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Il report annuale di Pefc Italia, organo di governo nazionale del sistema di certificazione forestale “inaugurato” vent’anni fa, è stato distribuito da qualche settimana. I risultati, obiettivamente, sono più che soddisfacenti e fanno ben sperare per il futuro prossimo.

La cosa che più salta all’occhio, dopo una prima lettura del rapporto, è l’incremento di foreste gestite in maniera sostenibile rispetto all’anno precedente (2019). Per la precisione, si tratta di 889.032 di ettari di boschi e piantagioni, con 7.031,78 ettari di pioppeti certificati. In totale, si parla di 8mila ettari in più se paragonati al 2019.

Per quanto riguarda i dati relativi alle regioni, in testa c’è il Trentino Alto Adige che negli anni si è spesso dimostrato sensibile in materie di sostenibilità. Un altro dato interessante riguarda invece il Veneto che guida la classifica delle imprese di trasformazione di legno e carta certificate, anch’esse in netto aumento (+7,7%, per un totale di 1.179). A seguire, invece, Lombardia e Trentino Alto Adige.

Se il nord Italia è guidato dalle tre regioni appena citate, al centro spiccano invece Toscana e Lazio. Nonostante questo, la notizia forse più sorprendente riguarda la Campania, vera e propria regina del sud Italia, che fa registrare ben trentatré aziende con certificazione di tracciabilità. Numero elevatissimo se si considera che tutto il meridione ne conta soltanto 48, e che testimonia la voglia della regione di allinearsi a un trend sempre più emergente.

I numeri appena citati sono, in assoluto, una notizia meravigliosa per il paese e per la Campania. Se poi si considera il contesto generale, ecco che acquistano un significato ancor più profondo. Come tutti sappiamo, l’ultimo anno è stato particolarmente difficile e ha inevitabilmente rallentato ogni processo e attività lavorative. L’aumento di ettari totali gestiti in modo sostenibile riportato da Pefc Italia, dunque, non fa altro che sottolineare l’interesse di tutto il paese per sostenibilità e ambiente, nonostante il momento complicato.

Inoltre, non è da sottovalutare l’impatto che la tempesta Vaia ha avuto circa 3 anni fa, a ottobre 2018, quando ha colpito e spazzato via quasi 42.000 ettari di boschi nel territorio compreso tra Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Una catastrofe da cui però l’Italia sta pian piano riuscendo a risollevarsi, con risultati sbalorditivi.

In effetti, l’interesse nei confronti della sostenibilità, negli ultimi anni, è cresciuto esponenzialmente a livello nazionale. Ne è un chiaro esempio il Click Day di Benevento (e Roma). L’iniziativa, organizzata da Luca Raffaele, Direttore Generale di NeXt, e da Leonardo Becchetti, economista e docente di economia politica di Tor Vergata, ha avuto il grande merito di dare ai cittadini la possibilità di acquistare online, durante i giorni del Black Friday, in maniera etica, sostenibile e generativa. Un’idea tanto innovativa quanto rilevante, in linea con un trend che ormai si estende oltre i confini nazionali.

Da qualche anno, infatti, ambiente e sostenibilità rivestono un ruolo sempre più importante, anche durante eventi di portata mondiale. Un esempio su tutti è quello della Giornata della Terra, che già 2 anni fa, nell’edizione del 2019, ha visto la partecipazione di alcune tra le aziende più influenti del mondo al fine di implementare nuove regolamentazioni in ottica sostenibile.

Il nostro pianeta sta lentamente esaurendo le risorse a sua disposizione. Il momento storico che noi tutti stiamo vivendo da un anno a questa parte, ovviamente, non fa che rendere il lavoro di tutti più arduo. Non è semplice ripartire implementando misure innovative e a lungo termine. Se a questo si aggiungono eventi come la Vaia, il quadro diventa ancor più preoccupante.

Per fortuna, l’Italia sembra aver imboccato la strada giusta, verso un futuro più sostenibile. Il consueto rapporto annuale di Pefc, in questo senso, è una boccata d’aria fresca che testimonia la voglia del paese di allinearsi a quella che è una tendenza di livello ormai globale. Cosa ancor più importante, certifica il duro lavoro che il sud Italia, guidato dalla Campania, ha svolto in tempi recenti.