- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Con la complicità di diverse ricevitorie di Napoli e provincia anticipavano il “sold-out” accaparrandosi i biglietti per le partite del Napoli allo stadio Maradona e poi li vendevano, anche via social, a prezzi maggiorati – talvolta anche al doppio – modificando le generalità degli intestatari dei titoli in modo da farle coincidere con i documenti dei tifosi che si presentavano ai varchi di accesso allo stadio.

E’ quanto ha scoperto il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli che sta eseguendo una serie di perquisizioni nei confronti di un gruppo di cosiddetti “bagarini”. Dalle indagini, coordinate dalla Procura, è anche emerso il coinvolgimento degli addetti ai controlli allo stadio – i cosiddetti steward – che, in cambio di mazzette, avrebbero agevolato l’ingresso dei detentori dei biglietti alterati. Secondo gli inquirenti esisterebbe quindi un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di plurimi reati contro la fede pubblica e contro il patrimonio.

Il coinvolgimento degli steward della stadio Diego Armando Maradona di Napoli consisteva – secondo i finanzieri – nel non rilevare il codice del biglietto sul quale era stato modificato il nominativo. Emerge dall’indagine coordinata dalla Procura di Napoli che ha portato stamattina ha una serie di perquisizioni domiciliari e personali nei confronti dei cosiddetti bagarini. Per questi “mancati” controlli, secondo le fiamme gialle del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, gli addetti percepivano denaro.