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Salerno – Commissariato di Polizia nel Cilento. Il Nuovo Sindacato di Polizia invia un voluminoso dossier al Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Quindi fa sapere che l’istituzione potrebbe essere vicina: “Da circa due anni il NSP – avendo tra i suoi scopi la promozione, la legalità e la sicurezza sul territorio nazionale – si è attivato mediante il segretario nazionale Antonio Ionnito e con la preziosa collaborazione del coordinatore NSP per la Campania Gabriele Fasolino, al fine di promuovere e agevolare l’istituzione di un presidio di Polizia nell’area cilentana, sensibilizzando e stimolando tutte le Istituzioni locali, le associazioni di volontariato, la Provincia e la Regione Campania al fine di convergere sulla necessità di aumentare il livello di sicurezza su questo territorio”, spiegano dal sindacato. Il NSP continua: “Il Cilento infatti è un’area geografica che si estende a sud della provincia di Salerno su una superficie di 2400 chilometri quadrati, che ricomprende circa 300.000 residenti (sfiora le 500.000 presenze nei mesi estivi maggio -settembre) ripartita tra più di 100 Comuni, 82 dei quali ricadenti all’interno del Parco Nazionale del Cilento che è stato elevato a Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 1997, con la presenza di siti archeologici importantissimi come quello di Paestum, Velia e della Certosa di Padula, con due aree marine protette (Santa Maria di Castellabate – Costa degli Infreschi e della Masseta). Il Cilento grazie alle sue caratteristiche geomorfologiche ha potuto sviluppare negli anni un’economia piuttosto fiorente, in particolare nel settore turistico alberghiero, richiamando l’attenzione di gruppi criminali, che hanno prodotto un sensibile incremento della consumazione di reati, anche gravi, come emerge dall’ultima relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia (2018) che ha evidenziato come il Cilento sia divenuta una zona di interesse per traffici illeciti, dove si stanno concentrando le attenzioni di organizzazioni criminali interessate ad espandere la loro zona di influenza. Nell’arco di un anno, grazie all’incisività della nostra azione sindacale, sono state raccolte 15 delibere comunali (vedi qui) compresa la delibera consiliare della Provincia di Salerno (vedi qui), tutte convergenti e concordi nel sostenere l’esigenza attuale di istituire un presidio di polizia a tutela della legalità su questi territori tanto che il Ministero dell’Interno, recependo le nostre istanze si è attivato inviando alcuni tecnici nel Comune di Agropoli per verificare l’esistenza di strutture idonee ad accogliere un nuovo presidio di Polizia. L’ apertura di un nuovo presidio in quest’area consentirà altresì di agevolare il rientro in sede del personale nativo di questa terra, che attendeva da anni un evento di questo genere. Nel frattempo, su nostra espressa richiesta, i Comuni di Vallo della Lucania, Sapri e Santa Marina si sono impegnati ad ospitare la struttura in locali idonei, già individuati, fornendo varie soluzioni alternative, con potenziali notevoli benefici per l’amministrazione sotto l’aspetto economico. In particolare il Comune di Santa Marina si è reso disponibile alla realizzazione di una struttura ex novo di 800 metri quadrati (nell’arco di un solo anno) confacente alle esigenze logistico-infrastrutturali di un Commissariato di Polizia (dove far confluire eventualmente anche il vicino distaccamento di Polizia Stradale di Sapri) mediante accensione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti, dietro la corresponsione di un canone annuo di circa trentamila euro ovvero un canone da concordare attraverso apposita convenzione (vedi qui). Il l6 aprile il Segretario Generale Roberto Intotero ha trasmesso formale richiesta al Ministro dell’Interno e al Capo della Polizia per l’istituzione di un presidio di Polizia nell’area cilentana, con preghiera di valutare anche le proposte logistiche e infrastrutturali dei Comuni di Vallo della Lucania, Sapri e Santa Marina, al fine di ubicare il nuovo ufficio in un luogo intermedio che si trovi possibilmente al centro dell’area in questione, affinché possa essere garantito il pronto intervento su tutta la superficie dell’area interessata, nel rispetto del principio di economicità della Pubblica Amministrazione. Senza l’impegno di questa organizzazione sindacale l’apertura di un nuovo presidio, oggi a portata di mano, sarebbe rimasta una mera utopia”.