Napoli – Il Psr, una storia lunga mesi, quattro per le precisione. Tutto a partire dal giorno nel quale le telecamere di Anteprima24 hanno raccolto le denunce di due imprenditori sanniti, giovani, che hanno espresso le proprie perplessità in merito ai titolo per poter accedere ai fondi stanziati dalla Regione Campania.
E da quelle denunce è iniziato il viaggio nell’hinterland della Campania. Siamo partiti dalla provincia salernitana, per poi passare a quella irpina e toccare, infine, quella casertana e quella napoletana. Il tutto finalizzato ad arrivare nelle stanze dell’assessore Caputo e farci dare le risposte che noi volevamo ma, soprattutto gli agricoltori cercavano.
Va detto, Caputo è in carica da 4 mesi, pochi per potersi sobbarcare tutte le problematiche sorte in un Psr che ha avuto problemi sin dall’inizio, che è nato male e finito peggio, che andava modificato sin dall’inizio evitando continue integrazioni che hanno aperto gli occhi a tanti furbi. E fa specie che sia stata Anteprima24 a far capire che qualcosa non stava andando nel verso giusto. Ma meglio di niente, una magra consolazione, comunque un punto di inizio, almeno per evitare di ripetere questi errori. Aiuta a crescere l’autostima sapere che un servizio abbia contribuito a mettere su un consiglio urgente per capire che c’erano dei problemi. Certo un risultato parziale è stato ottenuto, almeno quello, e cioè rivedere le pratiche e recuperare una fetta di fondi indebitamente affidati.
E problemi ne abbiamo trovati. Dal primo viaggio a Padula, fino all’ultimo a Montecorice. L’assessore snocciola numeri, conferma quanto è stato visto con occhi propri.
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