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Il meteo in Campania: le previsioni per mercoledì 19 gennaio

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Bel tempo su tutta la Campania nelle prossime ore. Ecco le previsioni per mercoledì 19 gennaio:

Avellino – Sereno. Vento da Est-Nord-Est con intensità di 8 km/h. Raffiche fino a 31 km/h. Temperature: 2°C la minima e 8°C la massima.

Benevento – Sereno. Vento da ENE con intensità di 8 km/h. Raffiche fino a 31 km/h. Temperature: 4°C la minima e 11°C la massima. 

Caserta – Bel tempo. Vento da Est-Nord-Est con intensità di 8 km/h. Raffiche fino a 24 km/h. Temperatura minima di 1 °C e massima di 11 °C. 

Napoli – Soleggiamento diffuso. Vento da Est-Nord-Est con intensità di 8 km/h. Raffiche fino a 26 km/h. Temperature: 4°C la minima e 12°C la massima. 

Salerno – Bel tempo. Vento da Est-Nord-Est con intensità di 8 km/h. Raffiche fino a 21 km/h. Temperature comprese tra 6°C e 11°C .

Somma Vesuviana: scuole ritornano alla didattica in presenza da giovedì

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“A Somma Vesuviana le scuole di ogni ordine e grado ritornano alla didattica in presenza. Da Giovedì 20 gennaio riapertura di tutti gli edifici scolastici alla didattica in aula. Sospensione fino al 30 Gennaio del servizio di mensa scolastica per l’infanzia e la primaria. Riapertura anche delle attività di ludoteche e babyparking presenti sul territorio di Somma Vesuviana”. Lo ha annunciato pochi minuti fa, Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano.

“Io avrei recuperato a Giugno i giorni di sospensione. E sarebbe stata una scelta giusta per tanti motivi: consentire la vaccinazione con terze dosi per i ragazzi, ma soprattutto dare loro la possibilità di fare per davvero e con maggiore serenità una scuola in presenza il più possibile. Con quei 10 – 15 giorni a Giugno, i ragazzi avrebbero potuto riconquistare un pezzo di quanto è stato loro tolto da questa pandemia: un minimo di normalità scolastica, magari anche con una maggiore socializzazione. Per non parlare delle quarantene di oggi – ha continuato Di  Sarno –  o ancora del problema dei docenti e delle mascherine FFP2 che non ci sono.  

 In assenza di questa scelta che a mio parere sarebbe stata preferibile alle altre e con un confronto unanime con gli altri sindaci ma anche con la stessa Asl e solo dopo avere verificato i dati di particolare interesse con un’incidenza che soprattutto nella prima settimana era abbastanza alta sul nostro territorio superando la media regionale, nei giorni scorsi avevo adottato la scelta di sospendere le attività in presenza fino al 19 Gennaio incluso, assumendomi tutte le responsabilità. 

Per me non c’è libero pensiero senza coscienza e non c’è coscienza senza conoscenza e la scuola è palestra di conoscenza. La scuola è socializzazione, è il sorriso purtroppo oggi negato dalla mascherina ma è comunque sorriso, incontro, ascoltarsi, conoscersi. La scuola è tutto per i ragazzi ed i ragazzi sono tutto per i dirigenti, per i docenti. Cari genitori non siete soli con le vostre scelte perché il sindaco c’è. Assumendomi tutte le mie responsabilità, nei giorni scorsi avevo adottato la scelta di sospendere le attività didattiche in presenza ma non abbiamo mai chiuso le scuole.  In questi 10 giorni non sono stati pochi i bambini ed i ragazzi che si sono sottoposti alla vaccinazione. Ora  si dovrà tornare in presenza. Dunque tutte le scuole di ogni ordine e grado ritorneranno alla didattica in presenza Giovedì 20 Gennaio, mentre resteranno chiuse le mense scolastiche. Oggi viviamo in una situazione paradossale secondo la quale non è il numero di positivi a proiettarci in zona gialla o rossa ma il numero di ricoverati in terapia intensiva e di ospedalizzati. Dunque possiamo anche avere numerosi positivi nelle platee scolastiche e nel paese, ma non dichiarare la zona rossa perché i parametri di riferimento sono soprattutto relativi alle terapie intensive e alle ospedalizzazioni. Parametri questi ultimi che non abbiamo su Somma Vesuviana.

Ho sempre cercato di tutelare la salute e l’economia, i bambini e gli anziani. In questi giorni siamo riusciti a intensificare di molto la campagna vaccinale, anche oggi si è svolta la seduta aperta ai bambini dai 5 agli 11 anni. Io non abbandonerò le mie idee. Ora però dobbiamo prepararci al ritorno in presenza delle attività didattiche e dobbiamo farlo nella consapevolezza che il sindaco sarà sempre pronto ad ascoltare i cittadini!”.

 

COVID, nuovo decesso al “Moscati” di Avellino

Moscati
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È deceduta questo pomeriggio, nella terapia intensiva del Covid Hospital dell’Azienda Moscati, una paziente di 44 anni di Montoro (Av), ricoverata il 16 gennaio in terapia sub-intensiva e intubata la notte scorsa.

Salernitana senza tregua: ancora un calciatore contagiato dal Covid

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Ancora un calciatore positivo nel gruppo squadra della Salernitana. Lo ha comunicato la società granata con una nota pubblicata sul sito ufficiale, senza specificare il nome del contagiato. I componenti della squadra attualmente positivi sono sette: anche nel derby di Napoli, dunque, i granata dovranno fare i conti con l’emergenza.

Bambini contagiati: il dato delle cinque province campane per fascia di età

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Sono 15.689 i bambini contagiati dal covid nella provincia di Napoli, la più popolata e la più colpita, nel computo che è stato inviato dalla Regione Campania ai ministeri della sanità e dell’istruzione. Dall’11 gennaio gli ammalati sono divisi per provincia, con quella di Napoli divisa a sua volta per tre in base ai territori delle Asl. Nella fascia da zero a cinque anni sono stati contagiati dal covid 273 bimbi ad Avellino, 249 a Benevento, 1.097 a Salerno, 1.268 a Caserta, 1.429 a Napoli 1, 1.415 a Napoli 2 e 1.624 Napoli 3.

Dai 6 ai 10 anni i contagiati sono 468 ad Avellino, 894 a Benevento, 1.736 a Caserta, 2.116 a Napoli 1, 2.202 a Napoli 2, 2.346 a Napoli 3, 1.659 a Salerno.

Nella fascia d’età dagli 11 ai 13 anni: 316 Avellino, 215 a Benevento, 1.142 a Caserta, 1.433 a Napoli 1, 1.469 Napoli a 2, 1.655 a Napoli 3 e 1.153 a Salerno.

Attacchi no-vax, la solidarietà della Lonardo alla presidente del Consiglio telesino

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Così la senatrice Sandra Lonardo: “Esprimo tutta la mia vicinanza a Maria Venditti, presidente del Consiglio comunale di Telese Terme e consigliere con delega alle Politiche Sociali, per i vili e abominevoli attacchi (leggi qui la notizia) di cui è stata fatta oggetto sulla propria pagina Facebook da parte di alcuni no-vax. Non si fa che discutere di violenza sulle donne e a mio giudizio anche un’aggressione di tipo social può essere catalogata come tale. Perché il peso che hanno certi commenti offensivi e levisi della sua dignità di donna è già di per sé discriminatorio e classista. Se poi l’attacco è anche sul piano personale in quanto rappresentante di una istituzione e deputata a prendere decisioni importanti e operare scelte dolorose ma necessarie, siamo davvero ai limiti della tollerabilità. Maria Venditti si è solo limitata alla pubblicazione sul proprio profilo social di un post informativo sull’Open Day vaccinale per la fascia d’età 5-14 anni: le reazioni inqualificabili e le terminologie becere adoperate dagli haters sono terrificanti. Un esponente della maggioranza, nell’esercizio delle sue funzioni di servizio alla cittadinanza, non può essere bersagliata con tale veemenza e cattiveria. Chiunque non la pensi allo stesso modo, non può pretendere di ricorrere agli insulti e al vilipendio per far valere le proprie idee. Siamo in democrazia e il rispetto di scelte e comportamenti è sacrosanto. A Maria Venditti la mia solidarietà e il mio invito a continuare nella sua opera di supporto e servizio alla popolazione”.

Falsi certificati di vaccino: fermati a Fiumicino figlia e genero del boss di Secondigliano

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La figlia ed il genero di Patrizio Bosti, ritenuto il capo del cartello camorristico “Alleanza di Secondigliano”, sono stati fermati dalla Polizia all’aeroporto di Fiumicino mentre stavano per imbarcarsi su un volo per Dubai perchè in possesso di una falsa certificazione di vaccinazione anti Covid.

Maria Bosti e Luca Esposito sono stati bloccati da agenti della Squadra Mobile di Napoli nel pomeriggio di ieri, ma la notizia è stata resa nota solo oggi. I due sono accusati di “corruzione di incaricati di pubblico servizio aggravato dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il sodalizio di appartenenza”. La figlia ed il genero di Bosti, per poter salire sul volo diretto negli Emirati Arabi si sarebbero procurati – attraverso medici compiacenti – falsi certificati di avvenuta vaccinazione SARS-Cov-2 e falsi certificati di test molecolare con esito negativo.

La scuola ai tempi del Covid: non basta il Tar. Ecco chi si scaglia contro De Luca

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NAPOLI – “Il presidente De Luca continua il suo attacco alla scuola pubblicando una tabella con i dati dei contagiati senza senso. Gli studenti della Campania, già vittime delle sue illegittime chiusure dell’anno scorso, non possono continuare ad essere usati. La scuola è diventata il campo di battaglia della personale guerra di De Luca contro il Governo che, tra le altre cose, è sostenuto dal suo stesso partito”.

Alessandra Caldoro, del direttivo cittadino di Fratelli d’Italia di Napoli, usa il linguaggio della chiarezza quando, e capita spesso, decide di attaccare frontalmente il Governatore della Campania.

E questa non è la volta che fa eccezione: “Fornire dati assoluti senza contestualizzarli, senza specificare che le scuole si sono riaperte solo da pochi giorni, che in molti Comuni sono ancora chiuse e che negli altri molte classi sono in dad – aggiunge la dirigente napoletana del partito di Giorgia Meloni è sbagliato. L’unico scopo di questa mossa, quindi, è quello di terrorizzare i cittadini”.

“Nelle altre Regioni, anche se con difficoltà, si va a scuola. Nella Regione Marche le scuole sono state dotate di vmc (ventilazione meccanica per il ricambio d’aria delle classi, ndr), soluzione che Fratelli d’Italia promuove da tempo. In Campania, invece, la scuola è accusata e condannata senza prove. Nonostante i dati drammatici sulla dispersione scolastica e nonostante le sentenze del Tar, De Luca non si ferma. Ma questo non è più accettabile”.

“La scuola – conclude Caldoro – è una priorità in un Paese civile. Come diceva Piero Calamandrei, solo lei può trasformare i sudditi in cittadini. Ma De Luca, chiaramente, vuole i campani sudditi, suoi sudditi”.

Udinese-Salernitana, la decisione del giudice sportivo: 3-0 a tavolino e -1 ai granata

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Salerno – Sconfitta a tavolino per 3-0 e un punto di penalizzazione. Questo ha deciso nei confronti della Salernitana il giudice sportivo di serie A, che ha deciso di applicare alla società granata le sanzioni previste dall’art.53 NOIF per la mancata disputa della gara contro l’Udinese del 21 dicembre scorso. Il giudice si era riservato di decidere in attesa di ricevere documentazione da parte delle due società.

 “Non risulta che la società reclamante (la Salernitana, ndr) – spiega il giudice sportivo, Gerardo Mastradrea, nel motivare la sua decisione – abbia messo in opera, fin dal momento della scelta iniziale delle modalità di trasferimento, tutte le cautele che, nel rispetto dei Protocolli e secondo i criteri dell’ordinaria diligenza, le avrebbero consentito la trasferta in “bolla” e in sicurezza del gruppo squadra, isolate le accertate positività, nel rispetto delle prescrizioni sanitarie generali e specifiche per il settore. E questo, tenendo conto dei tempi e delle modalità delle scelte operative e delle molteplici interlocuzioni avute, nelle more, con l’Azienda sanitaria di pertinenza prima dell’interdizione finale della trasferta”. “In base ai princìpi generali la reclamante – sottolinea non può trarre beneficio esimente, ai fini ‘sportivi’, dal provvedimento interdittivo dell’Azienda sanitaria (factum principis), la cui genesi non l’ha vista porsi come soggetto del tutto neutrale destinato a subire solo gli effetti del suo sopravvenire, con la conseguenza ultima che deve sottostare alle sanzioni previste dal medesimo ordinamento sportivo”. 

Le Regioni al Governo: “Infermieri e medici positivi continuino a lavorare”

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Le regioni hanno formalmente chiesto al Governo di far continuare a lavorare gli infermieri e i medici positivi nei reparti Covid, ammesso che siano asintomatici. In questo modo verrebbero liberate risorse in un momento difficile anche per altri settori della sanità. Dando modo a chi ha contratto l’infezione (senza accusare sintomi) di stare nei reparti riservati ai contagiati dal coronavirus – si legge nelle motivazioni – gli operatori della sanità non colpiti avrebbero modo di mandare avanti il resto dell’attività, medica o chirurgica. 

Nelle scorse ore a lanciare l’allarme relativo a patologie diverse dal Covid era stato Antonio Giarritano, presidente di Siiarti (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva), che a La Repubblica aveva posto l’accento sull’enorme richiesta di cure in questo periodo e della difficoltà dovuta all’enorme dispendio di risorse negli altri reparti ospedalieri. Centinaia di pazienti che andranno operati, trapiantati ed assistiti nel postoperatorio intensivo. Occorre programmare oggi ciò che fra poche settimane, finita l’ultima ondata dell’emergenza pandemica, diventerà con ogni probabilità una nuova emergenza sanitaria”, sostiene Giarritano.

 

 

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