- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

La terza sezione della Corte di assise di appello di Napoli ha assolto Vincenzo Silenzio dalla condanna a 30 anni di reclusione inflitta in primo grado per l’omicidio di Massimo Petriccione avvenuto il 29 giugno 2002 e assolto dal medesimo delitto anche Antonio Marigliano. I giudici di secondo grado hanno accolto le argomentazioni giuridiche degli avvocati Dario Vannetiello e Salvatore Impradice. Rispetto all’omicidio di Salvatore Petriccione, fratello di Massimo, e il tentato omicidio di Ciro Fronda, è stata confermata la responsabilità penale degli imputati Formicola Bernardino (difeso dall’avvocato Leopoldo Perone) e Antonio Marigliano (difeso dagli avvocati Vannetiello e Impradice) ma l’accusa è stata ridimensionata: il tentato omicidio è stato riqualificato in lesioni ed è stato escluso il reato di detezione di armi da fuoco. La pena è stata rideterminata dall’ergastolo inflitto in primo grado a quella di anni 30 di reclusione.