Salerno – Si terranno oggi pomeriggio alle 16.30 presso la Chiesa nuova di Torrione Alto a Via Roberto Virtuoso i funerali dell’attore ed autore salernitano Alessandro Nisivoccia, papà del teatro Sipario e poi San Genesio, scomparso ieri. Dal momento della diffusione della notizia della sua morte sono numerosi i messaggi di cordoglio che in quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato, anche calcando le tavole del Sipario prima e San Genesio poi, si stanno susseguendo sui social e dovunque. Tra i primi quello del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli che ha ricordato l’ uomo e l’artista che ha dato un grande contributo alla crescita culturale e civile di Salerno. Nisivoccia, insieme all’amatissima moglie Regina Senatore, (morta nel 2016) è stato protagonista della scena artistica salernitana ed un maestro per intere generazioni di artisti, un riferimento per gli spettatori. Come ha ricordato oggi il giornalista Gabriele Bojano, prima di loro dominava il teatro delle filodrammatiche, fin troppo rispettose dei testi di tradizione che giammai avrebbero tradito per un guizzo di creatività autorale e interpretativa. Poi sono arrivati loro e non si è capito più niente: accanto ai baluardi del teatro classico, da “La bisbetica domata” a “Filumena Marturano” (con una Regina superlativa) hanno fatto capolino copioni di autori meno conosciuti e meno “battuti” dalle compagnie di giro ma non per questo meno efficaci. Da Garcia Lorca a Pinter, solo per citarne alcuni, il teatro San Genesio è stato non solo fucina di talenti ma anche di idee. Dalla cucina del teatro San Genesio sono uscite le sorelle De Sio, Yari Gugliucci, Beatrice Fazi a Nuccio Siano. Come ha detto oggi Gaetano Stella, che gestisce il Teatro delle Arti e lo ha ricordato insieme a Claudio Tortora, la lezione più grande che Nisivoccia lascia in eredità a tutto il mondo della cultura salernitana è il grande amore per il teatro.
Addio a Sandro Nisivoccia: l’amore per il teatro la sua grande eredità
Bando manutenzione verde, l’opposizione chiede la sospensione
Salerno – È firmata da tutti i consiglieri comunali dell’opposizione la richiesta di sospensione della gara d’appalto per l’affidamento di servizi di manutenzione ordinaria e conservativa del patrimonio cittadino e del verde pubblico, la gara bandita due giorni fa per affidare i servizi fermi da quando l’inchiesta giudiziaria sulle cooperative sociali ha bloccato la manutenzione, ma anche i dipendenti delle cooperative. Ed una delle motivazioni che spinge l’opposizione a chiedere di fermare la gara riguarda proprio la clausola sociale. Secondo la minoranza il nuovo bando non tutela con la clausola sociale l’inserimento lavorativo dei dipendenti che da tre mesi presidiano i portici di palazzo di città ed erano insorti proprio contro l’emanazione della gara. Ma la richiesta dell’opposizione è motivata anche dal mancato rispetto del dettato emerso dal consiglio comunale del 18 febbraio 2021 quando il consiglio comunale si era espresso a favore dell’affidamento ad un ente gestore unico dell’intero servizio.
Ecco il documento sottoscritto dai Consiglieri comunali Celano, Cammarota, D’Alessio, Sarno, Santoro, Barone, Pecoraro, Naddeo, Lambiase, Pessolano, Mimmo Ventura e da Leonardo Gallo e Peppe Ventura del gruppo Oltre. “I consiglieri evidenziano quanto segue:
1. in data 18 febbraio 2021 il Consiglio comunale di Salerno votava all’unanimità la proposta di alcuni Consiglieri comunali che prevedeva l’affidamento ad unico gestore dei servizi antecedentemente appaltati alle Cooperative Sociali, dando mandato agli Uffici di verificarne la fattibilità tecnica [Delibera Cons. n. 3/2021].
2. La suddetta proposta era finalizzata al perseguimento di economia di scala che avrebbe consentito un importante risparmio per l’Ente, oltre che l’efficientamento del servizio in uno a maggiori garanzie per il personale impiegato.
3. A seguito di specifica interrogazione, con nota sindacale del 23.07.2021, il settore “Ambiente” e quello “Strutture Comunali”, a firma rispettivamente dell’Ing. Natale e dell’Ing. Mastrandrea, riscontravano la richiesta rappresentando che sotto il profilo amministrativo «non è da escludere la fattibilità di un accorpamento e affidamento della gestione dell’intero verde pubblico cittadino, in ogni sua connotazione, ad un unico soggetto esterno mediante relativa gara di appalto, o a società partecipata, mediante un affidamento in house» [prot. n. 0136416/2021 del 22.07.2021];
4. L’Amministrazione comunale, impropriamente, ha ritenuto di discostarsi dal succitato e chiaro indirizzo politico del Consiglio comunale, predisponendo un nuovo bando che prevede, in 4 lotti, il servizio in oggetto, senza curarsi dei possibili risparmi dell’Ente e senza prevedere concrete garanzie occupazionali per i lavoratori impegnati in precedenza, per il servizio in questione.
5. Il capitolato d’appalto, recentemente pubblicato, presenta gravi criticità non prevedendo l’impiego minimo di lavoratori né l’orario giornaliero di impegno così come espressamente specificato nei precedenti capitolati.
6. Tale mancanza rappresenta un evidente vulnus sia perché non assicura la certezza di un servizio efficiente e completo, sia perché lo stesso potrebbe essere assoggettato ad eccessiva discrezionalità della ditta appaltatrice con l’utilizzo di un numero di operai minimale e senza dover garantire il mantenimento del precedente livello occupazionale.
7. La previsione di un massimo di soli cinque punti dei cento attribuibili se accettata la cd. clausola sociale con conseguente assorbimento dei lavoratori sino ad oggi impiegati per pari servizio, non consente di tutelare adeguatamente i diritti di tutti quei lavoratori che da anni sono stati impiegati all’interno delle cooperative sociali.
Per i motivi di cui sopra, gli scriventi, chiedono alle SS.LL., per quanto di ragione e competenza, di sospendere ad horas la gara in essere, predisponendo al contempo, ed in tempi celeri, un nuovo bando che sia coerente con quanto disposto con la decisione unanime del Consiglio comunale del 18 febbraio 2021 (Delib. Cons. 3/2021), anche al fine di tutelare realmente la forza lavoro, correggendo le rilevate criticità”
De Stasio a De Pierro: “La democrazia non vive di sole nomine ma di confronto”
Rosetta De Stasio, consigliere comunale per ‘Prima Benevento’, replica con una nota stampa alle parole con cui a sua volta il vicesindaco Francesco De Piero aveva risposto alla dichiarazione congiunta a firma De Stasio, Perifano e Moretti. Scrive la De Stasio:
“Leggo sulla stampa di questa mattina la “risposta” del Vicensindaco Avv. De Pierro alla nota critica redatta da tutta l’opposizione consiliare e pubblicata ieri.
Preliminarmente va precisato, a proposito del famoso “invito” a cui fa riferimento l’Avv. De Pierro, e che lui stesso avrebbe rivolto in Commissione ai componenti di opposizione, teso all’indicazione di “qualche tecnico” da inserire nella cabina di Regia, che non solo lo stesso non è mai stato formalizzato, ma che all’epoca della riunione della Commissione la cabina di Regia era stata già costituita.
Nella nota critica abbiamo parlato di “contentino” proprio per le modalità con cui il Vicesindaco, peraltro in risposta a precisi interventi dei consiglieri di opposizione in commissione che evidenziavano la totale carenza di comunicazione istituzionale, affermava “beh…si potrebbe anche inserire qualche tecnico indicato dall’opposizione”.
In questo consiste il famoso “invito” e la presunta “apertura”. Ovviamente ci saremmo aspettati, successivamente a quella seduta di commissione, un invito formale che non è mai pervenuto.
Ma il problema evidenziato nella nota non è questo, perché ci si riferisce ad un problema politico!
A prescindere da quali “tecnici” facciano parte della cabina di regia, ribadisco che tale organo è e deve essere solo un “organo tecnico” che, basandosi sulle specifiche competenze dei componenti, studi la fattibilità dei progetti.
Ma questi progetti da chi vengono presentati? Chi opera la scelta tra le priorità sule quali lavorare? Chi determina i criteri di valutazione circa l’impatto concreto sulla città dei detti progetti? Esiste un programma di massima, un “master plain”, che tenga conto delle caratteristiche e delle peculiarità della nostra città”
E’ di questo che vogliamo parlare, ed è di questo che un Consiglio Comunale ha il dovere, prima che il diritto, di discutere. Senza dubbio nello spirito della massima collaborazione, ma di una collaborazione effettiva. Non di quella richiamata dal Vicesindaco quale errato presupposto per lanciare accuse gratuite, oltre che infondate e poco garbate, a chi cerca quotidianamente di partecipare, con critiche ma anche con proposte, alla via amministrativa della città.
Il dovere di un consigliere comunale, di maggioranza o di opposizione che sia, è adempiere al compito affidatogli dagli elettori, e cioè operare per favorire lo sviluppo economico e sociale della città, nel rispetto delle esigenze di chi vi abita.
Progettare una visione d’insieme della nostra città, nella quale inserire i progetti relativi alle varie “misure” prevista dal PNNR, è il compito fondamentale di chi si è assunto l’onore, e l’ònere, di rappresentare ed amministrare i cittadini.
Ben venga la cabina di regia, rispetto alla quale non vi è alcuna necessità né alcuna “esigenza” di “indicare e/o nominare tecnici di propria fiducia”; ma manca il passaggio politico preliminare, e cioè viene impedita di fatto la possibilità all’organo politico di agire ed operare per quanto di sua competenza istituzionale. Non viene consentito al Consiglio comunale, unico organo nel quale vi è la rappresentanza di “tutta la cittadinanza” di effettuare le scelte, di indicare le priorità, di individuare le autentiche esigenze, in base ad una programmazione derivante dalla visione d’insieme della città, ed in correlazione con quanto previsto dal PNNR.
Questa è la collaborazione istituzionale; questa è la democrazia!
Gli inviti più o meno “accennati” a nominare “qualcuno” non rientrano nella mia visione di azione politica, né nel mio modo di essere!
Mi auguro solo che la folle corsa alla presentazione di progetti avulsi da qualunque programmazione seria, e spesso vecchi e rispolverati, non si traduca in un fallimento per la città, e cioè in un diniego di fondi per mancanza di requisiti e presupposti, come purtroppo già accaduto in passato”.
Lungomare, Anva a Tringali e De Luca: “Non siamo abusivi e denunciamo lo spaccio”
Salerno – Abusivismo e spaccio di droga a lungomare: l’Anva non ci sta. Attraverso una lunga lettera firmata dal coordinatore provinciale Roberto Cristofaro, ribatte e puntualizza.
Non sono affatto piaciute all’associazione degli ambulanti facente capo a Confesercenti, le dichiarazioni dell’assessore alla sicurezza del Comune di Salerno Claudio Tringali e quelle del Governatore Vincenzo De Luca.
Roberto De Cristofaro afferma: “Da alcuni giorni siamo inondati di notizie inerenti l’abusivismo presente sul lungomare, in ragione del deturpamento del decoro urbano da parte di alcune attività abusive per necessità, in particolare di ambulanti italiani.
Ebbene fare chiarezza.
L’Assessore alla Sicurezza del Comune di Salerno, in una intervista fa palesare che il lavoro svolto da alcuni ambulanti in modo abusivo per necessità sul tratto iniziale del lungomare è intollerabile e che lo stesso possa essere effettuato in altri luoghi in forma itinerante. Insomma puoi anche essere abusivo, l’importante è non sul lungomare.
Nella fattispecie l’Assessore è all’oscuro che vige la delibera del Consiglio Comunale di Salerno n.17 del 17 aprile 2018 che ha individuato 55 posteggi isolati di cui ben 32 sono fissi. Tra questi vi sono otto postazioni individuate sul lungomare e gli operatori più volte, anche attraverso nostre richieste ufficiali, sono in attesa di assegnazione di tali postazioni attraverso un bando comunale, e non regionale, mai pubblicato.
Ancora più grave e che alcune postazioni presenti tra i 55 posteggi sono assegnate senza nessun bando o altro titolo ed è anche a nostra conoscenza, il mancato pagamento del suolo di queste postazioni occupate. Addirittura il Comune non dà possibilità di aprire in forma di ‘spuntisti’ in questi posti vuoti, così come previsto dalla vigente normativa causando anche un mancato incasso per lo stesso Ente.
Riteniamo giusto ribadire che a volte il degrado viene mantenuto poiché non si ha il coraggio di fare ciò che si deve: dare seguito a ciò che si è regolamentato.
Se si assegnano i posteggi in modo regolare finisce l’abusivismo ed eventualmente gli operatori possono fare degli investimenti al fine di non deturpare il decoro urbano, ma soprattutto si conferirebbe dignità al lavoro degli ambulanti.
Nella questione è intervenuto anche il Governatore De Luca. Da sempre abbiamo denunciato lo spaccio di droga sul lungomare; da sempre abbiamo denunciato il mercato della contraffazione che avviene sul lungomare, il corso ed il centro storico. Nulla è stato fatto.
Lo spaccio non può essere accostato al mondo degli ambulanti anche se abusivi per necessità. Non è giusto far passare il messaggio che vi siano ambulanti che spacciano.
Se vi sono abusivi è perché non vi sono rilasci di permessi, quindi il Governatore dovrebbe chiarire meglio l’editto bulgaro che ha lanciato.
Emblematico è stato il Natale 2021 dove si è richiesta l’autorizzazione per far lavorare gli operatori, tra l’altro molti di loro fermi da 24 mesi. Tale autorizzazione non è stata concessa ed al posto di chi fino al 2019 veniva regolarmente autorizzato e pagava il suolo abbiamo ritrovato solo abusivi, in particolare nella villa Comunale in barba ad ogni tipo di controllo.
In conclusione vi è bisogno di dare un decoro alla città, negli ultimi tempi è stata totalmente abbandonata, non solo piazza della Concordia. Ma non possono essere gli operatori ambulanti a pagarne le spese.
Vogliamo una città vivibile e che dia la possibilità di lavorare nelle regole per chi davvero vuole fare impresa legale”.
Napoli, Manfredi: “L’aiuto del Governo è la salvezza per la città”
Napoli – ”Il Governo ci dà 1 miliardo e 300 milioni a fondo perduto, risorse che rappresentano davvero la salvezza della città che è praticamente in dissesto perché l’ultimo piano di rientro dell’amministrazione precedente non è stato approvato. Il dissesto sarebbe il fallimento, lo smantellamento delle partecipate, il non pagamento dei debiti commerciali, il collasso finanziario”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine del Consiglio comunale convocato per discutere del ‘Patto per Napoli’. Manfredi ha sottolineato che ”l’intervento straordinario del Governo richiede alla città uno sforzo guardando alla possibilità di vari aspetti in primo luogo la riscossione che è la più bassa d’Italia con solo il 27 per cento delle tasse riscosse e abbiamo il debito pro capite più alto d’Italia”. Tra le misure su cui puntare anche la valorizzazione del patrimonio che – ha evidenziato il sindaco – ”negli ultimi anni ha dato risultati molto negativi tra i 20-30 milioni l’anno, una cifra irrisoria”. Nella realizzazione del Piano che l’amministrazione dovrà presentare al Governo entro il 15 febbraio, si sta valutando la possibilità di intervenire sulle tasse aeroportuali ed ”eventualmente” su un aumento dell’Irpef nell’ordine dello 0,1 – 0,2 per cento ”soltanto per le fasce alte”.
NOMINE ASIA – ‘Stiamo facendo le ultime valutazioni, la nomina ci sarà la prossima settimana”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in relazione al cambio al vertice di Asia, azienda partecipata che si occupa dell’igiene urbana della città”.
CANONE STADIO – ”Quello da parte del Calcio Napoli è un canone che deve essere riscosso ma dobbiamo distinguere tra situazione pre Covid e situazione Covid”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine del Consiglio comunale che ha all’ordine del giorno la discussione sul ‘Patto per Napoli’.
Manfredi, rispondendo a una domanda sul pagamento dei canoni degli immobili di proprietà dell’amministrazione, tra cui lo stadio ‘Maradona’, ha ricordato che ‘‘per il periodo Covid per tutte le società sportive è previsto che ci sia la possibilità di una rinegoziazione, cosi come abbiamo già fatto per l’ippodromo”.
TASSE – ”Per il 2022 non ci sarà alcun aumento delle tasse, ma in una città normale chi deve pagare le tasse deve farlo, poi dobbiamo sempre stare attenti alla clausola sociale perché ci sono persone che hanno difficoltà, che devono essere sempre tutelate, ma chi deve pagare, perché gode di servizi, deve farlo altrimenti pagano sempre i soliti noti ed è assolutamente ingiusto”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in occasione del Consiglio comunale sul ‘Patto per Napoli’.
Sul fronte della riscossione, il primo cittadino ha evidenziato che è innanzitutto necessario intervenire ”sulla base informatica perché non c’è una base dati informatica affidabile.
Utilizzando le tecnologie e con l’aiuto della Guardia di Finanza e delle agenzie del territorio incroceremo le banche dati e ci consentirà di far emergere la tanta elusione della base imponibile. Noi abbiamo due problemi: la base imponibile che non è completa con persone che non sono registrate e poi c’è chi è registrato e non paga”.
Sul fronte dei canoni Erp, Manfredi ha spiegato che ‘‘non ci sarà aumento dei canoni. Nell’ambito del piano di valorizzazione il nostro obiettivo è trasformare i tanti inquilini in proprietari. Il diritto alla casa è una delle grandi sfide di Napoli”.
DAVID SASSOLI – Il Consiglio comunale di Napoli ha osservato un minuto di silenzio in memoria dell’ex presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, recentemente scomparso a causa di una malattia. “Mi piace ricordare David Sassoli come un figlio d’Italia – ha detto Enza Amato, presidente del Consiglio comunale – un cittadino d’Europa, un uomo gentile, ancorché deciso e determinato, dal sorriso aperto e dagli occhi vispi, intelligenti. Un uomo capace di guardare oltre le differenze, costruendo punti di umanità”.
TEATRO SAN CARLO – “Il San Carlo è un patrimonio della città e dell’Italia e va tutelato in tutti i modi. E’ importante che ognuno faccia la sua parte“. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, rispetto alla possibilità che la Regione blocchi le risorse destinate al Massimo e che, in qualità di socio fondatore, stanzia per il teatro. “L’osservazione della Regione non è di oggi – spiega Manfredi – è una richiesta fatta al ministero mesi fa, prima che mi insediassi. C’è’ una richiesta di chiarimenti su alcune procedure amministrative messe in campo dall’attuale gestione del San Carlo. Noi abbiamo un ministero vigilante che ha effettuato un’ispezione e invieremo dei documenti aggiuntivi, messi a disposizione dalla Regione”.
Mingardina, in corso di completamento i lavori sulla SR 562
Salerno – La Provincia di Salerno sta per completare i lavori di manutenzione relativi all’ultimo ordinativo dell’accordo quadro area 2 ufficio operativo 2 disposto sulla SR 562 dir Mingardina, il cui importo ammonta a circa 80.000,00 euro al netto dell’IVA.
“L’intervento – dichiara il Presidente Michele Strianese – consiste nel rifacimento di alcuni tratti di tappetino d’usura, nella realizzazione della segnaletica orizzontale e nella riparazione di alcune barriere divelte.
L’intero accordo quadro dall’importo di 400.000 euro ha previsto 4 ordinativi lavoro complessivi: il primo a Camerota, il secondo a Foria di Centola, il Terzo a Vibonati, l’ultimo in corso di completamento sulla Mingardina. La Provincia non si ferma e continuiamo a lavorare in assoluta vicinanza alle esigenze concrete delle nostre comunità”.
‘Città Aperta’: il Direttivo nomina la Segreteria e dà il via libera a documento su Pnrr
Si è riunito nella serata di ieri il Direttivo di ‘Città Aperta’ che ha proceduto alla nomina della Segreteria dell’associazione. Fanno parte della segreteria: Antonio Parciasepe, Giusepe Tecce, Fiorella Romano, Rita Marinaro, Luigi De Nigris, Rosa Razzano, Lorenzo Cicatiello, Francesco Calicchio, Antonella Calandrini, Lorenzo Catillo, Annachiara Palmieri.
Il Direttivo, inoltre, ha approvato un documento sul Pnrr che di seguito si riporta integralmente:
“Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla” (Papa Francesco).
“Il PNRR è un’opportunità enorme che si rischia di non cogliere se, per una MANCANZA DI VISIONE RISPETTO AL FUTURO, si rimane schiacciati sull’oggi e sui problemi contingenti.
Da parte dell’amministrazione Mastella si susseguono annunci e proclami sul PNRR, ma nessuno è a conoscenza di quello che si sta facendo e di come si sceglie di candidare la città: QUALE VISIONE, QUALE DIREZIONE E COSA DOVRÀ ESSERE QUESTA CITTÀ NEL 2026.
Dalle note di stampa apprendiamo dell’arruolamento di 4 giovani professionisti a supporto delle attività connesse al PNRR, di un accordo istituzionale con l’Università del Sannio per la progettazione degli interventi e della istituzione di una cabina di regia.
Al momento, tuttavia, sembra che la Città non abbia il diritto di conoscere quali piani siano stati predisposti e quali interventi sono ritenuti prioritari.
NON SOLO IL CONSIGLIO COMUNALE È STATO SIN QUI ESTROMESSO DALLA DISCUSSIONE , ma non risulta, ad oggi, alcun confronto con associazioni di categoria e cittadinanza attiva sui bisogni da soddisfare, gli investimenti da fare, gli obiettivi su cui puntare per la ripresa economica della città.
Ed invece la Comunità, le imprese e il terzo settore, creando una rete aperta che interagisce con i decisori istituzionali, ben possono rappresentare un valore aggiunto e contribuire a recuperare la visione.
“Next Generation Eu” NON È UN ELENCO DELLA SPESA: non basta tirare fuori dai cassetti vecchi progetti e trovare la misura dove collocarli. Occorre piuttosto un disegno strategico, un masterplan degli interventi che indichi con chiarezza e lungimiranza il percorso da seguire e gli obiettivi da raggiungere: non solo nuove opere, ma soprattutto “cura” di quanto esiste sul territorio – a partire dalle periferie – affinché sia possibile limitare sprechi, abbandono e scarti; ricomporre storiche fratture nell’assetto urbano; contenere il consumo di suolo puntando alla riqualificazione degli immobili pubblici dismessi; generare coesione e ricchezza.
Per essere smart, green, sostenibile e innovativo il PNRR deve ridurre sperequazioni, contrastare polarizzazioni e disuguaglianze.
A Benevento come si intende farlo??
Forse è bene ricordare che il PNRR è uno strumento basato sulla performance: la Commissione Ue pagherà non tanto basandosi sulla spesa (sebbene questa dovrà ovviamente essere opportunamente rendicontata), ma focalizzandosi soprattutto sulla realizzazione degli obiettivi intermedi e di lungo periodo che ci si è impegnati a raggiungere sulle singole linee di intervento.
Questo segna un cambio di approccio radicale rispetto alla tradizionale gestione dei fondi strutturali, ed implica una capacità di progettazione e implementazione molto più alta rispetto a quella richiesta per accedere ai programmi Ue tradizionali.
Tutti i bandi del PNRR che riguardano direttamente gli enti locali, stando a quanto assicurato sia dal Mef che dall’Anci, dovranno essere varati entro il 30 giugno 2022, con l’obiettivo di avviare tutti i cantieri entro dicembre 2023.
Ed allora, atteso che il tempo stringe, si dia una decisa accelerazione in direzione di una programmazione finalmente organica e di ampio respiro, che unisca investimenti pubblici – del Recovery Fund,della legge di bilancio, delle Regioni, della nuova programmazione 2021-2027 – e azione delle imprese, così da centrare il principale obiettivo del PNRR: una crescita economica strutturale per le aree maggiormente a rischio di emarginazione, e buona e stabile occupazione per le giovani generazioni”.
San Carlo, scontro in Cdi: Regione minaccia lo stop fondi
Napoli – E’ scontro all’interno del Consiglio d’indirizzo del Teatro San Carlo, una delle principali istituzioni culturali del Paese, con la Regione Campania, socio fondatore, che minaccia di sospendere l’erogazione dei contributi destinati al San Carlo per un importo di 7 milioni di euro. Di una “infuocata riunione” del Consiglio d’Indirizzo del teatro più antico d’Europa, svoltasi ieri, riferiscono oggi i quotidiani Il Mattino e il Corriere del Mezzogiorno.
All’origine dello scontro la nomina – che risale al 2020 – del direttore generale del San Carlo Emmanuela Spedaliere che la Regione Campania, attraverso il suo rappresentante in Consiglio Maurizio Borgo, ritiene illegittima arrivando a minacciare l’uscita dalla Fondazione che gestisce il teatro in caso di mancato annullamento della stessa.
La mossa della Regione – è il retroscena che viene accreditato dai quotidiani – potrebbe avere in realtà come vero obiettivo Stephane Lissner, il Sovrintendente e direttore del Massimo napoletano cui De Luca contesterebbe i cattivi rapporti con il maestro Riccardo Muti deterioratisi dopo la cancellazione lo scorso anno di tre suoi spettacoli in cartellone. Al lavoro per una mediazione il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
“Non si può far pesare l’ennesimo conflitto istituzionale sul San Carlo e non garantire i finanziamenti, è quanto affermano Giovanni Sgambati e Massimo Taglialatela, segretari generali della Uil e della Uilcom Campania, a proposito delle ultime vicende che hanno investito il Massimo napoletano.
“Ci sono luoghi opportuni per esprimere il proprio parere sulla dirigenza del teatro – continuano Sgambati e Taglialatela – ma è irresponsabile la scelta di negare il supporto finanziario ad una delle maggiori espressioni culturali del Mezzogiorno e del Paese. Con il nuovo sindaco di Napoli ci auguravamo una nuova intesa tra Regione e Comune invece l’atteggiamento di contrarietà di De Luca sembra non essere cambiato affatto”.
Corazza: “Benevento, un mercato da A ma l’Alessandria vuole fare bene”
Alessandria – Tre gol all’andata non bastarono per permettere all’Alessandria di evitare il ko contro il Benevento all’esordio in campionato. Simone Corazza fu, senza dubbio, il protagonista del match del “Ciro Vigorito“. Adesso il calendario rimette nuovamente a confronto grigi e giallorossi, a fare da palcoscenico alla contesa sarà però il “Moccagatta“. L’attaccante di Latisana ha parlato del momento dell’Alessandria e ha presentato il match di domani con la Strega alla rubrica “Venticinquesimo Minuto“.
Bilancio – “Sono soddisfatto del mio rendimento ma la cosa più importante è ottenere la salvezza il prima possibile. Sapevamo sarebbe stato un campionato complicato, come forse non è mai stato negli ultimi anni. Ci sono ottime squadre e noi dovremo essere in grado di portare a casa punti contro chiunque”.
Soprannome – “Tutto è nato a Reggio Calabria. Segnai in una partita e in quel periodo stava uscendo il film Joker. Esultai portando gli indici vicino alla bocca per indicare il sorriso e da quel momento sono stato battezzato così”.
Longo – “Il suo arrivo è stato fondamentale, ci ha portato nuova benzina. Era un periodo nel quale le cose non giravano, avevamo bisogno di un cambio di marcia. Abbiamo fatto qualcosa di clamoroso, recuperando tanti punti in poco tempo”.
Obiettivo – “Il campionato è molto equilibrato, dobbiamo concentrare le nostre energie per recuperare quei punti che abbiamo lasciato per strada nel girone d’andata. Adesso ci farebbero comodo ma abbiamo commesso degli errori che non dovremo ripetere perché nessuno ci perdonerà nulla. La salvezza è nelle nostre corde, ci crediamo e speriamo di fare bene”.
Benevento – “Sarà una partita difficile, incontriamo la terza in classifica che, come si vede dal mercato, punta alla promozione diretta. Anche all’andata avevano un’ottima rosa, eppure siamo andati a giocarcela. Siamo concentrati, la stiamo preparando nei minimi particolari. Sappiamo che non dovremo sbagliare niente, il Benevento è una squadra che non perdona gli errori. Servirà la voglia di fare bene, giocheremo in casa e vogliamo partire bene nel nuovo anno”.
Tifosi – “Avere la metà dei tifosi allo stadio è una grave perdita, il calcio è loro. Dispiace, è bello giocare per il pubblico. Sono sicuro, comunque, che la metà dei tifosi si farà sentire per incitarci. Ci aiutano molto, ci danno quella carica e quella spinta che portano a fare una corsa in più anche quando sei stremato”.
Bill De Blasio torna nel Sannio, il Conservatorio “Nicola Sala” si prepara ad accoglierlo
Benevento – Nei giorni scorsi, è stata avviata un’intesa tra il presidente del comitato per l’accoglienza, Arturo Mongillo, che di de Blasio è il cugino, e il presidente del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento, Antonio Verga.
Nel cordiale incontro, sono state gettate le basi per l’organizzazione degli eventi in onore di Bill de Blasio, di origine sannita e già sindaco di New York, che, nella prossima venuta in Italia, farà tappa nella città di Benevento e a Pietrelcina.
Gli appuntamenti coinvolgeranno studenti e docenti dell’Istituto di Alta formazione Musicale sannita, con un cartellone particolarmente originale.
Un programma che sarà incentrato sulle melodie alfonsiniane note in tutto il mondo, composte da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, che di Sant’Agata dei Goti fu vescovo per oltre tredici anni dal 1762 al 1775.
Oltre al repertorio religioso, per il concerto in onore di de Blasio non potranno mancare le più belle melodie del repertorio classico napoletano del grande tenore Enrico Caruso nonché alcuni brani del poeta Libero Bovio come “Reginella” e “Munasterio ‘e Santa Chiara” di Barberis-Galdieri ai quali de Blasio è particolarmente affezionato.
“Il Conservatorio di Musica “Nicola Sala” – ha sottolineato in proposito il presidente Verga – con la partecipazione agli eventi in onore di Bill de Blasio, sarà sotto i riflettori che si accenderanno sulla città di Benevento in tutto il mondo e nei cuori dei sanniti e degli italiani negli Stati Uniti, oltre a rinsaldare gli stretti legami con il territorio, confermando i recenti successi del Festival d’Autunno che ha visto protagonisti, insieme ai rappresentanti delle istituzioni, i più importanti personaggi del mondo della musica, dell’arte e della cultura”.