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Nel 2018 il 18% delle famiglie campane ha lamentato disagi nell’erogazione di acqua potabile. Sono questi i dati Istat pubblicati dal team Infodata de il “Sole 24Ore” che registrano le lamentale dei cittadini italiani e nello specifico campani. Su 9,5 miliardi di metri cubi d’acqua per uso potabile prelevati nel 2015, solo 8,3 sono stati immessi nelle reti comunali di distribuzione e solo 4,9 sono stati erogati agli utenti, che significa 220 litri per abitante al giorno. Insomma, poco meno della metà del volume di acqua prelevata alla fonte (precisamente il 47,9%) non raggiunge gli utenti finali a causa delle dispersioni idriche dalle reti di adduzione e distribuzione.  Le ragioni di queste ondate di perdite sono molto ben esplicitate: “oltre alle perdite fisiologiche dovute alla estensione della rete idrica e al numero di allacci, le dispersioni sono dovute alla rottura nelle condotte, all’obsolescenza delle reti, ai consumi non autorizzati, ai prelievi abusivi e agli errori di misura dei contatori”.

In Campania nel 2015 (ultimo dato ufficiale pubblicato dall’Istat) è stato perso il 46,7% di acqua potabile emessa nella rete idrica. Nello specifico, per quanto riguarda le cinque province campane la maglia nera spetta a Salerno (56,2% di perdite), poi Avellino (53,7%), Benevento (50,8%), Caserta (42,3%) e Napoli (42%).