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In merito alle dichiarazioni del Presidente della Campania Vincenzo De Luca, l’Associazione Scuole aperte Campania, aderente a Rete Nazionale Scuola in Presenza, ha diramato una nota stampa che pubblichiamo di seguito:

1. I genitori e gli insegnanti dell’Associazione e della Rete sono contrari a qualunque tipo di
condizionamento per la presenza a scuola dei ragazzi. Non sussiste alcun tipo di obbligo
vaccinale attualmente in Italia e vogliamo che venga rispettata la volontà di tutti. Inoltre rivendicare la libera scelta in tal senso non autorizza nessuno ad etichettarci come no vax, e diffideremo formalmente chiunque dal farlo.

2. L’Associazione scuole aperte Campania e la Rete Nazionale Scuola in Presenza riconoscono la validità dei vaccini per la salute pubblica e come rimedio utile per le fasce di popolazione a rischio (i minori non lo sono) ai fini del contenimento dell’epidemia. 

3. Come hanno sottolineato le maggiori istituzioni europee ed internazionali (dall’ente vaccinale tedesco Stiko a quello britannico, dal Consiglio Nazionale di bioetica francese all’OMS) il vaccino non è “una caramella” ma un trattamento sanitario da somministrare a chi ne ha bisogno. Lascia sinceramente sconcertati che la maggiore preoccupazione del Presidente De Luca sia rivolta non a convincere quella fascia di popolazione più a rischio che in Campania costituisce ancora un’ampia fetta che non si è vaccinata, ma a subordinare la scuola in presenza alla vaccinazione dei minori, ovvero la fascia meno esposta al COVID grave.

A tal proposito si evidenzia che in Campania i cittadini nella fascia di età 70-79 anni risultano immunizzati al 61%, percentuale che si riduce al 45% nella fascia 60-69, situazione che dovrebbe destare grave preoccupazione, essendo soggetti suscettibili di malattia sintomatica, e conseguente ospedalizzazione.

La sana politica si fa studiando i dati e le evidenze scientifiche e diffondendole attraverso la
circolazione delle idee e il confronto, non certo attraverso la sottrazione di diritti e l’imposizione di trattamenti, come preteso dall’amministrazione regionale, a corto di migliori argomenti.

4. Le affermazioni del Presidente continuano ad essere illegittime e gravi perché il diritto all’istruzione in presenza è un diritto costituzionale che ogni istituzione deve garantire nel rispetto delle misure di sicurezza necessarie per combattere la diffusione del virus. Si ricorda che nei principali paesi europei si è deciso di non raccomandare la vaccinazione in fascia 12-18 anni, mentre in Campania la si vuole considerare addirittura una condizione necessaria per la frequenza scolastica, perpetrando un doppio dolo, scientifico e giuridico/etico. 

5. Preoccupa fortemente la scarsa considerazione da parte di chi si occupa di salute pubblica delle gravissime conseguenze che si stanno verificando nei ragazzi a causa di un eccessivo e non giustificato utilizzo prolungato della Dad.

6. Si ricorda infine come l’UE, con il Regolamento UE 2021/953 (su un quadro per il rilascio, la verifica e l’accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19 – certificato COVID digitale dell’UE – per agevolare la libera circolazione delle persone durante la pandemia di COVID-19, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea L 211 del 15 giugno 2021) al 36° Considerando – in coerenza con quanto stabilito dalla Risoluzione del Consiglio di d’Europa n.2361/2021 ai punti 7.3.2 e 7.5.2 – abbia disposto che vadano impedite discriminazioni dirette o indirette verso persone non vaccinate, per ragioni mediche, per gruppi esclusi da quelli per i quali il vaccino è raccomandato, come i bambini, perché non hanno potuto farlo o che scelgono di non essere vaccinate. E’ chiaramente scritto infine che “il presente regolamento non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati.”

Chiediamo pertanto maggiore senso di responsabilità verso i ragazzi campani e continueremo a batterci affinché chi chiede di salvaguardare il sacrosanto diritto all’istruzione, senza ricatti e condizionamenti, non venga messo a tacere e denigrato con la falsa e facile etichettatura di novax.