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Salerno – Minacce ad un imprenditore, la Corte di Appello di Salerno evita il carcere a tre rappresentanti sindacali. I giudici di secondo grado, ieri, hanno rideterminato la pena in due anni (pena sospesa) per Pasquale Tortora, Mario Ronca e Antonio Masi, difesi da Della Monica, Carbone, Basco e Petrosino tra gli altri. In primo grado ai tre, che avevano scelto il rito abbreviato, era stata comminata la pena di tre anni e quattro mesi di reclusione ciascuno.
I giudici di Appello hanno tenuto conto delle attenuanti generiche e del fatto che in primo grado era stata manifestata la volontà di risarcire il danno. I sindacalisti erano accusati di estorsione nei confronti dell’imprenditore Beniamino Moriniello, titolare dell’Etitalia di Buccino.
Le indagini partirono proprio dalla denuncia dell’imprenditore, operante nella produzione di etichette e stampati con oltre 50 dipendenti. L’uomo si trovava in una grave situazione di crisi economica da tempo ma era sotto il ricatto dei tre sindacalisti che si erano sempre fatti scudo della loro capacità di provocare scioperi delle maestranze, minacciando l’industriale di fargli perdere in questo modo le commesse, con ulteriori gravi danni per l’azienda. L’imprenditore iniziò a pagarli dal maggio 2013: 5 mila euro la prima volta, altri 3 mila euro ad ottobre quando scattò l’arresto da parte dei carabinieri:  il 16 ottobre i tre sindacalisti tornarono a battere cassa prospettando all’imprenditore nuove possibili agitazioni in vista della discussione sul rinnovo della cassa integrazione per l’azienda. A quel punto partì la denuncia e i carabinieri. Masi e Ronca furono arrestati ad un distributore di benzina, luogo per l’appuntamento con l’imprenditore mentre ritiravano la nuova tangente da 3 mila euro.