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Salerno – “Il collega Paolo Russo di Forza Italia deve stare tranquillo per il futuro ma, soprattutto, con l’intera classe dirigente meridionale e campana in particolare del  suo partito, fare autocritica sul passato”. La Lega di Salerno diffonde la presa di posizione di Pina Castiello (foto a lato) “salvianiana della prima ora, fresca di rielezione alla Camera  nella quota proporzionale in Campania” che acuisce la latente polemica tutta interna alla coalizione di centro destra.  Castiello ha aggiunto: “Forza Italia deve fare mea culpa sulla grave responsabilità di aver negato centralità al tema del mezzogiorno nel dibattito politico. Un errore marchiano, rivelatosi tra le principali cause del tracollo elettorale. E’ un dato oggettivo che meglio di me hanno rilevato con attendibilità scientifica i maggiori istituti di analisi dei flussi elettorali, tra cui quello della Ghisleri.  Non è mai troppo tardi e anzi è auspicabile che finalmente anche Forza Italia  riabbracci la causa del Sud, purché lo  faccia con convinzione e visione strategica, e  non sventolando affannosamente  la bandiera del Meridione ex post in un modo che, peraltro  tradisce anche  per la   tempistica che lo caratterizza un elevato tasso di strumentalità. Non vorrei che le parole di Paolo Russo in realtà servano ad  ammantare il  timore che la Lega, partito a cui il Sud  ha accordato oltre mezzo milione di suffragi, possa erodere consenso    ai berlusconiani proprio sul terreno delle  politiche del Mezzogiorno. La Lega e Salvini quando parlano di sicurezza, di immigrazione clandestina, di Flat Tax  e di azzeramento del gup infrastrutturale, si rivolgono anche al Sud; un Sud  che, non a  caso, ha delineato per la Lega una potenzialità di crescita che apre grandi prospettive e che ha di fatto  già innescato un imponente processo di strutturazione territoriale. Stia sereno Paolo  Russo: la Lega, così come sagomata da Matteo Salvini, si muove su uno scacchiere che è nazionale e non parziale, unitario e non campanilistico,  ecco perché la sua  levata di scudi rischia di rivelarsi persino goffa, se ha come intento quello di lanciare un allarme che non è per nulla avvertito dalla gente del Sud. Il Mezzogiorno  ha fame di buona politica e sa che la Lega può sfamarlo”.