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Salerno – Tari, per il Codacons il Comune di Maiori la fa pagare in maniera illegittima. Così il Presidente del Codacons Campania, Enrico Marchetti: “Molti Comuni hanno moltiplicato illegittimamente la tassa sui rifiuti applicando più volte anche su garage, soffitte e cantine, la quota variabile del tributo. Il risultato è che il balzello è stato complessivamente gonfiato ed in alcuni casi è anche raddoppiato. Tra i Comuni analizzati in provincia di Salerno, dopo la nostra attenta analisi irregolare è risultato anche quello di Maiori ma sicuramente altri saranno interessati. Il Comune di Maiori per il pagamento della TARI come da apposito regolamento comunale applica in maniera disgiunta dal bene principale la quota fissa e la quota variabile della tassa ai locali pertinenza dell’abitazione, fatta eccezione per le utenze domestiche rientranti nell’ipotesi contemplate dal Regolamento comunale; assoggetta al pagamento del tributo in questione anche le <<aree pertinenziali scoperte di aree già soggette a tributo>> nonostante la disposizione di legge vigente preveda l’esclusione in tali casi, trattandosi di beni inidonei alla produzione di rifiuti, e nonostante tale esclusione sia contemplata anche nel suo stesso regolamento comunale come lamentato dai proprietari di immobili situati nel comune di Maiori alla via Capitolo”. Marchetti Continua:Ora, dal momento che il comportamento posto in essere dal Comune,  in contrasto con la normativa vigente comporta una lievitazione dei costi sostenuti per il pagamento del tributo dovuto a titolo di TA.RI. assolutamente illegittimi ed ingiustificati, è ovvio che il Codacons chiede al Comune di provvedere al rimborso delle somme ingiustificatamente percepite e provvedere alla rettifica immediata del suo Regolamento comunale. Hanno diritto al rimborso tutti i contribuenti utenti domestici, residenti e non, e utenti non domestici in regola con i pagamenti che abbiano una pertinenza  di utilità all’immobile principale ( es. box, garage o cantina situata nello stesso stabile del bene principale); il rimborso è previsto dal 2014, anno in cui è entrata in vigore la TARI, ad oggi”. 

Cosa dunque fare? Consigliamo innanzitutto– afferma l’Avvocato D’Angelo dell’Ufficio Legale Codacons Campania – di effettuare il pagamento dell’ultima rata prevista, se non ancora effettuata, al fine di evitare azioni di recupero, poi siamo pronti a chiedere il rimborso ed invitiamo i contribuenti interessati a recarsi presso la nostra sede, dove è pronto il modulo, con una copia di documento identità e codice fiscale; fotocopia di tutte le quietanze dei pagamenti effettuati per i quali si intende chiedere il rimborso. La documentazione potrà essere inviata via mail all’indirizzo [email protected] e l’utente sarà contattato per prendere appuntamento per la sottoscrizione dell’istanza di rimborso. Il rimborso dovrà avvenire entro 180 giorni scaduti i quali se non è stato effettuato alcun riscontro all’istanza o sarà stato negato il rimborso si potrà agire innanzi alla commissione tributaria entro i successivi 60 giorni”.