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Non ce l’ha fatta Agnese Grimaldi, la donna data per morta dall’Asl quando era viva

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Caserta – Si era parlato di uno spiacevole equivoco e, per certi versi, aveva anche strappato un sorriso. Non tanto per la gravità della cosa, quanto per la situazione in sè per sè, che definire grottesca è poco. E’ la storia di Agnese Grimaldi che era ricoverata al Covid Hospital di Maddaloni e che era stata data per morta dall’Asl per un errore. Purtroppo, adesso, errore non è e la 52enne di Casal di Principe è realmente deceduta oggi. E questa volta, purtroppo, non si tratta di un errore nè di uno spiacevole equivoco, com’era stato definito pochi giorni fa.

 

La Sannio Handball Club Benevento riparte con un successo sulla Hand Roma

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Benevento – Inizia con una vittoria il 2022 per la Sannio Handball Club Benevento, la formazione di Benevento cara al Presidente Izzo, che dopo la lunga pausa per le festività conquista i punti in palio nella trasferta capitolina contro l’Hand Roma.

Con un’ottima prestazione corale i sanniti hanno superato la formazione di Roma ed ora si preparano alla prossima sfida, domenica 30 gennaio, contro il più esperto dei due sodalizi di Capua.

Il tecnico, Maurizio Cardone, per la prima volta in stagione ha potuto utilizzare quasi tutti gli atleti del roster ed approfittando dell’ottimo stato di forma con cui i giovani sanniti si sono presentati alla ripresa agonistica, ha conquistato i punti in palio.

La gara, svoltasi nella splendida cornice capitolina del “Pala to Live” sito nell’omonimo centro sportivo in zona Eur, a differenza delle precedenti, ha denotato, sin dall’inizio, un atteggiamento molto positivo e di particolare attenzione da parte dei ragazzi di Benevento, motivo per il quale, con il passare dei minuti, si è creato un primo divario che ha consentito ai sanniti di chiudere la prima frazione di gioco in vantaggio per 16 a 11. Ad inizio ripresa, sfruttando il gioco in velocità ed una difesa ancor più attenta, il gap è aumentato. Difatti, a metà del secondo tempo, con il punteggio di 26 a 16 i sanniti gestivano la gara per poi chiudere con il risultato di 36 a 21,così da conquistare i due punti in palio.

Una vittoria che consolida ulteriormente l’ambiente, sempre più coeso e sereno, convinto dei propri mezzi e del percorso triennale appena intrapreso che, data la giovane età di tutti gli elementi del roster, gli consentirà di crescere e di ottenere ottimi risultati. “Anche se siamo ancora senza un campo dove poterci allenare, ogni giocatore ha dimostrato di essere super appassionato e di credere nel progetto, dimostrando di voler continuare ad impegnarsi, pronto a superare ogni ostacolo. L’auspicio è che, dopo tanti anni in esilio, tutti i ragazzi di Benevento che compongono la rosa possano avere le giuste attenzioni dagli Enti amministrativi, risolvendo quest’annosa questione del campo da gioco, fonte di palese disparità di trattamento”.

PUC, assessore Brigante ‘salva’ 270mila mq. Sul Viadotto: “Transiti tir contingentati”

Michele Brigante
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 Salerno – “Esistono un ‘costruito’ ed una idea di sviluppo della città determinata dalle evoluzioni socio economiche del contesto in cui Salerno è inserita. Il nostro compito è mettere in proficua connessione queste due dimensioni. Ritengo questa, in definitiva, la mia missione in qualità di amministratore”.

L’assessore all’Urbanistica ingegnere Michele Brigante mostra idee, obiettivi e metodologie chiari. Dalla teoria alla pratica, allora, il passo è breve: “Nella proposta di Puc, già elaborata e che porteremo all’attenzione del Consiglio comunale, c’è il congelamento di 270.000 metri quadri ex PUA non realizzati negli ultimi dieci anni con previsione di loro destinazione al costruito esistente. Ciò significa, tra l’altro, recupero di gettito da parte del Comune”.

–             Un cambio netto. Davvero indolore?

Beh, i costruttori mi hanno accusato di aver tradito i principiPotrebbero anche non essere pienamente d’accordo ma auspico che il confronto aiuti a scegliere il meglio”.

–             E lei?

“Resto fedele al mio approccio, al mio metodo. Nel rispetto dei ruoli e delle persone mi piace confrontarmi, ascoltare, approfondire. Dalla giunta ai dirigenti dei settori interessati ho trovato ampia condivisione. Se dovessi avere ‘altri sentori’, non esiterei a fare un decisivo passo indietro. Alla Mia età il tempo ha valore diverso. È importante non sprecare neanche un minuto”.

–             Assessore, ci sono questioni irrisolte in città. Come quella relativa al rifacimento del Corso, ad esempio…

“Siamo nella fase del ‘rimbalzo’ a seguito del contenzioso, a colpi di ricorsi, tra le ditte. La questione sarà definita entro qualche mese. Una volta chiusi i faldoni potremo procedere con l’inizio dei lavori. Ho fiducia che si partirà entro i prossimi mesi. Certamente nell’anno in corso”.

–             Porta Ovest. Terminerà? È fiducioso?

“Certamente sì. Il comparto relativo alle due gallerie sarà completato entro il 2023. La lentezza è dovuta alla particolare modalità di scavo legate alla sicurezza. È quasi come se si procedesse a mano. Poi c’è tutto l’altro comparto relativo agli innesti a ‘monte’ e a ‘valle’. A differenza del comparto-gallerie per il quale il driver è l’Autorità di Sistema Portuale, in questo caso l’ente di rifermento è il Comune. In forza dell’accordo-quadro con Acamir siamo entrati nella fase avanzata di progettazione delle diverse soluzioni da parte del selezionato studio ingegneristico di Benevento”.

–             Quali sono i nodi irrisolti?

“Questa società ingegneristica dovrà portare alla attenzione del Comune e degli altri enti coinvolti le ipotesi progettuali. Nell’area degli svincoli del Cernicchiara, in particolare, abbiamo necessità di capire quale soluzione adottare per superare l’ostacolo delle diverse quote, della particolare orografia e senza incidere in maniera peggiorativa sull’urbanizzato. La soluzione finale dovrà essere compatibile con una serie di aspetti, tutti non secondari. La questione è delicata e, direi, anche tecnicamente difficile”.

–             A valle invece, avete ripensato all’abbattimento del tratto più invasivo del viadotto Gatto?

“No. Credo che questa ipotesi sia stata scartata una decina d’anni fa. Le posso però dire che, spostato il traffico pesante in galleria, al Viadotto dovrà essere assegnata una nuova e più compatibile funzione”.

–             Sì perché intanto, quella che ha, mette a repentaglio la sicurezza…

“Questo problema lo stiamo affrontando. Ho in mente di istallare un sistema intelligente di indicazione dei transiti possibili di Tir in un determinato lasso di tempo. Per tararlo, però, abbiamo bisogno di conoscere il coefficiente standard del ‘numero massimo’. Esso sarà la risultanza di una serie di parametri contemplati nella procedura di classificazione del Viadotto. Che a breve realizzeremo”.

–             Quindi intende scaglionare partenze e arrivi dei Tir? Potrebbe trovare forti resistenze…

“La sicurezza prima di tutto. Ho la sensazione che la soluzione sia meno difficile di quanto il problema appaia ed induca a credere. Io, poi, non sono adatto alle contraddizioni…”.

–             A proposito di sicurezza: condivide l’idea della bike line in discesa su via Benedetto Croce lanciata dal Consigliere Avella?

“Ne abbiamo parlato. Si deve verificare la fattibilità”.

–             Questione-ripascimento. In campagna elettorale molti candidati davano per imminente l’avvio dei lavori del lotto Pastena-Torrione…

“Tecnicamente… confermo. Va chiarito però un equivoco interpretativo: alla classificazione degli ambiti non corrisponde quella dei lotti di lavori. A febbraio ci sarà la consegna del progetto esecutivo, poi sarà bandita la gara d’appalto. Bisognerà quindi decidere se avviare i lavori nel periodo primaverile-estivo oppure dopo. Certo: almeno le opere a mare, quelle relative alle barriere soffolte, potrebbero realizzarsi senza compromettere le corrispondenti attività economiche prettamente balneari. L’affidamento dei lavori dovrà, comunque, improrogabilmente avvenire entro 2022”.

–             Il ripascimento riguarderà il porticciolo di Pastena?

“Guardi, l’idea è chiara ma ne dobbiamo riparlare”.

–             Queste sono tutte opere ‘ereditate’. Di originale, invece, a cosa sta pensando?

“A dotare il Comune di una banca-progetti e di una squadra di tecnici altamente motivata. Non possiamo farci trovare impreparati dalle occasioni proposte dal PNRR. Il Comune di Salerno deve essere ammesso a quanti più bandi possibili. Centro storico, scuola e tutto il resto: lo sviluppo passa da lì. Poi c’è tutto il grande tema del nuovo ospedale, della metropolitana che arriverà fino all’aeroporto, che alcuni sindaci vorrebbero prolungare anche nei Comuni a sud dello scalo e che dovrà avere anche una fermata nel nuovo plesso ospedaliero. RFI lo sa, glielo abbiamo ufficialmente richiesto”.

–             Il vecchio ospedale continuerà ad avere funzioni pubbliche anche dopo la costruzione del nuovo?

“Penso dì sì. Almeno questo è lo scenario attuale …”.

Castelpagano e il triste addio a Lucio, ragazzo dall’animo buono: “Ora sei con la tua mamma”

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Vasto cordoglio per la morte di Lucio Grasso, il 38enne di Castelpagano che sabato pomeriggio è stato trovato morto a Ciorlano, nel Casertano. Il cadavere del giovane, scomparso alle prime ore dell’alba di giovedì scorso, era sul fondo del ‘Lago dei Cigni‘, specchio d’acqua, che a un certo punto si incontra con il fiume Volturno, dove si pratica la pesca sportiva. 

La scomparsa dell’uomo era stata denunciata da due suoi amici di pesca notturna il 20 gennaio, quando avevano avvistato il suo gommone alla deriva. Stando ad una prima ricostruzione, Lucio si era avventurato durante la notte nelle acque del lago per controllare la lenza della canna da pesca. Le immediate ricerche effettuate nelle ore successive, avevano consentito di ritrovare, tra degli arbusti presenti nel lago, uno scarpone e il giubbotto del giovane. 

Sabato pomeriggio, verso le ore 17.30, dopo l’ennesima immersione, i militari del Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli, immersisi fino alla profondità circa 8 metri, hanno rinvenuto il cadavere, trattenuto dalle alghe. La salma, è stata traslata presso l’Istituto di Medicina Legale di Caserta, in attesa dell’esame autoptico, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Lucio era un ragazzo dinamico, attivo, sportivo e molto presente nel sociale. Amava la natura, il trekking e la pesca. Sentimenti di dolore e sconcerto hanno pervaso l’animo dei parenti e degli amici del giovane, che aveva drammaticamente perso la madre a causa di un incidente agricolo. 

Castelpagano è in lutto. E per tutta la giornata di ieri, a ricordare il 38enne sono stati in tanti: “Ciao biondo… Ti ho conosciuto 18 anni fa. Da allora – racconta un amico sui social – abbiamo vissuto molte cose insieme. Sei diventato come un fratello per me. Avevamo un rapporto particolare, la vita e ingiusta. Avevi ancora una vita davanti… un ragazzo con un cuore immenso grande e sempre presente per tutti. Sempre buon umore, divertente, scherzoso e con il sorriso sulle labbra. Purtroppo il destino ti ha portato troppo presto via della nostre vite, ma resterai sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi”. 

Particolarmente toccante il ricordo di un altro amico: “Manchi terribilmente e vorrei tornare indietro per ritrovare di nuovo la tua voce e un tuo abbraccio e dirti ancora una volta quanto sei stato importante. Caro Lucio ora sei un angelo insieme con tua mamma. Il ricordo del tuo anima meravigliosa e gentile resterà sempre nei nostri cuori”. 

Benevento in slalom tra guai, equivoci e attenuanti

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Otto squadre in sette punti. Una classifica che più corta non si può è l’unica consolazione per un Benevento uscito meritatamente sconfitto dal Moccagatta di Alessandria. Tra le prime cinque ha vinto solo il Lecce, che oltre a scavalcare i sanniti è ora virtualmente al comando della classifica. I salentini hanno infatti una gara in meno, e battendo il Vicenza nel recupero della penultima di andata si porterebbero a quota 40 punti. Un’occasione per mettere la freccia anche su Brescia e Pisa e guardare così tutti dall’alto verso il basso.

Un vero peccato per la Strega, data per favorita sulla carta alla vigilia di un weekend che si è rivelato infausto per una serie di ragioni. E’ mancata innanzitutto la freschezza atletica, caratteristica che ha premiato i piemontesi, più reattivi e solidi sin dai primi minuti. Abilità nella riconquista della palla, giuste distanze tra i reparti e giocate elementari quanto coordinate hanno posto in una situazione di seria difficoltà gli esterni Letizia e Masciangelo, beffati sulla corsa e sugli improvvisi cambi di gioco da Lunetta e Pierozzi. 

L’impressione è che la sfida si sia incanalata proprio sui binari previsti da Moreno Longo, che ha visto eseguire il suo piano partita a menadito, con pochi fronzoli e sbavature. Occasionali infatti le chance capitate a un Benevento bloccato dalle attente marcature soprattutto a centrocampo. Se nessuno dei tre interpreti titolari (Ionita, Calò e Acampora) buona parte del merito va attribuito alla voglia mostrata dai grigi di fare bottino pieno. Una voglia che ha praticamente azzerato il gap tecnico esistente tra le due contendenti. 

Detto delle virtù alessandrine, il Benevento ha tanto da recriminare a se stesso. Probabile che le precedenti sfide con Monza e Spal, giocate in rapida successione dopo un lungo periodo di inattività, abbiano gravato oltre modo sulla condizione e sui nervi dei protagonisti scesi in campo. Senza contare che alla lista delle attenuanti vanno aggiunti i continui guai fisici di giocatori di primo piano nel progetto tattico di Caserta come Improta, Elia e Viviani. La notizia peggiore è che probabilmente nessuno dei tre sarà recuperabile anche per la gara con il Parma e che dunque la sosta non si rivelerà salvifica da questo punto di vista. 

Nel finale di gara l’allenatore sannita si è visto obbligato anche a sostituire Barba per un problema alla caviglia, un’altra preoccupazione che si spera possa essere sventata dai risultati degli esami a cui si è sottoposto il difensore, attesi per le prossime ore. Buono l’acquisto di Petriccione, ma la preoccupazione sulle condizioni di Viviani lascia qualche turbamento. E’ stato lo stesso Caserta, nel post partita, a parlare di un problema al pube. Un guaio che potrebbe allungare considerevolmente l’attesa di rivedere in campo il vero cervello della mediana sannita. Un giocatore che per caratteristiche ha dimostrato di farsi preferire a Calò, forte di una maggiore vivacità e a di una capacità nel variare gioco che il triestino non ha finora evidenziato. 

Ultimo e avvincente il capitolo riservato all’attacco. Laffaire Lapadula continua a tenere banco ma non può certo definirsi una questione di campo, dal momento che il giocatore è fuori rosa, vive una situazione da separato in casa ed è anche stato rimpiazzato sul mercato con l’ingaggio di Francesco Forte. Il nuovo ‘9’ giallorosso (88 solo sulla maglia) ha però peculiarità ben diverse dal peruviano, da qui la missione di cambiare completamente volto a un settore che fino a un mese fa si reggeva sull’esplosività e sul dinamismo di un unico interprete. 

Non è plausibile addebitare né a Forte (palo) né a Moncini (occasione nel finale di frazione) le colpe di un insuccesso, quando c’è da cambiare una mentalità nel suo complesso. E’ una questione collettiva, di reparto, oltre che di velocità nella transizione. Un andare lento e disordinato, quello del Moccagatta, nonostante la buona vena di Tello e la presenza intermittente di Insigne. Rimandati nuovamente Sau e Brignola. Impalpabile il primo, opaco il secondo, ben lontano dagli standard mantenuti ai tempi della sua prima parentesi giallorossa. A tutti loro e a un Farias ancora in ritardo di condizione toccherà assolvere alla mansione più difficile: pareggiare l’apporto del bambino delle Ande, a cui non resta (per ora) altro che il Perù per giocare a calcio. 

 

“Shamar”, dissequestrati i mezzi dell’autotrasportatore che smaltì i veleni nel suo terreno ad Atena Lucana

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Atena Lucana (Sa)- Sono tornati nella disponibilità del proprietario, con un provvedimento di dissequestro che è stato notificato nelle scorse ore dai carabinieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza, gli automezzi dell’ex guardia penitenziaria e autotrasportatore di Atena Lucana che il 12 aprile 2021 finì al centro della maxi inchiesta “Shamar” coordinata dalla Dda di Potenza e dai carabinieri della compagnia di Sala Consilina e che portò all’arresto di sette persone, tutte residenti nel Vallo di Diano, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo sversamento illecito dei rifiuti chimici liquidi quali “idrocarburi leggeri con pericolosità HP14-ecotossico” e di fanghi tossici nei terreni situati tra i comuni di Polla, Sant’Arsenio, Atena Lucana e la Basilicata.

Le indagini cominciarono nell’ottobre del 2019 quando i militari nell’ambito di una intercettazione telefonica dell’imprenditore di Sant’Arsenio, Luigi Cardiello, residente ad Ispani e soprannominato il “Re Mida” dei rifiuti poiché coinvolto nelle inchieste per reati ambientali “Re Mida”, “Cassiopea” e “Chernobyl”, captarono una telefona tra Cardiello e un ex agente della polizia penitenziaria e autotrasportatore di Atena Lucana.

Telefonata nella quale l’imprenditore chiese ed ottenne dall’ex agente, in una sola occasione, la disponibilità di un camion per effettuare il trasporto di sei, delle 32 autobotti, contenenti sostanze liquide chimiche, che all’autotrasportatore fu spiegato essere del concime liquido fertilizzante, ma che in realtà erano dei rifiuti liquidi provenienti dalle lavorazioni dell’azienda di ferro e alluminio “PRA.CAL” di Polla e dell’azienda di lavorazione di cemento “BETONVAL” di Sant’Arsenio, da smaltire illecitamente nei terreni e nei corsi d’acqua del Vallo di Diano. Rifiuti liquidi chimici di lavorazione che gli imprenditori smaltivano illecitamente al fine di ottenere risparmi sui costi aziendali di smaltimento legale dei rifiuti prodotti.

Intercettazione che portò i militari a sequestrare nell’ottobre dello stesso anno, anche 18mila litri di solventi chimici pronti ad essere smaltiti ad Atena Lucana e ad arrestare nell’aprile 2021, il 78enne Luigi Cardiello di Sant’Arsenio, il 31enne Gianluigi Cardiello, il 59enne Giovanni Cardiello di San Pietro al Tanagro, il 58enne Pasquale Quagliano di Sassano, il 64enne Francesco Pinto di Padula, il 39enne Raffaele Pinto di Sant’Arsenio e il 28enne Simone Nisi di Sala Consilina.

A denunciare alla Procura il “modus operandi” con il quale agiva l’organizzazione criminale che avvelenava i terreni agricoli e i corsi d’acqua tra il Vallo di Diano e la Basilicata, fu proprio l’autotrasportatore di Atena Lucana che, accompagnato dall’avvocato Michele Cuozzo, attraverso una testimonianza autoaccusatoria, riferì tutto agli inquirenti, indicando tra gli altri, anche un terreno di sua proprietà sito in a pochi metri dalla sua abitazione in località Macchia di Atena Lucana dove illustrò di aver sversato ben 6 autobotti di solventi, credendo si trattasse di acqua fertilizzante, salvo poi scoprire al mattino seguente che si trattava di sostanze chimiche tossiche che avevano attuato una forte azione corrosiva sul suo camion a bordo del quale aveva effettuato proprio il trasporto delle cisterne.

Testimonianza fondamentale ai fini investigativi e che fu riscontrata anche nel materiale raccolto durante le indagini dagli inquirenti tra cui pedinamenti, rilievi fotografici e intercettazioni telefoniche e ambientali.
Tra i dettagli rivelati dall’autotrasportatore, anche una presunta fuga di notizie, riferitagli da un suo amico tramite una soffiata che sarebbe stata effettuata da un presunto carabiniere, circa le indagini degli inquirenti e di cui gli indagati ne sarebbero venuti a conoscenza prima del blitz dei militari.

Una “soffiata” sulle indagini circa il traffico illecito di rifiuti e dei fanghi tossici quella riferita dall’autotrasportatore alla Procura di Potenza, che nella richiesta di ordinanza di custodia cautelare dei sette arresti, non ha trovato seguito e sulla quale non è escluso, proseguano le indagini della Procura lucana.

In quella maxi operazione e a seguito della testimonianza autoaccusatoria “chiave” delle indagini, i carabinieri sottoposero a sequestro tra le altre cose, anche gli automezzi ed il terreno oggetto di sversamento di proprietà dell’autotrasportatore di Atena.
Automezzi, tra cui escavatore e trattore, che sono stati dissequestrati nelle scorse ore, mentre il legale dell’autotrasportatore ha anche chiesto il dissequestro del terreno dove nei mesi scorsi sono stati effettuati i carotaggi da parte dell’Arpac per l’analisi della tossicità del liquido riversato nei terreni ed il dissequestro del camion. Il processo invece, in fase preliminare, deve ancora cominciare.

Covid, paziente campano muore dopo cure “alternative” di medico no vax

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Catanzaro – Ha prescritto cure “alternative” ad un paziente residente in Campania seguito solo telefonicamente che poi è morto. Per questo un medico di Teramo, Roberto Petrella, conosciuto come no vax, è stato arrestato e posto ai domiciliari da personale della Digos di Catanzaro per omicidio colposo in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip su richiesta della Procura catanzarese. Il medico, ginecologo, già destinatario di un provvedimento non definitivo di radiazione dall’Ordine dei Medici, avrebbe suggerito al paziente, affetto da più patologie ma non è noto se avesse anche il Covid, intrugli a base di funghi, sconsigliandone il ricovero.

Il giorno prima del decesso, avvenuto in Campania, secondo quanto si è appreso, la moglie dell’uomo aveva chiamato il medico che le aveva sconsigliato di portarlo in ospedale suggerendole nuovamente una cura alternativa. Petrella è già destinatario di un provvedimento non definitivo di radiazione da parte dell’Ordine dei Medici di Teramo. L’arresto è stato chiesto dalla Procura di Catanzaro dopo che nell’ambito di un’altra indagine ancora in corso, dalle intercettazioni telefoniche è emersa la vicenda del paziente campano. La Procura ha quindi chiesto l’emissione di un provvedimento urgente per evitare la reiterazione del reato ed il gip l’ha accolta pur dichiarandosi incompetente territorialmente. Gli atti sono già stati trasmessi a Teramo. L’indagine dei poliziotti della Digos ha preso avvio dall’attività intercettiva svolta sull’utenza del sanitario, nell’ambito di un altro procedimento instaurato a suo carico presso la Procura di Catanzaro. L’ipotesi accusatoria è che il ginecologo non abbia effettuato una corretta diagnosi e non abbia apprestato il necessario trattamento terapeutico su un paziente con gravissime e molteplici patologie pregresse (cardiopatia con acuzie di infarto nel 2007, ipertensione, ipercolerestolemia, diabete, problemi di prostata), poi deceduto per un infarto del miocardio, e lo abbia “curato” con pratiche non riconosciute dalla scienza medica, procrastinando il ricovero ospedaliero ed impedendo l’attivazione di idonee terapie salvavita. Le esigenze cautelari poste alla base del provvedimento cautelare sono state desunte dal gip dalla non occasionalità della condotta del medico, che secondo l’accusa ha sollecitato cure alternative alla medicina “ordinaria”, prive di validità scientifica, anche in relazione ad una paziente affetta da Covid-19, dando seguito ai numerosi proclami definiti “antiscientifici” dall’accusa, diffusi sul suo profilo Facebook, con ampio seguito.

Salernitana, ufficiale l’arrivo del portiere Luigi Sepe

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Salerno – All’indomani della sconfitta nel derby con il Napoli arriva l’ufficialità dell’acquisto di un nuovo portiere per la Salernitana. La notizia era ormai nell’aria, per la verità, ma ora trova conferma anche nei documenti ufficiali: Luigi Sepe è un nuovo giocatore granata. La Salernitana ha infatti raggiunto l’accordo con il Parma per il trasferimento in prestito dell’estremo difensore, che lo scorso anno ha difeso la porta dei ducali 36 volte in serie A

 

 

“Memorie di una prof”: il libro della giornalista Patrizia Sereno

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L’esperienza di una docente emigrante, su e giù per l’Italia, andata e ritorno. Gli incontri, la malinconia, la gioia di un lavoro che è passione e innamoramento. Un posto nuovo in cui imparare a sentirsi a casa, geograficamente ed affettivamente. Con una terra d’origine che scorre nelle vene insieme al sangue e a cui tornare diversi da quando si era partiti. 

La novità editoriale firmata 78edizioni è il libro di Patrizia Sereno dal titolo “Memorie di una prof”. E’ uscito dal cassetto dei sogni ed è diventato realtà grazie all’ingresso di Patrizia,  giornalista e docente da diversi anni, nella scuderia di Contrappunto House of Boooks. Direttrice editoriale è Rosa Gargiulo, scrittrice, editor e ghostwriter.

E’ stata Rosa Gargiulo che ha accolto in casa Contrappunto Patrizia Sereno, nel solco della filosofia che la contraddistingue: sempre dalla parte delle parole e degli autori  che bisogno di persone che si prendano cura di loro, del loro “sogno di carta”, trasformandolo in aquilone da far volare in alto e lontano, con passione – determinazione – competenza – professionalità.

78EDIZIONI è una casa editrice nata per dare voce a chi crede nel proprio lavoro, nelle potenzialità altrui e, più in generale, a quello che fa. Vuole essere il punto di incontro di menti libere, frizzanti, dotate di un loro proprio pensiero e che si distinguano per un colore e una tonalità propria, che si discosta dalla massa.

La realizzazione di un libro richiede cura. Una cura che interessa in prima battuta chi ha scritto il testo perché è opera dell’intelletto e merita rispetto e attenzione. 78edizioni ha immaginato per “Memorie di una prof” un’intrigante copertina realizzata dall’artista Francesco Rosina. Il libro, poi, si è arricchito di una post fazione di tutto rispetto. A firmarla Mara Aldrighetti che, rispetto a Patrizia, ha fatto il percorso inverso – Nord Sud – sola andata e per scelta.

San Leucio del Sannio, successo per l’Open Day vaccinale

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Benevento – Il sindaco di San Leucio del Sannio, Nascenzio Iannace, e tutta l’Amministrazione Comunale esprimono grande soddisfazione per l’Open Day vaccinale tenutosi nella giornata di ieri presso l’Istituto “Luigi Settembrini”.
Tutto ha funzionato per il meglio, garantendo l’accesso alla dose vaccinale per tanti bambini fra i 5 e gli 11 anni d’età residenti sia nel comune di San Leucio del Sannio che nel restante territorio sannita.
La soddisfazione dell’amministrazione, che ringrazia per il risultato raggiunto sia l’Asl di Benevento che la dirigenza dell’Istituto scolastico, è soprattutto dovuta al fatto che, “proseguendo in questa maniera, – si legge in una nota – sarà possibile incrementare la percentuale di vaccinati diffusi sul territorio e così costruire un argine sempre più consistente al perdurare dell’epidemia da Covid – 19. In tal senso saranno organizzati altri momenti di sensibilizzazione volti, ancor di più, a sollecitare”. 

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