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I colori influenzano da sempre le scelte dei consumatori in quanto ogni tonalità richiama delle sensazioni specifiche nel nostro cervello. Nulla è dettato al caso o prodotto in maniera casuale e i brand ne sono consapevoli, tanto da creare strategie ad hoc per raggiungere i propri obiettivi, come:

  • Veicolare un messaggio preciso
  • Creare l’identità visiva ideale
  • Far compiere un’azione al proprio target

La psicologia del colore, dunque, ha lo scopo di determinare il modo in cui il colore influenza le decisioni di tutti i giorni: pensiamo a quando ci rechiamo in un supermercato e ci colpisce una confezione piuttosto che un’altra, ad esempio un prodotto biologico di colore verde. In quel contesto tale colore evoca sensazioni, emozioni, scelte.

Far uso di queste opportunità permette ad un’azienda di presentare il proprio brand nel modo desiderato, mostrandolo al proprio target specifico e lanciando un messaggio nella maniera più coerente. Altro aspetto essenziale è il fatto che permetta di distinguersi: la ricerca “Color Research & Application” ha infatti dimostrato quanto sia fondamentale per i nuovi marchi puntare su colori che sottolineino una netta differenza tra i concorrenti.

A questo punto non ci resta che scoprire la lista dei principali colori e i rispettivi significati a livello psicologico.

Bianco: è in genere il colore della spiritualità, della purezza, della bontà, della pulizia, soprattutto nella cultura occidentale. Infatti non per tutti i target simboleggia la stessa cosa; è bene dunque utilizzarlo con attenzione tenendo a mente il pubblico a cui ci si rivolge. Molto utilizzato per quei bene e servizi che hanno a che fare con l’igiene o sui siti web per creare contrasto con altri colori.

Nero: nella psicologia del colore il nero indica mistero, potere, eleganza ma, in senso negativo, viene associato alla tristezza o alla rabbia. Molto scelto dai brand di lusso come Chanel che fa del nero il suo punto di forza sia per il logo che per il sito web. Apprezzato anche da professionisti come avvocati o architetti per mettere in evidenza la propria autorità e da aziende tecnologiche per esprimere autorevolezza.

Verde: normalmente legato alla natura, è sinonimo di crescita e di salute e stimola l’attenzione. Per tal motivo è adottato sovente nei luoghi di lavoro, da brand eco-friendly o da aziende tecnologiche che vogliono rappresentare la stabilità. È particolarmente utilizzato, inoltre, nel settore sanitario e alimentare per comunicare benessere e salute.

Blu: è strettamente correlato al mare e al cielo e simboleggia stabilità, armonia, pace, calma e fiducia. Non è un caso che sia quindi apprezzato da aziende tecnologiche: UniEuro o Trony ne sono un esempio. A seconda del contesto può anche esprimere tristezza e depressione.

Giallo: richiama ottimismo e felicità, ma anche ansia. Ricorda il sole e trasmette vivacità e, se abbinato al nero, crea un’aria di serietà. Vincente soprattutto quando ci si interfaccia con bambini e, quindi, se usato per comunicare con loro, funziona senza dubbio. Tra i marchi che ne fanno uso ricordiamo Ikea, per quale motivo? Spesso il brand è associato a chi acquista una casa per la prima volta o è in procinto di arredarla dopo tempo; questi traguardi conducono a sensazioni di euforia e felicità.

Rosa: popolare per i brand che si rivolgono principalmente ad un pubblico femminile. Nella psicologia del colore è per l’appunto associato a giocosità, amore, ma anche femminilità. Così è diventato iconico per Victoria’s Secret che ha creato addirittura una linea chiamata Pink e che, sul proprio sito, usa una combinazione di rosa e nero per evidenziare alcuni punti.

Tutti questi significati attribuiti ai colori fanno capire non solo in che modo vengono percepiti, ma anche come potrebbero essere utilizzati per la propria personale attività. 

                                                                                              di Giovanna Fusco