Napoli – “Spero proprio che nei prossimi giorni si riunisca il consiglio comunale, come ho anche formalmente chiesto, per poter discutere tutti assieme con senso di responsabilità sull’aggravarsi della situazione sanitaria. Ma intanto incalzano questioni di enorme rilevanza come la scuola. De Luca decide la chiusura da lunedì di asili, elementari, medie e il governo annuncia di impugnare l’ordinanza regionale. Cosa pensa il sindaco?“. Così, in un post su Facebook, Antonio Bassolino, consigliere comunale ed ex presidente della Regione Campania e sindaco di Napoli. “In momenti delicati il primo cittadino ha il dovere di far sentire la sua voce e di dialogare con la città: perché il sindaco è il sindaco e perché Napoli è Napoli“, aggiunge.
Scuole chiuse in Campania, Bassolino: “Manfredi cosa pensa del rinvio?”

Covid, la decisione dei sindaci del Sele-Tanagro: anche le superiori in Dad
Oliveto Citra (Sa) – Torneranno a fare lezione in modalità di didattica a distanza, anche gli studenti delle scuole superiori site nei comuni della Valle del Sele e Tanagro. La decisione, è arrivata pochi minuti fa, dal tavolo di emergenza, che ha visto una riunione straordinaria, presieduta dal presidente del consiglio dell’Ente montano, Giovanni Iuorio, dei sedici sindaci della comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro.
I primi cittadini, all’indomani dell’ordinanza regionale adottata dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di chiudere fino al 29 gennaio, le scuole dell’infanzia, della primaria e secondaria di primo grado, che da lunedì ritorneranno a svolgere le lezioni in modalità telematica e a distanz, hanno adottato ulteriori misure restrittive.
Misure restrittive che si aggiungono a quelle che il governo sta valutando di emanare nelle prossime ore e che fanno seguito all’aumento dei casi di contagio da coronavirus.
Contagi in aumento anche nei comuni del cratere salernitano tanto da preoccupare i sindaci che per ora, hanno disposto la sospensione delle attività didattiche in presenza anche negli Istituti superiori fino al 15 gennaio, fatto salvo di estendere ulteriormente e con ordinanze “ad hoc”, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per evitare l’aumento incontrollato dei contagi.
Le ordinanze sono attese nelle prossime ore, mentre è alta l’attenzione delle Istituzioni all’aumento dei casi di positività sui territori e mentre prosegue celermente la campagna vaccinale presso i centri sanitari di Buccino, Oliveto Citra e San Gregorio Magno.
L’appello dei sindaci alla popolazione resta il rispetto rigoroso delle norme anti-contagio, mentre in molte case comunali sono in corso sanificazioni per via di personale dipendente e politici risultati contagiati. Nelle scorse ore inoltre, sono risultati positivi ai tamponi per la ricerca del coronavirus, anche il sindaco del comune di Laviano, il geologo, Oscar Imbriaco, e il vicesindaco del comune di Valva, l’imprenditore Luca Forlenza.
Covid, la bed manager del Cotugno: “Emergenza rientrata”
Napoli – “Stiamo attraversando una fase di picco, tenuto anche conto che siamo l’unico presidio infettivologico della città, ma possiamo dire che l’emergenza dettata dal grande afflusso di pazienti la notte dell’Epifania è rientrata. Ciò anche grazie alla collaborazione della rete ospedaliera“. Così la bed manager dell’Azienda dei Colli di Napoli, Maria Cristina Boccia, fa il punto sulla situazione Covid al Cotugno, l’ospedale partenopeo specializzato nella cura delle malattie infettive preso d’assalto la notte tra il 5 e il 6 gennaio con circa venti ambulanze in fila ad attendere. “Ci aspettiamo – è la previsione per il futuro – altri 15-20 giorni di massima allerta. Al momento abbiamo 10 posti liberi di osservazione e tre in terapia intensiva. E per adesso bastano. Ma è importante che la gente continui a vaccinarsi – la raccomandazione – visto che la maggioranza di quelli che ricoveriamo sono No vax“.
“Il 70% di chi chiede le nostre cure è no vax“. Parola del bed manager, la responsabile della gestione posti letto, dell’azienda dei Colli di Napoli, Maria Cristina Boccia che descrive l’identikit di chi, affetto da Covid, si rivolge all’ospedale Cotugno, centro infettivologico. “L’età media dei pazienti è scesa, ora si attesta tra i 60 e i 65 anni – spiega – e per il 70% è no vax, dove per no vax intendiamo sia chi non ha mai fatto il vaccino sia chi ha fatto una dose sola. Spesso, inoltre, sono soggetti affetti da altre patologie“. Poi un dato che trae spunto dall”episodio verificatosi la sera del 5 gennaio con tante ambulanze in fila davanti al Cotugno: “I 19 pazienti che si sono presentati al Pronto Soccorso la sera dell’Epifania con le ambulanze in fila erano tutti e 19 non vaccinati“. Confermata la maggiore contagiosità di Omicron. Tuttavia in ospedale arrivano più frequentemente soggetti affetti dalla variante Delta. “Per il 70-75% – osserva – abbiamo pazienti affetti da Delta e solo il 25-30% da Omicron, che è più contagiosa ma anche meno virulenta. La variante Delta resta quella maggioritaria e anche la più pericolosa“.
“Dopo l’eccezionale afflusso dell’Epifania abbiamo applicato una serie di correttivi che ci hanno consentito il rientro alla normalità: abbiamo aperto un altro reparto di degenza ordinaria, che era stato chiuso per fare dei lavori, e aumentato la sub intensiva“. Così la bed manager dell’azienda dei Colli di Napoli, Maria Cristina Boccia, spiega come è stata affrontata l’emergenza che la sera del 5 gennaio ha visto incolonnate una ventina di ambulanze all’ingresso dell’ospedale Cotugno. Da ieri l’afflusso di pazienti sembra rientrato nei canoni senza le file viste qualche sera. “Si gioca molto – dice oggi – sul turn over veloce dei pazienti nel momento in cui stanno meglio, utilizzando strutture di supporto e quelle di bassa intensità che hanno aperto in questi giorni. C’è da dire che le criticità che incontriamo sono dovute anche alle condizioni cliniche dei pazienti, perché la maggior parte di loro non é vaccinata ed é restia a recarsi al pronto soccorso, per cui quando arrivano a volte hanno la necessità di supporti respiratori importanti come caschi e ventilatori che richiedono tempo per poterli poi inquadrare“. L’obiettivo per questo fine settimana è non ripetere le scene viste la sera della Befana: “Il trend di oggi è positivo. Ci siamo attrezzati per consentire l’afflusso dei pazienti che arrivano soprattutto con un continuo turn over o utilizzando lo stesso Monaldi o con il supporto di strutture con una bassa intensità in modo che il paziente superata la fase critica, appena si negativizza lo trasferiamo liberando posti letto“. “In questi giorni – ribadisce Boccia – c’è stato sicuramente un aumento di afflussi e di ospedalizzazione ma a livello regionale c’è una continua rimodulazione di posti letto che ci consente di rispondere al maggiore afflusso di pazienti al pronto soccorso“.
Scuole chiuse in Campania: 23mila firme contro la decisione di De Luca
Napoli – In poche ore sono circa 23mila le firme raccolte su change.org a favore della petizione con cui i comitati No Dad chiedono ”l’immediata” ripresa delle lezioni in presenza in Campania. La petizione è stata lanciata nella mattinata, all’indomani dell’ordinanza regionale della Regione Campania con cui si rinvia alla fine del mese di gennaio il ritorno in aula per gli alunni delle scuole dell’infanzia, delle elementari e delle medie. Intanto l’Associazione Scuole Aperte Campania invita le famiglie a diffidare i dirigenti scolastici che nelle prossime ore dovessero comunicare l’attivazione della didattica a distanza. I comitati No Dad attendono inoltre che il Governo impugni il provvedimento del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, come annunciato già nella serata di ieri. Le famiglie campane ricordano che ”il decreto del 6 agosto 2021 ha disposto la possibilità di ricorrere alla Dad esclusivamente in zona rossa, previsioni che – sottolineano – non sono state modificate dall’ultimo decreto appena entrato in vigore”. In conseguenza di ciò, dall’Associazione fanno sapere che ”se i dirigenti scolastici agiranno in difformità rispetto alle previsioni di legge, le famiglie potranno agire nelle sedi opportune per il ripristino immediato della legittimità e della legalità violate”.
Il Benevento 5 cade nello scontro al vertice con la capolista Active Network
Benevento – Non è bastata una grande prova al Benevento5 per fermare il cammino della capolista Active Network che si è imposta al PalaTedeschi per 3-1 al termine di un match che ha visto i laziali dimostrare maggiore cinismo.
La sfida si è messa subito in salita per i giallorossi che sono andati in svantaggio dopo appena tre minuti per la rete messa a segno da Persec, ma i padroni di casa sono stati bravi a non disunirsi disputando un ottimo primo tempo senza tuttavia trovare l’ultimo passaggio o il tiro decisivo.
Nella ripresa il Benevento5 ha alzato subito il baricentro trovando il meritato 1-1 al 6’ con Galletto che ha messo a sedere anche Mambella depositando il pallone in fondo alla rete. I padroni di casa hanno capito di potere fare breccia nella difesa avversaria creando qualche altra buona opportunità, ma al 12’ un palla persa in maniera banale in mezzo al campo dai giallorossi ha permesso all’Active Network di trovare il nuovo vantaggio sempre con Persec. Il match, poi, si è definitivamente deciso a cavallo del diciassettesimo quando Botta ha messo fuori di un soffio con un diagonale che ha fatto la barba al palo e poco dopo Senna ha segnato il definitivo 1-3 per i laziali.
Grazie a questo successo, la capolista Active Network ha allungato in classifica a +4 (28) proprio sui sanniti (24) che nella prossima giornata, ultima del girone di andata, effettueranno il turno di riposo imposto dal calendario.
BENEVENTO-ACTIVE NETWORK 1-3 (0-1 p.t.)
BENEVENTO: Matheus, Botta, Galletto, Di Luccio, Volonnino, Gigante, Stigliano, Mejuto, De Figlio, Odierna, Kullani, De Filippo. All. Cundari
ACTIVE NETWORK: Mambella, Davì, Senna, Persec, Lamas, Cachón, Romano, Lepadatu, Lamedica, Miron, Ercoli, Thinthawon. All. Ceppi
RETI: 3’pt e 13’st Persec (A), 6’st Galletto (B), 17’st Senna (A)
ARBITRI: Francesco Saverio Mancuso e Cosimo Di Benedetto di Lamezia Terme CRONO: Michelangelo Arminio di Nola
Costa d’Amalfi, tutte le scuole in Dad fino al 29 gennaio
Amalfi (Sa) – In costiera amalfitana, i sindaci decidono di appoggiare pienamente la scelta del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca di sospendere l’apertura delle scuole e, attraverso singole ordinanze per ognuno dei comuni situati nel territorio della Divina, stanno decidendo il rinvio della presenza in aula in tutte le scuole di ogni ordine grado, dagli asili alle scuole superiori fino al 29 gennaio. Il primo ad aver emanato già l’ordinanza è il sindaco di Minori Andrea Reale, mentre già ieri, e prima dell’annuncio del Governatore, il sindaco di Corbara aveva deciso di sospendere le attività didattiche fino al 24 gennaio. “Il preoccupante andamento dell’epidemia da Covid-19 in costiera amalfitana richiede, purtroppo, ulteriori rigorose misure. Al momento il numero dei contagi accertati supera la quota del 5% della popolazione residente, sicché nuove restrizioni si rendono indispensabili – si legge in una nota della conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi – Alla luce anche degli orientamenti assunti dalla Regione Campania su indicazione dell’Unità di Crisi regionale, la Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi ha concordato unanimemente il rinvio dell’apertura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 29 gennaio”.
Il rinvio, come spiega la stessa nota, ha lo scopo preminente di garantire idonei margini temporali al completamento della campagna vaccinale, con riferimento sia alla terza dose di richiamo che all’avvio del ciclo vaccinale per i giovanissimi (5-11 anni), per i quali va ribadita l’assoluta opportunità dell’accesso alla procedura di immunizzazione.
Il Pd sannita esclude ‘Essere Democratici’, Borghi approva: “Hanno agito contro il partito”
Enrico Borghi, commissario provinciale del Pd Sannita, ha ratificato il deliberato con cui la Commissione per il Congresso Provinciale ha respinto la richiesta di iscrizione al partito presentata dagli esponenti di Essere Democratici (leggi qui).
Spiega Borghi: “Ho rarificato il deliberato della Commissione Provinciale per il Congresso, in funzione di Commissione per il Tesseramento, che era l’organo deputato a esprimersi. È evidente del resto che chiunque abbia, in qualsiasi forma e qualsiasi titolo, agito contro il PD non possa oggi farne parte come se nulla fosse. Pertanto non è possibile accettare le iscrizioni per il 2021 né per il 2022. Eventuali adesioni successive al 2022 saranno oggetto di valutazione alla luce dei comportamenti seguenti”.
Università, dal primo febbraio scatta l’obbligo di vaccino: “Presenza prioritaria”
Dall’1 febbraio l’obbligo vaccinale sarà esteso al personale delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, secondo quanto prevede il decreto sulle misure urgenti per fronteggiare il Covid appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ed è previsto che siano i responsabili degli atenei e delle istituzioni ad assicurare il rispetto dell’obbligo, la cui inosservanza “potrà portare alla sospensione dell’attività lavorativa e del pagamento dello stipendio, senza conseguenze disciplinari e con la conservazione del rapporto di lavoro”.
Lo ricorda il ministero dell’Università e della Ricerca. Per gli studenti, invece, rimane in vigore, fino alla fine dello stato di emergenza, l’obbligo di possedere ed esibire il green pass ‘semplice’, quindi anche da tampone. Gli obblighi non si applicano alle persone che, con certificazione medica, risultano esentate dalla campagna vaccinale. Rimane, infine, prioritario, sottolinea il ministero, “lo svolgimento in presenza delle attività didattiche e curriculari, così come la possibilità per le università di adottare piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari con i quali garantire specifiche esigenze formative da parte degli studenti, come, ad esempio, quelle di studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento. Tenuto conto dell’attuale evoluzione del quadro epidemiologico, infatti, il ministero ha previsto che, in via del tutto eccezionale e laddove non sia possibile garantire la presenza, le università potranno prevedere lo svolgimento con modalità a distanza delle prove, delle sedute di laurea e degli esami di profitto programmati per la sessione di gennaio e di febbraio”.
Calcio, la Lega Serie A vince tre ricorsi al Tar contro le Asl
La Lega Serie A ha vinto tre dei quattro ricorsi presentati contro i provvedimenti delle ASL locali. Il TAR del Friuli Venezia Giulia, quello del Piemonte e quello della Campania hanno dato ragione alla Lega dopo la disposizione della quarantena, da parte delle autorità, per Udinese, Torino e Salernitana, con i giocatori negativi che quindi non sono più in isolamento. Il TAR dell’Emilia, invece, ha confermato la quarantena per il Bologna.






















