Home Blog Pagina 8985

Calcio, Iervolino: “8 acquisti per la Salernitana? Anche di più”

Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – “Se è vero che dopo Sepe ci saranno altri otto acquisti? Secondo me anche molti di più, Sabatini sta facendo un grande lavoro e io asseconderò la sua visione aggressiva ma prudente. Non è uno che sperpera ma che sa investire. A lui ho detto il primo giorno che è un plenipotenziario, tireremo le somme a fine campionato e ci auguriamo il meglio”. Dai microfoni di Radio Marte il nuovo presidente, e proprietario, della Salernitana Danilo Iervolino annuncia una vera e propria ‘rivoluzione’ della rosa del club campano nonostante alla fine del mercato invernale manchino solo dieci giorni.
Ma è vero che a Salerno potrebbe arrivare Diego Costa, ex bomber di Atletico Madrid e Chelsea e attualmente svincolato? “”Dobbiamo parlarne con Sabatini, lui sta cercando di imbastire la squadra con una strategia netta – risponde Iervolino – ovvero una squadra mista tra giocatori di esperienza e giovanissimi.
Vedremo nelle prossime ore, fortunatamente abbiamo ancora qualche giorno. Sicuramente arriveranno rinforzi di grande qualità. Per domenica penso che non ci saranno volti nuovi, dopo la pausa del campionato certamente”.
Ma visto che nella rosa a disposizione di Colantuono ci sono nove contagiati dal Covid, davvero pensa che domenica si giocherà il derby campano contro il Napoli? “Allo stato attuale è difficile, tra oggi e domani vedremo con gli ultimi tamponi. I positivi sono della lista principale? Sì però è possibile che stasera o domani mattina si negativizzino”, la risposta del presidente della Salernitana.

Covid, troppi nelle celle di Poggioreale: sos parenti detenuti

Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Sit-in dei parenti dei detenuti del carcere di Poggioreale a Napoli dove, è l’allarme che lanciano, il sovraffollamento delle celle favorisce i casi di contagio da Covid. Ad affiancare la protesta il garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, e quello di Napoli, Pietro Ioia. Con loro anche Rita Bernardini, esponente del Partito Radicale.
Esposto anche uno striscione contro le violenze avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e per chiedere il diritto alla salute per tutti i detenuti.
‘I detenuti contagiati oggi a Poggioreale sono 153 – rende noto Ciambriello – ai quali bisogna aggiungere 46 agenti di polizia penitenziaria. Per due detenuti è stato necessario il ricovero in ospedale mentre i detenuti contagiati in tutta la Campania sono 482 e 183 sono gli agenti”.
Covid e carcere creano insicurezza e il sovraffollamento che registriamo a Poggioreale, con detenuti che continuano ad arrivare anche da fuori regione, non fa che peggiorare la situazione. Chiediamo – aggiunge Ciambriello – che il ministro provveda al più presto ad un decreto svuota carceri magari a partire dall’aumento dai giorni previsti per la scarcerazione anticipata”.
Molti dei parenti giunti per incontrare i detenuti hanno appreso solo all’ingresso che il loro congiunto era contagiato o in isolamento.
Le lamentele di mogli, figlie e mamme – conclude il garante – sono del tutto legittime. Bisogna pensare ad una migliore informazione magari aprendo uno sportello telematico di informazione facendo il più possibile ricorso alle videochiamate”.
Hanno sbagliato e stanno pagando il loro errore – precisa Maria una ragazza venuta a visitare suo padre – ma la pena non sia castigo. A mio padre ed a tutti i detenuti va comunque garantito il diritto alla salute. Questo virus ci sta mettendo in ginocchio. Il sistema carcerario e anche la mancanza di personale fa aumentare il tempo che i detenuti sono costretti a passare in celle sovraffollate dove il distanziamento non esiste. Oggi siamo qui per chiedere alla ministra Cartabia di fare presto e di pensare a pene alternative per chi ha da scontare pene minime. Poggioreale – conclude – è una polveriera che prima o poi potrebbe esplodere”.

Montecorvino Pugliano, minore tenta estorsione e truffa

Tempo di lettura: 2 minuti

Montecorvino Pugliano (Sa) – Un ragazzo minore di 17 anni nato in Italia da famiglia di origini marocchine dovrà rispondere dell’accusa di furto aggravato e tentata estorsione per un episodio avvenuto a Montecorvino Pugliano, dove lo stesso risiedeva prima di essere stato rinchiuso in un carcere minorile nel beneventano per altri gravi reati. Le ultime accuse si riferiscono invece ad un episodio recente avvenuto a Montecorvino Pugliano, dove il giovane, nonostante la minore età a mostrato grande spregiudicatezza e scaltrezza. Dopo aver contattato un uomo ed averlo convinto sotto false generalità a ospitarlo per dormire una notte con lui, gli ha portato via l’auto ed il giorno dopo lo ha contattato minacciandolo di dare fuoco all’auto se lo stesso non avesse consegnato la somma di 100 €. Ma all’appuntamento, fissato presso  l’outlet Cilento, sono arrivati i carabinieri allertati dalla vittima che era stata contattata utilizzando un telefono diverso da quello del minore che aveva anche fornito false generalità. Il ragazzo si era fatto prestare il telefonino da un cliente del McDonald fingendo di avere una difficoltà a contattare i suoi familiari con il suo telefono. Anche se alla consegna dell’auto era riuscito a fuggire, i carabinieri attraverso una serie di indizi sono risaliti alla sua identità.

Sanremo, Aka7even in gara al Festival con ‘Perfetta così’. Sul palco con Arisa nella serata cover

Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Aka7even, in gara tra i BIG della 72^ edizione del Festival di Sanremo con il brano “Perfetta così”, si esibirà sul palco dell’Ariston venerdì 4 febbraio, durante la serata dedicata alle cover, in duetto con Arisa, tra le più eleganti e inconfondibili voci del panorama musicale italiano, che di certo non ha bisogno di presentazioni. Insieme canteranno “Cambiare” di Alex Baroni, tra i brani più iconici del cantautore, a cui l’artista è particolarmente legato. 

“‘Cambiare’ – commenta Aka 7even – è un brano a cui tengo moltissimo e con cui sono cresciuto. In generale, tutte le canzoni di Alex Baroni hanno fatto sì che scoprissi la mia passione per il canto e questa in particolare è stata una delle prime che io abbia mai cantato. È un onore grandissimo quindi per me cantarla sul palco dell’Ariston con Arisa, una persona che ammiro tantissimo come artista e come persona: è un’emozione grandissima poter collaborare di nuovo con lei, che ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso ad Amici, e averla al mio fianco come ospite per una serata così importante”.

A proposito del duetto, Arisa racconta: “Mi ricordo benissimo quando Alex Baroni presentò ‘Cambiare’ sul Palco dell’Ariston, 25 anni fa: una voce incredibile, un pezzo potente. Sono felice di interpretare una canzone di questo calibro e ancora più felice di farlo con accanto Luca, sarà un duetto incredibile.”

Dopo aver conquistato pubblico e critica con la sola forza della sua musica, aver vinto agli MTV EMAs 2021 come Best Italian Act, aver pubblicato la sua prima autobiografia dal titolo “7 vite” a soli 21 anni, Aka 7even è pronto per fare il suo debutto sul palco più ambito della musica italiana!

“Quando Amadeus ha annunciato il mio nome tra i partecipanti del Festival – commenta Aka 7even – non potevo credere alle mie orecchie: l’Ariston è il palco più prestigioso d’Italia, un traguardo davvero importante e questo Festival è il coronamento di un anno incredibile. Sono già elettrizzato all’idea di poter cantare il mio brano lì dove ho visto negli anni passare artisti che hanno fatto la storia”. 

Giovane pestato a Scampia: in manette figlio del ras Petriccione

Tempo di lettura: < 1 minuto

Napoli – E’ figlio del reggente del gruppo malavitoso di Scampia di via Vanella Grassi il ventenne arrestato dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli con l’accusa di avere fatto parte del gruppo di giovani ritenuti responsabili del pestaggio di un coetaneo di Melito di Napoli verificatosi nella notte del 7 gennaio scorso nei pressi dello stadio Landieri del Rione.
Il padre, Salvatore Petriccione, detto “o’ marenar”, detenuto da tempo, è ritenuto il fondatore del clan della “Nuova Vanella Grassi”, secondo gli inquirenti, suddiviso in tre gruppi legati tra di loro che fanno affari illeciti, prevalentemente con la droga, in tre diversi quartieri a Nord di Napoli.

Il Covid uccide il medico che curava a casa i positivi: “Non ha mai temuto per la sua vita. Un eroe”

Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Ha onorato la professione di medico fino all’ultimo. Fino a che il Covid non l’ha costretto in un letto della rianimazione dell’ospedale ‘Mauro Scarlato’ di Scafati per circa due settimane. Il virus purtroppo ha stroncato la vita di Giuseppe Comodo, medico salernitano di 68 anni, sostenitore delle cure domiciliari tempestive per i pazienti affetti da Coronavirus. Fin dall’inizio della pandemia si recava a casa dei pazienti e li visitava, senza mai risparmiarsi.

Recentemente sul suo profilo social aveva fatto rumore la sua posizione dubbiosa a proposito della necessità di sottoporsi alla terza dose di vaccino. “Vorrei che mi dessero una sola ragione al mondo per cui pensino che possa funzionare una terza dose dello stesso vaccino che non ha avuto alcun effetto con la prima e con la seconda dose. Chi ha paura non sa e avendo paura non vorrà mai sapere”, il pensiero affidato al web. Poi, nonostante le perplessità, l’aveva fatta per continuare a lavorare.

Originario di Pontecagnano Faiano, Comodo è scomparso ieri. Per tanti anni ha prestato soccorso a bordo delle ambulanze del 118. Adesso, sono decine i messaggi pubblici postati sui social per ricordare l’uomo e il medico. “Ecco come muore un medico italiano – scrive Daniele – Questi sono gli eroi che dovrebbero fregiare con la medaglia al valore. Grazie dottore perché fino all’ultimo hai combattuto la buona battaglia, visitando i pazienti Covid a casa. Non hai temuto per la tua vita. Oggi sei con il tuo collega Giuseppe Moscati. Grazie dottore non solo perché hai curato i miei famigliari con umanità, pazienza e sensibilità come pochi”. 

Spaccio di sostanze in carcere: dodici arresta in Puglia e Campania

Tempo di lettura: 4 minuti

Maddaloni (Ce) – Stamani all’alba a Brindisi, Fasano e nelle province di Bari e Caserta, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi, coadiuvati nelle fasi di localizzazione ed esecuzione dai Carabinieri della Compagnie di Triggiano, Altamura, Bari San Paolo e Maddaloni, con il supporto del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare n. 86/20 R.G.N.R. e n. 3784/21 R.G. G.I.P. applicativa della misura della custodia in carcere, degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi nei confronti di dodici individui (uno sottoposto a custodia cautelare in carcere, sei agli arresti domiciliari e cinque all’obbligo di dimora) indagati per la loro attività di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dall’aver commesso i fatti presso un istituto penitenziario.

Il citato G.I.P. ha condiviso l’impianto accusatorio formulato nella richiesta di misura dal Pubblico Ministero. In particolare, l’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi e condotta dal febbraio 2020 al marzo 2021 dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi, con la preziosa e fattiva collaborazione della Polizia Penitenziaria di Brindisi, trae origine dalle informazioni assunte, proprio dai responsabili della Polizia Penitenziaria brindisina, circa l’introduzione nella struttura carceraria di telefonini, droga ed altro. L’indagine, effettuata sempre con la costante e attenta guida della Procura, si è sviluppata anche con il ricorso ad attività tecniche ed ha consentito di riscontrare chiaramente cinque episodi di spaccio di sostanze stupefacenti a carico di quattro detenuti e otto soggetti esterni alla struttura carceraria. Infatti, sono stati effettuati alcuni riscontri all’interno del carcere che hanno consentito di rinvenire la sostanza stupefacente (cocaina e hashish). La sostanza stupefacente veniva introdotta nella Casa Circondariale attraverso “il lancio” dall’esterno ovvero nascosta in plichi/cartoline destinate ai detenuti e opportunamente modificate per nascondervi la sostanza stupefacente. In particolare:

  • il 26 novembre 2020, alcuni soggetti dell’esterno della citata Casa Circondariale tentavano di introdurre tre grammi di hashish, occultati all’interno di una cartolina inserita in una busta destinata ad un detenuto;
  • il 02 e il 24 dicembre 2020, un 30enne di Brindisi lanciava all’interno del carcere, una prima volta, un flacone di shampoo con all’interno cinque grammi di hashish, e una seconda volta, un pacchetto di sigarette con all’interno due involucri contenenti otto grammi di hashish e sei grammi di cocaina;
  • il 06 gennaio 2021, un 25enne di Brindisi lanciava all’interno del carcere un pacco con all’interno due microtelefoni cellulari destinati ai detenuti e trenta grammi di hashish.
  • Il quinto episodio riguarda invece un 36enne di Fasano, il quale dopo il suo arresto per altra e diversa attività di spaccio, dal carcere impartiva disposizioni all’esterno a due soggetti perché provvedessero, come in effetti avvenuto, al recupero e distribuzione di alcuni panetti di hashish.

È stato altresì accertato, infine, l’uso da parte di numerosi soggetti detenuti presso la Casa Circondariale di Brindisi di numerosi microtelefoni (comprensivi di SIM), introdotti all’interno del carcere mediante “il lancio” dall’esterno ed il successivo recupero da parte di detenuti lavoranti, che provvedevano alla consegna in favore dei detenuti interessati.

A causa dei continui sequestri era stato pianificato l’immissione dei telefonini e della sostanza stupefacente mediante l’utilizzo di droni, proposito fortunatamente non andato a buon fine.

Ad ulteriori riscontro dell’attività svolta, nel corso delle perquisizioni domiciliari effettuate stamani è stata rinvenuta presso l’abitazione di un indagato di Noicattaro, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, un ingente quantitativo di hashish (tre kg. suddivisi in trenta panetti), e quindi il suddetto soggetto è stato anche arrestato in flagranza di tale reato e condotto in carcere.

L’ottima sinergia tra il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi e la Polizia Penitenziaria di Brindisi ha consentito alla Procura di richiedere ed ottenere le misure oggi eseguite.

 

Pnrr, Anci Campania: “Unità di controllo per blindarlo dai clan”

Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Un protocollo d’intesa con Prefettura e Anci Campania con l’istituzione di una unità di controllo per ‘blindare’ i finanziamenti PNRR da ogni possibile infiltrazione della criminalità organizzata. Questa è la proposta inoltrata oggi al prefetto di Napoli Claudio Palomba dal presidente di Anci Campania Carlo Marino e dal vicepresidente di Anci Campania e sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino, promotori dell’iniziativa.
L’obiettivo – spiegano Marino e Cimmino – consiste nell’istituire un gruppo di lavoro mirato a verificare la gestione dei fondi, i risultati raggiunti, le misure necessarie per assicurare l’avanzamento dei progetti e per garantire la trasparenza delle procedure, mettendo in campo un’attività di prevenzione all’insegna della trasparenza e della legalità”.
L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ormai da due anni ha stravolto le abitudini di vita dei cittadini. Ma nel contempo si aprono scenari importanti per gli enti locali.

C’è la consapevolezza di disporre di un’occasione straordinaria di ricostruzione: con i fondi del PNRR si aprono orizzonti inesplorati per tutti i Comuni della Regione Campania, che hanno già presentato i primi progetti per il rilancio delle città” spiegano Marino e Cimmino. È evidente, tuttavia, il rischio che le ingenti risorse messe a disposizione di tutti i Comuni ad opera del Governo nazionale “possano essere oggetto di interesse da parte della criminalità organizzata – proseguono. Un’ipotesi rispetto alla quale è necessario adottare tutte le forme di tutela opportune per evitare che questa fase così importante di crescita dei territori possa essere inquinata dalle potenziali infiltrazioni della camorra negli appalti che scaturiranno dalle assegnazioni di fondi ai Comuni che hanno già iniziato a presentare richieste di finanziamento”.
Per questo motivo – concludono il presidente e il vicepresidente di Anci Campania nella lettera inoltrata al Prefetto di Napoli – è nostra intenzione proporre la stipula di un protocollo d’intesa per blindare i finanziamenti del PNRR da ogni potenziale infiltrazione, mettendo in campo un’attività mirata di prevenzione all’insegna della trasparenza e della legalità, nella consapevolezza che la sinergia e la cooperazione tra Istituzioni rappresenta lo strumento migliore a disposizione degli enti locali per difendersi da ogni eventuale infiltrazione criminale”.

Si schianta in moto contro auto, 17enne morto nel Casertano

Tempo di lettura: < 1 minuto

Aversa (Ce) – Tragedia sulle strade del Casertano nella notte: un 17enne a bordo di uno scooter si è schiantato contro un’auto in viale della Libertà ad Aversa, rovinando violentemente sull’asfalto. Il minore è deceduto poco dopo l’urto e la salma è stata portata all’ospedale di Giugliano in Campania (Napoli). Il giovane risiedeva a Frignano, mentre il conducente della vettura, anch’egli poco più che maggiorenne, non ha riportato ferite. Le indagini sono in corso per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Tam Tam Basket, Al Jazeera racconta la storia di integrazione a Castel Volturno

Tempo di lettura: 3 minuti

Castel Volturno (Ce) – Sarà proiettato il 28 gennaio a Castel Volturno, in anteprima mondiale, il doc girato dall’emittente del Qatar Al Jazeera sulla Tam Tam Basket, la squadra formata da adolescenti nati in Italia da genitori immigrati, che non hanno cittadinanza e spesso neanche quei diritti basilari di cui possono usufruire i coetanei; un team più volte escluso dai campionati federali proprio perché composto quasi esclusivamente da ragazzi formalmente stranieri, anche se di fatto italiani a tutti gli effetti, e che vi è rientrato solo in seguito a campagne di stampa e all’interessamento di pochi parlamentari, che hanno persuaso la Federazione Basket a cambiare norme e concedere deroghe per permettere ai giovani della Tam Tam di praticare lo sport a livello agonistico.

Il documentario dal titolo “TAM TAM BASKET The Dream Team“, realizzato dalla casa di produzione Vision Foto TV Production in collaborazione con Domino Film per Al Jazeera Documentary Channel, sarà proiettato al cine-teatro Sant’Aniello. La realizzazione del documentario rientra nell’attività che sta svolgendo da Al Jazeera in vista dei Mondiali di Calcio previsti quest’anno in Qatar; l’emittente si è infatti impegnata nella produzione del film con l’obiettivo di raccontare lo sport e i diritti umani in maniera inedita, attraverso il racconto delle storie di persone e progetti straordinari.

Entusiasta il coach della Tam Tam Basket Massimo Antonelli, ex cestista di alto livello (ha vinto con la Virtus Bologna Coppa Italia e Scudetto) che alla Tam Tam dedica ogni giorno anima e corpo. “Ringrazio di cuore Al Jazeera – dice Antonelliper aver voluto realizzare questo film, e per averci concesso di vederlo in anteprima tutti insieme qui, a Castel Volturno, dove il progetto Tam Tam è nato. Il film sarà una sorpresa anche per me, e sarà un’emozione incredibile scoprirlo insieme alla squadra di straordinarie persone che ne fanno parte. Ringrazio poi il regista e la troupe, che si sono mossi con la massima discrezione e delicatezza senza stravolgere la nostra attività sportiva e riuscendo a cogliere spaccati di vita vera e autentica. Ringrazio, infine, tutti coloro che ci sostengono con contributi economici, servizi professionali, che ogni giorno ci trasmettono l’entusiasmo necessario a non smettere mai di lottare per i nostri sogni“.

Il doc di cinquanta minuti, dopo l’anteprima di Castel Volturno, sarà trasmesso a marzo su Al Jazeera Documentary Channel e a seguire sugli altri canali del network sia TV che online, in lingua originale con sottotitoli in arabo e in inglese. Seguirà la pubblicazione sul canale Youtube Al Jazeera English accessibile a tutti.

Ho voluto raccontare la storia di Tam Tam – spiega il regista Mohamed Kenawiper sottolineare alcuni aspetti importanti dal punto di vista sociale: il carattere multietnico del luogo e per questo la sua unicità, il progetto visionario, ricco di utopia e di sogno, la storia avvincente che ha visto la squadra e i suoi coach lottare contro difficoltà apparentemente insormontabili, per poi vincere e andare avanti. Non ho voluto essere esaustivo nel racconto, ho piuttosto lasciato spazio alla curiosità dello spettatore che, al termine dei titoli di coda, è spinto ad approfondire e cercare ulteriori informazioni su Tam Tam“.

Tam Tam Basket – aggiunge Ahmed Mahfouz, direttore di AlJazeera Documentary Channel – è un film che parla di persone, di politica, e di società e racconta tutto questo attraverso lo sport. Progetti come questo meritano di essere conosciuti in tutto il mondo perché hanno il potere di ispirare e far sognare milioni di persone“.

- Pubblicità -



ARTICOLI IN PRIMO PIANO

Con bastone e coltello in mano: “Volevamo farci solo un selfie”

0
Nottata di controlli nel centro storico e nel quartiere Chiaia per i carabinieri della compagnia Napoli centro che hanno setacciato le zone della movida....

ULTIMI VIDEO-ARTICOLI