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La Commissione agricoltura dell’Europarlamento si è espressa sul rinvio dell’entrata in vigore della nuova politica agricola comunitaria (Pac), proponendo un regime transitorio che lascia invariate le regole attuali fino al 2023 e stanziando un fondo anticrisi da oltre 400 milioni di euro, in aggiunta alla normale dotazione finanziaria in favore dell’agricoltura colpita dall’emergenza Covid 19. “È un provvedimento necessario – commenta Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente di Coldiretti Campaniaper garantire certezze alle imprese agricole, ma se non si spinge sull’acceleratore della liquidità si mette a rischio la filiera agricola e quindi la produzione di cibo in tutto il territorio europeo. Senza risorse adeguate e una nuova visione strategica, che tenga conto di un mondo totalmente stravolto dal coronavirus, un’area come la nostra rischia di veder compromesse le sue eccellenze agroalimentari, con conseguenze drammatiche nelle aree rurali. Su questo la nostra organizzazione è pronta ad un confronto costruttivo, fin da subito, con la Regione Campania per rispondere alle mutate esigenze delle imprese agricole”.

Questa proroga – prosegue Coldiretti – consente di dedicare il tempo necessario ad una riforma della PAC nel senso di una politica economica, di investimenti, di innovazione, che garantisca la sostenibilità a lungo termine delle aziende agricole che in questo momento di crisi necessitano di continuità e flessibilità nella concessione dei sostegni al primo pilastro ed allo sviluppo rurale. Ora è necessario lavorare sulla proposta di modifica del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) prevista ad inizio maggio per assicurare un adeguato finanziamento con prospettive di lungo periodo.

Negli Stati Unitiil presidente Donald Trump – conclude Coldirettiha annunciato aiuti per il settore agricolo statunitense di 19 miliardi di dollari (16 miliardi di aiuti diretti e 3 per gli acquisti di latte, carne e ortofrutta da distribuire agli indigenti) che si aggiungono ai 28 miliardi già messi in campo per risarcire i produttori Usa delle perdite provocate dalla guerra commerciale con la Cina“.