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Baronissi (Sa) – La minoranza in consiglio comunale prende ‘con le pinze’ il messaggio di sviluppo e lavoro lanciato sabato da sindaco, rettore dell’Università e Governatore. Il consigliere comunale Luca Galdi dice: «La vera sfida per il progetto di Città della Medicina sarà riuscire a intercettare soggetti privati che siano interessati a sviluppare la loro attività di ricerca e start up in quell’area. Sabato vi è stata soltanto una semplice ripresa dei lavori di urbanizzazione». Luca Galdi, “rappresentando il pensiero dell’intera opposizione” (fa sapere), aggiunge. «Parliamo di un’opera che, con i vari cambi di denominazione, è partita a inizio anni 2000. Fu divisa in tre lotti: il primo prevedeva la realizzazione di reti fognarie e parcheggio; il secondo e terzo la realizzazione della viabilità a supporto dell’opera.

Nel 2010, poi, l’iniziale progetto di Città dei Giovani è stato modificato in Città della Medicina. Una serie di sentenze e di ricorsi al Tar ha consentito di assegnare l’appalto soltanto nel 2018. Quest’Amministrazione, dunque, ha soltanto definito la fase espropriativa, un lavoro importante ma lontano dal poter dire di aver realizzato Città della Medicina. Per veder nascere l’opera passeranno ancora altri anni. Ci auguriamo che la fase sia più rapida possibile ma siamo consapevoli che ci vorrà del tempo e riteniamo sia giusto raccontare la verità ai cittadini. La vera sfida e la vera attività innovativa iniziano ora. Bisognerà essere in grado d’intercettare soggetti privati interessati a trasformare in realtà questo progetto. Sabato, dunque, nonostante i manifesti che annunciavano la nascita di ‘Città della Medicina’, c’è stata soltanto una semplice ripresa di lavori d’urbanizzazione che erano già stati attivati anni fa»