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Non bastava la protesta del movimento Stop Biocidio, all’esterno. Ieri nel Teatro Italia di Acerra, Vincenzo De Luca è stato contestato pure dagli attivisti anti ruspe. Un vivace battibecco è andato in scena tra palco e platea, durante la manifestazione della Regione sull’ambiente. “Dovete parlare col popolo, io rappresento il popolo” ha urlato un contestatore. E un attimo dopo: “Posso salire?”. Ma nemmeno a parlarne. “Stammi a sentire – ha replicato il governatore -, rappresento io il popolo e non gridare”. De Luca, microfono in mano, non si è tirato indietro. Il fuoriprogramma è andato avanti per diversi minuti, come mostra un video sulla pagina Facebook dell’associazione popolare Casa Mia. E i decibel si sono alzati sempre più. “Oltre a fare ammuina che vuoi?” ha strillato il presidente della Regione, con modi spicci. “Chiediamo un aiuto, siamo disperati” ha detto un esponente del gruppo, in lotta contro gli abbattimenti delle prime case.

“Se c’è uno col quale non devi polemizzare sono io” è insorto De Luca. E giù a rivendicare: “La Regione Campania è l’unica che ha fatto una proposta, la soluzione dipende dal governo”. E ancora, rivolto all’attivista: “Tu che hai fatto contro il governo?”. “Io ho fatto un’associazione” la secca risposta. Poi il consiglio perentorio del governatore, simile ad un’intimazione: “Devi andare a Roma”. È bastato evocare la capitale, per tornare con la mente al mese scorso. Il corteo di De Luca con centinaia di sindaci, per la vertenza con Palazzo Chigi sui fondi sviluppo e coesione. L’attivista anti abbattimenti ha colto la palla al balzo: “Qua ci stanno i sindaci”. Ma stavolta non ci sarà un bis. Almeno, non per fermare le ruspe in Campania.

“Noi abbiamo fatto più di quello che è competenza di una regione” ha insistito De Luca.  “Stanno abbattendo sempre in Campania” di rimbalzo il dimostrante. “Ma chi li deve fermare, se c’è un’ordinanza del magistrato?” ha ribattuto un De Luca spazientito. Il ping pong è proseguito, in un crescendo di invettive. Ma all’ennesimo invito del presidente ad andare a Roma, è partita la contestazione. “Bravo, vergognati” hanno gridato a De Luca, con rabbioso sarcasmo. E si è chiusa lì.

(Video da Associazione Popolare Casa Mia-Mai più giù le prime case/ Facebook)