarmente va precisato, a proposito del famoso “invito” a cui fa riferimento l’Avv. De Pierro, e che lui stesso avrebbe rivolto in Commissione ai componenti di opposizione, teso all’indicazione di “qualche tecnico” da inserire nella cabina di Regia, che non solo lo stesso non è mai stato formalizzato, ma che all’epoca della riunione della Commissione la cabina di Regia era stata già costituita.

Nella nota critica abbiamo parlato di “contentino” proprio per le modalità con cui il Vicesindaco, peraltro in risposta a precisi interventi dei consiglieri di opposizione in commissione che evidenziavano la totale carenza di comunicazione istituzionale, affermava “beh…si potrebbe anche inserire qualche tecnico indicato dall’opposizione”.

In questo consiste il famoso “invito” e la presunta “apertura”. Ovviamente ci saremmo aspettati, successivamente a quella seduta di commissione, un invito formale che non è mai pervenuto.

Ma il problema evidenziato nella nota non è questo, perché ci si riferisce ad un problema politico!

A prescindere da quali “tecnici” facciano parte della cabina di regia, ribadisco che tale organo è e deve essere solo un “organo tecnico” che, basandosi sulle specifiche competenze dei componenti, studi la fattibilità dei progetti.

Ma questi progetti da chi vengono presentati? Chi opera la scelta tra le priorità sule quali lavorare? Chi determina i criteri di valutazione circa l’impatto concreto sulla città dei detti progetti? Esiste un programma di massima, un “master plain”, che tenga conto delle caratteristiche e delle peculiarità della nostra città”

E’ di questo che vogliamo parlare, ed è di questo che un Consiglio Comunale ha il dovere, prima che il diritto, di discutere. Senza dubbio nello spirito della massima collaborazione, ma di una collaborazione effettiva. Non di quella richiamata dal Vicesindaco quale errato presupposto per lanciare accuse gratuite, oltre che infondate e poco garbate, a chi cerca quotidianamente di partecipare, con critiche ma anche con proposte, alla via amministrativa della città.

Il dovere di un consigliere comunale, di maggioranza o di opposizione che sia, è adempiere al compito affidatogli dagli elettori, e cioè operare per favorire lo sviluppo economico e sociale della città, nel rispetto delle esigenze di chi vi abita.

Progettare una visione d’insieme della nostra città, nella quale inserire i progetti relativi alle varie “misure” prevista dal PNNR, è il compito fondamentale di chi si è assunto l’onore, e l’ònere, di rappresentare ed amministrare i cittadini.

Ben venga la cabina di regia, rispetto alla quale non vi è alcuna necessità né alcuna “esigenza” di “indicare e/o nominare tecnici di propria fiducia”; ma manca il passaggio politico preliminare, e cioè viene impedita di fatto la possibilità all’organo politico di agire ed operare per quanto di sua competenza istituzionale. Non viene consentito al Consiglio comunale, unico organo nel quale vi è la rappresentanza di “tutta la cittadinanza” di effettuare le scelte, di indicare le priorità, di individuare le autentiche esigenze, in base ad una programmazione derivante dalla visione d’insieme della città, ed in correlazione con quanto previsto dal PNNR.

Questa è la collaborazione istituzionale; questa è la democrazia!

Gli inviti più o meno “accennati” a nominare “qualcuno” non rientrano nella mia visione di azione politica, né nel mio modo di essere!

Mi auguro solo che la folle corsa alla presentazione di progetti avulsi da qualunque programmazione seria, e spesso vecchi e rispolverati, non si traduca in un fallimento per la città, e cioè in un diniego di fondi per mancanza di requisiti e presupposti, come purtroppo già accaduto in passato”.

Lungomare, Anva a Tringali e De Luca: “Non siamo abusivi e denunciamo lo spaccio”

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Salerno – Abusivismo e spaccio di droga a lungomare: l’Anva non ci sta. Attraverso una lunga lettera firmata dal coordinatore provinciale Roberto Cristofaro, ribatte e puntualizza.

Non sono affatto piaciute all’associazione degli ambulanti facente capo a Confesercenti, le dichiarazioni dell’assessore alla sicurezza del Comune di Salerno Claudio Tringali e quelle del Governatore Vincenzo De Luca.  

Roberto De Cristofaro afferma: “Da alcuni giorni siamo inondati di notizie inerenti l’abusivismo presente sul lungomare, in ragione del deturpamento del decoro urbano da parte di alcune attività abusive per necessità, in particolare di ambulanti italiani.

Ebbene fare chiarezza.

L’Assessore alla Sicurezza del Comune di Salerno, in una intervista fa palesare che il lavoro svolto da alcuni ambulanti in modo abusivo per necessità sul tratto iniziale del lungomare è intollerabile e che lo stesso possa essere effettuato in altri luoghi in forma itinerante. Insomma puoi anche essere abusivo, l’importante è non sul lungomare.

Nella fattispecie l’Assessore è all’oscuro che vige la delibera del Consiglio Comunale di Salerno n.17 del 17 aprile 2018 che ha individuato 55 posteggi isolati di cui ben 32 sono fissi. Tra questi vi sono otto postazioni individuate sul lungomare e gli operatori più volte, anche attraverso nostre richieste ufficiali, sono in attesa di assegnazione di tali postazioni attraverso un bando comunale, e non regionale, mai pubblicato.

Ancora più grave e che alcune postazioni presenti tra i 55 posteggi sono assegnate senza nessun bando o altro titolo ed è anche a nostra conoscenza, il mancato pagamento del suolo di queste postazioni occupate. Addirittura il Comune non dà possibilità di aprire in forma di ‘spuntisti’ in questi posti vuoti, così come previsto dalla vigente normativa causando anche un mancato incasso per lo stesso Ente.

Riteniamo giusto ribadire che a volte il degrado viene mantenuto poiché non si ha il coraggio di fare ciò che si deve: dare seguito a ciò che si è regolamentato.

Se si assegnano i posteggi in modo regolare finisce l’abusivismo ed eventualmente gli operatori possono fare degli investimenti al fine di non deturpare il decoro urbano, ma soprattutto si conferirebbe dignità al lavoro degli ambulanti.

Nella questione è intervenuto anche il Governatore De Luca. Da sempre abbiamo denunciato lo spaccio di droga sul lungomare; da sempre abbiamo denunciato il mercato della contraffazione che avviene sul lungomare, il corso ed il centro storico. Nulla è stato fatto.

Lo spaccio non può essere accostato al mondo degli ambulanti anche se abusivi per necessità. Non è giusto far passare il messaggio che vi siano ambulanti che spacciano.

Se vi sono abusivi è perché non vi sono rilasci di permessi, quindi il Governatore dovrebbe chiarire meglio l’editto bulgaro che ha lanciato.

Emblematico è stato il Natale 2021 dove si è richiesta l’autorizzazione per far lavorare gli operatori, tra l’altro molti di loro fermi da 24 mesi. Tale autorizzazione non è stata concessa ed al posto di chi fino al 2019 veniva regolarmente autorizzato e pagava il suolo abbiamo ritrovato solo abusivi, in particolare nella villa Comunale in barba ad ogni tipo di controllo.

In conclusione vi è bisogno di dare un decoro alla città, negli ultimi tempi è stata totalmente abbandonata, non solo piazza della Concordia. Ma non possono essere gli operatori ambulanti a pagarne le spese.

Vogliamo una città vivibile e che dia la possibilità di lavorare nelle regole per chi davvero vuole fare impresa legale”.

Napoli, Manfredi: “L’aiuto del Governo è la salvezza per la città”

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Napoli – ”Il Governo ci dà 1 miliardo e 300 milioni a fondo perduto, risorse che rappresentano davvero la salvezza della città che è praticamente in dissesto perché l’ultimo piano di rientro dell’amministrazione precedente non è stato approvato. Il dissesto sarebbe il fallimento, lo smantellamento delle partecipate, il non pagamento dei debiti commerciali, il collasso finanziario”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine del Consiglio comunale convocato per discutere del ‘Patto per Napoli’. Manfredi ha sottolineato che ”l’intervento straordinario del Governo richiede alla città uno sforzo guardando alla possibilità di vari aspetti in primo luogo la riscossione che è la più bassa d’Italia con solo il 27 per cento delle tasse riscosse e abbiamo il debito pro capite più alto d’Italia”. Tra le misure su cui puntare anche la valorizzazione del patrimonio che – ha evidenziato il sindaco – ”negli ultimi anni ha dato risultati molto negativi tra i 20-30 milioni l’anno, una cifra irrisoria”. Nella realizzazione del Piano che l’amministrazione dovrà presentare al Governo entro il 15 febbraio, si sta valutando la possibilità di intervenire sulle tasse aeroportuali ed ”eventualmente” su un aumento dell’Irpef nell’ordine dello 0,1 – 0,2 per cento ”soltanto per le fasce alte”.

NOMINE ASIA – ‘Stiamo facendo le ultime valutazioni, la nomina ci sarà la prossima settimana”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in relazione al cambio al vertice di Asia, azienda partecipata che si occupa dell’igiene urbana della città”.

CANONE STADIO – Quello da parte del Calcio Napoli è un canone che deve essere riscosso ma dobbiamo distinguere tra situazione pre Covid e situazione Covid”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine del Consiglio comunale che ha all’ordine del giorno la discussione sul ‘Patto per Napoli’.
Manfredi, rispondendo a una domanda sul pagamento dei canoni degli immobili di proprietà dell’amministrazione, tra cui lo stadio ‘Maradona’, ha ricordato che ‘‘per il periodo Covid per tutte le società sportive è previsto che ci sia la possibilità di una rinegoziazione, cosi come abbiamo già fatto per l’ippodromo”.

TASSE”Per il 2022 non ci sarà alcun aumento delle tasse, ma in una città normale chi deve pagare le tasse deve farlo, poi dobbiamo sempre stare attenti alla clausola sociale perché ci sono persone che hanno difficoltà, che devono essere sempre tutelate, ma chi deve pagare, perché gode di servizi, deve farlo altrimenti pagano sempre i soliti noti ed è assolutamente ingiusto”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in occasione del Consiglio comunale sul ‘Patto per Napoli’.
Sul fronte della riscossione, il primo cittadino ha evidenziato che è innanzitutto necessario intervenire ”sulla base informatica perché non c’è una base dati informatica affidabile.
Utilizzando le tecnologie e con l’aiuto della Guardia di Finanza e delle agenzie del territorio incroceremo le banche dati e ci consentirà di far emergere la tanta elusione della base imponibile. Noi abbiamo due problemi: la base imponibile che non è completa con persone che non sono registrate e poi c’è chi è registrato e non paga”.
Sul fronte dei canoni Erp, Manfredi ha spiegato che ‘‘non ci sarà aumento dei canoni. Nell’ambito del piano di valorizzazione il nostro obiettivo è trasformare i tanti inquilini in proprietari. Il diritto alla casa è una delle grandi sfide di Napoli”.

DAVID SASSOLIIl Consiglio comunale di Napoli ha osservato un minuto di silenzio in memoria dell’ex presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, recentemente scomparso a causa di una malattia. “Mi piace ricordare David Sassoli come un figlio d’Italia – ha detto Enza Amato, presidente del Consiglio comunale – un cittadino d’Europa, un uomo gentile, ancorché deciso e determinato, dal sorriso aperto e dagli occhi vispi, intelligenti. Un uomo capace di guardare oltre le differenze, costruendo punti di umanità”.

TEATRO SAN CARLO – “Il San Carlo è un patrimonio della città e dell’Italia e va tutelato in tutti i modi. E’ importante che ognuno faccia la sua parte“. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, rispetto alla possibilità che la Regione blocchi le risorse destinate al Massimo e che, in qualità di socio fondatore, stanzia per il teatro. “L’osservazione della Regione non è di oggi – spiega Manfredi – è una richiesta fatta al ministero mesi fa, prima che mi insediassi. C’è’ una richiesta di chiarimenti su alcune procedure amministrative messe in campo dall’attuale gestione del San Carlo. Noi abbiamo un ministero vigilante che ha effettuato un’ispezione e invieremo dei documenti aggiuntivi, messi a disposizione dalla Regione”.

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