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Bimbo in stato di shock anafilattico: carabinieri soccorrono madre e zio e aiutano i tre ad arrivare velocemente in ospedale, dove il piccolo viene soccorso e salvato. È finita nel migliore dei modi una vicenda verificatasi ieri a Torre del Greco (Napoli), nella zona di piazza Luigi Palomba. Una zona spesso trafficata e una cui strada attigua, corso Umberto I, a luglio è stata interessata dal crollo di una palazzina che ha reso la viabilità nella zona ancora più complicata. È qui che due carabinieri della sezione radiomobile, a bordo di un’auto di servizio e impegnati nella ricerca di una persona per una notifica, sono stati avvicinati da due persone, zio e madre di un bimbo di soli due anni. Il piccolo aveva il volto gonfio, respirava a fatica e presentava gli occhi spenti, vittima quasi sicuramente di una violenta reazione allergica. I militari dell’Arma hanno così caricato i tre nella loro vettura e sono corsi al pronto soccorso dell’ospedale Maresca, dove sono arrivati in pochi minuti. In tempo per permettere ai medici di prestare le cure del caso al piccolo che, dopo lo spavento, adesso sta bene e ha già ripreso a giocare su un lettino messo a disposizione in attesa degli esami del caso. 

Il racconto: 

La pattuglia è ferma in Piazza Palomba, nell’affollata Torre del Greco. Due carabinieri della sezione radiomobile cercano una persona per una notifica. Sono fuori dalla gazzella quando un uomo e una donna si avvicinano disperati. Con loro c’è un bambino, ha il volto gonfio. Respira a fatica, ha gli occhi spenti. Zio e madre sono disperati. E’ in shock anafilattico, qualcosa che ha appena mangiato deve avergli provocato una violenta reazione allergica.
“Sta male, non arriveremo mai in tempo in ospedale. Aiutateci!”. 

I due militari si scambiano una rapida occhiata d’intesa e sanno già cosa fare. Fanno entrare in auto madre e piccolo e sfrecciano verso il pronto soccorso, lampeggianti e sirene spiegate. L’ospedale Maresca dista 2 chilometri e mezzo ma il recente crollo di un edificio in centro ha ridisegnato la mappa e stravolto la circolazione. C’è traffico ma chi è alla guida ha esperienza da vendere. In auto un silenzio irreale. L’autista ha tre figli e pensa a quel bambino come se fosse uno dei suoi. Sente sulle spalle un peso enorme e intanto taglia le auto in coda come il burro.

Il capo-equipaggio si volta continuamente verso i sedili posteriori. La madre stringe il figlio, gli carezza il viso. Ha il terrore dipinto addosso. “Ce la faremo” – le ripete – “suo figlio starà bene!” Passano 3 minuti, forse 4. La pattuglia raggiunge l’ospedale. I medici escono sulla corsia del pronto soccorso allarmati dalla frenata brusca e dalle sirene. “Questo bambino è in shock anafilattico! Portatelo dentro!”. Il piccolo entra in pronto soccorso con la madre e i sanitari.
I carabinieri vedono le porte scorrevoli chiudersi dietro di loro. L’adrenalina lascia spazio alla consapevolezza. Anche loro atterriti rivivono gli ultimi minuti come se fossero state ore.
Il piccolo, due anni compiuti, viene curato. La reazione allergica controllata. Dal Maresca viene portato al Santobono, poi dimesso. Per carabinieri e familiari un sospiro di sollievo.