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Sessant’anni compiuti a giugno, napoletano, una laurea in giurisprudenza conseguita alla Federico II, giornalista e saggista. Gennaro Sangiuliano sarà il ministro della Cultura del governo di Giorgia Meloni. Il nome dell’attuale direttore del Tg2 (incarico che ricopre dal 2018 e al quale ovviamente dovrà rinunciare) è cominciato a circolare questa mattina tra i corridoi della politica capitolina.

Una indiscrezione che ha trovato conferma pochi minuti fa, quando la Meloni, concluso l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha comunicato di aver accettato senza riserve l’incarico di Presidente del Consiglio e letto i nomi delle personalità che formeranno il nuovo governo (il giuramento domani alle dieci).

La scelta della leader di Fratelli d’Italia non deve sorprendere. Noti da tempo i rapporti di stima reciproca tra la politica romana e il giornalista napoletano, più volte indicato – in passato – come possibile candidato del centrodestra alla guida della Regione Campania. Per Santa Lucia non se ne fece più niente ma per Sangiuliano si spalancano le porte di un altro palazzo prestigioso, quello di via del Collegio Romano.

La presenza dei campani nell’esecutivo, comunque, non si esaurisce nel giornalista napoletano. Come da previsioni della vigilia (leggi qui), infatti, al Viminale ci va l’irpino Matteo Piantedosi. Avvocato, cinquantanove anni, uomo di Stato già Prefetto a Roma e Bologna, al ministero dell’Interno c’era già stato nel 2018 da Capo di Gabinetto di Matteo Salvini. 

Ecco le scelte:

Rapporti con il Parlamento: Luca Ciriani
Pubblica Amministrazione: Gilberto Pichetto Fratin
Affari regionali e le Autonomie: Roberto Calderoli
Sud e Politiche del Mare: Nello Musumeci
Natalità, Famiglia e Pari Opportunità: Eugenia Roccella
Disabilità: Erika Locatelli
Riforme: Maria Elisabetta Casellati
Esteri e Cooperazione Internazionale:
Antonio Tajani (vicepresidente del Consiglio)
Interno: Matteo Piantedosi
Giustizia: Carlo Nordio
Difesa: Guido Crosetto
Economia e Finanze: Giancarlo Giorgetti
Sviluppo Economico: Adolfo Urso
Agricoltura e Sovranità alimentare: Francesco Lollobrigida
Ambiente e Sicurezza energetica: Paolo Zangrillo
Infrastrutture: Matteo Salvini (vicepresidente del Consiglio)
Lavoro e Politiche Sociali: Marina Calderone
Istruzione e Merito: Giuseppe Valditara
Università e ricerca: Annamaria Bernini
Cultura: Gennaro Sangiuliano
Salute: Orazio Schillaci
Turismo: Daniela Santanché
Sport e giovani: Andrea Abodi
Affari Europei e attuazione del Pnrr: Raffaele Fitto
Sottosegretario alla presidenza del consiglio: Alfredo Mantovano