- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Salerno – Stavolta lo spettacolo si ferma. Innanzi alla prematura morte di un ragazzo di appena 20 anni, dinnanzi  ad un dramma di immani proporzioni, l’intero paese si ferma per onorare la memoria di un suo figlio morto a Roma. Francesco Furiati lavorava come cameriere in una osteria, in zona Montecitorio. A San Cristofaro, la frazione di Ispani, la località della quale la vittima era originaria, ogni anno  è in programma  la Sagra della “Cuccia” che un  piatto tipico della zona composta da cinque legumi. Quest’anno gli organizzatori  hanno preferito non  dar luogo a momenti di festa. L’evento era programmato per il 13 agosto ma è stato annullato. Intanto ad Ispani gli amici del giovane aspettano che ritorni in paese la salma del 20enne per l’ultimo saluto. Nella Capitale Francesco Furiati  si era trasferito per trovare lavoro, dopo aver conseguito il diploma presso l’Istituto Alberghiero di Sapri. Invece ha trovato i motivi per mettere fine alla sua esistenza  precipitando dal settimo piano della struttura dove abitava. Restano da chiarire i motivi del gesto.