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Salerno – Il Comune di Capaccio Paestum ha attivato la procedura di trascrizione presso la Conservatoria dei registri immobiliari in virtù della sentenza della Corte di Cassazione passata in giudicato il 19 maggio 2016, per l’acquisizione al patrimonio comunale dell’ex struttura turistica “Villaggio degli Amici”, situata in località Linora e da anni in stato di abbandono. Dopo aver formalizzato in Consiglio comunale l’acquisizione al patrimonio comunale dell’ex villaggio, l’Amministrazione attiverà in tempi celeri tutte le procedure necessarie per la bonifica dell’area, che sarà effettuata  in danno agli ex proprietari. “È sicuramente un colpo al cuore vedere una delle nostre aree più belle in queste condizioni vergognose. – afferma il Sindaco, Franco Palumbo –. È ancora più triste, poi, pensare che chi ci ha preceduto, in virtù di una sentenza di Cassazione, avrebbe potuto già procedere per acquisire l’area e bonificarla. Non è nostra intenzione continuare a vedere quello scempio tant’è vero che già abbiamo attivato tutto l’iter per formalizzare il passaggio al patrimonio comunale dell’area e bonificarla, ovviamente in danno degli ex proprietari”. 

“Mi stupisce, tuttavia, come tale spazio, oggetto fino al 2011 di controlli, come si può evincere anche  dalla denunce pervenute alla Polizia Municipale per violazione dei sigilli, sia stato poi improvvisamente abbandonato a sé stessa. Restituiremo decoro e dignità anche in quell’area della fascia costiera, sulla quale investiremo per il rilancio dell’economia del nostro territorio”. “Certamente le connivenze hanno mortificato l’interesse pubblico – conclude Palumbo – e questa Amministrazione si caratterizza e si caratterizzerà  solo ed esclusivamente nel porre in essere azioni che tutelino ciò che è patrimonio dell’intera comunità”.

Tale struttura fu sequestrata in aprile del 2005 dal Comando di Polizia Municipale di Capaccio Paestum perché sprovvista delle autorizzazioni necessarie. Il sequestro, convalidato dalla Procura di Salerno in maggio 2005 interessò un’area di circa 3500 mq, dove erano state eseguite varie opere edili  senza alcun titolo autorizzativo. Successivamente, in giugno 2005, il Comune di Capaccio Paestum emise un’ordinanza di demolizione, che non è stata mai rispettata dai diciassette proprietari dell’area in questione. Negli anni, inoltre, sono state fatte diverse denunce per violazione di sigilli, nonostante fossero stati nominati tre custodi giudiziari tra i proprietari. La parola finale è arrivata con la sentenza della Corte di Cassazione che ha disposto la confisca dell’ex villaggio per lottizzazione abusiva.