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Baronissi (Sa) – “Il Comune di Baronissi ha diffidato la Am Tecnology, ditta appaltatrice del servizio di raccolta differenziata e spazzamento sul territorio comunale, per il mancato pagamento degli stipendi agli operai”. Lo comunica oggi Palazzo di Città raccogliendo, di fatto, la sollecitazione dell’opposizione di cinque giorni prima. “L’amministrazione comunale – spiegano dal Municipio – ha provveduto alla regolare corresponsione del canone il giorno 13 agosto. Il mancato pagamento agli operatori ecologici dipende esclusivamente dalla Am Tecnology che, sollecitata, non ha dato risposte esaustive. Il Comune sta valutando di procedere contro l’azienda per inosservanza e inadempienza delle prescrizioni contrattuali, a difesa dei lavoratori che vanno rispettati e tutelati”.

Il 21 agosto i consiglieri comunali Luca GaldiAgnese Coppola Negri, Maria De CaroSerafino De SalvoGiovanni Moscatiello e Sabatino Ingino avevano denunciato, attraverso una nota: «Ferragosto senza stipendi per gli operatori ecologici di Baronissi. L’amministrazione del “buon vivere” continua a “tollerare” l’ormai plurirecidiva condotta inadempiente dell’azienda concessionaria della raccolta rifiuti. Oltre qualche sollecitazione di facciata, puntualmente disattesa dall’azienda, non sembra essere proprio capace di risolvere alla radice quella che è una grave violazione dei diritti dei lavoratori: percepire lo stipendio nei tempi stabiliti dal contratto. Più volte abbiamo già sollecitato l’attuale compagine di governo ad affrontare in maniera strutturale e quindi definitiva il problema che, inevitabilmente può avere ricadute negative anche sul corretto svolgimento del servizio. Evidentemente, oltre la propaganda di facciata, riscuote ben diverso interesse affrontare vicende che toccano la dignità delle persone. Ricordiamo a chi amministra il nostro Comune che i primati nella raccolta differenziata, i relativi premi e l’ottimale tenuta di un servizio che da anni  fa collocare Baronissi ai primi posti dei Comuni virtuosi dipendono in massima parte proprio da quegli operatori  verso cui si continua a mostrare un atteggiamento di scarsa attenzione». 

«Evidentemente – aveva rincarato la dose il consigliere De Salvoc’è una scarsa capacità di immedesimarsi nei problemi di chi vive del proprio stipendio e per il quale dieci o quindici giorni di ritardo possono rappresentare un enorme problema. Si fa presto a parlare di “buon vivere” e di “città serena ed accogliente”: parole, spot, che stridono in maniera insopportabile con l’atteggiamento di sufficienza tuttora tenuto dagli attuali amministratori verso i diritti di lavoratori della nostra città».