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San Gregorio Magno (Sa)- È stato richiuso in una comunità protetta per minori, il ragazzo di 15 anni, residente a San Gregorio Magno, che la scorsa settimana ha accoltellato il padre in seguito ad una lite in cui l’uomo aveva definito omosessuale il figlio, minacciandolo di cacciarlo di casa.

A disporne l’invio in comunità all’esito dell’udienza preliminare, accogliendo la richiesta del difensore del giovane, l’avvocato cassazionista Vincenzo Morriello e dopo aver ascoltato il minore, il Gip del tribunale per i minori di Salerno che, su richiesta del Pm, aveva inizialmente disposto il carcere minorile per il 15enne con l’accusa di tentato omicidio.

L’episodio si è verificato la scorsa settimana quando il 43enne, padre di famiglia, al suo rientro a casa, probabilmente sotto effetto di sostanze alcoliche, ha innescato una discussione con il figlio 15enne, con offese varie, additandolo come “gay”. Parole pesanti per il 15enne che, in preda all’ira ha afferrato un coltellaccio da macelleria presente in cucina e ha sferrato un fendente nell’addome del padre.

Il 43enne è stato così costretto a ricorrere alle cure ospedaliere dell’ospedale San Francesco d’Assisi di Oliveto Citra dove qualche ora fa, i medici hanno sciolto la prognosi riservata e l’uomo resta ricoverato ma fuori pericolo di vita.
Il 15enne che nell’immediato del tentato omicidio fu arrestato e richiuso in una cella di sicurezza per minori dai carabinieri della locale stazione di San Gregorio Magno, ora resta in stato di fermo presso una struttura di comunità per minori.

Immagine di repertorio